Ispirazioni: Frida Kahlo, dal Messico alla Conquista del Mondo

La sua iconografia, la sua opulenza decorativa, gli amori e i dolori, sono solo alcuni degli aspetti di un'artista unica: meravigliosa Frida

Claudia Schiera 26 maggio 2015

Design Writer. Collaboratore Houzz Magazine. Architetto, giornalista e stylist, collaboro sia per progetti cartacei sia per progetti web. Mente lombarda e cuore siciliano, amo il mondo dell'interior design. Collaboro con diverse testate per cui mi occupo di arredamento, tendenze e design. Design Writer. I'm a Houzz Magazine contributor. Architect, writer and interior stylist, lombard mind and sicilian heart. I absolutely adore interior design. I write for several newspapers and magazines dealing with new trends in furnishings and design.

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Una donna, un simbolo, un’icona del contemporaneo. Artista messicana nata nel 1907, Frida Kahlo è diventata l’interprete liberale di un’avanguardia artistica che dal centro America ha conquistato il mondo, tanto da farla diventare uno dei più rilevanti protagonisti del ventesimo secolo. Lottatrice impavida, innovatrice libera e originale, ha affrontato la vita fra dolore e coraggio – afflitta dalla malattia fin dalla nascita – componendo un universo simbolico che da Coyoacán, sobborgo di Città del Messico, si è aperto al resto del mondo.
Tutto di Frida è diventato, negli anni, simbologia e mito.
Dai suoi abiti così tanto amati e “osservati” anche dalle case di moda e dalle riviste più gettonate – indimenticabile la copertina iconica del 2013 per Vogue Paris realizzata con una foto di Nickolas Muray del 1939, in cui Frida veniva ritratta seduta su una panchina bianca –, ai suoi ornamenti come gli ex‐voto e i retablo messicani (piccoli quadri a olio che rappresentano la Madonna o i Santi), ma anche i suoi personaggi che tanto hanno contribuito nel creare il suo stile così personale e fortemente eclettico.
Un abaco prezioso fatto di simboli, colori, amori, passioni, folclore messicano e ingredienti culinari – con cui deliziava i suoi tanti commensali – che hanno disegnato una figura meravigliosamente complessa e hanno consacrato nel corso degli ultimi dieci anni “Frida”: la star mondiale.

Cuore pulsante e costante punto di riferimento è stata la meravigliosa Casa Azula Coyoacán, luogo magico dalle pareti blu dove l’artista nacque e ritornò a vivere nel 1940.
Dal 1958 Museo Frida Kahlo è lo scrigno prezioso dei suoi lavori, ma non solo, al suo interno sono esposte le opere di Diego Rivera (il marito/amante, continua fonte di dannazione e di ispirazione per Frida) di Paul Klee, di Marcel Duchamp e di Yves Tanguy, solo per citarne alcuni.
Casa Azul è il legame “di sempre e per sempre” con la terra natia.
È l’autobiografia costruita della stessa artista.
È il luogo in cui le sue creazioni hanno trovato compimento, in una danza di opposti fra mondo interiore e mondo reale, in cui l’arte era vita e la vita era arte.

Le Klein

Uno stile unico, ricco e surrealista che ha influenzato anche il mondo dell’arredo da sempre attento a questo genere di contaminazioni.
Perché come amava dire lei «Rebellion con todo lo que te encadena».
Quindi libertà da ogni catena stilistica e decorativa, verso un genere unico da bilanciare accuratamente, ma che non conosce confini.

Astleford Interiors, Inc.

E come nei suoi quadri, superfici “accese” dai toni densi e pieni intervallate da “personaggi” e oggetti, così sono gli spazi, vestiti di pietra grezza e interrotti da interessanti cornici a contrasto.

Elad Gonen

Imprescindibile la vibrazione del blu, ricorrente nelle sue opere.
Colore portante nella Casa Museo di Coyoacán, chiamata per l’appunto Casa Blu.

Un blu cobalto intenso che avvolge i muri perimetrali aprendoli al contrasto con la forte e incontaminata vegetazione tipica del Messico.

Your Color Diva

Larcade Larcade, Interior Design and Color

Colori naturalmente brillanti, accesi dalla luce e sottoposti a contrasti arditi.
E come in certe sue opere questo desiderio imprescindibile di contenere “quanto più possibile”.

Larcade Larcade, Interior Design and Color

House + House Architects

Sovrapposizioni, unioni ardite e stratificazioni di figure.
Come ad esempio la ceramica e i mattoni nella loro doppia valenza grafica e decorativa.

Il blu, il giallo, il rosa intenso e i simboli più noti del bacino folcloristico del centro America, costante fonte di ispirazione per Frida.

E poi il rosso e il verde, così sentiti e ricorrenti. Più volte l’artista si è ritratta con indosso una gonna color giada con una camicetta rossa, identificandosi in tal modo con la dea Coatlique.

Giffin & Crane General Contractors, Inc.

KuDa Photography

Come negli abiti, simboli politici e femministi, così in tutto ciò che la circondava, si percepiva una ricerca e una sperimentazione continua verso un gusto estetico che per quanto intriso di tradizione messicana, era molto diverso dai canoni dei suoi anni.

Una rappresentazione di se stessa, dei suoi luoghi e della sua poetica decisa molto forte e più che mai attuale oggi.

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Commenti (3)

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Arturo Giganti

Colori mediterranei che esaltano la luce e la tragicità esaltante del colore. Uno stile certamente non replicabile in ogni ambiente ma che non stonerà in nessun Sud del mondo.

2 Mi piace 13 giugno 2015 alle 22.28