Le Case di Houzz: Il Bungalow di 26 Mq Realizzato da 2 Studenti
Due studenti tedeschi hanno costruito con le loro mani ogni parte di questo chalet in un bosco finlandese
Mentre erano in vacanza nella natura incontaminata della Finlandia, allo studente di architettura Timm Bergmann e allo studente di progettazione urbanistica Jonas Becker è venuta un’idea: perché non costruire un piccolo bungalow di legno proprio qui? Pieni di energie e di conoscenze teoriche che non vedevano l’ora di mettere in pratica, i due studenti hanno creato un rifugio molto lontano dalla grande città.
Hanno fatto tutto da soli, dal disegno dei progetti, alla costruzione delle strade necessarie per portare i materiali al cantiere, fino alla realizzazione di ogni dettaglio della casa. Nel corso dei lavori hanno acquisito un’esperienza preziosa che potranno sfruttare nelle future carriere.
Hanno fatto tutto da soli, dal disegno dei progetti, alla costruzione delle strade necessarie per portare i materiali al cantiere, fino alla realizzazione di ogni dettaglio della casa. Nel corso dei lavori hanno acquisito un’esperienza preziosa che potranno sfruttare nelle future carriere.
Un vero e proprio tuffo nel vuoto è quello che Timm e Jonas hanno fatto, passando dalla teoria alla pratica e imparando molto, lungo la strada, sui processi di costruzione e sulle procedure edilizie finlandesi. «Mia madre ha un lotto di terra nelle vicinanze», spiega Timm. «Siamo riusciti ad affittare la zona in cui volevamo costruire per una cifra simbolica. Abbiamo poi dovuto presentare la richiesta per ottenere la licenza edilizia».
I due studenti hanno raggranellato i risparmi per finanziare il progetto e hanno basato la tesi di laurea sulla prima bozza dei lavori.
I due studenti hanno raggranellato i risparmi per finanziare il progetto e hanno basato la tesi di laurea sulla prima bozza dei lavori.
«Frequentavamo entrambi il sesto semestre, eravamo quindi a metà degli studi, e volevamo testare la teoria che avevamo imparato, per vedere se tutto funziona davvero come si impara all’Università», racconta Timm.
Per non sforare il budget di 12.000 euro, ma anche per fare quanta più esperienza possibile, i due studenti hanno progettato e costruito quasi tutto da soli. «Starsene seduti sul tetto, tirando il tubo della stufa attraverso il soffitto e poi sigillando il tetto, è tutta un’altra cosa. Volevamo provare sulla nostra pelle questi processi invece di limitarci alla pianificazione nella teoria».
Per non sforare il budget di 12.000 euro, ma anche per fare quanta più esperienza possibile, i due studenti hanno progettato e costruito quasi tutto da soli. «Starsene seduti sul tetto, tirando il tubo della stufa attraverso il soffitto e poi sigillando il tetto, è tutta un’altra cosa. Volevamo provare sulla nostra pelle questi processi invece di limitarci alla pianificazione nella teoria».
Il progetto è complesso, ma l’effetto finale è semplice e minimalista. «La casa è scaglionata in modo da avere una vista diversa da ogni finestra», spiega Jonas. Le quattro stanze leggermente sfalsate si sviluppano su una superficie totale di soli 26 m² e sono circondate da un incredibile paesaggio naturale.
Le stanze sono disposte secondo la massima funzionalità. La cucina conduce a un piccolo salotto che è poi seguito dalla camera da letto e dalla sauna. Le quattro stanze sono identiche, ma ruotate tra loro.
«C’è sempre un muro sul lato più alto e una doppia finestra su un altro. Le finestre con doppi vetri mantengono il calore all’interno e sono state facili da lavorare grazie ai telai in legno massello», spiega Jonas.
«C’è sempre un muro sul lato più alto e una doppia finestra su un altro. Le finestre con doppi vetri mantengono il calore all’interno e sono state facili da lavorare grazie ai telai in legno massello», spiega Jonas.
Gli studenti hanno rivisto i progetti ripetutamente durante il processo di costruzione: «A volte le idee e le modifiche necessarie vengono in mente solo quando la costruzione è in corso», afferma Jonas.
«Facendo tutto da soli, abbiamo ridotto i costi ma siamo anche riusciti ad apportare le modifiche in corso d’opera. Di conseguenza, abbiamo ampliato la terrazza, costruito il tetto con le nostre mani alla fine del processo – diversamente dal piano iniziale – e abbiamo realizzato da soli i tubi della stufa», spiega Timm.
«Facendo tutto da soli, abbiamo ridotto i costi ma siamo anche riusciti ad apportare le modifiche in corso d’opera. Di conseguenza, abbiamo ampliato la terrazza, costruito il tetto con le nostre mani alla fine del processo – diversamente dal piano iniziale – e abbiamo realizzato da soli i tubi della stufa», spiega Timm.
I due hanno allestito una sorta di campo base nella casa in cui abitavano i nonni di Timm. Essendoci elettricità e acqua corrente, hanno potuto prefabbricare quante più parti possibile del bungalow senza dipendere dal tempo atmosferico.
«La casa ha una struttura modulare. In totale, abbiamo installato 17 moduli quadrati in legno. I pannelli in compensato dello spessore di 18 millimetri aggiungono rigidità e sono collegati tra loro da altro legno», spiega Timm.
Tuttavia, poiché nessun sentiero o strada conduceva al cantiere, i due studenti avevano bisogno di un modo per raggiungere la proprietà con i materiali prima di poter iniziare a costruire. «Avevamo bisogno di una passerella simile a una banchina per trasportare il materiale da costruzione attraverso il terreno paludoso fino al cantiere», racconta Timm.
Hanno perciò trascorso le prime quattro settimane del loro soggiorno a realizzare una passerella di legno lunga 200 metri. Hanno trasportato ogni componente con un trattore dal campo base, lungo un sentiero forestale di 3 chilometri, prima di affrontare gli ultimi 200 metri a piedi.
Tuttavia, poiché nessun sentiero o strada conduceva al cantiere, i due studenti avevano bisogno di un modo per raggiungere la proprietà con i materiali prima di poter iniziare a costruire. «Avevamo bisogno di una passerella simile a una banchina per trasportare il materiale da costruzione attraverso il terreno paludoso fino al cantiere», racconta Timm.
Hanno perciò trascorso le prime quattro settimane del loro soggiorno a realizzare una passerella di legno lunga 200 metri. Hanno trasportato ogni componente con un trattore dal campo base, lungo un sentiero forestale di 3 chilometri, prima di affrontare gli ultimi 200 metri a piedi.
È stato un lavoro estenuante che ha richiesto molto tempo, e Timm e Jonas hanno fatto praticamente tutto da soli. «Abbiamo costruito quasi tutto da soli, ma i nostri amici sono venuti ogni tanto dalla Germania durante le fasi di costruzione per darci una mano», racconta Timm. In cambio, i volontari hanno ricevuto il diritto illimitato di restare al bungalow.
Il bungalow sorge su una base di tubi zincati. «Un professionista del luogo li ha saldati fra loro. A parte questo, abbiamo cercato di usare quanti più materiali naturali possibile e di ridurre al minimo gli elementi non essenziali», spiega Timm.
Il bungalow sorge su una base di tubi zincati. «Un professionista del luogo li ha saldati fra loro. A parte questo, abbiamo cercato di usare quanti più materiali naturali possibile e di ridurre al minimo gli elementi non essenziali», spiega Timm.
La casa è senza elettricità, ma è dotata di una piccola stufa a legna, in metallo, e di una stufa per sauna.
Non c’è acqua corrente in casa. «Stiamo costruendo il nostro sistema di filtrazione dell’acqua. L’acqua del lago è potabile, anche se al momento è piena di sedimenti. In futuro, l’acqua passerà attraverso un semplice filtro per sedimenti e sarà poi riscaldata in un serbatoio da 30 litri integrato nella stufa della sauna». Nel frattempo, i due studenti portano con loro l’acqua in bottiglia. Il gabinetto a secco si trova in una struttura indipendente.
L’interno delle stanze rivestite di compensato è semplice e senza pretese. «Il tavolo, la poltrona, il divano e la cassettiera hanno già una lunga vita alle spalle», racconta Timm. I mobili si trovavano infatti nella casa dei suoi nonni e rendono questo piccolo posto comodo e accogliente.
«Abbiamo adattato i moduli alle dimensioni dei mobili. Gli spazi sono stati costruiti in modo che tutto entrasse alla perfezione. Ad esempio, la camera da letto è larga esattamente 2,02 metri per essere sicuri che ci stesse il materasso. Abbiamo anche preso le misure della cassettiera prima di decidere le dimensioni della stanza», spiega Timm.
Non c’è acqua corrente in casa. «Stiamo costruendo il nostro sistema di filtrazione dell’acqua. L’acqua del lago è potabile, anche se al momento è piena di sedimenti. In futuro, l’acqua passerà attraverso un semplice filtro per sedimenti e sarà poi riscaldata in un serbatoio da 30 litri integrato nella stufa della sauna». Nel frattempo, i due studenti portano con loro l’acqua in bottiglia. Il gabinetto a secco si trova in una struttura indipendente.
L’interno delle stanze rivestite di compensato è semplice e senza pretese. «Il tavolo, la poltrona, il divano e la cassettiera hanno già una lunga vita alle spalle», racconta Timm. I mobili si trovavano infatti nella casa dei suoi nonni e rendono questo piccolo posto comodo e accogliente.
«Abbiamo adattato i moduli alle dimensioni dei mobili. Gli spazi sono stati costruiti in modo che tutto entrasse alla perfezione. Ad esempio, la camera da letto è larga esattamente 2,02 metri per essere sicuri che ci stesse il materasso. Abbiamo anche preso le misure della cassettiera prima di decidere le dimensioni della stanza», spiega Timm.
Sono presenti anche alcuni elementi realizzati su misura dai due studenti, come la panca della cucina e un armadio in camera da letto.
«Volevamo dimostrare che una casa non deve essere per forza grande», spiega Timm. «Costruire qualcosa di bello non deve essere costoso», aggiunge Jonas. I due ragazzi vogliono comunicare i loro valori con il progetto e dimostrare che è possibile costruire una casa anche senza avere un’ampia esperienza pratica.
«Volevamo dimostrare che una casa non deve essere per forza grande», spiega Timm. «Costruire qualcosa di bello non deve essere costoso», aggiunge Jonas. I due ragazzi vogliono comunicare i loro valori con il progetto e dimostrare che è possibile costruire una casa anche senza avere un’ampia esperienza pratica.
Ci sono volute tre estati di lavoro prima che l’edificio superasse l’ispezione da parte dell’ente finlandese preposto, nell’autunno del 2017. «Il tempo è stato un fattore decisivo», afferma Timm. «Dopo la prima estate, la casa poteva superare l’inverno, ma mancavano ancora gli interni e l’isolamento del soffitto».
I due ragazzi stanno già pianificando i prossimi progetti con altri compagni, questa volta per i clienti: una guest house con sauna in Finlandia e una casa estiva più grande a Potsdam. Presto si laureeranno e intraprenderanno le proprie carriere. Il bungalow in riva al lago continua, però, a essere un rifugio molto personale «per pescare, leggere e andare alla ricerca di frutti di bosco», conclude Timm.
I due ragazzi stanno già pianificando i prossimi progetti con altri compagni, questa volta per i clienti: una guest house con sauna in Finlandia e una casa estiva più grande a Potsdam. Presto si laureeranno e intraprenderanno le proprie carriere. Il bungalow in riva al lago continua, però, a essere un rifugio molto personale «per pescare, leggere e andare alla ricerca di frutti di bosco», conclude Timm.
Ti ha incuriosito l’iniziativa di Timm e Jonas e sei appassionato di auto-costruzione? Raccontaci la tua esperienza nei Commenti.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Timm Bergmann e Jonas Becker di Studio Politaire
Superficie: 26 m², con servizi esterni
Dove: Lavia, nel sudovest della Finlandia
Timm e Jonas hanno costruito la casa un po’ arretrata rispetto alla riva del lago, su un terreno forestale non edificato in una delle zone della Finlandia più scarsamente popolate. «Non c’erano né acqua né elettricità. Nessun sentiero conduceva al terreno. Abbiamo fatto un’analisi del suolo e preparato un progetto sulla base dei risultati, sotto la supervisione dell’architetto Jan Kampshoff», racconta Timm.