I 10 Soggiorni Italiani più Amati su Houzz
Pareti in pietra, vetrate stile atelier e tanto bianco fanno da comune denominatore alle foto preferite dalla Community
Luogo del relax e della condivisione per eccellenza, il soggiorno è l’anima della casa, dove gli italiani trascorrono in media più tempo. Tant’è che la metà degli interventi di ristrutturazione si concentrano proprio su questa stanza: la ricerca Houzz&Home 2019 mostra come investe sul suo miglioramento un buon 52% di coloro che ristrutturano casa. La ragione è insita nella sua natura multifunzionale e sempre più fluida: un ambiente che accoglie la vita quotidiana ma anche di rappresentanza, uno spazio da plasmare bilanciando gusto ed esigenze, per questo nella sua progettazione si ricerca la migliore mescolanza tra praticità ed estetica.
Scopriamo assieme quali sono le foto di soggiorni preferite dalla Community di Houzz in questi ultimi mesi e perché i lavori di questi professionisti italiani ci hanno conquistati.
Scopriamo assieme quali sono le foto di soggiorni preferite dalla Community di Houzz in questi ultimi mesi e perché i lavori di questi professionisti italiani ci hanno conquistati.
2. Cucinare in una scatola trasparente
Architetti: T+T Architettura
Dove: Monza
Una vetrata separa la cucina da tutto il resto, la zona giorno è un composto di spazi integrati ma separati. Da notare la scelta della carta da parati prospettica che crea un’incredibile illusione ottica. Riveste una porta e là dietro, mimetizzata, si cela la camera padronale.
Particolarità del soggiorno.«La cucina per esigenze normative e desiderate del cliente non poteva essere chiusa da muri, pertanto ho progettato una struttura in ferro e vetro che permettesse una permeabilità visiva di dialogo con il soggiorno. I mobili e la penisola della cucina sono stati frutto di una progettazione su misura e realizzata da una ditta artigiana di nostra fiducia.
Il disegno prospettico della carta da parati dona profondità all’accesso della camera rispondendo alla richiesta del cliente di creare una zona “filtro” tra il soggiorno e la camera padronale. Il tutto è stato oggetto di una ricerca approfondita per selezionare un disegno che rispondesse perfettamente a tale richiesta, senza anteporre alla camera padronale un disimpegno tradizionale».
L’estetica scelta. «L’estetica è quella di una casa moderna che trasmette “calore”. Credo che l’unione tra uno stile minimal/industriale dato dalla combinazione ferro-vetro e un segno più classico che traspare dall’immagine scelta per la carta da parati rappresentino il raggiungimento dell’obiettivo».
Leggi di più: Il Living di 50Mq Con Cucina a Vetri Senza Muri da 6mila Euro
Architetti: T+T Architettura
Dove: Monza
Una vetrata separa la cucina da tutto il resto, la zona giorno è un composto di spazi integrati ma separati. Da notare la scelta della carta da parati prospettica che crea un’incredibile illusione ottica. Riveste una porta e là dietro, mimetizzata, si cela la camera padronale.
Particolarità del soggiorno.«La cucina per esigenze normative e desiderate del cliente non poteva essere chiusa da muri, pertanto ho progettato una struttura in ferro e vetro che permettesse una permeabilità visiva di dialogo con il soggiorno. I mobili e la penisola della cucina sono stati frutto di una progettazione su misura e realizzata da una ditta artigiana di nostra fiducia.
Il disegno prospettico della carta da parati dona profondità all’accesso della camera rispondendo alla richiesta del cliente di creare una zona “filtro” tra il soggiorno e la camera padronale. Il tutto è stato oggetto di una ricerca approfondita per selezionare un disegno che rispondesse perfettamente a tale richiesta, senza anteporre alla camera padronale un disimpegno tradizionale».
L’estetica scelta. «L’estetica è quella di una casa moderna che trasmette “calore”. Credo che l’unione tra uno stile minimal/industriale dato dalla combinazione ferro-vetro e un segno più classico che traspare dall’immagine scelta per la carta da parati rappresentino il raggiungimento dell’obiettivo».
Leggi di più: Il Living di 50Mq Con Cucina a Vetri Senza Muri da 6mila Euro
3. Fondersi con la storia
Interior designer: Massardi
Dove: Milano
La parete in pietra ospita il camino e dialoga in simbiosi con gli altri attori della scena: dalle travi sbiancate al pavimento in pietra, dal tavolo in legno grezzo ai divani in tinta. A illuminare la zona, poche luci soffuse, due applique e una piantana – un lampadario avrebbe distolto l’attenzione.
E così riusciamo a immaginare il passato di questa casa storica.
Interior designer: Massardi
Dove: Milano
La parete in pietra ospita il camino e dialoga in simbiosi con gli altri attori della scena: dalle travi sbiancate al pavimento in pietra, dal tavolo in legno grezzo ai divani in tinta. A illuminare la zona, poche luci soffuse, due applique e una piantana – un lampadario avrebbe distolto l’attenzione.
E così riusciamo a immaginare il passato di questa casa storica.
4. Non un semplice lucernaio
Architetti: Fabricamus Architettura e Ingegneria
Dove: Foligno (PG)
Chi non vorrebbe perdersi a osservare il cielo, comodamente seduto in poltrona? In questo soggiorno l’altezza è stata modellata con ingegno intorno alla luce. Il lucernario particolare consente un’illuminazione zenitale che inonda l’ambiente di luce e conduce lo sguardo lontano. Linee architettoniche ultra-contemporanee e arredamento moderno si armonizzano.
Particolarità del soggiorno. «L’aspetto più importante su cui ho puntato per gli spazi interni è costituito da un “vuoto” centrale, ovvero uno spazio a doppia altezza (anzi, tripla) che culmina in un lucernario molto grande, da cui entra una luce zenitale di grande effetto. Anche il piano primo si affaccia sul soggiorno per mezzo di questo “vuoto” centrale, e quindi anche dalla zona notte si può vedere il cielo attraverso il lucernario».
L’estetica scelta. «Gli interni sono ispirati al linguaggio minimalista contemporaneo, anche se la soluzione del “vuoto centrale” è ispirata all’impluvium romano, ovvero il cortile situato all’ingresso della domus e aperto sul cielo, con funzione di raccolta dell’acqua piovana. In questo caso potremmo dire… “impluvium di luce”»
Architetti: Fabricamus Architettura e Ingegneria
Dove: Foligno (PG)
Chi non vorrebbe perdersi a osservare il cielo, comodamente seduto in poltrona? In questo soggiorno l’altezza è stata modellata con ingegno intorno alla luce. Il lucernario particolare consente un’illuminazione zenitale che inonda l’ambiente di luce e conduce lo sguardo lontano. Linee architettoniche ultra-contemporanee e arredamento moderno si armonizzano.
Particolarità del soggiorno. «L’aspetto più importante su cui ho puntato per gli spazi interni è costituito da un “vuoto” centrale, ovvero uno spazio a doppia altezza (anzi, tripla) che culmina in un lucernario molto grande, da cui entra una luce zenitale di grande effetto. Anche il piano primo si affaccia sul soggiorno per mezzo di questo “vuoto” centrale, e quindi anche dalla zona notte si può vedere il cielo attraverso il lucernario».
L’estetica scelta. «Gli interni sono ispirati al linguaggio minimalista contemporaneo, anche se la soluzione del “vuoto centrale” è ispirata all’impluvium romano, ovvero il cortile situato all’ingresso della domus e aperto sul cielo, con funzione di raccolta dell’acqua piovana. In questo caso potremmo dire… “impluvium di luce”»
5. Candida fluidità
Architetti: Studio 209a Zoppi+Associati
Dove: Verona
Una zona giorno open space dalla forma rettangolare può riservare delle complessità, specialmente per la suddivisione degli spazi. Qui convivono felicemente cucina, sala da pranzo e area tv, delimitate esclusivamente dai tappeti. Per non sovraccaricare lo spazio la scelta è caduta su un arredamento total white che regala un senso di ariosità.
Architetti: Studio 209a Zoppi+Associati
Dove: Verona
Una zona giorno open space dalla forma rettangolare può riservare delle complessità, specialmente per la suddivisione degli spazi. Qui convivono felicemente cucina, sala da pranzo e area tv, delimitate esclusivamente dai tappeti. Per non sovraccaricare lo spazio la scelta è caduta su un arredamento total white che regala un senso di ariosità.
6. L’affermazione dello stile rustrial
Impresa edile: Mungo Srl - Home Restyling
Dove: Milano
Assistiamo a una metamorfosi degli ambienti domestici urbani, che vengono plasmati dalle contaminazioni bucoliche con un tocco spartano. È nato così un nuovo stile definito “rustrial”, connubio tra rustico e industriale. Questa cucina ce ne offre un esempio impeccabile. Le finiture calde e naturali del legno si combinano con elementi più freddi, i metalli – in questo caso l’acciaio – scaldandoli. Un gioco ben equilibrato tra materiali e texture diverse.
Nuovi Trend: Arriva lo Stile Rustrial, il Rustico + Industriale
Impresa edile: Mungo Srl - Home Restyling
Dove: Milano
Assistiamo a una metamorfosi degli ambienti domestici urbani, che vengono plasmati dalle contaminazioni bucoliche con un tocco spartano. È nato così un nuovo stile definito “rustrial”, connubio tra rustico e industriale. Questa cucina ce ne offre un esempio impeccabile. Le finiture calde e naturali del legno si combinano con elementi più freddi, i metalli – in questo caso l’acciaio – scaldandoli. Un gioco ben equilibrato tra materiali e texture diverse.
Nuovi Trend: Arriva lo Stile Rustrial, il Rustico + Industriale
7. Il classico si accende con note pop
Architetto: Elisabetta Pincherle
Dove: Milano
Le case antiche in stile classico, con finiture eleganti e raffinate – come possono essere un parquet a spina di pesce e le decorazioni a stucco che adornano soffitti e pareti – hanno un fascino senza tempo. Ma perché non ravvivarle con collage fotografici e imbottiti dai toni vivaci? Il risultato è sorprendente, senza perdere in stile.
Particolarità del soggiorno. «Il progetto è la rivisitazione in chiave moderna dell’appartamento “borghese” di stile classico: l’edificio è il tipico palazzo milanese dei primi del secolo con stucchi e modanature di pregio. La stanza è dipinta completamente di bianco per evidenziare le ombre e i bassorilievi degli stucchi del soffitto e per evidenziare gli imbotti delle portefinestre/finestre. Si punta sui tessuti in velluto lavabile (tessuto tecnico) di colore fuxia e viola, oltre ad alcuni pezzi vintage come lo scrittoio contro il muro o la poltroncina con le frange».
L’estetica scelta: «Si tratta di un appartamento destinato a una famiglia numerosa con una mamma single. Si è scelto di arredarlo con pochi pezzi, pratici, di qualità e di stile: un’estetica minimal/décor, se così si può definire, da me molto amata».
Architetto: Elisabetta Pincherle
Dove: Milano
Le case antiche in stile classico, con finiture eleganti e raffinate – come possono essere un parquet a spina di pesce e le decorazioni a stucco che adornano soffitti e pareti – hanno un fascino senza tempo. Ma perché non ravvivarle con collage fotografici e imbottiti dai toni vivaci? Il risultato è sorprendente, senza perdere in stile.
Particolarità del soggiorno. «Il progetto è la rivisitazione in chiave moderna dell’appartamento “borghese” di stile classico: l’edificio è il tipico palazzo milanese dei primi del secolo con stucchi e modanature di pregio. La stanza è dipinta completamente di bianco per evidenziare le ombre e i bassorilievi degli stucchi del soffitto e per evidenziare gli imbotti delle portefinestre/finestre. Si punta sui tessuti in velluto lavabile (tessuto tecnico) di colore fuxia e viola, oltre ad alcuni pezzi vintage come lo scrittoio contro il muro o la poltroncina con le frange».
L’estetica scelta: «Si tratta di un appartamento destinato a una famiglia numerosa con una mamma single. Si è scelto di arredarlo con pochi pezzi, pratici, di qualità e di stile: un’estetica minimal/décor, se così si può definire, da me molto amata».
8. Continuum dentro e fuori
Fotografa: Chiara Cadeddu
Dove: Ostuni (BR)
Avere uno spazio esterno, che sia un balcone o un giardino, può essere considerato un non-plus-ultra dell’abitare moderno. I proprietari di questo soggiorno hanno colto questa opportunità e ne hanno fatto un punto di forza. La vetrata a tutta altezza crea un ponte invisibile tra dentro e fuori, la parete in pietra fa eco con l’architettura del giardino. E il soggiorno diventa una perfetta fusione tra indoor e outdoor.
Fotografa: Chiara Cadeddu
Dove: Ostuni (BR)
Avere uno spazio esterno, che sia un balcone o un giardino, può essere considerato un non-plus-ultra dell’abitare moderno. I proprietari di questo soggiorno hanno colto questa opportunità e ne hanno fatto un punto di forza. La vetrata a tutta altezza crea un ponte invisibile tra dentro e fuori, la parete in pietra fa eco con l’architettura del giardino. E il soggiorno diventa una perfetta fusione tra indoor e outdoor.
9. Moltiplicare la luminosità con scelte su misura
Architetto: Tommaso Giunchi
Dove: Milano
Particolarità del soggiorno. «Con la ristrutturazione della casa la cucina è stata aperta sulla zona giorno. Trovo che la distribuzione di tale spazio oggi sia davvero funzionale; pur essendo un unico ambiente, c’è una chiara separazione tra le diverse aree: la cucina da un lato con penisola, la zona pranzo con tavolo al centro e la zona salotto dal lato opposto. In prospettiva a tutti questi ambienti abbiamo allargato la vista e l’accesso al terrazzo, sempre prezioso a Milano.
Lo sfruttamento massimo dello spazio è stato creato anche grazie all’arredo su misura che permette di ottimizzare lo spazio e uniformare eventuali discontinuità delle murature.
Infine, ma non per ultimo, abbiamo analizzato l’orientamento del sole e aperto una finestra originariamente chiusa; tutto l’ambiente è diventato molto luminoso».
L’estetica scelta. «Nell’immagine del salotto si possono notare questi elementi: apertura dell’accesso al terrazzo, la nuova finestra, la lunga panca che “unisce” l’area pranzo creando la seduta lunga del tavolo rettangolare, con il salotto diventando piano di appoggio. Il colore sulle pareti armonizza la scelta dei materiali e aiuta a dare uniformità tra gli ambienti».
Architetto: Tommaso Giunchi
Dove: Milano
Particolarità del soggiorno. «Con la ristrutturazione della casa la cucina è stata aperta sulla zona giorno. Trovo che la distribuzione di tale spazio oggi sia davvero funzionale; pur essendo un unico ambiente, c’è una chiara separazione tra le diverse aree: la cucina da un lato con penisola, la zona pranzo con tavolo al centro e la zona salotto dal lato opposto. In prospettiva a tutti questi ambienti abbiamo allargato la vista e l’accesso al terrazzo, sempre prezioso a Milano.
Lo sfruttamento massimo dello spazio è stato creato anche grazie all’arredo su misura che permette di ottimizzare lo spazio e uniformare eventuali discontinuità delle murature.
Infine, ma non per ultimo, abbiamo analizzato l’orientamento del sole e aperto una finestra originariamente chiusa; tutto l’ambiente è diventato molto luminoso».
L’estetica scelta. «Nell’immagine del salotto si possono notare questi elementi: apertura dell’accesso al terrazzo, la nuova finestra, la lunga panca che “unisce” l’area pranzo creando la seduta lunga del tavolo rettangolare, con il salotto diventando piano di appoggio. Il colore sulle pareti armonizza la scelta dei materiali e aiuta a dare uniformità tra gli ambienti».
10. Quando il colore esalta il genus loci
Architetti: Moncada Rangel
Dove: Isola di Ortigia (SR)
Vivere in un’isola spesso porta a sperimentare con i colori che richiamano il paesaggio: una composizione cromatica fatta di giallo sole, azzurro mare e beige sabbia. È quello che è successo a Ortigia, dove una vecchia dimora di pescatori è stata trasformata in attività ricettiva che fa il pieno di colore. «La casa si trova a pochi metri dal mare di Ortigia, ragione per cui nella scelta delle finiture e dei colori ci siamo orientati verso sfumature intense e decise di blu, di azzurro e di giallo, colori che richiamassero il più possibile il luogo, la terra e il sole che la bacia».
Leggi di più: A Siracusa, i Pro Ridanno Luce a due Appartamenti Vista Mar Ionio
E ora, tocca a te: vota il tuo soggiorno preferito e raccontaci cosa ti ha colpito nei Commenti.
Architetti: Moncada Rangel
Dove: Isola di Ortigia (SR)
Vivere in un’isola spesso porta a sperimentare con i colori che richiamano il paesaggio: una composizione cromatica fatta di giallo sole, azzurro mare e beige sabbia. È quello che è successo a Ortigia, dove una vecchia dimora di pescatori è stata trasformata in attività ricettiva che fa il pieno di colore. «La casa si trova a pochi metri dal mare di Ortigia, ragione per cui nella scelta delle finiture e dei colori ci siamo orientati verso sfumature intense e decise di blu, di azzurro e di giallo, colori che richiamassero il più possibile il luogo, la terra e il sole che la bacia».
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E ora, tocca a te: vota il tuo soggiorno preferito e raccontaci cosa ti ha colpito nei Commenti.
Interior designer: Liadesign
Dove: Milano
La combinazione di scaffali chiusi e aperti incornicia la tv come fosse un’opera d’arte. La libreria essenziale e sospesa valorizza i libri, rendendoli veri protagonisti. Grazie alla palette cromatica neutra e le finiture di pregio, si respira un’atmosfera fresca ma al contempo elegante.
Particolarità del soggiorno. «Ciò che rende particolare e interessante questo progetto è l’uso del colore e della campitura geometrica per definire il volume e le superfici della stanza. È possibile identificare in maniera immediata le diverse zone e funzioni, questo rende l’ambiente dinamico e regala profondità alle superfici bidimensionali».
L’estetica scelta. «La coppia di clienti desiderava una casa con carattere, originalità e uno stile fresco fatto di elementi semplici. L’estetica scelta è quella delle linee semplici e pulite sia negli arredi e complementi che nella composizione dell’intero progetto. Anche il pavimento industriale in teak preesistente è di per sé di grande impatto».