Ikea Hacking, Idee per Personalizzare gli Arredi più Diffusi del Mondo
Trucchi e ispirazioni per modificare il catalogo della celebre multinazionale di arredamento svedese
La formula Ikea, pensata per coniugare il buon design a un prezzo accessibile, ha conquistato tutto il mondo. Non c’è paese, o quasi, che non sia toccato dalla gigantesca catena di distribuzione del colosso svedese. Allo stesso tempo, è quasi impossibile non avere in casa almeno un oggetto, dai mobili ai complementi d’arredo, che non provenga dai suoi cataloghi. Con un rischio che noi tutti conosciamo: quello di imbattersi in abitazioni fotocopia, dove la personalità dei proprietari viene offuscata dalla “notorietà” e dalla larghissima diffusione dei mobili che possiedono. Rimedi in vista?
Certamente. Ad esempio, possiamo prendere ispirazione dalla comunità degli Ikea hackers, una folta schiera di entusiasti del bricolage che condivide su Internet idee e consigli su come modificare, a seconda delle necessità o anche solo per gioco, i pezzi prodotti da questa grande multinazionale. Le soluzioni che abbiamo selezionato per questo Ideabook sono tra le più disparate, ma condividono la stessa praticità e fattibilità di esecuzione. Per un tocco DIY (Do It Yourself, cioè fai da te) alla portata di tutti (o quasi).
Nuovi rivestimenti
Chi avrebbe mai detto, guardando questo salotto ristrutturato dallo studio Brown + Brown Architects, che il divano proviene dal catalogo Ikea? Tutto merito del nuovo rivestimento in tessuto, realizzato da un’azienda lituana, eSlipcovers, specializzata nella produzione di fodere per i principali modelli di divani Ikea.
Chi avrebbe mai detto, guardando questo salotto ristrutturato dallo studio Brown + Brown Architects, che il divano proviene dal catalogo Ikea? Tutto merito del nuovo rivestimento in tessuto, realizzato da un’azienda lituana, eSlipcovers, specializzata nella produzione di fodere per i principali modelli di divani Ikea.
Ante modificate
La cucina è un grande classico dell’Ikea hacking. La grande varietà di modelli, e al tempo stesso la loro linearità (che non spicca per colori e texture stravaganti), si prestano facilmente ad accostamenti imprevisti. In questo living di una grande residenza di Rotterdam, i proprietari a corto di budget hanno optato per una cucina Ikea. Tuttavia, non hanno resistito al desiderio di personalizzarla, e per farlo si sono rivolti al team di Koak Design, specializzato proprio nella modifica su misura delle ante cucina del marchio svedese.
La cucina è un grande classico dell’Ikea hacking. La grande varietà di modelli, e al tempo stesso la loro linearità (che non spicca per colori e texture stravaganti), si prestano facilmente ad accostamenti imprevisti. In questo living di una grande residenza di Rotterdam, i proprietari a corto di budget hanno optato per una cucina Ikea. Tuttavia, non hanno resistito al desiderio di personalizzarla, e per farlo si sono rivolti al team di Koak Design, specializzato proprio nella modifica su misura delle ante cucina del marchio svedese.
Un rivestimento prezioso
Altro caso di Ikea hacking applicato ad un’isola per la cucina. È il top, in questo caso, a essere stato sostituito. La scelta è ricaduta sul rame, materiale nobile, oggi tornato di moda, che resiste bene all’usura nel tempo.
Altro caso di Ikea hacking applicato ad un’isola per la cucina. È il top, in questo caso, a essere stato sostituito. La scelta è ricaduta sul rame, materiale nobile, oggi tornato di moda, che resiste bene all’usura nel tempo.
Particolari invisibili, all’apparenza
La bellezza sta nei dettagli. E quello nascosto in questa foto l’avete scovato? Si tratta della maniglia dell’armadio a vetro sulla destra. I proprietari l’hanno ripensata in pelle e applicata come si trattasse di un cinturino. Una soluzione che quasi non si nota e che in realtà riesce a fare la differenza.
La bellezza sta nei dettagli. E quello nascosto in questa foto l’avete scovato? Si tratta della maniglia dell’armadio a vetro sulla destra. I proprietari l’hanno ripensata in pelle e applicata come si trattasse di un cinturino. Una soluzione che quasi non si nota e che in realtà riesce a fare la differenza.
Tocco rock
Questo mobile contenitore di Ikea è stato rivitalizzato dall’applicazione di una decorazione sul fronte. Per realizzarlo, il proprietario ha prima individuato un disegno che potesse essere compatibile con le dimensioni del pezzo, quindi ha segnato con un pennarello i punti dove ogni singolo chiodo sarebbe dovuto essere posizionato. Successivamente, armandosi di grande pazienza, ha inchiodato con precisione ogni pezzo di metallo. Molto lavoro per un risultato che difficilmente troverà repliche esatte, ma che può senz’altro essere di ispirazione.
Questo mobile contenitore di Ikea è stato rivitalizzato dall’applicazione di una decorazione sul fronte. Per realizzarlo, il proprietario ha prima individuato un disegno che potesse essere compatibile con le dimensioni del pezzo, quindi ha segnato con un pennarello i punti dove ogni singolo chiodo sarebbe dovuto essere posizionato. Successivamente, armandosi di grande pazienza, ha inchiodato con precisione ogni pezzo di metallo. Molto lavoro per un risultato che difficilmente troverà repliche esatte, ma che può senz’altro essere di ispirazione.
Una libreria sospesa
Il designer Stephane Chamard non ci ha rivelato molto sui dettagli operativi del suo intervento a questa libreria Ikea, ma possiamo facilmente intuire come si è mosso: giocando per sottrazione, ha eliminato assi laterali mantenendo un’unica verticale portante, quella centrale. Inoltre, ha segato i ripiani quel tanto che gli bastava per non farli imbarcare (seppure un ancoraggio a parete risulterà necessario). Il risultato, dal sapore geometrico, si distingue per la spiccata originalità.
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Il designer Stephane Chamard non ci ha rivelato molto sui dettagli operativi del suo intervento a questa libreria Ikea, ma possiamo facilmente intuire come si è mosso: giocando per sottrazione, ha eliminato assi laterali mantenendo un’unica verticale portante, quella centrale. Inoltre, ha segato i ripiani quel tanto che gli bastava per non farli imbarcare (seppure un ancoraggio a parete risulterà necessario). Il risultato, dal sapore geometrico, si distingue per la spiccata originalità.
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Piccole trasformazioni per un long seller
Riconoscete la libreria più diffusa al mondo? Certo, stiamo parlando di Billy, uno dei più grandi best seller di Ikea. La proprietaria di questo appartamento di San Francisco, Ana, l’ha personalizzata inserendo dei divisori verticali, perfetti non solo per separare libri, ma anche per accogliere accessori e souvenir.
Riconoscete la libreria più diffusa al mondo? Certo, stiamo parlando di Billy, uno dei più grandi best seller di Ikea. La proprietaria di questo appartamento di San Francisco, Ana, l’ha personalizzata inserendo dei divisori verticali, perfetti non solo per separare libri, ma anche per accogliere accessori e souvenir.
Una Billy inaspettata
Non si direbbe, guardando il gusto mid-century che caratterizza la stanza, che la libreria sullo sfondo non sia originale. Eppure, si tratta di tre librerie Billy, trovate di seconda mano sul sito di Craiglist e modificate nel numero di ripiani e grazie all’inserimento di due ante centrali.
Raccontaci: e tu hai mai modificato un mobile Ikea? Mostracelo con una foto nella sezione dei Commenti!
Non si direbbe, guardando il gusto mid-century che caratterizza la stanza, che la libreria sullo sfondo non sia originale. Eppure, si tratta di tre librerie Billy, trovate di seconda mano sul sito di Craiglist e modificate nel numero di ripiani e grazie all’inserimento di due ante centrali.
Raccontaci: e tu hai mai modificato un mobile Ikea? Mostracelo con una foto nella sezione dei Commenti!