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Le Ultime da Copenaghen: il Futuro del Design Post-Pandemia
Tante suggestioni e idee per una nuova generazione di consumatori responsabili: le novità dalla Fiera 3 Days of Design
Kasper Iversen
4 ottobre 2021
Foto di 3 Days of Design
Nei giorni dal 16 al 18 settembre, dopo molti mesi di restrizioni legate all’emergenza pandemica, in occasione di 3 Days of Design, la fiera annuale del design di Copenaghen, le strade della capitale danese sono state insolitamente vibranti e cariche di ottimismo. Più di 200 aziende e organizzazioni hanno aperto le loro porte per invitare il pubblico a scoprire le ultime novità sulla scena del design danese.
Anche Houzz era a Copenaghen, con l’obiettivo di rispondere a una domanda: che aspetto avrà, quali strade prenderà e come, magari, cambierà il design danese in un mondo post-pandemia?
Nei giorni dal 16 al 18 settembre, dopo molti mesi di restrizioni legate all’emergenza pandemica, in occasione di 3 Days of Design, la fiera annuale del design di Copenaghen, le strade della capitale danese sono state insolitamente vibranti e cariche di ottimismo. Più di 200 aziende e organizzazioni hanno aperto le loro porte per invitare il pubblico a scoprire le ultime novità sulla scena del design danese.
Anche Houzz era a Copenaghen, con l’obiettivo di rispondere a una domanda: che aspetto avrà, quali strade prenderà e come, magari, cambierà il design danese in un mondo post-pandemia?
Foto di 3 Days of Design
La domanda può sembrare semplice, ma le risposte che abbiamo individuato sono complesse e illuminanti. Le nostre principali conclusioni? Nel futuro vediamo mobili meno modaioli, arredi classici più duraturi e una nuova generazione di consumatori responsabili.
E l’industria stessa? Dopo aver superato bene una situazione difficile, i leader del settore con cui abbiamo parlato sono carichi di ottimismo per il futuro.
La domanda può sembrare semplice, ma le risposte che abbiamo individuato sono complesse e illuminanti. Le nostre principali conclusioni? Nel futuro vediamo mobili meno modaioli, arredi classici più duraturi e una nuova generazione di consumatori responsabili.
E l’industria stessa? Dopo aver superato bene una situazione difficile, i leader del settore con cui abbiamo parlato sono carichi di ottimismo per il futuro.
Sedie Wishbone di Hans J. Wegner per Carl Hansen & Son. Alla fiera 3 Days of Design, quest’anno, i mobili in legno classici e senza tempo erano ovunque
Mobili belli e duraturi
L’azienda Carl Hansen & Son – nota in particolare per la produzione della sedia Wishbone – dall’inizio della pandemia ha visto un enorme aumento della domanda dei suoi prodotti, come ci dice l’amministratore delegato e nipote dell’omonimo fondatore Knud Erik Hansen.
«Sedute nelle loro case durante i periodi di lockdown, molte persone hanno scoperto che era ora di ammodernare l’arredamento di casa. Le forti economie che stiamo vedendo crescere in molti Paesi, combinate con una crescente attenzione alla sostenibilità, rendono i prodotti come i nostri molto attraenti», dice Hansen, aggiungendo che l’azienda ha assistito a questa tendenza in tutti i mercati.
Mobili belli e duraturi
L’azienda Carl Hansen & Son – nota in particolare per la produzione della sedia Wishbone – dall’inizio della pandemia ha visto un enorme aumento della domanda dei suoi prodotti, come ci dice l’amministratore delegato e nipote dell’omonimo fondatore Knud Erik Hansen.
«Sedute nelle loro case durante i periodi di lockdown, molte persone hanno scoperto che era ora di ammodernare l’arredamento di casa. Le forti economie che stiamo vedendo crescere in molti Paesi, combinate con una crescente attenzione alla sostenibilità, rendono i prodotti come i nostri molto attraenti», dice Hansen, aggiungendo che l’azienda ha assistito a questa tendenza in tutti i mercati.
«Noi non offriamo mobili alla moda. Vendiamo arredi classici che rimarranno belli e, spesso, diventeranno ancora più belli col tempo, man mano che guadagnano una patina naturale», spiega Hansen. «Se, per esempio, volete comprare delle sedie nuove e tenerle per molti anni, domandatevi: se una sedia è stata comoda e bella e ha resistito per oltre cinquant’anni, perché non dovrebbe rimanere così per i prossimi decenni?». Il produttore sottolinea che durante la pandemia la sedia Wishbone ha vissuto un momento di straordinaria popolarità in tutto il mondo.
La sedia Serie 7 di Arne Jacobsen per Fritz Hansen. Alla fiera di quest’anno, un numero crescente di sedie classiche erano (comodamente!) imbottite
I classici, sì, ma più comodi
Fritz Hansen – l’azienda di mobili danese nota soprattutto per aver prodotto sedie di Arne Jacobsen come il Cigno, la Poltrona Uovo e la Serie 7, sta notando una tendenza analoga: la domanda di prodotti di alta qualità è in crescita.
«Stiamo assistendo a una vera e propria esplosione delle vendite di prodotti per case private. E non si tratta semplicemente di investimenti in mobili di grande qualità. Le persone si spingono ancora più in là, scegliendo le versioni più esclusive e lussuose di prodotti già di alta gamma», spiega Christian Andresen, Design e Brand Ambassador di Fritz Hansen.
«Al momento di acquistare una sedia della Serie 7, per esempio, ora i clienti tendono a scegliere la versione rivestita in pelle invece che quella con la superficie in legno. Una sedia in legno va bene ed è comoda per un paio d’ore, ma se ci si passa seduti molto tempo in casa, vale la pena passare a un prodotto di qualità superiore. E credo che questo tipo di domanda continuerà a esserci anche in futuro», dice Andresen. La tendenza, ci dice, è globale.
I classici, sì, ma più comodi
Fritz Hansen – l’azienda di mobili danese nota soprattutto per aver prodotto sedie di Arne Jacobsen come il Cigno, la Poltrona Uovo e la Serie 7, sta notando una tendenza analoga: la domanda di prodotti di alta qualità è in crescita.
«Stiamo assistendo a una vera e propria esplosione delle vendite di prodotti per case private. E non si tratta semplicemente di investimenti in mobili di grande qualità. Le persone si spingono ancora più in là, scegliendo le versioni più esclusive e lussuose di prodotti già di alta gamma», spiega Christian Andresen, Design e Brand Ambassador di Fritz Hansen.
«Al momento di acquistare una sedia della Serie 7, per esempio, ora i clienti tendono a scegliere la versione rivestita in pelle invece che quella con la superficie in legno. Una sedia in legno va bene ed è comoda per un paio d’ore, ma se ci si passa seduti molto tempo in casa, vale la pena passare a un prodotto di qualità superiore. E credo che questo tipo di domanda continuerà a esserci anche in futuro», dice Andresen. La tendenza, ci dice, è globale.
Il comodo divano senza tempo Great Pampas di Eilersen piace a tutte le generazioni
Design maturo per un pubblico più giovane
In generale, la cresciuta attenzione alla casa e il maggior tempo trascorso tra le mura domestiche – sia con la famiglia che lavorando in remoto – sono elementi coerenti con i valori fondamentali del design danese: funzionalità, linee classiche senza tempo e alta qualità.
Il produttore danese di divani Eilersen non solo ha sperimentato un aumento della domanda per i suoi prodotti piuttosto esclusivi, ma ha anche accolto un numero crescente di clienti più giovani. «Il nostro target, normalmente, è costituito da persone con più di 35 anni, ma durante la pandemia sempre più giovani hanno acquistato i nostri prodotti», dice il comproprietario dell’azienda Nils Eilersen. «Questo aspetto è naturalmente collegato al fatto che queste persone non hanno avuto modo di spendere i loro soldi in altre cose, come per esempio in vacanze costose. Crediamo, tuttavia, che questo indichi anche un cambiamento di mentalità in tutte le fasce anagrafiche ed evidenzi il fatto che la cultura della fast fashion è in via di estinzione».
Design maturo per un pubblico più giovane
In generale, la cresciuta attenzione alla casa e il maggior tempo trascorso tra le mura domestiche – sia con la famiglia che lavorando in remoto – sono elementi coerenti con i valori fondamentali del design danese: funzionalità, linee classiche senza tempo e alta qualità.
Il produttore danese di divani Eilersen non solo ha sperimentato un aumento della domanda per i suoi prodotti piuttosto esclusivi, ma ha anche accolto un numero crescente di clienti più giovani. «Il nostro target, normalmente, è costituito da persone con più di 35 anni, ma durante la pandemia sempre più giovani hanno acquistato i nostri prodotti», dice il comproprietario dell’azienda Nils Eilersen. «Questo aspetto è naturalmente collegato al fatto che queste persone non hanno avuto modo di spendere i loro soldi in altre cose, come per esempio in vacanze costose. Crediamo, tuttavia, che questo indichi anche un cambiamento di mentalità in tutte le fasce anagrafiche ed evidenzi il fatto che la cultura della fast fashion è in via di estinzione».
L’azienda ha recentemente lanciato la campagna Take Your Time (Prenditi il tuo tempo) per enfatizzare l’importanza di questo cambiamento nel nostro modo di consumare.
«Vogliamo incoraggiare le persone a rallentare, spingerle a concentrarsi e a passare più tempo a casa, sia con i nostri prodotti che senza. Se vogliamo risolvere i problemi di fronte ai quali tutti noi ci troviamo come pianeta e come umanità, l’unico modo per andare avanti è riflettere, rallentare e smettere di consumare cose inutili che in realtà non portano gioia», dice Eilersen.
«Vogliamo incoraggiare le persone a rallentare, spingerle a concentrarsi e a passare più tempo a casa, sia con i nostri prodotti che senza. Se vogliamo risolvere i problemi di fronte ai quali tutti noi ci troviamo come pianeta e come umanità, l’unico modo per andare avanti è riflettere, rallentare e smettere di consumare cose inutili che in realtà non portano gioia», dice Eilersen.
La collezione Rhombe Color delle due designer di Stilleben per Lyngby Porcelæn, azienda del Rosendahl Design Group. Le stoviglie colorate fanno del pasto un momento speciale
Il pasto come un momento di incontro essenziale. E ben progettato
La pandemia ha creato una nuova “economia domestica”, rendendo il “come” viviamo più importante del “dove” viviamo, come spiega Kristina Kousgaard Sørensen, PR e Communication Manager del Rosendahl Design Group.
«L’aver passato oltre un anno con il coronavirus e la riflessione su ciò che conta davvero per tutti noi, come esseri umani, ha creato una grande attenzione all’importanza di stare uniti e vicini. Come risultato, l’artigianato e le decisioni personali e responsabili basate sul valore hanno assunto un significato più pregnante quando scegliamo gli arredi e gli interni per la casa», dice Kousgaard Sørensen.
Il pasto come un momento di incontro essenziale. E ben progettato
La pandemia ha creato una nuova “economia domestica”, rendendo il “come” viviamo più importante del “dove” viviamo, come spiega Kristina Kousgaard Sørensen, PR e Communication Manager del Rosendahl Design Group.
«L’aver passato oltre un anno con il coronavirus e la riflessione su ciò che conta davvero per tutti noi, come esseri umani, ha creato una grande attenzione all’importanza di stare uniti e vicini. Come risultato, l’artigianato e le decisioni personali e responsabili basate sul valore hanno assunto un significato più pregnante quando scegliamo gli arredi e gli interni per la casa», dice Kousgaard Sørensen.
In occasione della fiera 3 Days of Design, HAY ha aperto le sue porte per offrire al pubblico idee e suggerimenti sui molti modi in cui gli articoli da tavola possono essere combinati per personalizzare un tavolo da pranzo. Foto di 3 Days of Design
Allo stesso tempo, in casa i rituali sono diventati sempre più importanti, e il loro significato continuerà a crescere, secondo le previsioni del Rosendahl Design Group. «I pasti a casa, per esempio, sono diventati un momento ancora più importante ed essenziale per riunirsi. E ora che è possibile incontrare di nuovo altre persone, crediamo che il design di qualità per la tavola giocherà un ruolo ancora più importante in futuro, perché ci dà l’opportunità di personalizzare lo stile della tavola e quindi aggiungere valore alla vita sociale che circonda il pasto», commenta Kousgaard Sørensen.
Allo stesso tempo, in casa i rituali sono diventati sempre più importanti, e il loro significato continuerà a crescere, secondo le previsioni del Rosendahl Design Group. «I pasti a casa, per esempio, sono diventati un momento ancora più importante ed essenziale per riunirsi. E ora che è possibile incontrare di nuovo altre persone, crediamo che il design di qualità per la tavola giocherà un ruolo ancora più importante in futuro, perché ci dà l’opportunità di personalizzare lo stile della tavola e quindi aggiungere valore alla vita sociale che circonda il pasto», commenta Kousgaard Sørensen.
Ristrutturare e riciclare in modo responsabile
Jesper Panduro, amministratore delegato dell’azienda di produzione di mobili Skagerak, ha notato in particolare come, in occasione dell’emergenza pandemica, la consapevolezza ambientale e il senso di responsabilità dei consumatori siano cresciuti.
«Qualche anno fa abbiamo lanciato l’iniziativa Re-Classic, nell’ambito della quale ricompriamo i prodotti Skagerak, se necessario li restauriamo e li rivendiamo ad altri clienti. Ebbene, durante la pandemia abbiamo visto un enorme aumento della domanda di questi articoli di seconda mano», racconta.
Jesper Panduro, amministratore delegato dell’azienda di produzione di mobili Skagerak, ha notato in particolare come, in occasione dell’emergenza pandemica, la consapevolezza ambientale e il senso di responsabilità dei consumatori siano cresciuti.
«Qualche anno fa abbiamo lanciato l’iniziativa Re-Classic, nell’ambito della quale ricompriamo i prodotti Skagerak, se necessario li restauriamo e li rivendiamo ad altri clienti. Ebbene, durante la pandemia abbiamo visto un enorme aumento della domanda di questi articoli di seconda mano», racconta.
All’edizione di quest’anno della fiera, anche Bang & Olufsen ha presentato nuove soluzioni per riutilizzare articoli non freschi di produzione. L’azienda danese di radio e televisori di recente ha lanciato un kit di aggiornamento per i suoi giradischi prodotti negli anni Settanta. Foto di 3 Days of Design
Panduro è convinto che questo amore per gli articoli riciclati non rappresenti soltanto una tendenza temporanea, ma un vero e proprio sguardo rivolto al futuro: «Quando guardo i miei adolescenti a casa e il modo in cui creano il loro guardaroba, vedo un grande mix di vestiti nuovi e vecchi. E sono sicuro che è con questa logica che le generazioni future arrederanno le loro case», conclude.
Panduro è convinto che questo amore per gli articoli riciclati non rappresenti soltanto una tendenza temporanea, ma un vero e proprio sguardo rivolto al futuro: «Quando guardo i miei adolescenti a casa e il modo in cui creano il loro guardaroba, vedo un grande mix di vestiti nuovi e vecchi. E sono sicuro che è con questa logica che le generazioni future arrederanno le loro case», conclude.
Durante i tre giorni del festival del design, Royal Copenhagen ha mostrato come la vecchia porcellana di seconda mano si sposi alla perfezione con i prodotti di nuova concezione e produzione
La sostenibilità all’asta
Anche Lauritz.com, la più grande casa d’aste del Nord Europa, conferma una crescita dell’interesse per gli arredi usati.
«È difficile individuare una ragione specifica quando avviene un ampio cambiamento nel mercato del design. Non c’è dubbio, però, che gli echi della pandemia abbiano amplificato la nostra concezione della casa come rifugio sicuro. Crediamo che questa evoluzione – combinata a un crescente interesse per il riciclo e per la sostenibilità – sarà una fonte di crescita vitale negli anni a venire», spiega Mette Rode Sundstrøm, amministratore delegato di Lauritz.com.
«Finora la gente faceva acquisti alle aste per la bellezza, la storia o l’alta qualità dei vecchi oggetti. Ora, invece, sta emergendo un’intera nuova generazione di clienti, per i quali la sostenibilità è la ragione principale per lanciare offerte a un’asta», racconta Rode Sundstrøm. «Queste persone vogliono contribuire alla protezione del nostro pianeta e non assecondare l’abitudine di comprare e buttar via le cose».
La sostenibilità all’asta
Anche Lauritz.com, la più grande casa d’aste del Nord Europa, conferma una crescita dell’interesse per gli arredi usati.
«È difficile individuare una ragione specifica quando avviene un ampio cambiamento nel mercato del design. Non c’è dubbio, però, che gli echi della pandemia abbiano amplificato la nostra concezione della casa come rifugio sicuro. Crediamo che questa evoluzione – combinata a un crescente interesse per il riciclo e per la sostenibilità – sarà una fonte di crescita vitale negli anni a venire», spiega Mette Rode Sundstrøm, amministratore delegato di Lauritz.com.
«Finora la gente faceva acquisti alle aste per la bellezza, la storia o l’alta qualità dei vecchi oggetti. Ora, invece, sta emergendo un’intera nuova generazione di clienti, per i quali la sostenibilità è la ragione principale per lanciare offerte a un’asta», racconta Rode Sundstrøm. «Queste persone vogliono contribuire alla protezione del nostro pianeta e non assecondare l’abitudine di comprare e buttar via le cose».
Se la fiera 3 Days of Design di quest’anno sembra averci dato un’anticipazione delle tendenze del futuro, solo il tempo ci dirà se saranno gli interni di seconda mano, i pasti come momenti salienti d’incontro o i classici del design imbottiti a dominare l’avvenire del design danese.
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