My Houzz: Un’Italiana a Lille, tra Stucchi e una Cucina Romana
Dove il sole, i colori e l'allegria italiani si esprimono in un elegante appartamento francese
Nel 2014 Valentina, di origini pugliesi, si trasferisce a Lille, nel Nord della Francia, per lavoro.
Decide subito di stabilirsi definitivamente in questa città dinamica e vivace. La realizzazione della sua carriera di medico e la relativa stabilità economica le hanno permesso di investire nell’acquisto di un appartamento che sembra averla aspettata, per prendere la forma della sua casa.
Decide subito di stabilirsi definitivamente in questa città dinamica e vivace. La realizzazione della sua carriera di medico e la relativa stabilità economica le hanno permesso di investire nell’acquisto di un appartamento che sembra averla aspettata, per prendere la forma della sua casa.
«Camminando ho notato un palazzo bellissimo, non il più bello della strada, ma con uno charme che mi ha colpita immediatamente. Non c’era alcun pannello all’esterno che ne indicasse la vendita ma, nonostante questo, sono rimasta davanti al portone fino a che non ne è uscito un signore. Da lui ho appreso che il piano terra era in vendita, ma che non aveva idea né delle dimensioni dell’appartamento né di quale agenzia immobiliare se ne occupasse. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno mi sono recata in banca dal mio mediatore finanziario che doveva finalmente comunicarmi la cifra massima del prestito che avrei potuto chiedere per l’acquisto della casa». Continua Valentina: «Una volta tornata a casa ho aperto il computer, inserito la cifra esatta corrispondente a quella indicatami dalla banca e, in cima alla lista degli appartamenti, ne è apparso uno magnifico in Boulevard de La Liberté. Proprio lui!».
Colpo d’occhio:
Chi ci abita: Valentina Silvestri, radiologa
Dove: Lille (Nord della Francia)
Superficie: 80 m² suddivisi in un salone, una sala da pranzo, soggiorno, cucina, una camera da letto e un bagno
Anno di costruzione: Inizi Novecento. Il palazzo era originariamente uno stabilimento termale da cui successivamente sono stati ricavati degli appartamenti
Quando si entra da Valentina ci si sente subito a casa. Merito del calore del suo sorriso, dell’allegria e della spontaneità di ogni suo gesto, oltre che dell’entusiasmo con cui apre la sua porta a Houzz, per parlare di questa casa che ha fortemente sentito come sua prima ancora di entrarvi la prima volta.
Chi ci abita: Valentina Silvestri, radiologa
Dove: Lille (Nord della Francia)
Superficie: 80 m² suddivisi in un salone, una sala da pranzo, soggiorno, cucina, una camera da letto e un bagno
Anno di costruzione: Inizi Novecento. Il palazzo era originariamente uno stabilimento termale da cui successivamente sono stati ricavati degli appartamenti
Quando si entra da Valentina ci si sente subito a casa. Merito del calore del suo sorriso, dell’allegria e della spontaneità di ogni suo gesto, oltre che dell’entusiasmo con cui apre la sua porta a Houzz, per parlare di questa casa che ha fortemente sentito come sua prima ancora di entrarvi la prima volta.
«Un segno inequivocabile. Ho chiamato subito il numero indicato sull’annuncio e ottenuto, non senza difficoltà, un piccolo intervallo di 10 minuti tra le visite già programmate dall’agente. Con largo anticipo, il giorno dopo, senza aver chiuso occhio la notte, mi reco sul posto e sbircio dalle finestre la visita in corso, con la sensazione di un oltraggio: quella casa era mia e c’erano degli estranei dentro!
Finita la visita incontro l’agente e finalmente entro… Soffitti immensi, boiserie, specchi antichi, caminetti in marmo, parquet antico: un sogno!
Ho avuto bisogno di cinque minuti per formulare la fatidica frase, non perché ne dubitassi, ma perché non credevo ai miei occhi: la prendo!».
Finita la visita incontro l’agente e finalmente entro… Soffitti immensi, boiserie, specchi antichi, caminetti in marmo, parquet antico: un sogno!
Ho avuto bisogno di cinque minuti per formulare la fatidica frase, non perché ne dubitassi, ma perché non credevo ai miei occhi: la prendo!».
L’appartamento, al momento del suo acquisto, era stato recentemente rinnovato. Valentina è intervenuta solo sulle pitture delle pareti. Per la pièce principale, il salone, ha scelto di restare sui toni del bianco per esaltare la luminosità dello spazio.
Il salone è la stanza che Valentina vive di più, per rilassarsi sul divano o per accogliere tutte le persone con cui ama condividere il suo spazio e il suo tempo. E queste, malgrado il suo trasferimento a Lille sia piuttosto recente, sono già molte. In questo salone si sono già festeggiati compleanni e un Capodanno e organizzate innumerevoli cene.
Tutti gli oggetti e i mobili che ha acquistato, dice guardando con tenerezza la sua Tangerina (il dipinto a fianco al camino), sono stati scelti seguendo una coerenza cromatica e il suo gusto. Come il cuscino il cui disegno, vagamente rinascimentale, rappresenta due mani che si intrecciano intorno un fascio di fiori, sulle tonalità dell’azzurro: un richiamo alla Tangerina che invece braccia non ne ha…
La casa trabocca di ricordi di viaggi, tra foto e souvenir vari.
«Ogni volta che mi allontano –spiega Valentina – ho voglia di tornare con un pezzettino in più per costruirla, un po’ come un uccello fa con il proprio nido. Anche se con il tempo temo che più che ad un nido somiglierà a una bizzarra wunderkammer…Ma cerco comunque di preservarne l’eleganza originale».
Lampada da terra argento: Kuta di BoConcept; tavolo basso marmorizzato: BE-Okay; piatto candele e candele: Habitat; tappeto: Esprit Home; tavolino arancione: Plateau di Fest Amsterdam; lampada da tavolo: Filo di Foscarini
Il salone è la stanza che Valentina vive di più, per rilassarsi sul divano o per accogliere tutte le persone con cui ama condividere il suo spazio e il suo tempo. E queste, malgrado il suo trasferimento a Lille sia piuttosto recente, sono già molte. In questo salone si sono già festeggiati compleanni e un Capodanno e organizzate innumerevoli cene.
Tutti gli oggetti e i mobili che ha acquistato, dice guardando con tenerezza la sua Tangerina (il dipinto a fianco al camino), sono stati scelti seguendo una coerenza cromatica e il suo gusto. Come il cuscino il cui disegno, vagamente rinascimentale, rappresenta due mani che si intrecciano intorno un fascio di fiori, sulle tonalità dell’azzurro: un richiamo alla Tangerina che invece braccia non ne ha…
La casa trabocca di ricordi di viaggi, tra foto e souvenir vari.
«Ogni volta che mi allontano –spiega Valentina – ho voglia di tornare con un pezzettino in più per costruirla, un po’ come un uccello fa con il proprio nido. Anche se con il tempo temo che più che ad un nido somiglierà a una bizzarra wunderkammer…Ma cerco comunque di preservarne l’eleganza originale».
Lampada da terra argento: Kuta di BoConcept; tavolo basso marmorizzato: BE-Okay; piatto candele e candele: Habitat; tappeto: Esprit Home; tavolino arancione: Plateau di Fest Amsterdam; lampada da tavolo: Filo di Foscarini
Ed ecco, a sinistra del camino, l’oggetto che ha dettato le scelte degli arredi del soggiorno: è un dipinto su tavola di Omar Mahfoudi, che Valentina ha acquistato nella galleria d’arte Conil nel Petit Socco di Tangeri, durante un viaggio in Marocco.
Si tratta di una sagoma piuttosto opulenta nelle proporzioni. I contorni sono delicati in nero, mentre il corpo ha dei riflessi cangianti sulle tonalità del rosa e dell’azzurro. L’appartamento possiede una nicchia nel salone perfetta per quella che Valentina ha chiamata la Tangerina.
Si tratta di una sagoma piuttosto opulenta nelle proporzioni. I contorni sono delicati in nero, mentre il corpo ha dei riflessi cangianti sulle tonalità del rosa e dell’azzurro. L’appartamento possiede una nicchia nel salone perfetta per quella che Valentina ha chiamata la Tangerina.
Il parquet del salone e del soggiorno è quello originale, posato con la prima trasformazione dello spazio in appartamento. Una volta a settimana la casa di Valentina accoglie delle riunioni buddiste di cui va molto fiera.
«Il mio angolo di meditazione è integrato nella libreria della sala pranzo. Lì ho tutto ciò che serve: candele, incensi, libri, una campana tibetana e il Butsudan, l’armadietto contenente l’oggetto sacro della corrente buddista alla quale aderisco ormai da dieci anni. Quando accolgo le riunioni, piuttosto affollate, sposto il tavolo ovale per permettere a tutti di potercisi raccogliere intorno».
Tavolo: Maui di Kartell; sedie: Masters di Kartell
Tavolo: Maui di Kartell; sedie: Masters di Kartell
Se per il salone Valentina ha rispettato l’originale eleganza cromatica degli spazi, per le altre stanze si è concessa un’allegra espressività creativa.
Ha rivestito le pareti del piccolo disimpegno che separa il salone dalla cucina di una carta da parati volutamente un po’ kitsch, sulle tonalità del verde e del blu, con delle raffigurazioni di piante e animali tropicali.
«Questa fantasia mi ricorda il mio ultimo viaggio, nell’Amazzonia peruviana» mi racconta emozionata. «Sono molto contenta del risultato e delle reazioni di sorpresa che hanno i miei ospiti quando l’attraversano!».
Ha rivestito le pareti del piccolo disimpegno che separa il salone dalla cucina di una carta da parati volutamente un po’ kitsch, sulle tonalità del verde e del blu, con delle raffigurazioni di piante e animali tropicali.
«Questa fantasia mi ricorda il mio ultimo viaggio, nell’Amazzonia peruviana» mi racconta emozionata. «Sono molto contenta del risultato e delle reazioni di sorpresa che hanno i miei ospiti quando l’attraversano!».
Per la cucina Valentina ha deciso di mantenere le tradizioni cromatiche della sua famiglia, scegliendo un colore vivace, un arancione vitaminico come nella cucina della sua mamma a Roma.
Questo è uno spazio importante per Valentina e per i suoi amici, il cui numero cresce costantemente!
Da buona italiana, infatti, Valentina conquista i raffinati palati francesi ma non solo (Lille è pur sempre una città internazionale), facendo gustare i manicaretti della nostra tradizione culinaria in un ambiente che ha voluto anche per questo colorato. Per lei il cibo è gioia, è colore, il prepararlo un dono. Insomma, la sua cucina, colorata e piena di luce, ha la stessa allure del buon cibo.
Questo è uno spazio importante per Valentina e per i suoi amici, il cui numero cresce costantemente!
Da buona italiana, infatti, Valentina conquista i raffinati palati francesi ma non solo (Lille è pur sempre una città internazionale), facendo gustare i manicaretti della nostra tradizione culinaria in un ambiente che ha voluto anche per questo colorato. Per lei il cibo è gioia, è colore, il prepararlo un dono. Insomma, la sua cucina, colorata e piena di luce, ha la stessa allure del buon cibo.
Punto focale della zona pranzo, è il tableau pixelato dell’autoritratto di Van Gogh. Il folle pittore che tanto amava la luce, i colori, i profumi, la vita. È perfetto nella cucina di Valentina. Perfetto per quel calore che anche lei emana, con i suoi occhi pieni di sole.
Il pavimento è quello originale dello stabilimento termale che costituiva all’origine il palazzo, successivamente suddiviso in appartamenti intorno agli anni Cinquanta.
Pannello decorativo: Autoportrait de Van Gogh di Ixxi
Il pavimento è quello originale dello stabilimento termale che costituiva all’origine il palazzo, successivamente suddiviso in appartamenti intorno agli anni Cinquanta.
Pannello decorativo: Autoportrait de Van Gogh di Ixxi
Per il bagno, Valentina ha scelto “scuba blue”, tonalità con cui ha declinato anche gli accessori.
E per finire, la stanza da letto, in netto contrasto, considerata la purezza dei colori e delle forme, con il resto della casa, vivace e multicolor.
«Ammetto che esista un certo contrasto tra tutta la casa e la semplicità spartana, quasi monastica, della camera da letto» mi dice. «Qui, a parte un letto confortevole non ho ancora fatto molti sforzi… Ciò riflette alla perfezione il mio stato di vita attuale: Il mio ‘Io’ sociale non è mai stato così florido, mentre il mio ‘Io’ privato, intimo, non è ancora del tutto sbocciato. Sono certa che non tarderà a prendere forma».
Guarda tutte le foto di questa casa
«Ammetto che esista un certo contrasto tra tutta la casa e la semplicità spartana, quasi monastica, della camera da letto» mi dice. «Qui, a parte un letto confortevole non ho ancora fatto molti sforzi… Ciò riflette alla perfezione il mio stato di vita attuale: Il mio ‘Io’ sociale non è mai stato così florido, mentre il mio ‘Io’ privato, intimo, non è ancora del tutto sbocciato. Sono certa che non tarderà a prendere forma».
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Per dedicarmi alla ricerca di un appartamento, avevo chiesto una settimana di ferie, durante la quale ho visitato molte case, ma per nessuna di queste avevo avuto il famoso coup de coeur (colpo di fulmine). L’ultimo giorno, ormai convinta di dover restare ancora nel mio monolocale in affitto fino a data da destinarsi, ho fatto una passeggiata lungo il boulevard che attraversa la città dalla Citadelle fino al parco Jean Lebas».