Le Case di Houzz: Arredare Significa Ricordarci Chi Siamo (o Saremo)
Decorare ma in modo funzionale: in questo appartamento elegantemente moderno si cerca il comfort estetico ed emotivo di tre generazioni
Torino, terzo piano di un palazzo storico, firmato dall’architetto Marcello Piacentini. Una casa ampia e luminosa pensata e voluta dal proprietario per “riportare tutti sotto uno stesso tetto”. Sono questi gli elementi e le condizioni base con cui Andrea Marcante e Adelaide Testa di UdA Architetti si sono confrontati per realizzare un interessante progetto di ristrutturazione.
Il risultato dell’intervento ha dato vita a una casa che interpreta il rigore dell’architettura razionalista in maniera assolutamente contemporanea, modificandone colori e materiali.
Un vero e proprio lavoro di architettura degli interni che tiene insieme progetto e decorazione degli spazi, perché come lo stesso architetto Marcante racconta «l’uno non può tralasciare l’altro, proprio come avviene nell’essere umano in cui ragione ed emozione convivono e coesistono in maniera imprescindibile».
Il risultato dell’intervento ha dato vita a una casa che interpreta il rigore dell’architettura razionalista in maniera assolutamente contemporanea, modificandone colori e materiali.
Un vero e proprio lavoro di architettura degli interni che tiene insieme progetto e decorazione degli spazi, perché come lo stesso architetto Marcante racconta «l’uno non può tralasciare l’altro, proprio come avviene nell’essere umano in cui ragione ed emozione convivono e coesistono in maniera imprescindibile».
L’appartamento ha subito una ristrutturazione particolare: essendo una casa in affitto, le uniche modifiche strutturali hanno riguardato le zone di servizio, soprattutto i bagni. Il resto della dimora è stato accuratamente riattato con interventi di decorazione e di architettura d’interni per adeguarlo alla nuova famiglia.
Per il corridoio d’ingresso è stata scelto un grigio scuro di Farrow & Ball per rafforzare l’angolo d’arrivo e creare un cono ottico che dal corridoio invitasse al salone. Questa parete ha una funzione prospettica, restituisce una direzione a chi arriva e, inoltre, richiama un decoro presente nella balaustra della scala condominiale. In questo modo si crea una sorta di continuità visiva fra interno ed esterno dell’abitazione.
Per il corridoio d’ingresso è stata scelto un grigio scuro di Farrow & Ball per rafforzare l’angolo d’arrivo e creare un cono ottico che dal corridoio invitasse al salone. Questa parete ha una funzione prospettica, restituisce una direzione a chi arriva e, inoltre, richiama un decoro presente nella balaustra della scala condominiale. In questo modo si crea una sorta di continuità visiva fra interno ed esterno dell’abitazione.
Nulla o quasi in questo progetto è stato lasciato al caso, qualsiasi elemento è stato pensato per far parte di un’idea generale ben chiara fin dall’inizio: dare una rilettura, in chiave attuale, dell’impianto originario dell’appartamento. Infatti, erano stati completamente cancellati i segni e gli elementi risalenti all’edificazione iniziale dell’appartamento (anni ‘30). Uno dei punti focali è stato proprio questo: riportare lo spazio all’origine riproponendo gli elementi più interessanti, ma seguendo una linea contemporanea.
In quest’ottica, in soggiorno, sono stati creati dei nuovi soffitti realizzati in gesso e ripensati con una tecnica più leggera e nuova; è stata inoltre data una nuova centralità al lampadario, decentrando completamente il rosone che lo ospita.
In quest’ottica, in soggiorno, sono stati creati dei nuovi soffitti realizzati in gesso e ripensati con una tecnica più leggera e nuova; è stata inoltre data una nuova centralità al lampadario, decentrando completamente il rosone che lo ospita.
I soffitti con decoro a cassettone riprendono quelli dei portici di Via Roma – la via in cui si trova l’appartamento. Nei progetti dei due architetti c’è spesso questa ricerca di attinenza al contesto. Per loro la casa è qualcosa di fortemente radicato nella città che la ospita.
Nella zona giorno gli elementi decorativi sono stati utilizzati per separare lo spazio e organizzare al meglio le diverse funzioni. In questa casa la decorazione passa dall’essere semplice elemento estetico a diventare elemento architettonico.
Ad esempio, per la pavimentazione di questo ambiente è stata scelta una combinazione di parquet e moquette, quest’ultima delimita l’ingresso conferendogli personalità.
Ad esempio, per la pavimentazione di questo ambiente è stata scelta una combinazione di parquet e moquette, quest’ultima delimita l’ingresso conferendogli personalità.
Ogni elemento scelto diventa un rafforzativo dell’idea che sottende il progetto. Così è per l’elemento tubolare che ricorre in tutti gli ambienti assumendo, stanza per stanza, funzioni diverse.
In questa zona del soggiorno, il tubo a sezione quadrata, è una sorta di linea fisica che riprende le linee decorative del soffitto per diventare una libreria. Un elemento funzionale che separa fisicamente e visivamente una zona della stanza dall’altra.
In questa zona del soggiorno, il tubo a sezione quadrata, è una sorta di linea fisica che riprende le linee decorative del soffitto per diventare una libreria. Un elemento funzionale che separa fisicamente e visivamente una zona della stanza dall’altra.
Altro importante tema del progetto era mettere insieme le 3 generazioni che avrebbero abitato la casa, per farlo è stato fatto un attento studio sugli arredi. In una sorta di excursus generazionale sono stati messi insieme, ad esempio, elementi d’arredo di Tom Dixon e Memphis. Questo per fare in modo che tutti potessero riconoscersi in qualcosa e che per ognuno lo spazio fosse familiare e confortevole.
Come spiega l’architetto Marcante: «la casa deve riflettere la parte più autentica del nostro essere, solo così si può vivere bene. Gli ambienti ci devono non soltanto fisicamente proteggere, ma ci devono anche ricordare chi siamo: devono darci gioia e serenità. Ed è in quest’ottica che abbiamo lavorato».
In casa, oltre che d’arredo, c’è anche un bel mix cromatico. Il colore ha una forte valenza psico-emotiva. Dover creare spazi per fasce d’età così diverse ha portato a realizzare soluzioni che regalassero a tutti un comfort emotivo e in questo il colore ha molto aiutato, perché per soddisfare tutti si è scelta una palette fatta di accostamenti un po’ inusuali (dai toni fluo ai beige). Con un risultato decisamente vincente e ben riuscito.
«Ci interessava mettere insieme colori più vicini ai nipoti – e alla contemporaneità – e tinte e materiali più antichi che fossero maggiormente nel DNA delle due generazioni più adulte».
Il grande divano della zona giorno è il Claudine di Arflex.
Come spiega l’architetto Marcante: «la casa deve riflettere la parte più autentica del nostro essere, solo così si può vivere bene. Gli ambienti ci devono non soltanto fisicamente proteggere, ma ci devono anche ricordare chi siamo: devono darci gioia e serenità. Ed è in quest’ottica che abbiamo lavorato».
In casa, oltre che d’arredo, c’è anche un bel mix cromatico. Il colore ha una forte valenza psico-emotiva. Dover creare spazi per fasce d’età così diverse ha portato a realizzare soluzioni che regalassero a tutti un comfort emotivo e in questo il colore ha molto aiutato, perché per soddisfare tutti si è scelta una palette fatta di accostamenti un po’ inusuali (dai toni fluo ai beige). Con un risultato decisamente vincente e ben riuscito.
«Ci interessava mettere insieme colori più vicini ai nipoti – e alla contemporaneità – e tinte e materiali più antichi che fossero maggiormente nel DNA delle due generazioni più adulte».
Il grande divano della zona giorno è il Claudine di Arflex.
Nelle camere da letto le cornici si trasformano in opere decorative. Nella stanza del notaio diventano una sorta di telaio che, proprio dietro al letto, compone e sottolinea la parete perimetrale del vestier. Mentre nella stanza delle bambine i tubolari sono organizzati come delle mensole/libreria.
Trattandosi di una casa in affitto, le scelte progettuali d’intervento non avevano un budget altissimo e la modalità è stata quella di intervenire poco sulla muratura.
La distribuzione degli ambienti è rimasta più o meno quella di partenza a cui è stato aggiunto questo elemento telaio che ha riorganizzato, in maniera contemporanea e stanza per stanza, gli spazi.
Libreria: sistema String
La distribuzione degli ambienti è rimasta più o meno quella di partenza a cui è stato aggiunto questo elemento telaio che ha riorganizzato, in maniera contemporanea e stanza per stanza, gli spazi.
Libreria: sistema String
I bagni sono le uniche parti della casa interamente ristrutturate. All’interno, tutti gli elementi presenti, sia in questo sia negli altri due presenti in casa (uno per ogni nucleo), sono nuovi e sono stati realizzati su disegno dei progettisti.
Consigli e Ispirazioni per il Bagno
Consigli e Ispirazioni per il Bagno
Anche nel bagno delle bambine c’è stata un’evidente scelta cromatica per creare un comfort emotivo con tonalità vicine alla loro giovane età.
«Prestiamo molta attenzione al contesto che ospita la casa che stiamo realizzando. Solitamente i parametri su cui ci muoviamo sono due: chi abiterà l’appartamento e l’edificio che lo ospita (ma anche il quartiere), questa volta la sfida è stata ancora più bella e complessa perché dovevamo realizzare qualcosa che avesse un’identità mettendo insieme generazioni diverse».
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: un notaio con il papà ottantunenne e le sue tre figlie, la più piccola undicenne
Dove: Via Roma, nel centro di Torino
Anno di costruzione: l’edificio è degli anni ‘30
Anno di ristrutturazione: fine 2014
Architetto: Andrea Marcante e Adelaide Testa
Superficie: 250 m²
Il particolare interessante: la casa, abitata da una famiglia allargata, è un progetto molto interessante votato a ricucire sotto lo stesso tetto rapporti, legami e parti di famiglia che nel tempo si erano un po’ perse e allontanate