My Houzz: Questa Casa È L'Emblema della Bella Vita Degli Svedesi
Questa casa degli anni 50 incarna la filosofia del design scandinavo del vivere bene, tra piante, tanti oggetti e colori
Direttore di una rivista di interni da più di 25 anni, Svante Öquist conosce bene sia le ultime tendenze in fatto di design, sia la storia e la tradizione. Patrimonio culturale che ha utilizzato per arredare casa sua, una dimora modernista progettata dall’architetto Eskil Sundahl (1890-1974), dove Öquist vive con la sua famiglia.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Svante Öquist, direttore della rivista Elle Decoration Svezia, con la compagna e la figlia di 12 anni
Superficie: 180 m², con un giardino di circa 2000 m²
Dove: Sköndal, nella parte sud di Stoccolma, in Svezia
Architetto: Eskil Sundahl (1890-1974).
Chi ci abita: Svante Öquist, direttore della rivista Elle Decoration Svezia, con la compagna e la figlia di 12 anni
Superficie: 180 m², con un giardino di circa 2000 m²
Dove: Sköndal, nella parte sud di Stoccolma, in Svezia
Architetto: Eskil Sundahl (1890-1974).
Trentacinque gradini in calcestruzzo portano dall’entrata alla sala da pranzo, situata nell’open space al piano superiore. Sundahl ha inteso appieno l’effetto Wow creando un ambiente di 75 m² molto luminoso.
Sundahl ha installato tutte le più moderne comodità in casa sua, ad esempio un impianto di riscaldamento a pavimento, eliminando così i termosifoni. «Spero davvero che le tubature di rame durino molti anni», dice Öquist. «Mi piangerebbe il cuore se dovessi alzare tutto per le riparazioni!».
Scaffali: Libri di Swedese; carrello per le bevande: è un modello vintage recuperato dal bar di una scuola
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La maggior parte dei mobili sembra creata appositamente per Villa Sundahl, ma in realtà Öquist e la sua famiglia li hanno portati con loro dalla casa precedente.
In una vecchia credenza utilizzata un tempo per il materiale scolastico, Öquist ha accumulato oggetti in vetro e in ceramica, pronti per essere tirati fuori durante le occasioni speciali.
Ghianda di legno: di Alexander Ortlieb; piatto: Nittsjö
In una vecchia credenza utilizzata un tempo per il materiale scolastico, Öquist ha accumulato oggetti in vetro e in ceramica, pronti per essere tirati fuori durante le occasioni speciali.
Ghianda di legno: di Alexander Ortlieb; piatto: Nittsjö
Il divano bianco di B&B Italia si adatta bene a quello vecchio in legno, trovato in una vendita di usato. Öquist vede l’abbinamento fra elementi diversi, con un tocco di gusto personale, come il modo perfetto per progettare una casa.
«Seguo il pensiero di Hélène Gordon Lazareff, fondatrice delle riviste Elle. Nel 1945 ha affermato che sta a ognuno di noi decidere come vivere e come guardare le cose. Non c’è motivo di essere snob, e sebbene le mode possano essere divertenti, non bisogna diventarne schiavi».
«Seguo il pensiero di Hélène Gordon Lazareff, fondatrice delle riviste Elle. Nel 1945 ha affermato che sta a ognuno di noi decidere come vivere e come guardare le cose. Non c’è motivo di essere snob, e sebbene le mode possano essere divertenti, non bisogna diventarne schiavi».
La formazione di Öquist come designer grafico si percepisce in tutta la casa. «Vedo una stanza come una pagina vuota e l’interior design come una strumento per riempirla. Quindi spingo tutti ad avere coraggio, a spostare gli elementi e a sperimentare con la disposizione dei mobili nell’ambiente: è anche un modo completamente gratuito per rinnovare la propria casa».
Il camino aperto ha un angolo asimmetrico che a prima vista potrebbe sembrare un errore. «Eskil Sundahl voleva posizionare un divano a sinistra del camino: così per non interrompere la vista sul giardino, ha escogitato questo piccolo espediente», spiega Öquist. «Questo per me significa qualità della vita».
Öquist ritiene che gli svedesi possano condividere con tutto il mondo la filosofia di trovare il benessere nelle piccole cose. «Per me è importante avere spazio per respirare, fisicamente e psicologicamente. Altre parti dello stile di vita svedese che sarebbe bene condividere sono il diritto di vagare liberamente nella natura (l’Allemansrätten protegge il diritto dei cittadini di accedere e di godersi tutti i terreni non sviluppati nella campagna svedese, anche se privati, per fare escursioni, andare in bicicletta, fare campeggi e così via), e un senso di solidarietà ed empatia per chi abbiamo intorno».
Öquist ritiene che gli svedesi possano condividere con tutto il mondo la filosofia di trovare il benessere nelle piccole cose. «Per me è importante avere spazio per respirare, fisicamente e psicologicamente. Altre parti dello stile di vita svedese che sarebbe bene condividere sono il diritto di vagare liberamente nella natura (l’Allemansrätten protegge il diritto dei cittadini di accedere e di godersi tutti i terreni non sviluppati nella campagna svedese, anche se privati, per fare escursioni, andare in bicicletta, fare campeggi e così via), e un senso di solidarietà ed empatia per chi abbiamo intorno».
Il giardino interno è sempre ricco di piante rigogliose, che sfruttano i raggi del sole. «La Monstera sta benissimo qui, sembra di essere nella giungla», dice Öquist.
I dettagli originali come le porte rivestite di rovere, le maniglie e i pomelli sono intatti. Nel piccolo corridoio vicino alla camera da letto troviamo un set originale di armadi.
C’è solo un dettaglio che rompe il senso modernista della camera da letto: la kakelugn, una stufa ricoperta di piastrelle del XVIII secolo, che riscalda davvero bene.
«Quando fuori fa freddo accendiamo il fuoco la mattina e la sera. Quando entri nella stanza vieni accolto da un caldo abbraccio», dice Öquist.
«Quando fuori fa freddo accendiamo il fuoco la mattina e la sera. Quando entri nella stanza vieni accolto da un caldo abbraccio», dice Öquist.
Sono tre anni che i proprietari abitano in questa casa, ma molti dei quadri non sono ancora stati appesi: a Öquist piace tenerli appoggiati sulla credenza.
Sul lato opposto dell’open space è situata la cucina. Non è originale e potrebbe sembrare un po’ datata, ma Öquist non crede sia giusto eliminare quello che ancora funziona bene.
L’angolo per la colazione è abbastanza spazioso per prendere il caffè la mattina. I classici del design scandinavo si adattano perfettamente all’ambiente, come dimostrano il tavolo di Bruno Mathsson, le sedie Artek e un lampadario Holmegaard, acquistato in un mercatino dell’usato.
Nascosto proprio dietro la cucina c’è lo studio di Öquist.
Dopo 25 anni come editor di una rivista di interni, Öquist ha visto passare tantissime mode. Una delle più recenti – ed è contento sia passata – è l’ossessione per le pareti grigie.
«In Svezia il tempo può essere molto freddo e grigio in inverno, quindi perché portare questo colore anche dentro casa? Perché non portare un raggio di sole e scegliere un giallo sgargiante per tessuti e oggetti?», conclude Öquist.
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Dopo 25 anni come editor di una rivista di interni, Öquist ha visto passare tantissime mode. Una delle più recenti – ed è contento sia passata – è l’ossessione per le pareti grigie.
«In Svezia il tempo può essere molto freddo e grigio in inverno, quindi perché portare questo colore anche dentro casa? Perché non portare un raggio di sole e scegliere un giallo sgargiante per tessuti e oggetti?», conclude Öquist.
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L’impronta originale di Villa Sundahl, a Stoccolma, è rimasta intatta. Sundahl l’ha creata nel 1955 pensando sia alla comodità che allo stile, e l’idea di vivere bene in vero stile scandinavo si percepisce in tutta la casa, dalle finestre assolate, al giardino interno incassato nel pavimento, fino al gigantesco camino aperto.