Lo Stile New Dutch Wave in Giardino, Spiegato in 8 Fotografie
Fascinosa e incredibilmente trendy, la nuova moda di fiori e piante viene dall’Olanda e ha conquistato il mondo!
Ha molti nomi: New Perennials, Neo-prairie, New Dutch Wave. Tutti indicano una novità, un rinnovamento, e messi insieme danno un’idea precisa di questo nuovo stile: l’uso di piante perenni, soprattutto graminacee, e la provenienza: l’Olanda. Sebbene l’interesse per le graminacee sia partito dalla Germania con vivaisti che si dedicarono a riprodurle e ibridarle, è stato l’olandese Piet Oudolf a concretizzare il nuovo stile nel suo giardino di Hummelo, già negli anni Ottanta. Ma è solo all’inizio del Duemila che questo stile è diventato internazionale e imitatissimo. Le ragioni sono numerose: è vivace, spontaneo, si presta a una coltivazione a bassa manutenzione e può assorbire inclinazioni moderne o romantiche.
Sostanzialmente com’è fatto?
Si tratta di un insieme di piante perenni, in buona parte autosufficienti, scelte in base al terreno che di volta in volta si ha a disposizione. A queste si aggiungono graminacee ornamentali piumose e soffici, con grande attrattiva autunnale. Spesso la New Dutch Wave è stata definita “sognante” per via delle atmosfere sospese e un po’ magiche che è capace di creare.
Il giardino deve essere molto naturale, sia per stile che per impostazione di coltivazione, fluido e un po’ selvatico.
Ogni regione tende a usare le graminacee autoctone (da qui il termine “Neo-prairie”, cioè “nuova prateria”, usato in America), accostate a fioriture in massa, che creino vivacità, spensieratezza, giocando molto con le velature.
Detta così sembra semplice, ma occorre grande maestria e – confessiamo – un occhio piuttosto sofisticato per creare questo stile in giardino.
Si tratta di un insieme di piante perenni, in buona parte autosufficienti, scelte in base al terreno che di volta in volta si ha a disposizione. A queste si aggiungono graminacee ornamentali piumose e soffici, con grande attrattiva autunnale. Spesso la New Dutch Wave è stata definita “sognante” per via delle atmosfere sospese e un po’ magiche che è capace di creare.
Il giardino deve essere molto naturale, sia per stile che per impostazione di coltivazione, fluido e un po’ selvatico.
Ogni regione tende a usare le graminacee autoctone (da qui il termine “Neo-prairie”, cioè “nuova prateria”, usato in America), accostate a fioriture in massa, che creino vivacità, spensieratezza, giocando molto con le velature.
Detta così sembra semplice, ma occorre grande maestria e – confessiamo – un occhio piuttosto sofisticato per creare questo stile in giardino.
Il grande circolo della Natura
Una caratteristica fondamentale della New Dutch Wave è la variazione stagionale che deve essere evidenziata il più possibile, in accordo a un senso di armonia con la Natura.
Ad esempio questa è una veduta estiva…
Una caratteristica fondamentale della New Dutch Wave è la variazione stagionale che deve essere evidenziata il più possibile, in accordo a un senso di armonia con la Natura.
Ad esempio questa è una veduta estiva…
… e questa è quella autunnale. Il giardino è lo stesso, anche se colto da due angolazioni differenti.
In autunno l’insieme appare una steppa con fiori secchi e, a un occhio non allenato, potrebbe sembrare disordinata e scomposta. Notate invece il bilanciamento delle forme diverse delle graminacee che sullo sfondo creano un blocco, una quinta, mentre in primo piano dei grandi ciuffi ravvivati da infiorescenze secche dai colori rugginosi.
Come si vede, non c’è abbondanza di elementi architettonici, siepi o punti di ancoraggio prospettico e strutture verticali.
Questo tipo di giardino invita a lasciare andare lo sguardo e anche i pensieri.
In autunno l’insieme appare una steppa con fiori secchi e, a un occhio non allenato, potrebbe sembrare disordinata e scomposta. Notate invece il bilanciamento delle forme diverse delle graminacee che sullo sfondo creano un blocco, una quinta, mentre in primo piano dei grandi ciuffi ravvivati da infiorescenze secche dai colori rugginosi.
Come si vede, non c’è abbondanza di elementi architettonici, siepi o punti di ancoraggio prospettico e strutture verticali.
Questo tipo di giardino invita a lasciare andare lo sguardo e anche i pensieri.
Quali piante in Italia?
Arrivata sul suolo italiano, la New Dutch Wave ha mostrato quanto fosse difficile da ottenere. Il clima piovoso dell’Olanda, i terreni fertili e umidi, consentono di non irrigare, e le piante rustiche scelte da Oudolf soffrivano il caldo e il secco anche in zone relativamente fredde.
Ma il fascino di questo stile è troppo coinvolgente, perciò i vivaisti e i giardinieri italiani hanno cercato e trovato piante che creassero suggestioni simili, ma resistenti al caldo.
Arrivata sul suolo italiano, la New Dutch Wave ha mostrato quanto fosse difficile da ottenere. Il clima piovoso dell’Olanda, i terreni fertili e umidi, consentono di non irrigare, e le piante rustiche scelte da Oudolf soffrivano il caldo e il secco anche in zone relativamente fredde.
Ma il fascino di questo stile è troppo coinvolgente, perciò i vivaisti e i giardinieri italiani hanno cercato e trovato piante che creassero suggestioni simili, ma resistenti al caldo.
Le graminacee sono parche e resistenti al secco, purché non prolungato. Questo è stato l’inizio. Alle graminacee si sono aggiunte piante dall’aspetto semplice e campagnolo, un po’ rétro, come gli Aster, la Rudbeckia, il Centranthus ruber, l’Eryngium, la Phlox, e molti altri fiori un po’ dimenticati. Spesso si è fatto ricorso a piante autoctone spontanee, con una certa riscoperta della flora selvatica.
Fiori a spiga, soprattutto in tonalità ruggine, malva, blu, sono molto apprezzati.
Alliacee e iridacee sono largamente usate, così come le salvie e le composite: tutti fiori dall’aspetto molto semplice e assai lontano dall’esotismo che spesso ci affascina.
Fiori a spiga, soprattutto in tonalità ruggine, malva, blu, sono molto apprezzati.
Alliacee e iridacee sono largamente usate, così come le salvie e le composite: tutti fiori dall’aspetto molto semplice e assai lontano dall’esotismo che spesso ci affascina.
In questa foto e nella precedente, il giardino di Rosanna Castrini, vincitrice del prestigioso premio IGPOTY (International Garden Photographer of the Year) nel 2014: un perfetto esempio di modulazione italiana della New Dutch Wave.
10 e lode anche in terrazza
Le piante usate dalla New Dutch Wave si comportano benissimo nei contenitori, e ci sono giardinieri che hanno creato terrazze con solo graminacee e pochi fiori.
Se possibile, scegliete il decking come pavimentazione perché richiama il mondo delle barche e delle zone fredde dell’Europa, dove le steppe a graminacee sono diffuse.
I fiori non devono essere molti ma è importante che ci sia una buona attrattiva dalla primavera all’autunno.
Le piante usate dalla New Dutch Wave si comportano benissimo nei contenitori, e ci sono giardinieri che hanno creato terrazze con solo graminacee e pochi fiori.
Se possibile, scegliete il decking come pavimentazione perché richiama il mondo delle barche e delle zone fredde dell’Europa, dove le steppe a graminacee sono diffuse.
I fiori non devono essere molti ma è importante che ci sia una buona attrattiva dalla primavera all’autunno.
Raccontaci: conoscevi lo stile New Dutch Wave? Ti piace e pensi che potresti trarre spunto da queste fotografie per modificare una parte del tuo giardino? Lo spazio dei Commenti è a tua disposizione!
Altro
Sognate una Prateria Selvaggia? Piantate delle Graminacee Dietro Casa
Come si Fa? La Velatura in Giardino per Creare Trasparenze coi Fiori
Altro
Sognate una Prateria Selvaggia? Piantate delle Graminacee Dietro Casa
Come si Fa? La Velatura in Giardino per Creare Trasparenze coi Fiori
Fu nel 2006 che in molti sentirono parlare di Oudolf e del recupero straordinario della High Line a New York (la vecchia linea ferroviaria diventata parco sopraelevato), ma nel mondo del giardino non fu una novità, quanto una consacrazione da parte di un grande autore internazionale. Lo stile di Oudolf era già noto e imitato, e molti vivaisti europei e italiani avevano in assortimento le piante del vivaio da lui fondato.
Ma nel giardino tutto procede con lentezza, tanto che ancora oggi in molti non hanno ancora ben compreso che la New Dutch Wave non è una moda spicciola, ma lo stile del presente, lo zeitgeist giardiniero dei primi due decenni del Duemila e probabilmente di molti a venire.