Sardegna: Soggiorno Bello&Eco-Efficiente con 18mq Finestrati
In Sardegna, una zona giorno che racchiude i principi della bioedilizia senza rinunciare all'estetica
Antonia Solari
28 gennaio 2019
Houzz Italia Contributor, sono architetto e giornalista professionista
Capita di pensare che per avere una casa ecologica sia necessario scendere a compromessi con stile ed estetica, ma spesso si tratta di un semplice pregiudizio. Ecco la prova: ci si trova nel sud della Sardegna, vicino a Iglesias, e qui Greenlab, società specializzata in bioedilizia, ha progettato e costruito una casa a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica.
Le ambizioni “tecniche” non sono andate in contrasto con quelle stilistiche, come dimostra la composizione dell’ampia zona giorno, presentata come “biglietto da visita” per l’intera casa: 84 metri quadrati di stile, salubrità e comfort residenziale.
Le ambizioni “tecniche” non sono andate in contrasto con quelle stilistiche, come dimostra la composizione dell’ampia zona giorno, presentata come “biglietto da visita” per l’intera casa: 84 metri quadrati di stile, salubrità e comfort residenziale.
Foto di Stefano Ferrando
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una famiglia con due bambini di 6 e 4 anni
Dove: Località Barega, Iglesias (SU)
Superficie: la zona giorno occupa 84 m², l’intera casa 180 m²
Progettisti e costruttori: Greenlab
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Una famiglia con due bambini di 6 e 4 anni
Dove: Località Barega, Iglesias (SU)
Superficie: la zona giorno occupa 84 m², l’intera casa 180 m²
Progettisti e costruttori: Greenlab
Una zona giorno ampia, luminosa, con cucina e un’originale zona gioco per bambini. Dal punto di vista compositivo si tratta di una stanza completa e articolata, ma non finisce qui: «Chiunque entri in casa nostra resta subito stupito dal comfort termico che si “respira” e, immediatamente dopo, dal venire a conoscenza che non corrisponde ad alcun impianto termico ma solo alle vetrate bioclimatiche rivolte a Sud e all’applicazione dei criteri legati alla bioedilizia»: così Giampiero Tronci, ingegnere, fondatore di Greenlab e padrone di casa, assieme alla moglie, comincia a descrivere il progetto per la propria casa, sviluppato e costruito usando materiali locali, fra cui terra, paglia e pietre.
Dal punto di vista tecnico e strutturale, sono stati rigorosamente applicati i principi legati alla bioedilizia: si tratta di un involucro ad altissima efficienza energetica e completamente traspirante, realizzato con la tecnica delle balle di paglia e usando intonaci in terra e calce, a elevata inerzia termica e capacità igroscopica, quindi in grado di collaborare nel tenere in equilibrio temperatura e umidità dell’aria.
Fra le caratteristiche strutturali dell’intera casa, anche i serramenti in legno di ultima generazione in grado, a seconda dell’esposizione, di schermare il sole estivo e favorire l’ingresso del sole invernale.
L’isolamento viene garantito dall’intercapedine d’aria realizzata a pavimento usando vetro di recupero, dall’uso di argilla espansa e da una soletta composta di terra, calce e gesso (senza usare cemento). Non ultimo, il tetto verde sulla falda esposta a Nord.
Fra le caratteristiche strutturali dell’intera casa, anche i serramenti in legno di ultima generazione in grado, a seconda dell’esposizione, di schermare il sole estivo e favorire l’ingresso del sole invernale.
L’isolamento viene garantito dall’intercapedine d’aria realizzata a pavimento usando vetro di recupero, dall’uso di argilla espansa e da una soletta composta di terra, calce e gesso (senza usare cemento). Non ultimo, il tetto verde sulla falda esposta a Nord.
Queste caratteristiche strutturali e materiche fanno parte dell’intero involucro, ma la zona giorno mostra un ulteriore punto di forza, soprattutto considerando l’assenza di impianti di climatizzazione: si tratta delle ampie vetrate bioclimatiche, capaci di raccogliere l’energia solare a Sud in maniera diretta, grazie ai 18 m² di superficie finestrata. La stessa energia viene raccolta anche in maniera indiretta, grazie alla presenza di due muri di Trombe-Michel, una specifica soluzione tecnica legata al recupero di calore.
Se, dal punto di vista costruttivo, la tipologia strutturale garantisce il rispetto dei parametri legati all’ecologia e garantisce il comfort dell’abitare – dal punto di vista termico e igroscopico – ci sono state altre scelte legate al settore edile che, però, si ripercuotono anche sull’estetica dell’insieme, riuscendo a coniugare la sostenibilità dell’involucro con l’armonia cromatica e stilistica che fa, di questa zona giorno come di tutta la casa, un esempio virtuoso di architettura verde. Dilaga ancora, come già premesso all’inizio, il pregiudizio che associa alla bioedilizia una resa stilistica discutibile, ma non sempre è così.
In questo caso, ad esempio, le finiture naturali rappresentano anche una scelta di stile: «Abbiamo usato finiture interne a base di soli leganti naturali e calce, pigmenti naturali a base di terre e senza ossidi», racconta Giampiero Tronci, e l’effetto finale è quello di un ambiente caldo, confortevole, dominato da palette cromatiche coerenti fra loro.
Sulla destra, nella foto in alto, una prova concreta: si tratta del muro di spina in terra cruda e paglia di grano, realizzato con mattoni tradizionali della cultura sarda: i ladiri.
In questo caso, ad esempio, le finiture naturali rappresentano anche una scelta di stile: «Abbiamo usato finiture interne a base di soli leganti naturali e calce, pigmenti naturali a base di terre e senza ossidi», racconta Giampiero Tronci, e l’effetto finale è quello di un ambiente caldo, confortevole, dominato da palette cromatiche coerenti fra loro.
Sulla destra, nella foto in alto, una prova concreta: si tratta del muro di spina in terra cruda e paglia di grano, realizzato con mattoni tradizionali della cultura sarda: i ladiri.
Le pareti divisorie, realizzate con la tecnica della terra-paglia usando listelli in legno, sono intonacate con terra e calce, regalando una tonalità accogliente, in linea con i colori dei materiali naturali di origine.
La cucina, in foto, ospita elettrodomestici scelti in base alla loro efficienza energetica, sempre la massima disponibile, e le luci sono a Led.
La cucina, in foto, ospita elettrodomestici scelti in base alla loro efficienza energetica, sempre la massima disponibile, e le luci sono a Led.
Grazie alla struttura studiata con attenzione, né la zona giorno né il resto degli ambienti hanno bisogno di un impianto di climatizzazione, invernale o estivo, ed è presente solo un boiler per l’acqua calda.
«Oggi – racconta Giampiero – c’erano 9 °C la mattina presto e in casa erano 21; alle ore 12.00 fuori erano 15°C e dentro 23,6 mentre a mezzanotte abbiamo 13 gradi esterni e circa 22 nelle stanze interne, e siamo in piano inverno!».
L’impatto energetico (per il boiler, l’illuminazione e gli elettrodomestici) viene comunque abbattuto grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto da 15 kW che produce energia sufficiente a coprire tutte le esigenze della casa.
Il rivestimento a pavimento, in quest’area, è un gres a doppia cottura, funzionale per la sua resistenza all’usura e per la bassa manutenzione che richiede.
«Oggi – racconta Giampiero – c’erano 9 °C la mattina presto e in casa erano 21; alle ore 12.00 fuori erano 15°C e dentro 23,6 mentre a mezzanotte abbiamo 13 gradi esterni e circa 22 nelle stanze interne, e siamo in piano inverno!».
L’impatto energetico (per il boiler, l’illuminazione e gli elettrodomestici) viene comunque abbattuto grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto da 15 kW che produce energia sufficiente a coprire tutte le esigenze della casa.
Il rivestimento a pavimento, in quest’area, è un gres a doppia cottura, funzionale per la sua resistenza all’usura e per la bassa manutenzione che richiede.
Originale e creativa anche la scelta si sfruttare le altezze “a misura di bambino”: una rete è stata agganciata alla struttura ed è stata trasformata in uno spazio di gioco, regalando alla zona giorno un altro addendo di creatività.
Che ne pensi di questa zona giorno? Ti incuriosisce la bioedilizia? Scrivici nei Commenti qui sotto.
Che ne pensi di questa zona giorno? Ti incuriosisce la bioedilizia? Scrivici nei Commenti qui sotto.
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Dipassuperma Rio
si esatto. l'attuale boiler ha una serpentina di scambio e non appena installeremo un chiller sara ad esso collegato sulla funzione acs dell chiller.
Hai ragione sul sacrilegio dell'utilizzo di resistenze, ma se ne usa cosi poca che "fa meno male" :)
in ogni caso per quanto riguarda l'acs abbiamo ragionato da subito su un grande volume da 200 litri che ci da autonomia tra le 17:00 e le 9:00 del mattino orario in cui il boiler non è alimentato poiche non c'è mai sole in questo orario durante l'inverno. Quindi se le giornate sono soleggiate l'acs sebbene sia scaldata con una resistenza viene alimentata con energia autoprodotta...
Se vuoi il concetto è di concentrare i consumi (impianti alimentati) quando c'è energia (di giorno per l'ACS o d'estate per la climatizzazione), quando non hai energia esterna si punta tutto sulle capacità dell'involucro. QUesto è un po il concetto di funzionamento che abbiamo applicato: USA QUELLO CHE HAI QUANDO C'é. ;)
una precisazione...la provincia non è SU,bensì CI
Complimenti alla Greenlab, il progetto è una meraviglia per gli occhi e per la mente. Davvero bravi.