Le Case di Houzz: Meravigliosa Architettura Trompe l'Oeil a Brera
Un appartamento poetico e pervaso da una luce intensa custodisce alle pareti l'emozionante racconto di tutta una vita
Ci sono abitazioni che sono semplicemente luoghi in cui si vive e altre che sono, invece, scrigni segreti di una vita. E ci sono case che questa vita la raccontano nelle cose e fra le cose.
Poi esistono case, come questa, che sono esperienza, stratificazione, veri e propri racconti e incontri di quella stessa vita, in cui il lavoro – in questo caso di architetto – si mescola al mestiere di uomo, rendendo tutto così meravigliosamente normale e altresì semplicemente eccezionale.
Questo, in sintesi, è l’appartamento dell’architetto Vittorio Garatti, classe 1927, progettista e professore di composizione architettonica presso il Politecnico di Milano. Una dimora spaziosa e dalle luci ampie, nel cuore storico del capoluogo meneghino, che alle pareti conserva un affresco originale e unico da scoprire piano piano. Un capolavoro ideato dallo stesso architetto su ispirazione dell’opera “Il banchetto di Cleopatra” del Tiepolo.
Poi esistono case, come questa, che sono esperienza, stratificazione, veri e propri racconti e incontri di quella stessa vita, in cui il lavoro – in questo caso di architetto – si mescola al mestiere di uomo, rendendo tutto così meravigliosamente normale e altresì semplicemente eccezionale.
Questo, in sintesi, è l’appartamento dell’architetto Vittorio Garatti, classe 1927, progettista e professore di composizione architettonica presso il Politecnico di Milano. Una dimora spaziosa e dalle luci ampie, nel cuore storico del capoluogo meneghino, che alle pareti conserva un affresco originale e unico da scoprire piano piano. Un capolavoro ideato dallo stesso architetto su ispirazione dell’opera “Il banchetto di Cleopatra” del Tiepolo.
L’appartamento si trova all’ultimo piano dell’edificio ed è stato ristrutturato recuperando la grande altezza preesistente. Per farlo, come prima cosa, è stato rimosso il vecchio tetto in legno per crearne uno nuovo. Questo ha reso possibile la realizzazione di una doppia altezza, un soppalco, con un’altezza minima abitabile.
Per “aprire” lo spazio con questa libertà è stata creata una struttura studiata ad hoc in metallo: una sorta di scheletro che articola al meglio le diverse altezze e l’ampio spazio interno.
Per “aprire” lo spazio con questa libertà è stata creata una struttura studiata ad hoc in metallo: una sorta di scheletro che articola al meglio le diverse altezze e l’ampio spazio interno.
Trovandoci all’ultimo piano dell’edificio è stato possibile rimuovere il muro portante, questo ha reso ancora più libero e dinamico lo spazio nella grande zona giorno.
Per quanto riguarda le superfici e i colori, oltre al bianco che corre perfettamente su soffitto e pareti non affrescate, per il pavimento è stato scelto al primo livello il cotto lombardo, mentre sul soppalco un caldo parquet color miele.
Per quanto riguarda le superfici e i colori, oltre al bianco che corre perfettamente su soffitto e pareti non affrescate, per il pavimento è stato scelto al primo livello il cotto lombardo, mentre sul soppalco un caldo parquet color miele.
Al piano terra, le pareti del soggiorno sono state interamente affrescate da un trompe l’oeil. Il dipinto, realizzato dal pittore (nonché amico intimo dell’architetto) Pino Mallai, rivisita l’opera del Tiepolo Il banchetto di Cleopatra che si trova a Venezia in uno dei saloni di Palazzo Labia, oggi sede della RAI.
Le figure dei personaggi, mantenute originali nella figura, sono state sostituite nei volti con uomini, donne e personaggi cari all’architetto: «Ho voluto inserire le persone importanti nella mia vita, così ad esempio, Cleopatra è diventata mia moglie, mentre Antonio è diventato Frank Lloyd Wright». Oltre a loro spiccano, da una parte, i volti degli architetti Antoni Gaudí, Guido Canella e Rosanna Monzini, e dall’altra parte si trova il volto di Isa Vercelloni, storica direttrice di Casa Vogue, e di altri personaggi che hanno direttamente, o indirettamente, influenzato la vita dell’architetto Garatti.
Come sfondo ai personaggi è stata riprodotta la scuola di Balletto progettata da Garatti negli anni ‘60, all’Avana.
Le figure dei personaggi, mantenute originali nella figura, sono state sostituite nei volti con uomini, donne e personaggi cari all’architetto: «Ho voluto inserire le persone importanti nella mia vita, così ad esempio, Cleopatra è diventata mia moglie, mentre Antonio è diventato Frank Lloyd Wright». Oltre a loro spiccano, da una parte, i volti degli architetti Antoni Gaudí, Guido Canella e Rosanna Monzini, e dall’altra parte si trova il volto di Isa Vercelloni, storica direttrice di Casa Vogue, e di altri personaggi che hanno direttamente, o indirettamente, influenzato la vita dell’architetto Garatti.
Come sfondo ai personaggi è stata riprodotta la scuola di Balletto progettata da Garatti negli anni ‘60, all’Avana.
Il trompe l’oeil, realizzato su disegno dell’architetto in circa un anno e mezzo, nel soggiorno si riflette sulla parete specchiata posta sopra il camino. Il risultato è un effetto doppio che riempie completamente la stanza.
La casa, oltre alle ampie finestre sul tetto, gode anche di un grande affaccio sulla silenziosa corte interna.
Se vorresti decorare la tua casa con il trompe l’oeil leggi No, Non è un Albero! Carte da Parati Trompe l’Oeil per Voli di Fantasia
La casa, oltre alle ampie finestre sul tetto, gode anche di un grande affaccio sulla silenziosa corte interna.
Se vorresti decorare la tua casa con il trompe l’oeil leggi No, Non è un Albero! Carte da Parati Trompe l’Oeil per Voli di Fantasia
Al piano d’ingresso, oltre alla zona giorno e una piccola cucina, collegata con un ripostiglio posto sul soppalco, sono state realizzate due aree studio perfettamente identiche: una per l’architetto e l’altra per sua moglie.
Durante la ristrutturazione è stata realizzata una trave di colmo in acciaio che ha permesso l’apertura del grande finestrone centrale posto in alto.
Nel soppalco è stata creata la camera da letto padronale con attigua una stanza da bagno, oltre a un piccolo ripostiglio ad uso della cucina posizionato proprio sopra quest’ultima.
Nel soppalco è stata creata la camera da letto padronale con attigua una stanza da bagno, oltre a un piccolo ripostiglio ad uso della cucina posizionato proprio sopra quest’ultima.
La camera da letto sul soppalco è arredata, come buona parte della casa, con mobili realizzati su disegno dell’architetto. In questo ambiente, come nel resto dell’appartamento, tutte le finestre sono oscurabili attraverso delle tende. Queste garantiscono agli ambienti, e a chi riposa, un buio assoluto e totale.
Il bagno, posizionato sul soppalco insieme alla camera da letto, gode di un’ampia vasca inserita proprio dietro la porta e decorata come una piccola serra molto luminosa e abitata dal verde.
Eleganza, bellezza, emozione e passione si fondono così in questa casa semplicemente meravigliosa e davvero particolare. Un luogo che sembra sospeso nel tempo, abitato dalla luce e denso di un senso unico e profondo dell’abitare.
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti progetti degli esperti di Houzz, ma anche abitazioni originali di privati. Inviaci il tuo progetto da pubblicare. Carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Eleganza, bellezza, emozione e passione si fondono così in questa casa semplicemente meravigliosa e davvero particolare. Un luogo che sembra sospeso nel tempo, abitato dalla luce e denso di un senso unico e profondo dell’abitare.
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti progetti degli esperti di Houzz, ma anche abitazioni originali di privati. Inviaci il tuo progetto da pubblicare. Carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: l’architetto Vittorio Garatti
Dove: in via Fiori Chiari, a Milano
Anno di costruzione: l’appartamento si trova all’interno di una vecchia casa di ringhiera dei primi anni del ‘800
Anno di ristrutturazione: 1989
Architetto: Vittorio Garatti
Superficie: 105 m²
Il particolare interessante: un meraviglioso trompe l’oeil corre lungo tutto l’appartamento e riprende nei volti dei personaggi alcune persone care all’architetto: dalla moglie al grande architetto Frank Lloyd Wright