L'Arredamento "Per Lui": Come ce lo Immaginiamo e Come Realmente è
Letti in wengé, tappeti dal pelo lungo, complementi d’arredo da garçonnière: uno sguardo femminile sull’arredamento maschile contemporaneo
Si sa, la “raffinatezza” dell’arredamento di interni è solitamente legata al tocco femminile. Una donna su tre, cercando di fare della propria casa un ambiente accogliente, smette di dedicarsi alla lettura di noiosi classici per improvvisarsi designer d’interni. Infatti, anche se non professionista del settore, una donna sa sempre cosa le piace in fatto di stile e di tinte per gli elementi d’arredo.
Se chiedessimo agli uomini cosa ne pensano dell’arredamento, dalla maggior parte avremmo risposte del tipo: «Non ci faccio caso», «È mia moglie quella che ha naso per queste cose» o, semplicemente, «Non ne ho proprio idea». Tuttavia, tra uomini e donne esiste una netta differenza di gusti in fatto d’arredamento. Come dimostra la mia pluriennale esperienza, dei complementi d’arredo gli uomini apprezzano soprattutto la funzionalità, la semplicità, la razionalità, la praticità e il comfort. E, inoltre, hanno le idee ben chiare sullo stile che prediligono.
Se chiedessimo agli uomini cosa ne pensano dell’arredamento, dalla maggior parte avremmo risposte del tipo: «Non ci faccio caso», «È mia moglie quella che ha naso per queste cose» o, semplicemente, «Non ne ho proprio idea». Tuttavia, tra uomini e donne esiste una netta differenza di gusti in fatto d’arredamento. Come dimostra la mia pluriennale esperienza, dei complementi d’arredo gli uomini apprezzano soprattutto la funzionalità, la semplicità, la razionalità, la praticità e il comfort. E, inoltre, hanno le idee ben chiare sullo stile che prediligono.
Abbasso il sessismo sui colori
Certo, è difficile immaginare che la garçonnière di un uomo possa essere tappezzata con fantasie floreali, ma anche pensare che “gli uomini non conoscono nulla all’infuori del blu, del grigio e del nero” sarebbe un errore.
Le scelte cromatiche di un ambiente, in fatto di arredamento, dipendono anche e soprattutto dalla disposizione al suo interno e dalla personalità di chi lo abita.
Certo, è difficile immaginare che la garçonnière di un uomo possa essere tappezzata con fantasie floreali, ma anche pensare che “gli uomini non conoscono nulla all’infuori del blu, del grigio e del nero” sarebbe un errore.
Le scelte cromatiche di un ambiente, in fatto di arredamento, dipendono anche e soprattutto dalla disposizione al suo interno e dalla personalità di chi lo abita.
Infatti sembrerebbe del tutto logico, secondo vari stereotipi, aspettarsi che un ragazzo dinamico e creativo preferisca vivere in un ambiente che assomigli a una tavolozza di colori, quindi vivace ed eclettico, fonte d’ispirazione per nuove, geniali idee, piuttosto che immerso in un bianco asettico. O che un nostalgico amante della letteratura e della filosofia del minimalismo giapponese preferisca un ambiente sobrio ed essenziale.
Invece, si potrebbe anche affermare che gli uomini adulti non si fanno condizionare in alcun modo nella scelta del loro arredamento.
Invece, si potrebbe anche affermare che gli uomini adulti non si fanno condizionare in alcun modo nella scelta del loro arredamento.
Prendiamo il caso di un uomo che pensi soltanto al bilancio annuale e a stipulare contratti di appalto: si sentirà sicuramente a proprio agio in un ambiente essenziale, dai toni neutri e scuri. E infatti, nel suo appartamento da scapolo, senza un’allegra famigliola e un paio di animali domestici che scorrazzano per casa, ha le pareti tinte del suo colore preferito, il bordeaux (ebbene sì, conosce addirittura il nome di questo colore!) e vorrebbe anche ricavarci uno studio creativo in cui appendere un’amaca.
Ma è anche vero che la personalità di un uomo non è dettata solo dalle sue inclinazioni professionali. Soprattutto quando si tratta di arredare un salotto piuttosto che un ufficio.
Ma è anche vero che la personalità di un uomo non è dettata solo dalle sue inclinazioni professionali. Soprattutto quando si tratta di arredare un salotto piuttosto che un ufficio.
È chiaro che non esistono limitazioni nelle scelte cromatiche per l’arredamento di un uomo: può optare per un nero sobrio ed essenziale così come per un bianco. E a entrambi i colori si potrebbero tranquillamente abbinare del lavanda, senape, terracotta o turchese, proprio come si vede in questa foto.
I tessuti grezzi? Dimenticateli!
Spesso si pensa che l’arredamento maschile sia caratterizzato da materiali ruvidi e grezzi, come il legno non trattato, la pietra o il metallo: tutte materie dure, robuste e pesanti… Non notate un certo parallelismo?
Spesso si pensa che l’arredamento maschile sia caratterizzato da materiali ruvidi e grezzi, come il legno non trattato, la pietra o il metallo: tutte materie dure, robuste e pesanti… Non notate un certo parallelismo?
Certo, difficilmente le tende di un uomo avranno pizzi e plissé, ma non è da dare per scontata l’assenza di tappezzeria o di mobili dalle linee morbide e dalle forme arrotondate, come letti in wengé e tappeti dal pelo lungo che aiuteranno a non sentir freddo ai piedi. Non dimenticatelo: gli uomini non sono estranei al concetto di bellezza, non sono totalmente privi di un qualsivoglia senso estetico. Anzi, spesso troviamo capolavori dell’arte contemporanea inseriti per decorare le pareti dei loro salotti e delle loro camere da letto.
Se dovessimo applicare il famoso principio del K.I.S.S. (acronimo di “Keep It Simple, Stupid”, praticamente un modo per dire “non complicarti la vita, stupido”) al design d’interni, sarebbe una frase distintiva per il design maschile. Secondo gli scienziati, il loro modo di pensare lo spazio è, infatti, molto diverso da quello adottato dalle donne. Gli uomini fanno uso della parte del cervello chiamata “ipotalamo sinistro”, cosa che non si verifica nel cervello femminile: ne consegue la tendenza maschile alla razionalizzazione, all’ergonomia e alla funzionalità.
Solitamente, poi, si pensa che un arredamento spartano, molto minimal, che lasci ampio spazio al movimento negli ambienti domestici sia quello ideale per gli uomini. Potremmo invece affermare che l’uomo ha bisogno di più spazio di una donna: ha bisogno di poter godere di una bella vista da casa propria e di sentirsi libero in quell’ambiente. Ecco quindi che l’uomo moderno predilige gli open space, privi di una rigida struttura con un’organizzazione degli spazi organica e funzionale.
Non pensate che gli uomini siano esclusivamente interessati ai loro giocattolini tecnologici o al design ultramoderno dei mobili multifunzionali, o al fatto che i complementi d’arredo siano anch’essi sempre più tecnologici. Assolutamente no. Anche loro sanno apprezzare il buon gusto e una scelta d’arredo vincente.
Insomma, l’arredamento “per lui” sta avendo una bella rinascita, spogliato ormai degli stereotipi convenzionali. Open space, mobili minimal, interessanti soluzioni per sfruttare i piccoli spazi con mobili funzionali sono le caratteristiche della maggior parte dei progetti di tendenza.
Pertanto, in virtù di quanto detto finora, posso affermare che il design d’interni non è solo roba da donne, e propongo di rimandare la classica distinzione di genere ad altri tempi!
Pertanto, in virtù di quanto detto finora, posso affermare che il design d’interni non è solo roba da donne, e propongo di rimandare la classica distinzione di genere ad altri tempi!
L’arredamento di un uomo è ancora qualcosa di semplice e minimal, come siamo abituati a credere? Con queste domande proviamo a sfatare i miti e gli stereotipi di genere.