L’ABC per Prendersi Cura delle Piante in Vaso
Le pratiche base, dal rinvaso all’irrigazione, per ottenere piante sane e belle, e riempire la casa di verde
Sognate una casa traboccante di verde, ma non sapete proprio da dove iniziare? Rinvasare, miscelare il terriccio, umidificare sono dei misteri per voi? Ecco una buona notizia: le pratiche base per ottenere piante in vaso rigogliose e sane non sono affatto complicate, e una volta imparate sono come andare in bicicletta, non si scordano più. Scorriamo insieme l’ABC del pollice verde, le piante ringrazieranno e i vostri amici, una volta viste le vostre creature verdi, verranno da voi a chiedere lumi…
Quando le giornate nei mesi autunnali iniziano ad accorciarsi, è opportuno spostare le piante a meno di un metro e mezzo dalle finestre, in modo da consentire loro di approfittare delle poche ore di luce disponibili. In caso si trovino in zone poco illuminate, si può supplire con l’illuminazione artificiale, disponendo lampade o tubi fluorescenti con temperatura di colore specifica per la crescita delle piante.
Stesso concetto, ma inverso, per le fonti di calore, come caloriferi o stufe. Le piante non le amano: prima di far partire il riscaldamento, spostatele in un luogo dove il calore diretto non le possa raggiungere.
Stesso concetto, ma inverso, per le fonti di calore, come caloriferi o stufe. Le piante non le amano: prima di far partire il riscaldamento, spostatele in un luogo dove il calore diretto non le possa raggiungere.
È da tenere presente che la presenza di polvere sulle foglie può essere da ostacolo all’assorbimento della luce, è quindi consigliabile provvedere a una periodica pulizia delle foglie, con un semplice panno inumidito d’acqua, fatta eccezione per le piante dalle foglie pelose in superficie, che invece non vanno mai bagnate.
Se vedete che le piante protendono gli steli verso la luce e le foglie ingialliscono, sicuramente soffrono per insufficiente illuminazione.
Se vedete che le piante protendono gli steli verso la luce e le foglie ingialliscono, sicuramente soffrono per insufficiente illuminazione.
Il terriccio
Preparare il terriccio in modo specifico per ogni pianta è essenziale per la loro salute: quelle che amano l’umidità si troveranno bene in un terriccio miscelato a torba, in grado di trattenere l’acqua più a lungo, mentre cactacee e tutte le piante che non gradiscono avere le radici inzuppate d’acqua preferiranno un substrato di terriccio misto a sabbia o materiale inerte come il ghiaino fine.
Evitate di usare il terriccio universale così com’è: va sempre corretto e modulato in base alle esigenze specifiche della vostra pianta.
Preparare il terriccio in modo specifico per ogni pianta è essenziale per la loro salute: quelle che amano l’umidità si troveranno bene in un terriccio miscelato a torba, in grado di trattenere l’acqua più a lungo, mentre cactacee e tutte le piante che non gradiscono avere le radici inzuppate d’acqua preferiranno un substrato di terriccio misto a sabbia o materiale inerte come il ghiaino fine.
Evitate di usare il terriccio universale così com’è: va sempre corretto e modulato in base alle esigenze specifiche della vostra pianta.
Piante in gruppo
Le piante d’appartamento amano stare in compagnia: raggruppare più piante vicine è un modo furbo di creare un microclima umido confacente alle piante, sfruttando l’evaporazione dell’umidità presente nel terriccio, che così sarà moltiplicata.
8 Errori da Evitare nella Coltivazione delle Piante in Vaso
Le piante d’appartamento amano stare in compagnia: raggruppare più piante vicine è un modo furbo di creare un microclima umido confacente alle piante, sfruttando l’evaporazione dell’umidità presente nel terriccio, che così sarà moltiplicata.
8 Errori da Evitare nella Coltivazione delle Piante in Vaso
Attrezzi puliti = meno malattie
Una pianta sana nasce da un terriccio e un vaso sano. Avendo solo una ristretta area per vivere, la pianta in vaso necessita di un ambiente il più possibile libero da patogeni. Ecco allora che un’accurata pulizia di vasi e attrezzi diventa indispensabile.
I vasi di plastica si puliscono con acqua e sapone, mentre quelli in terracotta si liberano dallo sporco e dai sali affiorati in superficie con una crema pulente a base di bicarbonato di sodio. Bagnate un pugno di bicarbonato con pochissima acqua, in modo da formare una cremina, e passate una spugna ruvida o una spazzola per vasi all’interno e all’esterno; risciacquate e lasciate asciugare a testa in giù.
Una pianta sana nasce da un terriccio e un vaso sano. Avendo solo una ristretta area per vivere, la pianta in vaso necessita di un ambiente il più possibile libero da patogeni. Ecco allora che un’accurata pulizia di vasi e attrezzi diventa indispensabile.
I vasi di plastica si puliscono con acqua e sapone, mentre quelli in terracotta si liberano dallo sporco e dai sali affiorati in superficie con una crema pulente a base di bicarbonato di sodio. Bagnate un pugno di bicarbonato con pochissima acqua, in modo da formare una cremina, e passate una spugna ruvida o una spazzola per vasi all’interno e all’esterno; risciacquate e lasciate asciugare a testa in giù.
Quando e come innaffiare
Sempre meglio non innaffiare troppo spesso le piante da interno, dal momento che la stragrande maggioranza di loro sopporta meglio i periodi di secco di quelli troppo umidi. I vasi in terracotta lasciano respirare meglio le radici anche trattenendo l’acqua un po’ più a lungo, circostanza che permette di innaffiare meno spesso.
Nel caso di piante con tronco o grossi gambi, basterà innaffiarle ogni due settimane circa, in caso contrario invece una volta a settimana. Attendete che il terriccio si sia comunque asciugato prima di innaffiare di nuovo. Se dopo aver bagnato la pianta trovate dell’acqua nel sottovaso, questa va eliminata.
Sempre meglio non innaffiare troppo spesso le piante da interno, dal momento che la stragrande maggioranza di loro sopporta meglio i periodi di secco di quelli troppo umidi. I vasi in terracotta lasciano respirare meglio le radici anche trattenendo l’acqua un po’ più a lungo, circostanza che permette di innaffiare meno spesso.
Nel caso di piante con tronco o grossi gambi, basterà innaffiarle ogni due settimane circa, in caso contrario invece una volta a settimana. Attendete che il terriccio si sia comunque asciugato prima di innaffiare di nuovo. Se dopo aver bagnato la pianta trovate dell’acqua nel sottovaso, questa va eliminata.
Come umidificare
Un fattore strettamente correlato all’irrigazione, estremamente importante per il benessere delle piante da appartamento, è l’umidità dell’aria. Molte di esse gradiscono infatti un tasso di umidità che oscilla tra il 70% e il 90%, che è impossibile mantenere all’interno dell’abitazione.
Si può correggere la situazione mettendo le piante nei pressi di un umidificatore, oppure sistemando palline di argilla espansa imbevute di acqua nei sottovasi, la cui evaporazione contribuirà alla creazione di una nuvola umida attorno alla pianta.
Un fattore strettamente correlato all’irrigazione, estremamente importante per il benessere delle piante da appartamento, è l’umidità dell’aria. Molte di esse gradiscono infatti un tasso di umidità che oscilla tra il 70% e il 90%, che è impossibile mantenere all’interno dell’abitazione.
Si può correggere la situazione mettendo le piante nei pressi di un umidificatore, oppure sistemando palline di argilla espansa imbevute di acqua nei sottovasi, la cui evaporazione contribuirà alla creazione di una nuvola umida attorno alla pianta.
Spostare le piante all’esterno d’estate (e ricoverarle d’inverno)
Anche le piante da interni gradiscono una vacanza all’aperto durante la bella stagione. Se avete un giardino o un balcone, verso la fine di maggio si può iniziare ad acclimatarle all’esterno, prima solo di giorno, poi dopo una settimana si possono lasciare giorno e notte. Abbiate cura di non esporle però al sole diretto, e monitorate più attentamente il livello di umidità del terriccio.
A fine estate, anche il rientro deve essere graduale: prima solo di notte, poi ritiratele definitivamente quando le temperature massime diurne scendono sotto i 25 °C.
Anche le piante da interni gradiscono una vacanza all’aperto durante la bella stagione. Se avete un giardino o un balcone, verso la fine di maggio si può iniziare ad acclimatarle all’esterno, prima solo di giorno, poi dopo una settimana si possono lasciare giorno e notte. Abbiate cura di non esporle però al sole diretto, e monitorate più attentamente il livello di umidità del terriccio.
A fine estate, anche il rientro deve essere graduale: prima solo di notte, poi ritiratele definitivamente quando le temperature massime diurne scendono sotto i 25 °C.
Come nutrirle
Per quanto riguarda il fertilizzante, può essere utilizzato nel periodo di maggior crescita della pianta, ovvero tra marzo e settembre. Va scelto in base alle esigenze specifiche: per piante verdi, fiorite, per orchidee, per cactacee… Ricordate sempre di diluire il prodotto, in genere liquido, e mai utilizzarlo puro; seguite le istruzioni di diluizione sull’etichetta.
Per quanto riguarda il fertilizzante, può essere utilizzato nel periodo di maggior crescita della pianta, ovvero tra marzo e settembre. Va scelto in base alle esigenze specifiche: per piante verdi, fiorite, per orchidee, per cactacee… Ricordate sempre di diluire il prodotto, in genere liquido, e mai utilizzarlo puro; seguite le istruzioni di diluizione sull’etichetta.
I rinvasi
Quando la crescita stenta e la fioritura è scarsa, con buone probabilità è arrivato il momento di rinvasare. Meglio effettuare l’operazione con un vaso dotato di circa 2-3 cm in più di diametro, verso la fine dell’inverno, prima che la pianta esca dal suo periodo di riposo. Estraete la pianta con il suo pane di terra dal vaso, asportate il terriccio in superficie e tutto quello che cade scuotendo delicatamente il blocco delle radici; usate nuova miscela di terriccio, reinserite la pianta e rabboccate, dopo irrigate bene.
E ora, tocca a te! Hai altri consigli da condividere con chi si avvicina per la prima volta al mondo delle piante da appartamento? Quali sono gli errori da non commettere?
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La luce è il primo ingrediente della ricetta per piante strepitose. In casa occorre distinguere tra luce invernale ed estiva: la prima è più smorzata della seconda, perciò quelle piante che in inverno vanno avvicinate alla finestra, in estate vanno allontanate, per evitare bruciature.