My Houzz: Stile Nord-Europeo all'EUR con Mega Vetrata a Parete
Una casa studio moderna, semplice e minimalista pensata per condividere esperienze con famiglia e amici
La casa di Eugenio e Lucia è luminosa, lineare e minimalista nella distribuzione degli spazi e nella scelta dei materiali ed è proprio questo che la rende accogliente, funzionale e a tratti sorprendente. «Volevamo che la nuova casa fosse pratica, comoda, in stile nord-europeo, adatta al nostro modo di vivere e quindi facile da tenere in ordine e da pulire, poiché avevamo bisogno di fare spazio e pulizia anche nelle nostre teste».
«Abbiamo concepito la nuova casa come un luogo aperto, uno spazio dove poter condividere con gli amici le nostre passioni e le attitudini, il tempo libero, il lavoro e i momenti conviviali».
Questo è lo spirito che ha guidato la ristrutturazione, che ha anche adeguato l’appartamento alla disabilità di Eugenio (costretto da un incidente a portare una protesi ad una gamba), eliminando qualsiasi tipo di barriera architettonica.
Questo è lo spirito che ha guidato la ristrutturazione, che ha anche adeguato l’appartamento alla disabilità di Eugenio (costretto da un incidente a portare una protesi ad una gamba), eliminando qualsiasi tipo di barriera architettonica.
Lo spirito di apertura e condivisione è rispecchiato anche dallo spazio dedicato alla convivialità, rappresentato dalla parete attrezzata a cucina, che insieme a uno spazioso tavolo occupa uno dei lati dell’open space.
Cucina: Stosa
Cucina: Stosa
Dall’altro lato, una struttura in ferro di circa 6 metri complessivi, già progettata per la casa precedente di Eugenio e Lucia, contiene circa 1500 cd mettendo in risalto il lavoro di Eugenio.
L’architettura di tipo brutalista del palazzo è stata riproposta in questa parete, che è stata lasciata in cemento, materiale che si ritrova anche nelle plafoniere delle due lampade sul tavolo da pranzo.
Lampade: Aplomb Large di Foscarini
L’architettura di tipo brutalista del palazzo è stata riproposta in questa parete, che è stata lasciata in cemento, materiale che si ritrova anche nelle plafoniere delle due lampade sul tavolo da pranzo.
Lampade: Aplomb Large di Foscarini
Una grande vetrata-scorrevole a parete intera proietta l’open space verso l’esterno separandolo in maniera quasi invisibile da una terrazza (di circa 30 m²), anch’essa con pavimento in legno.
L’istallazione di una vetrata così grande, e pesante, all’ottavo piano non è stata semplicissima, al punto che, durante i lavori, proprio nei giorni in cui veniva issata e fissata la vetrata, una notte sia Lucia che Eugenio hanno avuto entrambi un incubo: una scossa di terremoto crepava la vetrata e bisognava toglierla per sostituirla!
Ma adesso proprio il salone è lo spazio preferito da Lucia: «mi fa sentire come se fossi in vacanza in quanto è strettamente collegato, grazie alla grande porta-finestra, allo spazio esterno e quindi al cielo, al sole, al panorama. Nelle notti di plenilunio la luna, grazie alla porta-finestra a parete, inonda il pavimento del salone con la sua luce color argento e mi porta ad osservare con attenzione il cielo anche di notte». Chi dice che uno spazio minimalista e razionale non possa essere poetico?
Divano: Ditre; vetrata: Schuco
L’istallazione di una vetrata così grande, e pesante, all’ottavo piano non è stata semplicissima, al punto che, durante i lavori, proprio nei giorni in cui veniva issata e fissata la vetrata, una notte sia Lucia che Eugenio hanno avuto entrambi un incubo: una scossa di terremoto crepava la vetrata e bisognava toglierla per sostituirla!
Ma adesso proprio il salone è lo spazio preferito da Lucia: «mi fa sentire come se fossi in vacanza in quanto è strettamente collegato, grazie alla grande porta-finestra, allo spazio esterno e quindi al cielo, al sole, al panorama. Nelle notti di plenilunio la luna, grazie alla porta-finestra a parete, inonda il pavimento del salone con la sua luce color argento e mi porta ad osservare con attenzione il cielo anche di notte». Chi dice che uno spazio minimalista e razionale non possa essere poetico?
Divano: Ditre; vetrata: Schuco
Altro spazio studiato e realizzato anche per la condivisione dell’ambiente e delle attività,
è la zona intorno al vano scala che ospita un desk per il lavoro/ufficio da un lato, e quanto serve per le attività multimediali (televisore, stereo e lettori cd e dvd) dall’altro (foto sopra).
Una parete di legno di pioppo colorata di nero, contenente armadi alternati a porte, separa lo spazio open-space dalle camere da letto, una matrimoniale con bagno interno e due per i ragazzi.
è la zona intorno al vano scala che ospita un desk per il lavoro/ufficio da un lato, e quanto serve per le attività multimediali (televisore, stereo e lettori cd e dvd) dall’altro (foto sopra).
Una parete di legno di pioppo colorata di nero, contenente armadi alternati a porte, separa lo spazio open-space dalle camere da letto, una matrimoniale con bagno interno e due per i ragazzi.
Le tre camere da letto sono di dimensioni ridotte, per lasciare il massimo spazio possibile all’open space, e riprendono il carattere minimalista e lineare del resto della casa.
Dietro al letto si trova la stanza da bagno (lo vedremo meglio nell’ultima foto).
«Quando sì è sdraiati sul letto, dalla finestra di fronte, si vede solo il cielo e spesso mi capita di rimanere ad osservarlo a lungo», confessa Lucia.
Faretti a pinza: Tolomeo di Artemide
Dietro al letto si trova la stanza da bagno (lo vedremo meglio nell’ultima foto).
«Quando sì è sdraiati sul letto, dalla finestra di fronte, si vede solo il cielo e spesso mi capita di rimanere ad osservarlo a lungo», confessa Lucia.
Faretti a pinza: Tolomeo di Artemide
Tutte le stanze hanno finestre a nastro e i letti dei ragazzi (le cui stanze sono identiche, con disposizione “a specchio” l’una rispetto all’altra) sono stati portati a quota finestra, in modo da ottenere cassetti capienti, una scaletta contenitore ai piedi del letto e un “gavone”, uno spazio in cui riporre oggetti, come nelle stive delle barche.
Il riscaldamento del piano superiore è stato concepito a pavimento per aver una distribuzione uniforme del calore con un buon rapporto efficienza/spesa.
Gli split per il raffreddamento, tutti indipendenti, sono stati inseriti e in parte nascosti nella struttura del mobile che unisce tutte le stanze e i motori in un vano tecnico in terrazza.
Gli split per il raffreddamento, tutti indipendenti, sono stati inseriti e in parte nascosti nella struttura del mobile che unisce tutte le stanze e i motori in un vano tecnico in terrazza.
Una scala interna conduce al piano inferiore, composto di due stanze e un bagno.
Questo piano ha anche un ingresso indipendente, che permette di tenere completamente separati, anche se comunicanti, gli spazi professionali da quelli personali.
Una stanza, adibita a sala mix, per il lavoro di tecnico del suono e musicista, è stata trattata con una acustica semi-assorbente attraverso pannelli autoprodotti in legno, schiuma ed eco-fibra e raccoglie tutta la strumentazione tecnica di Eugenio.
Questo piano ha anche un ingresso indipendente, che permette di tenere completamente separati, anche se comunicanti, gli spazi professionali da quelli personali.
Una stanza, adibita a sala mix, per il lavoro di tecnico del suono e musicista, è stata trattata con una acustica semi-assorbente attraverso pannelli autoprodotti in legno, schiuma ed eco-fibra e raccoglie tutta la strumentazione tecnica di Eugenio.
Nella sala mix trova spazio anche la raccolta di mixer e registratori professionali, utilizzati nella sua carriera da Eugenio, tutti ancora funzionanti. Una piccola storia della tecnologia moderna per la produzione audio.
Nell’altra stanza, adibita a sala strumenti e per piccole riprese, relax o per ospiti, trova spazio, oltre ad un microfono professionale, una grande radio anni ’60, appartenuta ai genitori di Lucia. Nel suo interno sono ancora conservati nastri su cui è stata registrata la voce di bambina di Lucia.
L’acustica di questa stanza è stata trattata con pannelli assorbenti e defrag, costruiti dai padroni di casa con legni di avanzo, accostati a pannelli professionali semi assorbenti e tele acustiche.
L’acustica di questa stanza è stata trattata con pannelli assorbenti e defrag, costruiti dai padroni di casa con legni di avanzo, accostati a pannelli professionali semi assorbenti e tele acustiche.
Sulla parete difronte, diversi strumenti percussivi sono inseriti in una struttura disegnata dall’architetto utilizzando cassette Ikea unite su una tavola in MDF.
Anche i bagni seguono la filosofia del resto di casa: semplicità nelle linee e nella scelta dei materiali, spazi essenziali ed assenza di ostacoli. La casa è stata infatti progettata senza cambi di quota e terrazza, docce e infissi sono tutti a filo pavimento.
A questo bagno si accede da una porta accanto alla cucina, che, come tutte le altre porte di questo piano, è quasi invisibile, essendo a filo con la parete.
A questo bagno si accede da una porta accanto alla cucina, che, come tutte le altre porte di questo piano, è quasi invisibile, essendo a filo con la parete.
Il bagno della camera da letto dei padroni di casa è invece ricavato riducendo lo spazio già ridotto della camera e, non avendo una finestra, prende la luce naturale da un lucernario che guarda al soffitto della camera da una nicchia posta sopra al letto.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Eugenio e Lucia e i loro due figli adolescenti
Dove: Roma, Eur
Superficie: 95 m² piano superiore + 35 m² piano inferiore
Anno di costruzione: 1980
Anno di ristrutturazione: 2017
Architetti: Zerotrestudio
L’appartamento è distribuito su due piani, collegati da una scala interna e accessibili autonomamente dall’esterno. L’architetto che si è occupato della ristrutturazione (Luca Matulli di Zerotrestudio) ha così potuto realizzare due spazi comunicanti ben definiti: l’abitazione al piano superiore, quello più ampio, e lo
studio di Eugenio (tecnico del suono molto conosciuto in Italia) al piano inferiore.