La Posta di Houzz: “Cara Lidia, Quando È Meglio Seminare?”
L’esperta risponde ai dubbi degli utenti di Houzz su concimazione, potatura e semina in casa e sul terrazzo, in inverno
Seminare, concimare e altri dubbi da giardino: a gennaio risponde ai vostri quesiti in tema di piante e giardini l’esperta del verde Lidia Zitara. Lidia è già collaboratrice del Magazine di Houzz e ha scelto tre dubbi di giardinieri in erba molto frequenti in inverno. Abbiamo iniziato a raccogliere i vostri dubbi e quesiti qui, nella discussione sulla Posta di Houzz dove avete risposto numerosi. Ora continuiamo qui! Avete altri dubbi in campo di piante, terrazzi, giardinaggio? Scriveteli in un commento sotto all’Ideabook e il prossimo mese potreste trovare una risposta dedicata all’interno della Rubrica.
Ogni mese la Posta di Houzz risponde ai vostri dubbi. Scriveteci nei Commenti in fondo all’Ideabook!
Ogni mese la Posta di Houzz risponde ai vostri dubbi. Scriveteci nei Commenti in fondo all’Ideabook!
Ogni pianta ha necessità dei suoi tempi, modi e frequenze di concimazione, non c’è una regola univoca.
Tuttavia la concimazione invernale è basilare per le piante da esterno (prato compreso), che siano in vaso o in piena terra. Si effettua quando le piante sono in riposo reintegrando i minerali e le sostanze azotate consumate nel ciclo vitale precedente. La concimazione superficiale, in vaso o in piena terra, consente anche di proteggere molte piante dal freddo, specie se si aggiunge del letame maturo e della pacciamatura. Se ben fatta, per molte piante può essere sufficiente la sola concimazione invernale per avere una buona resa in giardino.
Le piante da interno preferiscono una concimazione liquida scandita durante l’arco dell’anno, ma un concime a lenta cessione dato in inverno (uno o due misurini di concime specifico, di solito venduto in confezioni piccole) sarà certamente d’aiuto.
Per le piante da serra c’è invece un’ampia variabilità dovuta alla tipologia di pianta e alle condizioni della serra.
8 Errori da Evitare nella Coltivazione delle Piante in Vaso
Tuttavia la concimazione invernale è basilare per le piante da esterno (prato compreso), che siano in vaso o in piena terra. Si effettua quando le piante sono in riposo reintegrando i minerali e le sostanze azotate consumate nel ciclo vitale precedente. La concimazione superficiale, in vaso o in piena terra, consente anche di proteggere molte piante dal freddo, specie se si aggiunge del letame maturo e della pacciamatura. Se ben fatta, per molte piante può essere sufficiente la sola concimazione invernale per avere una buona resa in giardino.
Le piante da interno preferiscono una concimazione liquida scandita durante l’arco dell’anno, ma un concime a lenta cessione dato in inverno (uno o due misurini di concime specifico, di solito venduto in confezioni piccole) sarà certamente d’aiuto.
Per le piante da serra c’è invece un’ampia variabilità dovuta alla tipologia di pianta e alle condizioni della serra.
8 Errori da Evitare nella Coltivazione delle Piante in Vaso
“Ciao, io ho dei dubbi sul periodo di potatura (alberelli da terrazzo, rampicanti arbustive, piante aromatiche tipo rosmarino): l’inverno, o forse più nello specifico fine inverno, è il momento corretto per potare in generale le piante? Ovvero quando sono a riposo?”
Luca Bonsiepe
Luca Bonsiepe
Prima d’ogni cosa è bene entrare nella logica che non tutte le piante legnose vanno potate per la produzione di fiori, e che la potatura si rende spesso necessaria per ragioni antropiche.
Ci sono invece arbusti da fiore che necessitano di una potatura annuale. Le rose sono in assoluto la pianta da fiore che richiede una potatura precisa, che si impara dopo anni, quando non decenni, di esperienza basata sui singoli individui.
A grandi linee si dice che gli arbusti a fioritura primaverile vanno potati durante il periodo di riposo, mentre quelli a fioritura estiva vanno potati a fine fioritura. Ma è appunto una linea guida, poiché ci sono piante che andrebbero spuntate per tutto l’anno, o su cui vanno eseguiti due tagli annuali, e altre che si potano poco o nulla, altre ancora che devono essere potate alla base, lasciando solo una sorta di ceppaia.
Da non dimenticare che in zone fredde o freddissime la potatura invernale va fatta quando non gela, alla fine dell’inverno o alla fine dell’autunno (ognuno deve capire quando le proprie piante la gradiscono), mentre in zone calde il periodo “buono” è più ampio.
Ci sono invece arbusti da fiore che necessitano di una potatura annuale. Le rose sono in assoluto la pianta da fiore che richiede una potatura precisa, che si impara dopo anni, quando non decenni, di esperienza basata sui singoli individui.
A grandi linee si dice che gli arbusti a fioritura primaverile vanno potati durante il periodo di riposo, mentre quelli a fioritura estiva vanno potati a fine fioritura. Ma è appunto una linea guida, poiché ci sono piante che andrebbero spuntate per tutto l’anno, o su cui vanno eseguiti due tagli annuali, e altre che si potano poco o nulla, altre ancora che devono essere potate alla base, lasciando solo una sorta di ceppaia.
Da non dimenticare che in zone fredde o freddissime la potatura invernale va fatta quando non gela, alla fine dell’inverno o alla fine dell’autunno (ognuno deve capire quando le proprie piante la gradiscono), mentre in zone calde il periodo “buono” è più ampio.
Bisogna quindi per prima cosa conoscere le piante e informarsi se hanno bisogno di una potatura e di che tipo.
Senza questa base di partenza non si potranno che fare danni e pasticci.
Il rosmarino, ad esempio, va potato solo quando c’è una necessità (si sta “sdraiando”, come spesso succede, o si allunga troppo), ma in linea generale non ne ha alcun bisogno. La lavanda andrebbe potata due volte l’anno, ma su questo c’è un dibattto ancora aperto. Per solito le aromatiche non richiedono alcuna potatura, anche perché molte sono erbacee.
La maggior parte delle rampicanti arbustive non richiede che occasionali tagli per la messa in forma o per contenere la crescita.
Alcune piante molto comuni, se potate, non fioriscono. Mentre altre hanno il loro fascino maggiore nei fusti nuovi o nel fogliame giovane, e dato che i tagli incoraggiano una ricrescita, vanno fatti in modo appropriato, combinati alla giusta calendarizzazione della concimazione.
Il giardino è un insieme di variabili molto complesso da gestire. I libri, i dizionari delle piante, i forum e le community di giardinieri sono le fonti più importanti per ricavare queste notizie.
Guida Houzz: 11 Cose Indispensabili da Sapere per Potare le Rose
Senza questa base di partenza non si potranno che fare danni e pasticci.
Il rosmarino, ad esempio, va potato solo quando c’è una necessità (si sta “sdraiando”, come spesso succede, o si allunga troppo), ma in linea generale non ne ha alcun bisogno. La lavanda andrebbe potata due volte l’anno, ma su questo c’è un dibattto ancora aperto. Per solito le aromatiche non richiedono alcuna potatura, anche perché molte sono erbacee.
La maggior parte delle rampicanti arbustive non richiede che occasionali tagli per la messa in forma o per contenere la crescita.
Alcune piante molto comuni, se potate, non fioriscono. Mentre altre hanno il loro fascino maggiore nei fusti nuovi o nel fogliame giovane, e dato che i tagli incoraggiano una ricrescita, vanno fatti in modo appropriato, combinati alla giusta calendarizzazione della concimazione.
Il giardino è un insieme di variabili molto complesso da gestire. I libri, i dizionari delle piante, i forum e le community di giardinieri sono le fonti più importanti per ricavare queste notizie.
Guida Houzz: 11 Cose Indispensabili da Sapere per Potare le Rose
Se avete davvero voglia di dare una marcia in più al vostro giardino o balcone non c’è niente di meglio dell’anticipazione delle semine. In particolare nell’orto seminare sotto vetro in inverno è la prassi, poiché garantisce piantine già forti e ben cresciute a marzo, alla fine dei geli. Le giovani plantule si mettono a dimora al rialzarsi delle temperature e fioriscono e fruttificano già molto presto. Se siete davvero abili e molto organizzati distanziate di quindici giorni le semine per avere piante fiorite a lungo. L’ideale è ripartire ogni bustina in tre o quattro tornate. I giardinieri professionisti lo fanno abitualmente con le annuali per poterle sostuire nel momento in cui si spengono.
Come dice cri, la semina anticipata “richiede attenzione, bagnare solo nelle ore calde, fare attenzione a muffe e marciumi”. Questi sono infatti molto pericolosi dove c’è poca circolazione d’aria come nelle serre. Sconsiglierei di annaffiare nelle ore calde, poiché li favorisce, ma al levar del sole.
Non bisogna scoraggiarsi per le difficoltà, e mettere in conto che se non si hanno le attrezzature giuste e una buona organizzazione si andrà incontro a molte perdite. Anche una gelata o una grandinata a sorpresa possono essere fatali, ma ogni giardiniere ne è consapevole. “A volte mi domando se ne valga la pena, se tutto questo lavoro porti poi a piante più forti… ad oggi mi son sempre detta di no…”.
Invece la pena ne vale, eccome!
E ora, tocca a te: hai altri dubbi? Scrivili nei Commenti qui sotto!
Non bisogna scoraggiarsi per le difficoltà, e mettere in conto che se non si hanno le attrezzature giuste e una buona organizzazione si andrà incontro a molte perdite. Anche una gelata o una grandinata a sorpresa possono essere fatali, ma ogni giardiniere ne è consapevole. “A volte mi domando se ne valga la pena, se tutto questo lavoro porti poi a piante più forti… ad oggi mi son sempre detta di no…”.
Invece la pena ne vale, eccome!
E ora, tocca a te: hai altri dubbi? Scrivili nei Commenti qui sotto!
Emanuela