Le Case di Houzz
Le Case di Houzz a Dublino: Stile Georgiano con un Tocco di Modernità
Grazie ad un ampliamento ben riuscito, un favoloso palazzo riassume con grazia l’eleganza ottocentesca e lo spirito dei nostri tempi
Chiudete gli occhi e pensate all’architettura georgiana in tutta la sua eleganza, con i dettagli di stile, le enormi vetrate alle finestre e l’incredibile bellezza delle residenze sette-ottocentesche delle isole britanniche. Un tale patrimonio culturale è senz’altro conservato in questo sontuoso palazzo nel cuore di Dublino, il quale, tuttavia, non manca di sorprendere con punte di grande modernità, grazie agli arredi interni eclettici e a un felice intervento di ristrutturazione, con il quale la parte posteriore dell’edificio è stata ampliata.
«Quando abbiamo preso in mano il progetto, questa casa era un po’ come una conchiglia vuota», spiega Roisin Lafferty, architetto principale del team di Kingston Lafferty Design. «Volevamo assolutamente evitare di riproporre la classica casa d’epoca, così come sarebbe potuta essere progettata in passato. Era fondamentale per noi poter mescolare vecchio e nuovo».
«Quando abbiamo preso in mano il progetto, questa casa era un po’ come una conchiglia vuota», spiega Roisin Lafferty, architetto principale del team di Kingston Lafferty Design. «Volevamo assolutamente evitare di riproporre la classica casa d’epoca, così come sarebbe potuta essere progettata in passato. Era fondamentale per noi poter mescolare vecchio e nuovo».
Un aspetto significativo dell’intervento era rappresentato dal consistente ampliamento della parte posteriore del palazzo e dall’allargamento del giardino sul quale affaccia questo lato della casa. Lo stile della veranda si sposa bene con l’architettura del palazzo, grazie a linee tradizionali che non stonano con accenti troppo contemporanei.
«È una casa di grandi dimensioni, ma con un numero relativamente piccolo di stanze», dice Lafferty spiegando il principio seguito nell’ampliamento. Il giardino d’inverno, costruito con una struttura in legno massiccio, occupa lo spazio dove originariamente si trovava uno scantinato non abitabile. «Con soli due metri di altezza, era tutt’altro che un ambiente accogliente», racconta Lafferty. «Scavando tutto il piano interrato per guadagnare altezza e aggiungendo il corpo della veranda, siamo riusciti a ricavare uno spazio dalle dimensioni generose, che funge da cucina, soggiorno e sala da pranzo».
Il seminterrato non aveva luce, e l’obiettivo era quello di realizzare un ambiente luminoso che fosse un tutt’uno con il giardino. «Volevamo mettere tanto vetro e creare una prospettiva a più livelli sull’esterno, in modo da far entrare la maggiore quantità possibile di luce naturale», spiega la progettista. «Il risultato più significativo è che abbiamo raddoppiato la zona giorno, che è diventata l’anima di tutta la casa».
Lampadario: Raimond, Moooi
«È una casa di grandi dimensioni, ma con un numero relativamente piccolo di stanze», dice Lafferty spiegando il principio seguito nell’ampliamento. Il giardino d’inverno, costruito con una struttura in legno massiccio, occupa lo spazio dove originariamente si trovava uno scantinato non abitabile. «Con soli due metri di altezza, era tutt’altro che un ambiente accogliente», racconta Lafferty. «Scavando tutto il piano interrato per guadagnare altezza e aggiungendo il corpo della veranda, siamo riusciti a ricavare uno spazio dalle dimensioni generose, che funge da cucina, soggiorno e sala da pranzo».
Il seminterrato non aveva luce, e l’obiettivo era quello di realizzare un ambiente luminoso che fosse un tutt’uno con il giardino. «Volevamo mettere tanto vetro e creare una prospettiva a più livelli sull’esterno, in modo da far entrare la maggiore quantità possibile di luce naturale», spiega la progettista. «Il risultato più significativo è che abbiamo raddoppiato la zona giorno, che è diventata l’anima di tutta la casa».
Lampadario: Raimond, Moooi
Il blu in questa casa è un tema dominante, per un motivo preciso: «I genitori del mio fidanzato amano molto questo colore. Abbiamo usato svariati toni di blu, per dare accenti diversi ai vari angoli della casa», racconta Lafferty.
Qui, nel vano di una porta, un intricato collage di piastrelle provenienti da Siviglia crea un insieme fantasioso, quasi esotico, che va a combinarsi perfettamente con il blu del tappeto e il design particolare delle sedie. L’architetto spiega così la vivacità delle scelte: «Volevamo dare personalità al passaggio che porta dalla cucina al nuovo volume. Le stesse piastrelle le abbiamo usate per il paraspruzzi del lavandino».
Questo ambiente così alto e inondato di luce regala un senso di grandiosità. «Mi piace giocare con altezze e volumi e accostare stili molto diversi tra loro, cercando di dare vita a qualcosa di interessante e originale», dice Lafferty. «Ammiro moltissimo il lavoro di designer come Ilse Crawford e Abigail Ahern. Entrambe hanno realizzato cose incredibili e apprezzano genuinamente l’importanza dei materiali, con grande eleganza».
Sedia a dondolo: Ligne Roset; poltrona girevole: Nuage di Roberto Tapinassi e Maurizio Manzoni, Roche Bobois; tappeto: Teal Paintbox, Bluebellgray
Qui, nel vano di una porta, un intricato collage di piastrelle provenienti da Siviglia crea un insieme fantasioso, quasi esotico, che va a combinarsi perfettamente con il blu del tappeto e il design particolare delle sedie. L’architetto spiega così la vivacità delle scelte: «Volevamo dare personalità al passaggio che porta dalla cucina al nuovo volume. Le stesse piastrelle le abbiamo usate per il paraspruzzi del lavandino».
Questo ambiente così alto e inondato di luce regala un senso di grandiosità. «Mi piace giocare con altezze e volumi e accostare stili molto diversi tra loro, cercando di dare vita a qualcosa di interessante e originale», dice Lafferty. «Ammiro moltissimo il lavoro di designer come Ilse Crawford e Abigail Ahern. Entrambe hanno realizzato cose incredibili e apprezzano genuinamente l’importanza dei materiali, con grande eleganza».
Sedia a dondolo: Ligne Roset; poltrona girevole: Nuage di Roberto Tapinassi e Maurizio Manzoni, Roche Bobois; tappeto: Teal Paintbox, Bluebellgray
La poltrona Pumpkin disegnata da Pierre Paulin è il posto dove la padrona di casa ama rifugiarsi. «Sedersi in questo angolo intimo significa potersi godere in pace la magnifica vista sul giardino e l’atmosfera del living», spiega Lafferty. «Grazie alla scala a chiocciola, hai sempre l’impressione di vedere e sentire tutto quello che succede in casa. E poi questo è l’ambiente che ha più luce e colore».
Sotto il sole cocente, in estate, le verande possono diventare ambienti molto caldi e quasi soffocanti, mentre, viceversa, in inverno, può capitare che raggiungano temperature assai basse. Ma non è questo il caso. Come illustra l’architetto, il riscaldamento a pavimento garantisce una temperatura costante. L’esposizione del giardino a nord, inoltre, fa sì che il sole non batta mai direttamente sulla struttura, che perciò non rischia di diventare rovente.
Sotto il sole cocente, in estate, le verande possono diventare ambienti molto caldi e quasi soffocanti, mentre, viceversa, in inverno, può capitare che raggiungano temperature assai basse. Ma non è questo il caso. Come illustra l’architetto, il riscaldamento a pavimento garantisce una temperatura costante. L’esposizione del giardino a nord, inoltre, fa sì che il sole non batta mai direttamente sulla struttura, che perciò non rischia di diventare rovente.
Alcuni quadri dai colori molto vivaci aggiungono a questo ambiente un’atmosfera quasi da galleria d’arte e, come spiega Lafferty, i cavalletti offrono un’ottima soluzione per esporre le opere d’arte senza danneggiare le pareti.
In ogni caso, qui, a farla da protagonista, è la scala a chiocciola in ghisa, recuperata da un’azienda specializzata in arredi vintage. «È la prima cosa che notano tutti quando entrano», afferma la padrona di casa. «Il blu petrolio la mette in grande evidenza. Guardando all’interno, dal giardino, è un particolare che risalta subito. Abbiamo disegnato la piattaforma e il corrimano in modo coerente con gli scalini già esistenti».
In questo angolo è stato scelto il lampadario Skygarden di Marcel Wanders. «Per quanto riguarda il capitolo luci, abbiamo dovuto scatenare tutta la nostra creatività», ammette Lafferty. «Abbiamo deciso di combinare apparecchi di design contemporaneo e lampadari antichi, con il risultato che nessuna stanza della casa è uguale all’altra».
In ogni caso, qui, a farla da protagonista, è la scala a chiocciola in ghisa, recuperata da un’azienda specializzata in arredi vintage. «È la prima cosa che notano tutti quando entrano», afferma la padrona di casa. «Il blu petrolio la mette in grande evidenza. Guardando all’interno, dal giardino, è un particolare che risalta subito. Abbiamo disegnato la piattaforma e il corrimano in modo coerente con gli scalini già esistenti».
In questo angolo è stato scelto il lampadario Skygarden di Marcel Wanders. «Per quanto riguarda il capitolo luci, abbiamo dovuto scatenare tutta la nostra creatività», ammette Lafferty. «Abbiamo deciso di combinare apparecchi di design contemporaneo e lampadari antichi, con il risultato che nessuna stanza della casa è uguale all’altra».
Il soggiorno è un trionfo di calore e fascino. Elementi quali il vecchio grammofono, lo specchio con la cornice dorata o le tende fantasia contribuiscono all’intimità di un ambiente dove si respira la storia.
«Questa è la stanza dal gusto più tradizionale», conferma la progettista. «Intendevamo mantenerne la funzionalità originale. Abbiamo cercato molti elementi di arredo d’epoca e abbiamo fatto rifare la tappezzeria. È il regno del blu navy e dell’oro: ci è piaciuto creare effetti diversi di motivi e tessuti, in modo da massimizzare lo sfarzo di questo ambiente».
«Questa è la stanza dal gusto più tradizionale», conferma la progettista. «Intendevamo mantenerne la funzionalità originale. Abbiamo cercato molti elementi di arredo d’epoca e abbiamo fatto rifare la tappezzeria. È il regno del blu navy e dell’oro: ci è piaciuto creare effetti diversi di motivi e tessuti, in modo da massimizzare lo sfarzo di questo ambiente».
Ciò che rende questa abitazione veramente originale è la quantità infinita di dettagli preziosi e interessanti, che la rendono molto particolare e allo stesso tempo ne esaltano il carattere di residenza storica. Riguardo a questa ristrutturazione, se non si può fare riferimento al “massimalismo” vero e proprio, tanto meno si può parlare di minimalismo ed essenzialità.
Ogni angolo della casa è stato preso in considerazione e progettato con amore: ne è un esempio questo tavolino dorato, su cui poggiano libri antichi un po’ lisi e portacandele in vetro. «La madre del mio fidanzato ha indubbiamente un gusto eclettico e nutre un genuino interesse per l’antiquariato. Grazie a lei abbiamo avuto un sacco di idee».
Tavolino dorato: Zara Home
Ogni angolo della casa è stato preso in considerazione e progettato con amore: ne è un esempio questo tavolino dorato, su cui poggiano libri antichi un po’ lisi e portacandele in vetro. «La madre del mio fidanzato ha indubbiamente un gusto eclettico e nutre un genuino interesse per l’antiquariato. Grazie a lei abbiamo avuto un sacco di idee».
Tavolino dorato: Zara Home
Come tutto il resto della casa, la cucina viaggia con leggerezza lungo la linea del tempo, mescolando elementi della tradizione con una grande eleganza di gusto moderno.
I piatti appesi alle pareti aggiungono ulteriore fascino e personalità a un’abitazione piena di gusto. «Li abbiamo usati per accentuare l’atmosfera da brasserie che regna nella nostra cucina», spiega Lafferty. «Molti di questi piatti sono davvero vecchi e hanno una lunga storia da raccontare. Li abbiamo voluti mescolare a pezzi contemporanei, così da dare al tutto un tocco di eclettismo».
Cucina: Mooney’s Kitchens; piano lavoro in quarzo Silestone: Miller Brothers Stone; lampadari in vetro: CL Railway, Hicken Lighting & Interiors.
I piatti appesi alle pareti aggiungono ulteriore fascino e personalità a un’abitazione piena di gusto. «Li abbiamo usati per accentuare l’atmosfera da brasserie che regna nella nostra cucina», spiega Lafferty. «Molti di questi piatti sono davvero vecchi e hanno una lunga storia da raccontare. Li abbiamo voluti mescolare a pezzi contemporanei, così da dare al tutto un tocco di eclettismo».
Cucina: Mooney’s Kitchens; piano lavoro in quarzo Silestone: Miller Brothers Stone; lampadari in vetro: CL Railway, Hicken Lighting & Interiors.
Magari tutte le cucine avessero armadietti così lindi… Le scatole in latta alla Andy Warhol, disposte ordinatamente su questa moderna parete attrezzata, realizzata su misura, sono semplicemente fantastiche. «Siamo stati molto coraggiosi a usare tutto questo blu», ammette Lafferty. «Amo il modo in cui ogni armadio si differenzia dagli altri per profondità, in modo da mascherare l’inclinazione della parte posteriore. Il falegname, all’epoca, ha pensato che fossimo matti, ma alla fine ha funzionato tutto a meraviglia!».
La camera matrimoniale emana un’atmosfera da boutique hotel, grazie alla carta da parati floreale e alla sontuosa testata del letto imbottita. Ulteriore valore è dato dal soffitto alto e dal lampadario decorativo. «Volevamo una camera spaziosa, con un’aria discreta, ma anche lussuosa», dice Lafferty. «Il rivestimento delle pareti e la lampada molto grande danno a questo ambiente un tocco di femminilità».
Ti piacerebbe ricreare questo stile? Leggi: Trasformare la Camera da Letto in una Suite di Lusso con la Giusta Luce
Ti piacerebbe ricreare questo stile? Leggi: Trasformare la Camera da Letto in una Suite di Lusso con la Giusta Luce
Una cabina armadio adiacente alla camera da letto ospita una serie di appendiabiti, mensole e cassetti.
Si potrebbe pensare che il passaggio rivestito di pannelli sia lì da sempre, ma in realtà è stato aggiunto per sottrarre alla vista gli abiti.
Si potrebbe pensare che il passaggio rivestito di pannelli sia lì da sempre, ma in realtà è stato aggiunto per sottrarre alla vista gli abiti.
L’originalità delle piastrelle scelte sta particolarmente a cuore all’autrice della ristrutturazione, la quale si professa una grande appassionata di maioliche originali, che, secondo lei, regalano sempre colore, motivi ed effetti interessanti. «Si possono comprare modelli diversi con un buon rapporto qualità-prezzo e poi accostarli in modo inedito, creando per esempio un effetto parquet oppure un motivo personalizzato lungo i bordi, e ottenendo così una composizione più ricca».
E il bagno? «Può guadagnare molta personalità, se si gioca con piastrelle e specchi, tanto più che non c’è bisogno di avere a disposizione grandi spazi».
E il bagno? «Può guadagnare molta personalità, se si gioca con piastrelle e specchi, tanto più che non c’è bisogno di avere a disposizione grandi spazi».
La qualità più affascinante di questa casa è il suo essere coerente con la tradizione e con il passato, senza per questo risultare antiquata o formale. In questa camera da letto, si viene proiettati in un’altra epoca, con graziosi cuscini appoggiati l’uno all’altro, una lustra ma sobria carta da parati e un bell’insieme di specchi appesi alla parete.
Ancora una volta, il blu crea uno sfondo molto rilassante. «Per noi è importante che la camera dove dormiamo sia un rifugio sereno», spiega Lafferty. «La tonalità morbida blu-grigio delle pareti trasmette una sensazione di grande calma».
Ancora una volta, il blu crea uno sfondo molto rilassante. «Per noi è importante che la camera dove dormiamo sia un rifugio sereno», spiega Lafferty. «La tonalità morbida blu-grigio delle pareti trasmette una sensazione di grande calma».
Questo studio evoca un’atmosfera da clubhouse molto in linea con il periodo di costruzione di questo edificio, cui contribuiscono senz’altro anche il divano Chesterfield in pelle marrone e la libreria.
«Qui era nostra intenzione ricreare il clima delle classiche sale da fumo nelle quali un tempo si ritiravano i gentiluomini», racconta Lafferty. «In questa stanza l’effetto scenografico è tutto. Abbiamo usato due lampade Skygarden di Marcel Wanders in modo da suddividere con chiarezza i vari spazi e abbiamo disegnato i pannelli verde menta per la libreria, così da dare all’ambiente ancora più carattere e profondità».
«Sebbene siano presenti elementi molto classici, abbiamo voluto giustapporli ad arredi e lampade in stile contemporaneo. E per aggiungere un che di colorato e curioso, abbiamo fatto ricorso alla tassidermia, con uccellini e farfalle».
«Qui era nostra intenzione ricreare il clima delle classiche sale da fumo nelle quali un tempo si ritiravano i gentiluomini», racconta Lafferty. «In questa stanza l’effetto scenografico è tutto. Abbiamo usato due lampade Skygarden di Marcel Wanders in modo da suddividere con chiarezza i vari spazi e abbiamo disegnato i pannelli verde menta per la libreria, così da dare all’ambiente ancora più carattere e profondità».
«Sebbene siano presenti elementi molto classici, abbiamo voluto giustapporli ad arredi e lampade in stile contemporaneo. E per aggiungere un che di colorato e curioso, abbiamo fatto ricorso alla tassidermia, con uccellini e farfalle».
Il bagno al piano seminterrato ha un sapore antico e sontuoso, perfettamente in linea con le altre stanze.
Rubinetterie; The Victorian Kitchen Company; piastrelle: TileStyle
Rubinetterie; The Victorian Kitchen Company; piastrelle: TileStyle
Il tassello finale per completare il bellissimo puzzle di questa abitazione è rappresentato dal magnifico giardino. «Immaginare le prospettive per dar vita a un bel panorama ha rappresentato una parte importante dell’intero intervento», rievoca Lafferty. «Prima dei lavori, era completamente incolto e trascurato, e si trovava a piano terra, con un livello seminterrato freddo e buio quasi come una prigione».
«Il giardino è una vera e propria estensione della casa. Ci piaceva l’idea di dare una sensazione di “stanze esterne”, così abbiamo provveduto a un’illuminazione adeguata: questa zona può essere goduta durante tutto l’arco dell’anno e anche alla sera».
I toni del blu di questa casa ti hanno conquistato? Leggi anche: Antico e Ultra Raffinato, Ecco a Voi il Blu di Prussia
«Il giardino è una vera e propria estensione della casa. Ci piaceva l’idea di dare una sensazione di “stanze esterne”, così abbiamo provveduto a un’illuminazione adeguata: questa zona può essere goduta durante tutto l’arco dell’anno e anche alla sera».
I toni del blu di questa casa ti hanno conquistato? Leggi anche: Antico e Ultra Raffinato, Ecco a Voi il Blu di Prussia
L’area esterna è stata intelligentemente disposta su più livelli, così da attirare l’attenzione e offrire un senso di ariosità. «Puoi avere un’esperienza diversa su ciascuno dei tre piani», spiega l’architetto.
«Il giardino è circondato da muri portanti in cemento», prosegue Lafferty. «È situato a un’altezza inferiore di due metri e mezzo rispetto a quelli dei vicini, e ciò ha comportato molto lavoro strutturale. Dato che questo lato della casa è esposto a nord, la quantità di luce del sole è limitata. Abbiamo voluto incanalare all’interno la massima luce naturale possibile, e, grazie alla suddivisione in tre piani dell’area esterna, ci siamo riusciti».
Le pareti sono intonacate con un particolare cemento ecologico, che regala un elegante finitura bianco sporco.
«Il giardino è circondato da muri portanti in cemento», prosegue Lafferty. «È situato a un’altezza inferiore di due metri e mezzo rispetto a quelli dei vicini, e ciò ha comportato molto lavoro strutturale. Dato che questo lato della casa è esposto a nord, la quantità di luce del sole è limitata. Abbiamo voluto incanalare all’interno la massima luce naturale possibile, e, grazie alla suddivisione in tre piani dell’area esterna, ci siamo riusciti».
Le pareti sono intonacate con un particolare cemento ecologico, che regala un elegante finitura bianco sporco.
La fontana con testa di leone è stata acquistata presso un’azienda specializzata in arredi recuperati, mentre i mobili da giardino in metallo blu richiamano con coerenza la tonalità vibrante che, come abbiamo visto, rappresenta il tema ricorrente di questa meravigliosa abitazione.
E ora, a voi la parola: cosa ne pensate di questa casa? Condividete le vostre riflessioni nei Commenti qui sotto.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
E ora, a voi la parola: cosa ne pensate di questa casa? Condividete le vostre riflessioni nei Commenti qui sotto.
Nella nostra rubrica Le Case di Houzz proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Roisin Lafferty e il suo fidanzato; in origine Roisin aveva progettato la casa per i genitori di lui, ma non pianificano di viverci nei prossimi anni
Dove: Ranelagh, Dublino
Edificio: una casa di due piani in stile georgiano del 1817, con ampliamento interrato
Superficie: tre camere da letto, tre bagni
Architetto: Roisin Lafferty di Kingston Lafferty Design
La casa si trova in una posizione favolosa, nel quartiere di Ranelagh, una delle zone in più puro stile georgiano di Dublino. «Rientra nel distretto di Dublino 6, un’area che combina armoniosamente la componente urbana e quella residenziale», spiega Roisin Lafferty. «Qui siamo soltanto a tre minuti a piedi dal centro, dove si trovano boutique strepitose e bellissimi caffè». Tuttavia, quando Lafferty è stata coinvolta nella ristrutturazione della residenza – i committenti originari erano i genitori del suo fidanzato – l’edificio si trovava in pessime condizioni e richiedeva, tra le altre cose, la progettazione da zero di tutto ciò che aveva a che fare con telefono, televisione e Internet.
«L’edificio era disastrato e presentava ovunque ambienti umidi, muffa, impianti e tubature vecchi e pericolosi», ricorda Lafferty. «La casa era stata data in affitto per oltre quindici anni e, quando ci abbiamo messo mano, era disabitata da un anno. Versava in condizioni pietose, e la prima cosa da fare era mettere in sicurezza l’intera struttura».
Lafferty e i suoi collaboratori hanno quindi intrapreso un intervento massiccio di ristrutturazione: l’architetto descrive questo progetto nei termini di un lavoro condotto con grande passione. «Fondamentalmente, l’intero palazzo andava sventrato, così come andavano rifatti impianto elettrico e tubature, nonché ripensata completamente la configurazione degli spazi. Abbiamo sviluppato da zero planimetrie, schemi elettrici e arredi. È stata un’esperienza fantastica».