My Houzz in Damimarca: La Casa di Louise Cambia Ogni Tre Mesi
I mobili in legno sono l’unica cosa della casa che la blogger non cambierebbe mai perché sono un ricordo dei suoi nonni
Louise Johansen, la blogger che c’è dietro Mor til Mernee (Madre di Mernee), ama il fai da te e cambia spesso l’arredamento della sua casa. La sua unica regola è che ogni nuovo arredo deve adattarsi bene ai mobili in legno, perché quelli non si cambiano.
L’appariscente parete di compensato della sala pranzo è uno dei progetti fai da te di Johansen, ispirata a un’idea simile vista su Instagram.
«Ho pensato che fosse molto carina e l’ho mostrata subito a mio marito Jesper. Si è arrabbiato un po’ perché sapeva che avrebbe dovuto realizzarla lui. E aveva quasi ragione: dopo neanche una settimana eravamo già andati dal ferramenta e avevamo installato il pannello», dice.
Tuttavia, la parete è stata sostituita di nuovo tre mesi dopo, poco dopo la visita di Houzz, perché Johansen aveva appena investito in un nuovo tavolo da pranzo in legno. Sostiene, infatti, che la presenza del legno sulla parete, sul tavolo e sulle sedie fosse troppo pesante.
Questo repentino cambio di rotta è un buon esempio del suo approccio verso l’interior design. Johansen non prende le cose troppo seriamente: a patto che non siano i mobili in legno a farne le spese, non ha paura di cambiare colore o di buttare giù una parete.
«Credo di non avere paura di provare le novità. A volte funzionano, altre volte no, ma alla fine, fortunatamente, si può sempre ricominciare. L’unico requisito è, come già detto, che stiano bene con gli elementi in legno. Le mie sedie e le librerie devono restare, quindi tutto il resto deve adattarsi di conseguenza».
«Ho pensato che fosse molto carina e l’ho mostrata subito a mio marito Jesper. Si è arrabbiato un po’ perché sapeva che avrebbe dovuto realizzarla lui. E aveva quasi ragione: dopo neanche una settimana eravamo già andati dal ferramenta e avevamo installato il pannello», dice.
Tuttavia, la parete è stata sostituita di nuovo tre mesi dopo, poco dopo la visita di Houzz, perché Johansen aveva appena investito in un nuovo tavolo da pranzo in legno. Sostiene, infatti, che la presenza del legno sulla parete, sul tavolo e sulle sedie fosse troppo pesante.
Questo repentino cambio di rotta è un buon esempio del suo approccio verso l’interior design. Johansen non prende le cose troppo seriamente: a patto che non siano i mobili in legno a farne le spese, non ha paura di cambiare colore o di buttare giù una parete.
«Credo di non avere paura di provare le novità. A volte funzionano, altre volte no, ma alla fine, fortunatamente, si può sempre ricominciare. L’unico requisito è, come già detto, che stiano bene con gli elementi in legno. Le mie sedie e le librerie devono restare, quindi tutto il resto deve adattarsi di conseguenza».
Come si potrebbe immaginare, ha cambiato diversi stili negli ultimi anni. Quando la coppia ha acquistato la casa, ormai dodici anni fa, nella minuscola villa tradizionale in muratura a Hedensted predominava lo stile svedese. Da quel momento, Johansen è passata attraverso una fase colorata, seguita da un “periodo beige”, tornando poi al colore e infine adottando un ferreo stile scandinavo. Ora sta iniziando a concentrarsi di nuovo sui colori.
«Il mio stile è cambiato molto nel corso degli anni e cambio costantemente le cose, anche se non seguo pedissequamente le tendenze attuali. Indipendentemente da tutto, il legno è sempre stato un punto fermo nella scelta dei mobili».
La blogger pensa che alla base di tutto questo ci sia il lavoro di suo nonno: faceva l’ebanista. «Non sono andata all’asilo nido perché i miei nonni si prendevano cura di me. Quindi fin da piccolissima mi sono mossa all’interno dell’universo di mio nonno e tra i mobili che c’erano a casa loro».
«Il mio stile è cambiato molto nel corso degli anni e cambio costantemente le cose, anche se non seguo pedissequamente le tendenze attuali. Indipendentemente da tutto, il legno è sempre stato un punto fermo nella scelta dei mobili».
La blogger pensa che alla base di tutto questo ci sia il lavoro di suo nonno: faceva l’ebanista. «Non sono andata all’asilo nido perché i miei nonni si prendevano cura di me. Quindi fin da piccolissima mi sono mossa all’interno dell’universo di mio nonno e tra i mobili che c’erano a casa loro».
Quando ha acquistato la sua prima sedia Wishbone cinque anni fa, ha sentito che si adattava alla perfezione.
«Purtroppo ci vuole tempo per trovare questi pezzi classici e li cerco senza sosta. Dopo la morte di mia nonna, all’inizio di quest’anno, ho ereditato alcune delle sue sedie e mi piacciono particolarmente. È come se ritrovassi in loro dei segni di mia nonna e mio nonno».
«Purtroppo ci vuole tempo per trovare questi pezzi classici e li cerco senza sosta. Dopo la morte di mia nonna, all’inizio di quest’anno, ho ereditato alcune delle sue sedie e mi piacciono particolarmente. È come se ritrovassi in loro dei segni di mia nonna e mio nonno».
La cucina è un altro dei progetti fai da te di Johansen. Grazie a un Ikea hack, le parti lucide e il bancone di betulla sono diventati più lussuose, eleganti e austere.
Un frigorifero rotto ha aperto la strada alla ristrutturazione della cucina: Johansen ha spiegato che visto che il nuovo frigorifero era in acciaio, non si adattava per niente all’arredo originale.
Un frigorifero rotto ha aperto la strada alla ristrutturazione della cucina: Johansen ha spiegato che visto che il nuovo frigorifero era in acciaio, non si adattava per niente all’arredo originale.
«Tutto sembrava abbinato male e completamente sbagliato. Quindi c’era proprio bisogno di arredare di nuovo la cucina. Allora le piastrelle erano solo nella parte superiore, quindi le abbiamo estese e ho iniziato di nuovo a dipingerle. All’inizio ho pensato che dipingere il bancone sarebbe stato sufficiente, ma non ho risolto il problema. Ecco perché è finito per essere completamente nero e ora ne sono molto contenta».
Non ci vuole molto a notare che c’è qualcosa di diverso nelle pareti della casa. Sono praticamente prive di opere d’arte e molte di loro sono pitturate con colori particolari. La parete che attira di più l’attenzione è quella grezza della sala da pranzo, venuta così un po’ per errore.
«È stata pitturata 14 volte e ha vissuto il succedersi di quattro livelli di carta da parati», dice Johansen. «A un certo punto Jesper ha detto che se avessi voluto pitturarla di nuovo avremmo dovuto eliminare tutti i vecchi strati o avrebbe fatto le bolle. Lo abbiamo fatto ed è venuta bene, senza alcuna pittura. Molte persone sul mio profilo Instagram mi hanno contattato per la parete e mi hanno chiesto se avessi voluto fare qualcosa. Ma a me piace così. È la parete originale, che era stata nascosta dietro tutta quella pittura. Mi rimette in contatto con la storia, in qualche modo, e ne vado davvero pazza».
La parete di fronte nel soggiorno è di color verde oliva ed è completamente vuota, escludendo una lampada e alcuni libri.
«Non voglio appendere nulla lì. Dovrei trovare un quadro davvero significativo, ma è da molti anni che non ospita cornici. Il nostro appartamento è molto piccolo e mi piacerebbe avere più spazio. Se alle pareti ci sono sia colori che quadri non resta spazio per sé. Quindi abbiamo lasciato che fossero i colori a spuntarla».
«Non voglio appendere nulla lì. Dovrei trovare un quadro davvero significativo, ma è da molti anni che non ospita cornici. Il nostro appartamento è molto piccolo e mi piacerebbe avere più spazio. Se alle pareti ci sono sia colori che quadri non resta spazio per sé. Quindi abbiamo lasciato che fossero i colori a spuntarla».
Quattro anni fa Johansen ha pitturato tutti i pavimenti della casa di grigio. Ora se ne è pentita, ma è uno dei progetti fai da te che non possono essere annullati facilmente.
«Tutti i pavimenti al primo piano sono sempre stati grigi e quando hanno avuto bisogno di essere rinnovati, quattro anni fa, abbiamo deciso di pitturarli in tutta la casa. In quel periodo mi piaceva molto il beige e non potevo immaginare di avere pavimenti essenziali in legno. Ma ora sono un po’ pentita. Abbiamo usato la resina epossidica e non è facile da sostituire. Sarebbe un enorme caos ed è anche abbastanza tossica. D’altra parte, i pavimenti neutri ci permettono di avere pareti con colori accesi. Dopo tutto, quando i pavimenti non sono così vistosi c’è spazio per altro».
Qualche anno fa, la coppia ha inserito una porta finestra nella camera da letto che dà sul giardino. «Offre un luce e una vista fantastiche… e aiuta a dare all’interno un tocco arioso e luminoso nonostante lo spazio a disposizione non sia granché», dice.
Johansen ha di recente acquistato un tappeto marocchino: fa parte del suo ritrovato amore per i colori.
Johansen ha di recente acquistato un tappeto marocchino: fa parte del suo ritrovato amore per i colori.
Il corridoio del primo piano era già rosa e Johansen ha esteso il colore fino al secondo piano. Apporta un tocco di armonia nella casa.
Le figlie della coppia, Merle, di 9 anni e Neel, di 6, hanno le loro stanze al secondo piano.
A differenza delle aree living completamente arredate, queste camere sono piene di ninnoli divertenti e offrono uno spazio di gioco.
La carta da parati è stata accuratamente selezionata per entrambe le camere delle bambine. «Il rivestimento non era a buon mercato, ma ci ho pensato molto e ho cercato un’alternativa che avesse un ciclo di vita più lungo. Alle bambine piace molto e chi viene a trovarle ne resta sempre affascinato».
Merle e Neel stanno crescendo, quindi stanno iniziando ad avere le loro idee in fatto di arredamento. Alla fine, si tratta delle loro stanze, quindi Johansen chiede direttamente a loro cosa vorrebbero.
«Di solito ho una mia idea, che presento a loro perché mi diano qualche alternativa. E il più delle volte sono d’accordo con me».
«Di solito ho una mia idea, che presento a loro perché mi diano qualche alternativa. E il più delle volte sono d’accordo con me».
La figlia più piccola, Neel, ha la stanza più grande e con un soppalco. Johansen ci tiene a specificare che sono state le bambine a scegliere ognuna la propria stanza: «In questo modo non ci sono litigi su chi ha la stanza da letto più grande».
Anche nelle camere da letto delle bambine possiamo vedere la passione che ha Johansen per il legno. Crede fermamente che i mobili debbano raccontare una storia. «Non so se il mio arredamento possa essere considerato di uno stile specifico, ma gli oggetti vecchi, quelli che non si possono acquistare nei negozi, mi piacciono molto. Non mi sento ispirata in una “casa Ikea”, dove non riusciresti a definire il profilo di chi ci vive. Una casa deve essere riempita, nel corso del tempo, da piccoli oggetti raccolti durante le vacanze, nei mercatini e dai ricordi dei bambini. Sono queste le cose che, a parer mio, costituiscono una casa».
Quando la coppia ha visto la casa a Hedensted dodici anni fa, ha firmato il contratto dopo una sola settimana, sebbene stesse cercando qualcosa con lo stesso stile in un’area più urbana. «Mio marito è muratore, quindi volevamo acquistare una casa alla quale poter aggiungere il nostro tocco. Ma il mercato immobiliare era all’apice, quindi era difficile trovare qualcosa che potessimo permetterci.
Di conseguenza, abbiamo iniziato a cercare fuori città e quando abbiamo visto questa casa ce ne siamo innamorati immediatamente, come anche altre persone che vivono nella zona. Ci siamo chiesti se eravamo i tipi adatti per abitare in un’area rurale come Hedensted e ci siamo risposti di sì, perché la nostra casa era qui».
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Di conseguenza, abbiamo iniziato a cercare fuori città e quando abbiamo visto questa casa ce ne siamo innamorati immediatamente, come anche altre persone che vivono nella zona. Ci siamo chiesti se eravamo i tipi adatti per abitare in un’area rurale come Hedensted e ci siamo risposti di sì, perché la nostra casa era qui».
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare inviaci alcune foto con una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Louise Johansen, suo marito Jesper e le loro due figlie, Merle e Neel
Impiego: Johansen tiene il blog Mortilmernee.dk e ricopre anche una posizione part-time nell’amministrazione. La puoi seguire su Instagram: @mortilmernee
Dove: a Hedensted, nel centro della Danimarca
Superficie: 170 m² con una zona soggiorno di 114 m², una cantina e un giardino d’inverno