Le Case di Houzz: Joie de Vivre in 30mq a Parigi
Questo appartamento di soli 30 m², luminoso, allegro, essenziale e arredato in maniera ottimale, trasmette un’intensa gioia di vivere
L’architetto Richard Guilbault ha raccolto con entusiasmo la sfida che prevedeva di trasformare un piccolo appartamento parigino, troppo frazionato, in un bilocale moderno, funzionale e accogliente. «All’inizio, la casa era suddivisa in quattro vani angusti. Era stata ristrutturata in fretta per essere messa in vendita, perciò non sapevamo bene cosa avremmo trovato mettendoci le mani. Ciononostante, abbiamo deciso di demolire tutto e ripartire da zero: devo dire che siamo rimasti piacevolmente sorpresi da quello che abbiamo rinvenuto, specialmente per quanto riguarda il parquet».
«L’accesso all’appartamento è costituito da un piccolo corridoio, che conduce al soggiorno e su cui si affaccia anche il bagno».
Lungo la parete che dall’ingresso arriva alla fine del soggiorno, Richard ha realizzato un grande armadio a muro, che rappresenta un po’ il fulcro dell’intero progetto, almeno dal punto di vista pratico, in quanto consente di riunire e concentrare in un’unica struttura tutti i mobili della casa. «Versatile e funzionale, permette di nascondere alla vista alcuni elementi tecnici, il frigorifero, una cantinetta per i vini, una dispensa, un guardaroba e persino utensili e scorte per il bagno», precisa l’architetto.
Se dall’ingresso si guarda verso la zona giorno, si nota che il mobile «è meno profondo in corridoio (20 cm) rispetto al soggiorno (60 cm), dove era necessario poter integrare strutture più capienti», aggiunge Richard. Inoltre, in salotto, lo spazio a disposizione per muoversi è senz’altro maggiore e giustifica questa scelta.
Il mobile presenta un design dinamico, grazie all’alternanza tra ante realizzate in Mdf dipinto di bianco o in compensato di betulla e quattro graziose nicchie, illuminate da strisce Led.
«Ho scelto la betulla per la sua tonalità chiarissima, in pieno stile scandinavo. Per quanto riguarda le maniglie, ho preferito praticare alcuni piccoli fori tondi, in modo da mantenere inalterate le linee semplici ed essenziali del mobile», spiega l’architetto.
La zona giorno, esposta a sud e decisamente spaziosa, è stata così trasformata in un ambiente ampio, accogliente e luminoso. I padroni di casa hanno potuto giocare su un arredo raffinato, sobrio ed elegante allo stesso tempo, di evidente ispirazione scandinava.
Le tre lampade a sospensione del soggiorno, disposte in fila sopra il tavolo da pranzo bianco, sono realizzate in alluminio e presentano un interno chiaro e l’esterno color sabbia. «Due belle mensole bianche, realizzate su misura dal falegname al quale mi sono rivolto per realizzare questo progetto, animano la grande parete frontale, contro cui poggia il divano», aggiunge.
Lampada: Bell di Normann Copenhagen; divano: Kivik, Ikea
Lampada: Bell di Normann Copenhagen; divano: Kivik, Ikea
Tra le due finestre che illuminano la zona giorno, Richard ha deciso di installare un cosiddetto “radiatore intelligente”, ossia un dispositivo elettrico centrale, programmabile e regolabile, in grado di scaldare l’intero appartamento e che, grazie a un design dalle linee pulite ed essenziali, si integra perfettamente all’ambiente circostante.
Sistema di riscaldamento: Oniris di Atlantic, realizzato in metallo laccato bianco
Sistema di riscaldamento: Oniris di Atlantic, realizzato in metallo laccato bianco
«Necessariamente piccola, la cucina, lunga solo 1 metro e 80 cm, non doveva in alcun modo assomigliare all’angolo cottura di un appartamento per studenti», ricorda Richard. Per questo motivo, in questo ambiente candido, in perfetta sintonia con lo stile del soggiorno, lo spazio risulta ottimizzato al massimo e non manca nulla: troviamo, infatti, una cappa, alcuni armadietti e pensili, un microonde, una lavasciuga, un forno e una piastra a induzione. Le linee essenziali dei mobili, inoltre, sono messe ancor più in risalto dal grazioso mosaico che riveste la parete sopra ai fornelli e al piano di lavoro.
Cucina: Conforama; mosaico: Horus Art
Cucina: Conforama; mosaico: Horus Art
«Il pavimento originario era in laminato. Eravamo un po’ titubanti all’idea di rimuoverlo per paura di scoprire cosa nascondeva sotto, ma, alla fine, lo abbiamo tolto. Veder riaffiorare un parquet in ottimo stato è stata perciò una bellissima sorpresa», racconta Richard. Le strisce bianche che si vedono in foto sono alcuni raccordi lasciati a vista, corrispondenti ai resti dei vecchi tramezzi, che delimitavano gli ambienti della casa prima della ristrutturazione. «È stato un modo per conservare alcune tracce del passato di questo appartamento e raccontare un po’ della sua storia», dice l’architetto.
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«La camera da letto ha una nuova collocazione ed è stata progettata in un’ottica del tutto diversa da prima. Ricorda, infatti, più la cabina di una nave che una stanza matrimoniale vera e propria. Il letto è rialzato e poggia su un podio, che in realtà nasconde un grosso contenitore, utile per riporre le cose in ordine».
Desideroso di creare un ambiente confortevole per tutti i membri della famiglia, Richard ha realizzato persino una piccola apertura nella struttura, che il gatto può usare per raggiungere la sua cesta, posizionata in una piccola nicchia costruita appositamente.
Desideroso di creare un ambiente confortevole per tutti i membri della famiglia, Richard ha realizzato persino una piccola apertura nella struttura, che il gatto può usare per raggiungere la sua cesta, posizionata in una piccola nicchia costruita appositamente.
Trasformare questo bagno di soli 2,3 m² in un ambiente pratico e funzionale deve essere stata un’autentica impresa. «Abbiamo fatto costruire una doccia su misura, a filo pavimento, ma su un piano rialzato, in modo da poter posizionare gli scarichi», ricorda Richard. Per di più, era fondamentale cercare di rendere il più luminoso possibile questo locale, dotato di un’unica piccola apertura, comunicante con la zona giorno. Per questo motivo l’architetto ha scelto di rivestire le pareti con piastrelle di colore bianco e ha appeso un enorme specchio sopra il mobile bagno, che aumenta la sensazione di profondità e riflette la luce della stanza.
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Il mobile bagno è opera dello stesso falegname che ha realizzato tutti gli arredi dell’appartamento. «Con i suoi 30 cm di profondità e una lunghezza pari a 1 metro e 40 cm, questo mobile su misura ci ha permesso di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Il lavabo tondo, dal diametro di 30 cm, sporge leggermente in fuori, ma volevo che fosse comodo». Infine, il tocco di classe della stanza è rappresentato dal pavimento, rivestito con graziose piastrelle in cemento verdi e blu, il cui motivo geometrico ha un effetto vagamente ipnotico.
L’immagine mostra la pianta del vecchio appartamento, suddiviso in quattro locali angusti, da cui si intuisce subito la forma pressoché cubica della casa.
Questa, invece, è la nuova pianta dell’appartamento, ideata da Richard. L’intento dell’architetto appare chiaro: conferire ampio spazio alla zona giorno, godendo così della luce naturale che filtra dalle due finestre e alla quale si accede tramite un piccolo corridoio, su cui si affaccia il bagno. Quest’ultimo, in visione prospettica, fa parte di un rettangolo, che include anche la camera da letto e l’angolo cottura, aperto direttamente sul soggiorno.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia con un gatto
Dove: nel XVIII Arrondissement di Parigi, al terzo piano di un edificio risalente all’inizio del Novecento, che sorge tra la Gare de l’Este e la Gare du Nord
Superficie: 30 m²
Tempistica: consegna del progetto al 31 dicembre 2014; i lavori di ristrutturazione sono durati due mesi
Architetto: Richard Guilbault
Il particolare interessante: «Questo appartamento è uno dei primi progetti che ho potuto gestire in completa autonomia da quando mi sono messo in proprio, ormai quasi un anno fa», dice compiaciuto Richard Guilbault.
«I committenti, che conoscevo molto bene, hanno ascoltato con particolare attenzione e interesse le mie proposte. L’appartamento ha una forma pressoché cubica, con una superficie di circa 6 x 5 metri», spiega l’architetto d’interni, che, per dare respiro a questa casa, ha deciso di intervenire separando in modo netto i locali privati (camera da letto e bagno) dall’ampia zona giorno, realizzata come un grande open space, che accoglie cucina, sala da pranzo e soggiorno. «Grazie alla nuova ridefinizione degli spazi, oggi gli ambienti di uso comune occupano metà della superficie abitabile».