La Casa a Misura di Bambino. Le Mamme Svelano i Loro Barbatrucchi
Come rendere la casa un ambiente divertente e sicuro anche per i piccoli? Ce lo dicono le mamme della Community di Houzz
In occasione della festa della mamma abbiamo pensato di chiedere proprio a loro quali fossero gli accorgimenti presi in casa con l’arrivo dei figli: «C’erano una volta i ricordi di viaggio, i libri sul tavolino e sul comodino accanto al letto e anche qualche candela. Poi sei anni fa è arrivata la mia prima bimba e via tutto, un vero terremoto», ci racconta Chiara nella discussione avviata apposta sul tema.
Da quando sono dei bebè a quando diventano grandi, la casa va inevitabilmente, chi con più o meno dedizione, modificata per il benessere dei bambini (e il quieto vivere dei genitori).
«La stanza delle mie figlie (che ora hanno 11 e 13 anni) ha seguito la loro crescita: prima lettini piccoli e bassi, armadietti ad altezza bambino, scaffali per libri e giochi tutto a portata di mano; crescendo la camera è stata trasformata secondo i loro desideri: letto a castello, armadi ampi, libreria e scrivania. Quando cresceranno forse mi toccherà cambiare ancora… Chissà… Work in progress!», dice archèTìpe.
Dalla forma rotonda o ovale per i mobili bassi, come ad esempio il tavolino del salotto (consiglio di info_ferrari_ce) alla stanza “jolly” di Roberta Tognoni, adibita prima al gioco e poi diventata uno studio, per arrivare al grande uso di mobili Ikea da parte di mae1114 «tanto sono programmati per durare non più di un’infanzia di bambino – racconta – quindi sapendo che non sarebbero sopravvissuti oltre quel tot di anni affronto a cuor sereno scontri di macchinine, pennellate di tempera e cerniere maltrattate dal continuo apri e chiudi».
Diversi sono i consigli e gli stratagemmi delle mamme della Community di Houzz, ma tutte concordano su un punto, riassunto in una frase da Sabina Maffei: «Seguite le passioni dei vostri bambini man mano che crescono, anche attraverso la creazione di spazi adatti a esprimere la loro personalità». Di seguito abbiamo raccolto l’esperienza di 9 mamme (italiane e non) protagoniste della serie My Houzz. Interessanti spunti di riflessione per tutti i genitori.
Da quando sono dei bebè a quando diventano grandi, la casa va inevitabilmente, chi con più o meno dedizione, modificata per il benessere dei bambini (e il quieto vivere dei genitori).
«La stanza delle mie figlie (che ora hanno 11 e 13 anni) ha seguito la loro crescita: prima lettini piccoli e bassi, armadietti ad altezza bambino, scaffali per libri e giochi tutto a portata di mano; crescendo la camera è stata trasformata secondo i loro desideri: letto a castello, armadi ampi, libreria e scrivania. Quando cresceranno forse mi toccherà cambiare ancora… Chissà… Work in progress!», dice archèTìpe.
Dalla forma rotonda o ovale per i mobili bassi, come ad esempio il tavolino del salotto (consiglio di info_ferrari_ce) alla stanza “jolly” di Roberta Tognoni, adibita prima al gioco e poi diventata uno studio, per arrivare al grande uso di mobili Ikea da parte di mae1114 «tanto sono programmati per durare non più di un’infanzia di bambino – racconta – quindi sapendo che non sarebbero sopravvissuti oltre quel tot di anni affronto a cuor sereno scontri di macchinine, pennellate di tempera e cerniere maltrattate dal continuo apri e chiudi».
Diversi sono i consigli e gli stratagemmi delle mamme della Community di Houzz, ma tutte concordano su un punto, riassunto in una frase da Sabina Maffei: «Seguite le passioni dei vostri bambini man mano che crescono, anche attraverso la creazione di spazi adatti a esprimere la loro personalità». Di seguito abbiamo raccolto l’esperienza di 9 mamme (italiane e non) protagoniste della serie My Houzz. Interessanti spunti di riflessione per tutti i genitori.
Mamma: Sabina Maffei
Figlia: Costanza, 7 anni
Dove: Milano
«Da quando è nata Costanza abbiamo cambiato 4 case in 7 anni. Sono sempre stati loft, con scale e finestre ad altezza bambino, che quindi hanno richiesto accorgimenti in termini di sicurezza.
Ho sempre creato per lei camere colorate, ma che potessero facilmente essere modificate man mano che cresceva. Per esempio gli sticker murali consentono facilmente di modificare la decorazione secondo l’età; poi aggiungere via via piccoli dettagli scelti da loro, come cuscini, ghirlande, stampe… che personalizzano una stanza senza doverla ripensare completamente.
L’idea furba nella prima cameretta era stato un pallet levigato con un cuscino maxi montato sopra. Io lo usavo come fasciatoio e Cos come divanetto per giocare.
Altra buona idea è ricavare sempre un angolo tutto per lui/lei, sia che si tratti di un’intera stanza, un piccolo spazio, un angolo del salotto o un sottoscala, dove posizionare il tappetone per giocare o la sua poltroncina. Se poi si può aggiungere una tenda e trasformarlo in nascondiglio, faremo la sua gioia!».
Leggi l’Ideabook di tutta la casa dove abitano Sabina e Costanza
Figlia: Costanza, 7 anni
Dove: Milano
«Da quando è nata Costanza abbiamo cambiato 4 case in 7 anni. Sono sempre stati loft, con scale e finestre ad altezza bambino, che quindi hanno richiesto accorgimenti in termini di sicurezza.
Ho sempre creato per lei camere colorate, ma che potessero facilmente essere modificate man mano che cresceva. Per esempio gli sticker murali consentono facilmente di modificare la decorazione secondo l’età; poi aggiungere via via piccoli dettagli scelti da loro, come cuscini, ghirlande, stampe… che personalizzano una stanza senza doverla ripensare completamente.
L’idea furba nella prima cameretta era stato un pallet levigato con un cuscino maxi montato sopra. Io lo usavo come fasciatoio e Cos come divanetto per giocare.
Altra buona idea è ricavare sempre un angolo tutto per lui/lei, sia che si tratti di un’intera stanza, un piccolo spazio, un angolo del salotto o un sottoscala, dove posizionare il tappetone per giocare o la sua poltroncina. Se poi si può aggiungere una tenda e trasformarlo in nascondiglio, faremo la sua gioia!».
Leggi l’Ideabook di tutta la casa dove abitano Sabina e Costanza
Mamma: Viola Bufano
Figlio: Pablo, 15 mesi
Dove: Napoli
«Ci siamo trasferiti nella nostra nuova casa di “campagna in città” un mese e mezzo prima che nascesse il piccolo [la casa in foto è della mamma di Viola, ndr]. L’abitazione era ancora piuttosto spoglia, con pochi arredi e oggetti, e questo ha aiutato quando il piccolo terremoto chiamato Pablo ha iniziato prima a gattonare a 6 mesi e poi a camminare a 11 mesi.
Siamo fortunati ad avere un giardino con piccolo orto proprio fuori casa, una grande valvola di sfogo per Pablo e la sua proverbiale curiosità, la voglia di uscire e stare all’aria aperta. L’unica insidia della casa sono i mobili bassi della cucina che Pablo cerca sempre di aprire, ma abbiamo rimediato con le cinghiette della serie Patrull che vendono da Ikea.
Per il resto, il fatto che la casa sia rimasta abbastanza minimal ha permesso di godercela tantissimo anche con Pablo, senza troppe preoccupazioni!».
My Houzz: Barocco Napoletano per un Tè Con gli Artisti
Figlio: Pablo, 15 mesi
Dove: Napoli
«Ci siamo trasferiti nella nostra nuova casa di “campagna in città” un mese e mezzo prima che nascesse il piccolo [la casa in foto è della mamma di Viola, ndr]. L’abitazione era ancora piuttosto spoglia, con pochi arredi e oggetti, e questo ha aiutato quando il piccolo terremoto chiamato Pablo ha iniziato prima a gattonare a 6 mesi e poi a camminare a 11 mesi.
Siamo fortunati ad avere un giardino con piccolo orto proprio fuori casa, una grande valvola di sfogo per Pablo e la sua proverbiale curiosità, la voglia di uscire e stare all’aria aperta. L’unica insidia della casa sono i mobili bassi della cucina che Pablo cerca sempre di aprire, ma abbiamo rimediato con le cinghiette della serie Patrull che vendono da Ikea.
Per il resto, il fatto che la casa sia rimasta abbastanza minimal ha permesso di godercela tantissimo anche con Pablo, senza troppe preoccupazioni!».
My Houzz: Barocco Napoletano per un Tè Con gli Artisti
Mamma: Sara Sánchez
Figlio: Dani, 2 anni
Dove: Albalat dels Sorells, vicino a Valencia, Spagna
«Con l’arrivo di Dani ho cambiato molte cose in casa: ad esempio è stato pensato uno spazio specifico per i giochi e abbiamo persino adattato uno dei bagni alle sue misure e necessità. Siamo stati fortunati che il progetto architettonico originale fosse flessibile, così abbiamo potuto pensare e attuare le modifiche da fare».
Figlio: Dani, 2 anni
Dove: Albalat dels Sorells, vicino a Valencia, Spagna
«Con l’arrivo di Dani ho cambiato molte cose in casa: ad esempio è stato pensato uno spazio specifico per i giochi e abbiamo persino adattato uno dei bagni alle sue misure e necessità. Siamo stati fortunati che il progetto architettonico originale fosse flessibile, così abbiamo potuto pensare e attuare le modifiche da fare».
Mamma: Flavia Imperatore
Figlia: Elisa, 5 anni
Dove: Soccavo (NA)
«Da quando è nata mia figlia Elisa, questa è la seconda casa che cambiamo. Ci siamo trasferiti qui quando lei aveva 3 anni e la prima cosa che ho voluto per lei è stata una stanza dei giochi a sua misura, con un tappeto su cui stendersi, un tavolino basso con delle sedioline per disegnare e tutti i suoi peluche. Ammetto che non ho fatto grandi cambiamenti in casa se non quelli di dedicare dei nuovi spazi al nuovo componente della famiglia e di mettere in sicurezza oggetti come librerie o scarpiere che ho fatto fissare al muro in modo che non si rovescino. Ho cercato poi di porre gli oggetti per lei funzionali a sua misura, come ad esempio un gancio nel guardaroba alla sua altezza così che lei possa prendere e riporre il suo cappotto in autonomia».
A Casa di… Flavia Imperatore, la Foodblogger in Arte Misya
Figlia: Elisa, 5 anni
Dove: Soccavo (NA)
«Da quando è nata mia figlia Elisa, questa è la seconda casa che cambiamo. Ci siamo trasferiti qui quando lei aveva 3 anni e la prima cosa che ho voluto per lei è stata una stanza dei giochi a sua misura, con un tappeto su cui stendersi, un tavolino basso con delle sedioline per disegnare e tutti i suoi peluche. Ammetto che non ho fatto grandi cambiamenti in casa se non quelli di dedicare dei nuovi spazi al nuovo componente della famiglia e di mettere in sicurezza oggetti come librerie o scarpiere che ho fatto fissare al muro in modo che non si rovescino. Ho cercato poi di porre gli oggetti per lei funzionali a sua misura, come ad esempio un gancio nel guardaroba alla sua altezza così che lei possa prendere e riporre il suo cappotto in autonomia».
A Casa di… Flavia Imperatore, la Foodblogger in Arte Misya
Mamma: Karina Kaliwoda
Figlio: Levi, 2 anni
Dove: Amburgo, Germania
«Abbiamo fatto diverse modifiche da quando Levi è nato: io sono una perfezionista, attenta al minimo dettaglio, e amo il bianco e nero [basta vedere il suo blog Oh what a Romm, ndr].
Con il suo arrivo abbiamo dovuto abituarci al disordine e ai giocattoli iper colorati, che di certo non si coordinano con lo stile sobrio della casa. Inizialmente ero infastidita, ma mi è passato in fretta: con l’arrivo dei bambini ti rendi conto che non tutto può essere perfetto e che l’appagamento è dato da altro!».
Figlio: Levi, 2 anni
Dove: Amburgo, Germania
«Abbiamo fatto diverse modifiche da quando Levi è nato: io sono una perfezionista, attenta al minimo dettaglio, e amo il bianco e nero [basta vedere il suo blog Oh what a Romm, ndr].
Con il suo arrivo abbiamo dovuto abituarci al disordine e ai giocattoli iper colorati, che di certo non si coordinano con lo stile sobrio della casa. Inizialmente ero infastidita, ma mi è passato in fretta: con l’arrivo dei bambini ti rendi conto che non tutto può essere perfetto e che l’appagamento è dato da altro!».
Mamma: Paola Rampazzo
Figlio: Tito, 20 mesi
Dove: Asiago (VI)
«Quando Tito era appena nato (0-6 mesi) ho sostituito il tappeto di mucca in soggiorno con un grande materasso in gommapiuma ricoperto da un vecchio sacco piumone.
Dai 6 mesi ad oggi ho introdotto, sempre in soggiorno, una grande scatola di legno contenente tutti i suoi giochi e un tavolino fai da te dotato di due cavità rettangolari. Qui ho infilato delle bacinelle che riempio con pasta, riso, lenticchie… e Tito passa beatamente il suo tempo a giocare travasando i vari elementi da una parte all’altra.
Ho svuotato le ante della cucina più basse per metterci terrine, pentole, mestoli per permettergli di giocare liberamente con materiali che lo attraggono senza il rischio di farsi male. Questi accorgimenti aiutano i bambini a interagire con la quotidianità della famiglia, aumentando così attenzione e curiosità.
Nel mobile porta Tv sono stati messi i suoi libri e il necessario per colorare. Nella taverna, adibita a ripostiglio stiamo preparando una piccola parete da arrampicata».
My Houzz: Ad Asiago, Casa Creativa Low Cost con Finale a Sorpresa
Figlio: Tito, 20 mesi
Dove: Asiago (VI)
«Quando Tito era appena nato (0-6 mesi) ho sostituito il tappeto di mucca in soggiorno con un grande materasso in gommapiuma ricoperto da un vecchio sacco piumone.
Dai 6 mesi ad oggi ho introdotto, sempre in soggiorno, una grande scatola di legno contenente tutti i suoi giochi e un tavolino fai da te dotato di due cavità rettangolari. Qui ho infilato delle bacinelle che riempio con pasta, riso, lenticchie… e Tito passa beatamente il suo tempo a giocare travasando i vari elementi da una parte all’altra.
Ho svuotato le ante della cucina più basse per metterci terrine, pentole, mestoli per permettergli di giocare liberamente con materiali che lo attraggono senza il rischio di farsi male. Questi accorgimenti aiutano i bambini a interagire con la quotidianità della famiglia, aumentando così attenzione e curiosità.
Nel mobile porta Tv sono stati messi i suoi libri e il necessario per colorare. Nella taverna, adibita a ripostiglio stiamo preparando una piccola parete da arrampicata».
My Houzz: Ad Asiago, Casa Creativa Low Cost con Finale a Sorpresa
Mamma: Nicoletta Gigli
Figlia: Fiammetta, 30 anni
Dove: Roma
«L’arrivo di mia figlia non mi fece sconvolgere la mia casa. Ritengo infatti che i bambini imparino (con l’aiuto dei genitori) a muoversi all’interno della casa per giocare e divertirsi liberamente.
L’insidia maggiore della mia abitazione erano sicuramente le scale: per un periodo ne ho protetto l’accesso con un cancelletto in legno. Appena Fiammetta ha iniziato a gattonare le ho mostrato come salire e scendere (in retromarcia!). Devo ammettere che ha imparato prima a far le scale che a camminare…
Il grande tavolo basso al centro del salone era il suo luogo preferito di gioco. Avere un tavolo grande (da cui però avevo tolto gli oggetti fragili) a dimensione di bambini è un’ottima soluzione per farli partecipare alla vita familiare, seduti a terra su un tappeto.
La sua cameretta era stata arredata con allegria e avevo rivestito le pareti con una carta da parati plastificata su cui potesse scrivere e disegnare. Ha coltivato una grande passione per il disegno e ora fa l’architetto anche lei».
My Houzz: 3 Generazioni di Architetti e la Villa da Film all‘Eur
Figlia: Fiammetta, 30 anni
Dove: Roma
«L’arrivo di mia figlia non mi fece sconvolgere la mia casa. Ritengo infatti che i bambini imparino (con l’aiuto dei genitori) a muoversi all’interno della casa per giocare e divertirsi liberamente.
L’insidia maggiore della mia abitazione erano sicuramente le scale: per un periodo ne ho protetto l’accesso con un cancelletto in legno. Appena Fiammetta ha iniziato a gattonare le ho mostrato come salire e scendere (in retromarcia!). Devo ammettere che ha imparato prima a far le scale che a camminare…
Il grande tavolo basso al centro del salone era il suo luogo preferito di gioco. Avere un tavolo grande (da cui però avevo tolto gli oggetti fragili) a dimensione di bambini è un’ottima soluzione per farli partecipare alla vita familiare, seduti a terra su un tappeto.
La sua cameretta era stata arredata con allegria e avevo rivestito le pareti con una carta da parati plastificata su cui potesse scrivere e disegnare. Ha coltivato una grande passione per il disegno e ora fa l’architetto anche lei».
My Houzz: 3 Generazioni di Architetti e la Villa da Film all‘Eur
Mamma: Prue Walstab
Figli: Max, 14 anni e Mimi, 10 anni
Dove: Brighton East, Australia
«Il mio stile d’arredo è cambiato molto da quando i miei due figli erano piccoli ad oggi. All’inizio la mia casa era semplice: la praticità veniva prima dell’estetica. I giocattoli hanno preso il sopravvento, il tempo non era molto e tenere tutto perfettamente in ordine è passato in secondo piano.
Ora che sono più grandi posso permettermi di arredare senza paura che macchino i tessili con i colori o rompano una lampada, nonostante gli debba ancora sempre ricordare di togliersi le scarpe quando salgono sul divano. Sono tornata a esporre su mobili e tavolini oggetti “fragili” e a pensare allo stile da dare alla mia casa.
La parte più difficile ora è imparare a dare loro la libertà di personalizzare i propri spazi. Non gli ho ancora permesso di appendere i poster sul muro, ma so che quel giorno sta per arrivare».
Ora tocca a te! Come ha influito sul tuo stile di arredo l’arrivo di uno o più figli? Che modifiche hai fatto? Raccontacelo nei Commenti qui sotto.
Trova altre idee e consigli per la cameretta
Figli: Max, 14 anni e Mimi, 10 anni
Dove: Brighton East, Australia
«Il mio stile d’arredo è cambiato molto da quando i miei due figli erano piccoli ad oggi. All’inizio la mia casa era semplice: la praticità veniva prima dell’estetica. I giocattoli hanno preso il sopravvento, il tempo non era molto e tenere tutto perfettamente in ordine è passato in secondo piano.
Ora che sono più grandi posso permettermi di arredare senza paura che macchino i tessili con i colori o rompano una lampada, nonostante gli debba ancora sempre ricordare di togliersi le scarpe quando salgono sul divano. Sono tornata a esporre su mobili e tavolini oggetti “fragili” e a pensare allo stile da dare alla mia casa.
La parte più difficile ora è imparare a dare loro la libertà di personalizzare i propri spazi. Non gli ho ancora permesso di appendere i poster sul muro, ma so che quel giorno sta per arrivare».
Ora tocca a te! Come ha influito sul tuo stile di arredo l’arrivo di uno o più figli? Che modifiche hai fatto? Raccontacelo nei Commenti qui sotto.
Trova altre idee e consigli per la cameretta
Figlio: Lorenzo, 3 anni
Dove: Napoli
«Una delle prime cose che ho deciso di fare sono i letti grandi su pedane di legno basse. Non ho mai amato i letti alti, ma è stata una scelta per mio figlio. Renderlo autonomo nel salire e scendere o passare da un letto a un altro è stato fondamentale.
Spesso si sveglia di notte e mi raggiunge senza ostacoli, sale sul mio letto e si infila sotto le coperte. Ovviamente questo elimina anche il rischio che cada da un letto alto mentre dorme. Le culle non mi sono mai piaciute, mi danno l’idea di una gabbia.
Un altro accorgimento a misura di bambino che ho aggiunto son delle pareti grigio scure in cucina, dove Lorenzo può disegnarci sopra con dei gessetti colorati. Chiaramente i contro sono che non sempre si limita alle pareti grigie lavabili ma anche al resto della casa… I pro invece sono il fatto che mentre cucino posso averlo sott’occhio e non necessariamente davanti ai cartoni».
My Houzz: Il Mondo Industrial-Vintage di Simona