My Houzz: La Fattoria Abbandonata Diventata Un Sogno Nordico
Dettagli ricercati, tanta luminosità e un caloroso benvenuto caratterizzano una casa accogliente nella campagna svedese
Sara Norrman
14 febbraio 2020
L’architetto svedese Lisette Bramsell ha trasformato una fattoria abbandonata in una bellissima abitazione per la sua famiglia. Con soluzioni intelligenti, materiali e finiture accuratamente selezionati, questa casa sarà sicuramente apprezzata dalle generazioni a venire.
La fattoria è composta da quattro sezioni chiuse, il che è insolito in questa zona della Svezia, dove prevalgono i layout a forma di U. La casa principale si trova nel lungo edificio con il tetto bianco. L’edificio con il frontone nero è una guest house.
Le parti più antiche dell’edificio risalgono al 1850. «Sono cresciuta in un villaggio vicino, quindi conosco la fattoria da quando ero bambina. Insieme a mio marito e nostra figlia vivevamo in una casa di recente costruzione a Båstad, una località vicina, ma quando abbiamo visto l’annuncio della fattoria non abbiamo esitato».
Le parti più antiche dell’edificio risalgono al 1850. «Sono cresciuta in un villaggio vicino, quindi conosco la fattoria da quando ero bambina. Insieme a mio marito e nostra figlia vivevamo in una casa di recente costruzione a Båstad, una località vicina, ma quando abbiamo visto l’annuncio della fattoria non abbiamo esitato».
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Lisette Bramsell, architetto d’interni presso LINK Arkitektur AB, suo marito e la loro figlia
Dove: Skåne, Svezia
Superficie: circa 250 m²
«La fattoria era intatta e completamente fatiscente. Una famiglia la possedeva da generazioni, e gli ultimi proprietari se ne andarono nel 1949. Tutte le loro cose erano ancora lì: vestiti, libri scolastici, tutto», dice Bramsell (in foto con la figlia), che ancora non sa perché i vecchi proprietari se ne siano andati senza prendere le loro cose.
«Quando abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione lavoravo da pendolare a Stoccolma, quindi ci è voluto molto tempo – circa otto anni – per completare la casa principale», dice.
Chi ci abita: Lisette Bramsell, architetto d’interni presso LINK Arkitektur AB, suo marito e la loro figlia
Dove: Skåne, Svezia
Superficie: circa 250 m²
«La fattoria era intatta e completamente fatiscente. Una famiglia la possedeva da generazioni, e gli ultimi proprietari se ne andarono nel 1949. Tutte le loro cose erano ancora lì: vestiti, libri scolastici, tutto», dice Bramsell (in foto con la figlia), che ancora non sa perché i vecchi proprietari se ne siano andati senza prendere le loro cose.
«Quando abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione lavoravo da pendolare a Stoccolma, quindi ci è voluto molto tempo – circa otto anni – per completare la casa principale», dice.
«Abbiamo tirato su nuovi muri in cemento, sostituito gli infissi ed esteso alcune finestre fino al pavimento. La casa era originariamente rifinita in mattoni fatti a mano, ma non potevamo riprodurli, quindi abbiamo usato la calce per l’esterno».
Le travi in legno sul soffitto sono una delle poche caratteristiche originarie sopravvissute. «Avevo intenzione di dipingerle, ma quando le ho viste ho scoperto che erano abbastanza nuove. Quindi le ho mantenute com’erano. Sono composte di un mix di essenze di legno e raccontano la storia della casa».
Le travi in legno sul soffitto sono una delle poche caratteristiche originarie sopravvissute. «Avevo intenzione di dipingerle, ma quando le ho viste ho scoperto che erano abbastanza nuove. Quindi le ho mantenute com’erano. Sono composte di un mix di essenze di legno e raccontano la storia della casa».
Il pavimento è in abete Douglas e la pittura murale è calce colorata
«Non ero davvero preparata per i grandi spazi – la nostra casa a Båstad era di 80 metri quadri – ma è importante trovare un equilibrio, non avere troppi mobili o troppo pochi. Abbiamo usato dei tappeti per unire dei gruppi di mobili e definire le loro rispettive zone».
«Non ero davvero preparata per i grandi spazi – la nostra casa a Båstad era di 80 metri quadri – ma è importante trovare un equilibrio, non avere troppi mobili o troppo pochi. Abbiamo usato dei tappeti per unire dei gruppi di mobili e definire le loro rispettive zone».
«Era importante lavorare con materiali il più possibile naturali: vernici organiche, tempere all’uovo e olio di lino. I tessuti sono in lino e lana».
Lo splendido camino si trova dove una volta c’era la cucina. «Preferirei avere il camino in soggiorno, ma non può essere spostato».
È stato progettato da Bramsell e costruito da muratori di fiducia. «Avevano dei dubbi, ad esempio erano perplessi sulla distanza dal pavimento di 90 centimetri. Ma offre un bellissimo punto focale, ed è la prima cosa che si vede quando si entra in casa perché si affaccia sull’ingresso».
È stato progettato da Bramsell e costruito da muratori di fiducia. «Avevano dei dubbi, ad esempio erano perplessi sulla distanza dal pavimento di 90 centimetri. Ma offre un bellissimo punto focale, ed è la prima cosa che si vede quando si entra in casa perché si affaccia sull’ingresso».
Anche se la casa di Bramsell sembra essere arredata alla perfezione, le piace inserire delle cose insolite. «Lavoravo come scenografa, e mi piacciono gli elementi curiosi. Portare a casa gli oggetti, provarli, e vedere come rendono è un processo costante, ma devo essere rigida con me stessa».
«La cucina è composta da mobili Ikea, ma i frontali sono stati progettati da noi e realizzati da carpentieri. In parte è stato un problema di budget perché stiamo parlando di uno spazio ampio. Non volevo MDF, quindi ho scelto la betulla. Man mano che la vernice si consumerà, gli arredi diventeranno più raffinati, e più li toccheremo, più bella diventerà la loro patina».
Il tavolo da pranzo con piano in marmo è stato disegnato dalla padrona di casa.
Il tavolo da pranzo con piano in marmo è stato disegnato dalla padrona di casa.
«Vale lo stesso per il piano di lavoro in marmo bianco di Carrara. Dovrebbe essere ovvio che la cucina viene usata, è un luogo dove si cucina e si socializza. Sta benissimo con le macchie!»
Dato che ci sono così tante finestre, lo scenario naturale circostante è una parte importante dell’arredamento. I colori in tutta la casa sono calmi e neutri. «Quando lavori come designer d’interni, è bello tornare a casa e rilassarsi tra colori tenui come il beige e il bianco».
La vasca autoportante era originariamente turchese. Bramsell l’ha rinnovata con un grigio tenue. Il pavimento è in marmo; due pareti sono piastrellate, mentre le altre due sono intonacate.
Il tavolino in rame è di Swedese. Anche questo si macchia facilmente e mostra subito le ditate, qualcosa che sembra essere un tema ricorrente in tutta la casa. «Mi piace quando i miei mobili diventano unici e mostrano come viviamo», afferma.
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Molto belle rilassante , ci abiterei!
Sicuramente il contesto campestre è un grande valore aggiunto, così come la luce degli ambienti. Apprezzo lo stile minimal e la scelta di materiali naturali sia per i tessuti che per i rivestimenti pareti. Sarei curiosa di vederla dal vivo....
quanto mi piacciono questi ambienti, specialmente se nel loro contesto "naturale". Peccato che negli ultimi anni se ne sia approfittato spesso in maniera impropria, creando solo degli habitat freddi e senza anima.