Le Case di Houzz
My Houzz: Una Villa del '700 Ospita una Casa Galleria di Design
In una villa nel cuore della Brianza c’è un appartamento dove due giovani designer hanno realizzato il loro sogno
Thayse e Maurizio sono una giovane coppia italo-brasiliana che ha trovato un appartamento davvero singolare all’interno di una villa del ‘700 dove hanno realizzato una casa galleria originale. Qui danno sfogo alla fantasia e mettono in scena la loro abilità di giocare con gli arredi e il design. L’appartamento è una parte di Villa Stanga Borromeo Arese, una dimora storica risalente agli inizi del ‘700 che fu acquistata dalla marchesa Stanga Trecchi nel 1856 e ristrutturata negli stessi anni dall’architetto milanese Gaetano Besia. Rimase di proprietà dei discendenti Borromeo Arese fino agli anni Novanta del Novecento; dopodiché è stata oggetto di risanamento e ristrutturazione ed è stata divisa in diversi piccoli appartamenti tra cui quello di Thayse e Maurizio.
La residenza e il parco sono sottoposti a vincolo di tutela paesaggistica. Il giardino è stato restaurato nel 1994 dall’architetto brianzolo Roberto Seveso esperto in tutela paesistico-ambientale, biourbanistica e arte dei giardini, il quale racconta: «Nel 1994 il nuovo condominio mi affidò il piano di riqualificazione delle aree verdi che ormai versavano in condizioni alquanto preoccupanti. Il progetto prevedeva anche il rilievo vegetazionale, con il censimento botanico di tutte le specie, e il restauro conservativo delle statue».
La sfida più grande nel restauro di questo tipo di giardini è riuscire a valorizzare il passato, tenendo vive le tradizioni e allo stesso tempo trovare un modo “contemporaneo” per gestire il giardino.
Secondo l’architetto la chiave è «affidare a un professionista del settore sistematici controlli per verificare lo stato dei luoghi e indicare gli interventi necessari al buon mantenimento in modo da preservare le condizioni originarie».
Secondo l’architetto la chiave è «affidare a un professionista del settore sistematici controlli per verificare lo stato dei luoghi e indicare gli interventi necessari al buon mantenimento in modo da preservare le condizioni originarie».
In genere è abbastanza insolito trovare un appartamento di questa portata in un semplice annuncio immobiliare. Eppure per Thayse e Maurizio è andata proprio così. Il testo presentava l’appartamento come la loro casa dei sogni: una villa settecentesca piena di testimonianze del passato e circondata da un bel giardino all’italiana.
Inizialmente erano un po’ scettici, poi quando Thayse è andata a vederlo non credeva ai suoi occhi: «Volevamo vivere in città, per avere tutte le comodità di Milano, ma quando abbiamo visto questa casa abbiamo capito che potevamo realizzare il nostro progetto e non abbiamo esitato, ci siamo trasferiti subito».
Inizialmente erano un po’ scettici, poi quando Thayse è andata a vederlo non credeva ai suoi occhi: «Volevamo vivere in città, per avere tutte le comodità di Milano, ma quando abbiamo visto questa casa abbiamo capito che potevamo realizzare il nostro progetto e non abbiamo esitato, ci siamo trasferiti subito».
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Thayse Viégas e Maurizio Bergo
Dove: Costa Lambro, Carate Brianza, provincia di Monza
Superficie: circa 130 m²; 1 camera, 1 soppalco, 1 bagno, salone aperto con cucina abitabile e circa 500 m² di giardino condiviso
Anno di costruzione della villa: 1721
Anno di ristrutturazione dell’appartamento: 2000 circa
Decoratore d’interni: Thayse Viegas e Maurizio Bergo
Il particolare interessante: l’appartamento occupa una parte di una una storica villa del Settecento e affaccia su un antico giardino rinascimentale
Chi ci abita: Thayse Viégas e Maurizio Bergo
Dove: Costa Lambro, Carate Brianza, provincia di Monza
Superficie: circa 130 m²; 1 camera, 1 soppalco, 1 bagno, salone aperto con cucina abitabile e circa 500 m² di giardino condiviso
Anno di costruzione della villa: 1721
Anno di ristrutturazione dell’appartamento: 2000 circa
Decoratore d’interni: Thayse Viegas e Maurizio Bergo
Il particolare interessante: l’appartamento occupa una parte di una una storica villa del Settecento e affaccia su un antico giardino rinascimentale
Thayse e Maurizio si sono conosciuti a Milano durante gli studi, lei ha lavorato in diverse aziende come fashion buyer e lui è interior designer, insieme hanno vissuto per un periodo in Brasile. Circa due anni fa si sono sposati e hanno deciso di stabilirsi in Brianza, una delle mecche del Made in Italy, per dare vita al loro progetto Casa Canvas. Hanno trasformato la loro casa in una design gallery: un mix tra una casa, una galleria e uno showroom, combinando l’antico con il contemporaneo e le tradizioni italiane con il gusto brasiliano. Il tutto si fonde armoniosamente con i soffitti affrescati, le porte dipinte e il camino intarsiato originari.
Racconta Thayse: «Abbiamo trasformato la nostra casa in uno spazio innovativo, insieme studio di design e galleria, dove è possibile ammirare e acquistare oggetti di arte e design. È una vetrina innovativa in cui pezzi apparentemente lontani coesistono in unico spazio. Lavorando per grandi marche ho spesso dovuto dire di no a giovani designer, anche bravi, ma che non avevano ancora un nome; con questo progetto invece, in questa casa posso riscattarmi».
Sulla parete in basso: quadro di Thanos Zakopoulos, sulle mensole: vaso in vetro disegnato da CTRLZAK e piatti in ceramica fatti a mano da Giulia Biasini; sul tavolino vintage bianco: opera dell’artista Vittoria Parrinello; sul tavolino vintage rosa: sculture dell’artista Laura Pagliai
Sulla parete in basso: quadro di Thanos Zakopoulos, sulle mensole: vaso in vetro disegnato da CTRLZAK e piatti in ceramica fatti a mano da Giulia Biasini; sul tavolino vintage bianco: opera dell’artista Vittoria Parrinello; sul tavolino vintage rosa: sculture dell’artista Laura Pagliai
L’idea di questo progetto è nata in Brasile, quando Thayse l’ha presentata come tesi del suo master. Poi insieme a Maurizio hanno deciso di crearlo insieme e due anni fa, trasferendosi in questa casa hanno dato vita al progetto Casa Canvas. «Non è stato facile arredare una casa così piena di testimonianze del passato e così imponente, con il camino grande intarsiato e i soffitti affrescati, perciò abbiamo scelto dei mobili molto puliti e minimalisti soprattutto con uno stile anni Cinquanta di design vintage italiano o scandinavo».
Macchina da scrivere vintage Olivetti M40
Macchina da scrivere vintage Olivetti M40
Per la prossima esposizione del progetto l’arredamento della casa si modificherà, cambierà l’atmosfera dell’allestimento, ci saranno nuovi artisti e nuovi designer e il tutto avrà un tocco più invernale con toni più caldi.
Thayse racconta come è nata la sua passione per i mobili: «Lavorando come buyer per grandi marchi, andavo sempre in cerca di pezzi di antiquariato e di modernariato, adesso il mio lavoro inizia dopo aver trovato i pezzi! Infatti li “customizzo” restaurandoli o modificando tessuti e colori». Così come ha fatto con il divano di design italiano anni Sessanta rivestito in velluto blu che sta in salotto, le poltrone di design italiano anni Cinquanta rivestite di velluto verde con le gambe in ottone e la chaise-longue bicolore, di modernariato anni Settanta, rivestita in velluto arancione che sta nello studio.
Sul muro: lampada IC disegnata da Michael Anastassiades per Flos e collage dell’artista Francesco Viscuso; accanto al camino: fotografie dell’artista Alessandro Fusco
Thayse racconta come è nata la sua passione per i mobili: «Lavorando come buyer per grandi marchi, andavo sempre in cerca di pezzi di antiquariato e di modernariato, adesso il mio lavoro inizia dopo aver trovato i pezzi! Infatti li “customizzo” restaurandoli o modificando tessuti e colori». Così come ha fatto con il divano di design italiano anni Sessanta rivestito in velluto blu che sta in salotto, le poltrone di design italiano anni Cinquanta rivestite di velluto verde con le gambe in ottone e la chaise-longue bicolore, di modernariato anni Settanta, rivestita in velluto arancione che sta nello studio.
Sul muro: lampada IC disegnata da Michael Anastassiades per Flos e collage dell’artista Francesco Viscuso; accanto al camino: fotografie dell’artista Alessandro Fusco
Soffitto originale affrescato; lampadario in vetro di Murano
Oltre ai mobili personalizzati da Thayse, in casa troviamo anche delle creazioni del marito, Maurizio Bergo, disegnate per il marchio Canvas Milano come ad esempio la lampada Simple Lamp in salotto o il mobile buffet Sideboard e il tavolo da pranzo, che sono nella sala da pranzo e si sposano perfettamente con le sedie di design scandinavo anni Sessanta restaurate da Thayse. Il tavolo-telefono, sempre in salotto, era un telefono vintage trovato in un mercatino in Brianza e trasformato da Maurizio.
Sul muro: composizione di fotografie dell’artista Luca Massaro
Sul muro: composizione di fotografie dell’artista Luca Massaro
Spostandoci in cucina la coppia racconta: «La casa era già ristrutturata e dotata di cucina a vista Boffi, noi abbiamo pensato ad arredarla scegliendo con cura i mobili e gli oggetti che fanno parte del progetto e sono in vendita, ma anche quelli che invece resteanno qui come la lampada Sticky Lamp disegnata da Chris Kabel per Droog o lo scolapiatti Inception di Seletti».
Vassoio bianco di Lorenzo Cereda; quadro La Niñez dell’artista Giulia Biasini
Vassoio bianco di Lorenzo Cereda; quadro La Niñez dell’artista Giulia Biasini
La camera da letto è incorniciata dagli affreschi originali sul soffitto, per questo Thayse e Maurizio hanno deciso di arredarla il meno possibile. «Quando siamo arrivati il soppalco era usato come deposito, mentre il letto si trovava al di sotto, nello spazio che noi abbiamo trasformato in studio. Abbiamo deciso di creare la nostra camera sopra al soppalco in modo renderla più intima».
La camera da letto è il luogo preferito da Maurizio che la usa per suonare infatti ha creato la sua postazione da dj, con il service e le casse per dare sfogo alla sua passione. Per Thayse invece il suo spazio preferito è senza dubbio il giardino; oppure d’inverno il divano blu del salotto dove lavora con il suo portatile.
Lampada da terra Toio disegnata dai Fratelli Castiglioni per Flos; coperta Crossing disegnata da Roberta Licini; cuscino Fornasetti, lampada da tavolo Luccy pezzo unico di design israeliano di Dori Hazan
La camera da letto è il luogo preferito da Maurizio che la usa per suonare infatti ha creato la sua postazione da dj, con il service e le casse per dare sfogo alla sua passione. Per Thayse invece il suo spazio preferito è senza dubbio il giardino; oppure d’inverno il divano blu del salotto dove lavora con il suo portatile.
Lampada da terra Toio disegnata dai Fratelli Castiglioni per Flos; coperta Crossing disegnata da Roberta Licini; cuscino Fornasetti, lampada da tavolo Luccy pezzo unico di design israeliano di Dori Hazan
La passione di Maurizio per la musica si vede anche nella sua collezione di vinili che sono diventati un piano d’appoggio per una lampada. È molto interessante vedere sempre questo contrasto di stili tra l’antico degli affreschi o delle porte originali della villa e l’arredamento di design anni Cinquanta e Sessanta che si sposa perfettamente con l’arte contemporanea e con le creazioni di giovani designe
Poltrona Spring S disegnata da Ferruccio Laviani; lampada Lampadina di Achille Castiglioni per Flos; opera In my shoe dell’artista Alessandro Malerba
Poltrona Spring S disegnata da Ferruccio Laviani; lampada Lampadina di Achille Castiglioni per Flos; opera In my shoe dell’artista Alessandro Malerba
In questo lato della casa è evidente il frazionamento della stanza con la creazione del soppalco per la camera da letto che divide in maniera netta il disegno delle mattonelle sul pavimento.
Il corridoio creato dalle pareti del soppalco ha permesso di ricavare una cabina armadio molto spaziosa; è stato arredato con le fotografie dei giovani artisti Luca Massaro e Alessandro Fusco.
Il corridoio creato dalle pareti del soppalco ha permesso di ricavare una cabina armadio molto spaziosa; è stato arredato con le fotografie dei giovani artisti Luca Massaro e Alessandro Fusco.
Attraverso il corridoio si accede al bagno, dove non mancano oggetti di design che fanno sorridere per la loro ironia come le riviste di Toiletpaper Magazine, progetto ideato dall’artista Maurizio Cattelan, e il sapone Why Me sempre di Toiletpaper per Seletti.
In casa c’è molta influenza del Brasile: nella scelta dei colori, nell’utilizzo di piante tropicali come degli ananas e nella scelta di esporre artisti brasiliani come Giovanna Clea – autrice del quadro nello studio, realizzato con pietre Swarovski. Alcuni dei pezzi che arredano la casa invece sono dei regali ricevuti da Thayse e Maurizio per il loro matrimonio, come lo specchio di Toiletpaper disegnato per Seletti.
Riferendosi allo studio Maurizio spiega: «Abbiamo deciso di unire pezzi di design classico come il tavolo e le sedie della scrivania, con le sedie di design danese anni Cinquanta restaurate da Thayse e opere d’arte contemporanea con pezzi di artigianato indigeno dell’Amazzonia».
Entrambi hanno uno spiccato gusto e non sempre sono d’accordo sulla disposizione degli arredi, ma questa è anche la loro forza, l’unione di due visioni che trova nel dualismo tra antico e contemporaneo la massima espressione. «La casa rispecchia al 100% il nostro lavoro, è la manifestazione dei nostri gusti, anche se questo a volte la rende poco funzionale. È una casa vetrina e vuole essere un punto di networking per persone che non si conoscono tra loro, ma che hanno qualcosa in comune».
Sul muro: opere dell’artista Giulia Biasini; scrivania Leonardo Design di Achille Castiglioni per Zanotta; davanti al tavolo: sedie S32 disegnate da Marcel Breuer, con copyright artistico di Mart Stam per Thonet
Entrambi hanno uno spiccato gusto e non sempre sono d’accordo sulla disposizione degli arredi, ma questa è anche la loro forza, l’unione di due visioni che trova nel dualismo tra antico e contemporaneo la massima espressione. «La casa rispecchia al 100% il nostro lavoro, è la manifestazione dei nostri gusti, anche se questo a volte la rende poco funzionale. È una casa vetrina e vuole essere un punto di networking per persone che non si conoscono tra loro, ma che hanno qualcosa in comune».
Sul muro: opere dell’artista Giulia Biasini; scrivania Leonardo Design di Achille Castiglioni per Zanotta; davanti al tavolo: sedie S32 disegnate da Marcel Breuer, con copyright artistico di Mart Stam per Thonet
L’entusiasmo di Thayse e Maurizio e la loro soddisfazione nel vedere realizzato il loro progetto mi trasmette il buonumore e vado via dall’incredibile villa che abitano, con la curiosità di vedere come saranno gli arredi e quali artisti sceglieranno per il prossimo allestimento.
La sfida che ha dovuto affrontare l’architetto Roberto Seveso nel restaurare il giardino all’italiana è la stessa che affrontano anche loro in ogni ammobiliamento della casa: riuscire a valorizzare il passato ancora così presente e allo stesso tempo trovare un modo “contemporaneo” per arredarla.
Guarda tutte le foto di questa casa e scopri ulteriori informazioni sul complesso Villa Stanga Borromeo Arese
Nella rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, inviaci alcune foto della tua abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
La sfida che ha dovuto affrontare l’architetto Roberto Seveso nel restaurare il giardino all’italiana è la stessa che affrontano anche loro in ogni ammobiliamento della casa: riuscire a valorizzare il passato ancora così presente e allo stesso tempo trovare un modo “contemporaneo” per arredarla.
Guarda tutte le foto di questa casa e scopri ulteriori informazioni sul complesso Villa Stanga Borromeo Arese
Nella rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, inviaci alcune foto della tua abitazione insieme a una breve descrizione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
L’intervento ha tuttavia lasciato intatta la struttura esterna: la facciata elevata su due piani era originariamente ordinata simmetricamente in tre parti con tre balconi al piano superiore e cornici neobarocche alle finestre, a cui poi sono state aggiunte le decorazioni neorococò. Durante la ristrutturazione di metà Ottocento alla villa originaria, di struttura rettangolare che riconduce all’epoca neoclassica, è stato annesso l’edificio dei servizi di forma quadrangolare con corte porticata (in foto).
La villa affaccia su un elegante giardino all’italiana di origine tardo-rinascimentale, caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi ottenuta con l’utilizzo di siepi e arredato con statue. Questo incredibile parco delimitato da carpini corrisponde al giardino condominiale ed è a disposizione di tutti gli inquilini.
Coconut Chair disegnata nel 1955 da George Nelson per Herman Miller