My Houzz: “Niente Eames, Grazie”, a Casa di Due Blogger Danesi
Per la fashion blogger Maria Jernov, lo stile è più importante dei marchi di design e il suo appartamento ne è la prova
Kasper Iversen
9 gennaio 2018
Maria Jernov è autrice di un blog di moda, segue le più recenti tendenze e tutto ciò che accade nelle grandi case di moda e dei brand più costosi. Quindi si potrebbe pensare che la sua casa, nel cuore di Copenaghen, contenga mobili di design e tutti i brand “giusti”. Ma in questo attico accogliente i mobili costosi e i designer famosi sono quasi inesistenti. Infatti, la fashion blogger e il suo ragazzo, Sebastian Barrett, hanno dedicato il loro tempo ad arredare casa con mobili di seconda mano, che restaurano o pitturano loro stessi per dare un tocco personale.
«Non voglio essere troppo sicura nel mio modo di arredare», dice Jernov. «Sì, le sedie Eames sono belle e se un giorno le vorrò, me le comprerò. Ma per me è più importante seguire la mia età e il mio budget creando qualcosa di bello e divertente. E, davvero, la maggior parte degli articoli che ho in casa li ho recuperati e ristrutturati».
«Non voglio essere troppo sicura nel mio modo di arredare», dice Jernov. «Sì, le sedie Eames sono belle e se un giorno le vorrò, me le comprerò. Ma per me è più importante seguire la mia età e il mio budget creando qualcosa di bello e divertente. E, davvero, la maggior parte degli articoli che ho in casa li ho recuperati e ristrutturati».
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Maria Jernov, fashion blogger danese e creatrice del sito web Maria Jernov e il suo ragazzo, Sebastian Barrett, che gestisce un blog al maschile chiamato jesuissebastian; entrambi di 23 anni
Dove: Copenaghen, Danimarca
Superficie: 68 m²; una camera da letto, un bagno
Chi ci abita: Maria Jernov, fashion blogger danese e creatrice del sito web Maria Jernov e il suo ragazzo, Sebastian Barrett, che gestisce un blog al maschile chiamato jesuissebastian; entrambi di 23 anni
Dove: Copenaghen, Danimarca
Superficie: 68 m²; una camera da letto, un bagno
Se chiediamo a Maria qual è la cosa più importante sulla sua casa, la risposta sarà: renderla accogliente. «La mia casa deve essere calda. Ci devono essere tanti cuscini e plaid e il divano deve essere molto comodo, per rilassarci di fronte alla tv», dice.
«Ho bisogno che le persone sappiano che viviamo qui, che siamo comodi e che abbiamo tutto quello che ci serve. Non voglio che lo spazio sia eccessivamente curato e ordinato», aggiunge.
«Ho bisogno che le persone sappiano che viviamo qui, che siamo comodi e che abbiamo tutto quello che ci serve. Non voglio che lo spazio sia eccessivamente curato e ordinato», aggiunge.
Potremmo dire che l’arredamento è un’espressione del pensiero di Maria sulla moda e sui vestiti. «Se compri solo Saint Laurent e Balenciaga, non significa che hai un bello stile, hai i soldi per comprare quei marchi ma questo non è un indicatore di buono stile», afferma. «È molto più importante essere in grado di combinare i diversi pezzi che ti piacciono. Se hai i soldi, è semplice acquistare “bello stile”, ma questo non necessariamente significa avere uno stile personale».
Infatti, la Beetle Lounge Chair di Gubi che si vede qui è l’unico pezzo di design nella sua casa. Maria ha investito nella seduta perché pensa che sia «super carina».
Infatti, la Beetle Lounge Chair di Gubi che si vede qui è l’unico pezzo di design nella sua casa. Maria ha investito nella seduta perché pensa che sia «super carina».
L’arredamento della sala da pranzo è un buon esempio della capacità di Maria e Sebastian di prendere mobili vecchi e dar loro una seconda vita. Hanno trovato il tavolo da pranzo su un sito di seconda mano danese chiamato The Blue Paper e poi lo hanno restaurato e pitturato loro.
«Abbiamo preso le sedie da un hotel sulla spiaggia a Hellerup [poco a nord di Copenaghen] quando hanno ristrutturato interamente l’interno qualche anno fa», afferma Maria. «C’erano forse 60 sedie simili e avrei voluto prenderne di più». Le sedie sono state verniciate dello stesso colore del tavolo e sono anche state rifoderate.
L’azzurro pastello, dal tocco vintage, è una scelta volontaria: «L’azzurro è sempre stato il mio colore preferito. Trovo che l’azzurro del tavolo da pranzo e delle sedie sia stupendo».
«Abbiamo preso le sedie da un hotel sulla spiaggia a Hellerup [poco a nord di Copenaghen] quando hanno ristrutturato interamente l’interno qualche anno fa», afferma Maria. «C’erano forse 60 sedie simili e avrei voluto prenderne di più». Le sedie sono state verniciate dello stesso colore del tavolo e sono anche state rifoderate.
L’azzurro pastello, dal tocco vintage, è una scelta volontaria: «L’azzurro è sempre stato il mio colore preferito. Trovo che l’azzurro del tavolo da pranzo e delle sedie sia stupendo».
Maria non si sente molto a suo agio se non ci sono colori a riscaldare e a rilassare l’atmosfera. «In realtà il nero non mi piace. Quelle travi sono un compromesso con il mio ragazzo», dice ridendo mentre guarda le travi del soffitto. Le trova carine ma rispecchiano più lo stile di Sebastian che il suo.
«Preferirei avere un parquet a spina di pesce e tre divani. Ma prima che ci trasferissimo in questo appartamento Sebastian mi ha detto: “Tutti sappiamo che a un certo punto otterrai ciò che vuoi, Maria, quindi iniziamo a vivere come io vorrei vivere”. E in effetti penso che sia divertente arredare un appartamento come abbiamo fatto con questo».
«Preferirei avere un parquet a spina di pesce e tre divani. Ma prima che ci trasferissimo in questo appartamento Sebastian mi ha detto: “Tutti sappiamo che a un certo punto otterrai ciò che vuoi, Maria, quindi iniziamo a vivere come io vorrei vivere”. E in effetti penso che sia divertente arredare un appartamento come abbiamo fatto con questo».
Anche il divano è di seconda mano. Maria pensa che il colore sia un po’ troppo giallino rispetto agli altri toni del blu, ma che la forma sia bella. «E io posso sempre rifoderarlo, anche se è costoso. Anche solo il fatto che sia azzurro mi fa sentire a mio agio», dice.
A Maria piace cucinare e lo fa quasi tutti i giorni. Il suo ragazzo passa l’aspirapolvere e si assicura che l’appartamento non sia troppo disordinato. «La cucina viene usata costantemente e a me piace avere le cose a portata di mano, perché effettivamente le usiamo molto», dice.
«Ho trovato il tagliere a forma di pesce in un mercatino di seconda mano; non lo usiamo per il pesce ma per la pizza», racconta Maria.
Quando si è trattato di arredare e decorare l’appartamento, Maria non ha preso l’ispirazione dalle riviste – «Sono tutte simili» – ma piuttosto dalla famiglia.
«Ho trovato un’incredibile quantità di spunti da mia nonna. Lei è molto brava ad arredare», dice. «Se, ad esempio, ha una sedia in un angolo, posiziona una libreria dietro per creare dei livelli; e credo che questa sia davvero un’ottima ispirazione».
«Ha anche un grosso numero di coperte: forse per alcuni effettivamente possono sembrare troppe, ma sono perfette al tempo stesso. E il tutto sembra molto accogliente», aggiunge con entusiasmo.
«Ho trovato un’incredibile quantità di spunti da mia nonna. Lei è molto brava ad arredare», dice. «Se, ad esempio, ha una sedia in un angolo, posiziona una libreria dietro per creare dei livelli; e credo che questa sia davvero un’ottima ispirazione».
«Ha anche un grosso numero di coperte: forse per alcuni effettivamente possono sembrare troppe, ma sono perfette al tempo stesso. E il tutto sembra molto accogliente», aggiunge con entusiasmo.
Gli armadi in questo appartamento sono pochi, ma la coppia ha trovato molte soluzioni creative a questo problema.
Nella camera da letto, ad esempio, hanno sfruttato lo spazio sotto il tetto spiovente installando un binario per appendere, quindi hanno coperto elegantemente l’intera area con una tenda bianca.
Nella camera da letto, ad esempio, hanno sfruttato lo spazio sotto il tetto spiovente installando un binario per appendere, quindi hanno coperto elegantemente l’intera area con una tenda bianca.
«Ho quella cassettiera [foto sopra] praticamente da quando sono nata. Era nella mia camera a Silkeborg in East Jutland, dove sono cresciuta e non la dipingerò mai», dice Maria. «E indipendentemente dal sesso che avrà il nostro primo figlio, questa cassettiera sarà nella sua cameretta. È classica e semplice ma è divertente il fatto che i cassetti abbiano ancora il mio nome su, scritto da me quando avevo 5 anni, insieme a un altro piccolo messaggio. Non andrà mai via».
Mentre Maria ha trovato una grande ispirazione in sua nonna, il suo stile è abbastanza diverso da quello dei genitori. «Casa loro è più minimalista e scandinava. È bella e loro hanno un buon gusto, ma non è il modo in cui voglio vivere. Mia mamma si è preoccupata quando ho acquistato una sala da pranzo completamente azzurra, ma penso che sia formidabile», dice Maria.
Qualche mobile classico scandinavo ce l’ha, comunque, nella sua lista desideri. Tra gli altri, due lampade da terra classiche Le Klint nere con paralume a pieghe. «Mi piacerebbe tantissimo acquistare una sedia Flag Halyard progettata da Hans Wegner un giorno o l’altro. Chi in Danimarca non la vorrebbe? Lo farò quando avrò un appartamento con cinque stanze, i pavimenti in parquet e i soffitti di stucco», dice.
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
Qualche mobile classico scandinavo ce l’ha, comunque, nella sua lista desideri. Tra gli altri, due lampade da terra classiche Le Klint nere con paralume a pieghe. «Mi piacerebbe tantissimo acquistare una sedia Flag Halyard progettata da Hans Wegner un giorno o l’altro. Chi in Danimarca non la vorrebbe? Lo farò quando avrò un appartamento con cinque stanze, i pavimenti in parquet e i soffitti di stucco», dice.
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non mi entusiasma il risultato, almeno in alcune scelte, ma l'architettura dell'abitazione la trovo molto attraente. Su una cosa però sono perfettamente d'accordo, lo stile supera di gran lunga l'importanza del marchio di design. Un po' come chi si veste firmato ma non sa assolutamente indossare i capi che compra, per mancanza di gusto personale, portamento ecc..