I Segreti delle Rose Che Fioriscono in Autunno
Sapevi che le rose rifioriscono? Sì, se sono a fioritura continua o ripetuta. Guida alle varietà a fioritura autunnale
Per molte rose l’autunno è una stagione ancora più intensa della primavera, tanto che spesso i giardinieri basano la loro scelta sulla possibilità di godersi fiori a fine estate, quando ricominciano le piogge e le temperature si abbassano.
Senza avere la pretesa di dir tutto sulla botanica delle rose, un argomento davvero complesso, a grandi linee possiamo dividere le rose a fioritura autunnale in due macro-categorie: quelle che iniziano a fiorire un po’ tardi ma hanno una seconda fioritura alla fine dell’estate, e quelle che fioriscono abbondantemente in primavera, poi raramente per tutto il corso dell’estate, e di nuovo in autunno, senza però “esplodere” come in primavera. Alcune fioriscono senza sosta, fermandosi solo nei momenti di gran freddo.
Moltissime di queste rose hanno un bonus extra: quello delle bacche, che possono essere usate come materiale decorativo per mazzi e ghirlande.
Senza avere la pretesa di dir tutto sulla botanica delle rose, un argomento davvero complesso, a grandi linee possiamo dividere le rose a fioritura autunnale in due macro-categorie: quelle che iniziano a fiorire un po’ tardi ma hanno una seconda fioritura alla fine dell’estate, e quelle che fioriscono abbondantemente in primavera, poi raramente per tutto il corso dell’estate, e di nuovo in autunno, senza però “esplodere” come in primavera. Alcune fioriscono senza sosta, fermandosi solo nei momenti di gran freddo.
Moltissime di queste rose hanno un bonus extra: quello delle bacche, che possono essere usate come materiale decorativo per mazzi e ghirlande.
Le famose (o famigerate) HT
Si chiamano così Hybrid Tea, abbreviato HT, quegli ibridi che comunemente in Italia vengono definite “da fioraio”, con il bocciolo urceolato, lunghi gambi, fogliame piuttosto grossolano, colori a volte un po’ tirati e spesso poco profumate.
Mantengono alcune caratteristiche dalle Tè precedentemente viste, ma le HT furono ibridate per il taglio, dando poca o nulla importanza all’armonia dell’arbusto e all’eleganza del fogliame.
Tuttavia, data la loro ben nota rifiorenza, le HT vivono in questi anni un periodo di rinnovato interesse che le sta un po’ muovendo dalla loro forma rimasta immutata per circa mezzo secolo.
Le rose HT sono notoriamente fiorite anche in autunno (e oltre), e questo è un valido motivo per averne qualcuna in giardino, specialmente nel cutting garden, la zona dove si coltivano i fiori da taglio, dove il loro portamento rigido e legnoso non sarà notato.
Per chi ama avere sempre fiori freschi, sono un’opzione da non scartare, magari scegliendo tra le cultivar meno diffuse.
In foto la notissima Peace, in Italia conosciuta come Gioia.
È fondamentale ricordare che tutte le rose coltivate (a parte le specie botaniche) sono ibridi, ma quando si parla di HT si vuole indicare quegli ibridi di Tea molto distanti per caratterristiche del fiore da quelle che vengono definite Rose Tè.
Si chiamano così Hybrid Tea, abbreviato HT, quegli ibridi che comunemente in Italia vengono definite “da fioraio”, con il bocciolo urceolato, lunghi gambi, fogliame piuttosto grossolano, colori a volte un po’ tirati e spesso poco profumate.
Mantengono alcune caratteristiche dalle Tè precedentemente viste, ma le HT furono ibridate per il taglio, dando poca o nulla importanza all’armonia dell’arbusto e all’eleganza del fogliame.
Tuttavia, data la loro ben nota rifiorenza, le HT vivono in questi anni un periodo di rinnovato interesse che le sta un po’ muovendo dalla loro forma rimasta immutata per circa mezzo secolo.
Le rose HT sono notoriamente fiorite anche in autunno (e oltre), e questo è un valido motivo per averne qualcuna in giardino, specialmente nel cutting garden, la zona dove si coltivano i fiori da taglio, dove il loro portamento rigido e legnoso non sarà notato.
Per chi ama avere sempre fiori freschi, sono un’opzione da non scartare, magari scegliendo tra le cultivar meno diffuse.
In foto la notissima Peace, in Italia conosciuta come Gioia.
È fondamentale ricordare che tutte le rose coltivate (a parte le specie botaniche) sono ibridi, ma quando si parla di HT si vuole indicare quegli ibridi di Tea molto distanti per caratterristiche del fiore da quelle che vengono definite Rose Tè.
Rose cinesi
In foto Hermosa, classificata sia come cinese che come Bourbon.
Le rose cinesi, presenze non ancora abbastanza diffuse nei nostri giardini, hanno dei fiori di una superba delicatezza. Hanno portamenti assai diversi, dall’arbusto alla rosa di taglia più piccola, fino alle rose rampicanti.
Sono imparentate con le Tea e con le Noisette, una classe di rampicanti meravigliose, dalla sorprendente capacità fiorifera, in genere dotate di profumi forti e speziati, anch’esse con una spettacolare fioritura autunnale.
Sono un po’ difficili da potare, poiché fioriscono sul legno nuovo e su quello vecchio, ma ciò non significa che possano essere lasciate a sé stesse, anzi, la potatura deve essere essere accorta e eseguita a temperature non troppo rigide.
Sono inoltre molto resistenti al gran caldo, continuano a fiorire anche sopra i 30° (temperatura limite per la fioritura delle rose), ma hanno comunque bisogno di irrigazioni e fertilizzazioni abbondanti, oltre che di rimonde frequenti.
In foto Hermosa, classificata sia come cinese che come Bourbon.
Le rose cinesi, presenze non ancora abbastanza diffuse nei nostri giardini, hanno dei fiori di una superba delicatezza. Hanno portamenti assai diversi, dall’arbusto alla rosa di taglia più piccola, fino alle rose rampicanti.
Sono imparentate con le Tea e con le Noisette, una classe di rampicanti meravigliose, dalla sorprendente capacità fiorifera, in genere dotate di profumi forti e speziati, anch’esse con una spettacolare fioritura autunnale.
Sono un po’ difficili da potare, poiché fioriscono sul legno nuovo e su quello vecchio, ma ciò non significa che possano essere lasciate a sé stesse, anzi, la potatura deve essere essere accorta e eseguita a temperature non troppo rigide.
Sono inoltre molto resistenti al gran caldo, continuano a fiorire anche sopra i 30° (temperatura limite per la fioritura delle rose), ma hanno comunque bisogno di irrigazioni e fertilizzazioni abbondanti, oltre che di rimonde frequenti.
Rosa moschata e ibridi
Tra le rose a fioritura continua ci sono la R. moschata (in foto, la specie botanica) e alcuni ibridi da essa derivati (escludendo quelli ben noti e diffusi creati dal reverendo Joseph Pemberton).
Ve ne sono molti altri meno noti che mantengono maggiormente i caratteri della specie botanica come Princesse de Nassau, o Queen of Musk, con una fioritura autunnale delicata e molto raffinata.
La R. moschata è stata molto usata per gli incroci e ha dato vita a un magnifico gruppo di rose, le già citate Noisette, delle rampicanti dalle superbe cromie e dal profumo intenso.
Tra le rose a fioritura continua ci sono la R. moschata (in foto, la specie botanica) e alcuni ibridi da essa derivati (escludendo quelli ben noti e diffusi creati dal reverendo Joseph Pemberton).
Ve ne sono molti altri meno noti che mantengono maggiormente i caratteri della specie botanica come Princesse de Nassau, o Queen of Musk, con una fioritura autunnale delicata e molto raffinata.
La R. moschata è stata molto usata per gli incroci e ha dato vita a un magnifico gruppo di rose, le già citate Noisette, delle rampicanti dalle superbe cromie e dal profumo intenso.
Polyantha
Tra le ultime rose che prenderemo in considerazione in qualità della loro fioritura continua ci sono le Polyantha, anch’esse ricche di geni orientali che donano il carattere della rifiorenza, con in più quello della statura ridotta.
Sono le rose più usate per la coltivazione in vaso e molte di quelle che chiamiamo “rose patio” appartengono a questo gruppo.
Hanno portamento ordinato e compatto, fogliame fine e interessante, altre tendono a allargarsi alla base e dopo qualche anno vanno divise o spostate in piena terra.
Tra le ultime rose che prenderemo in considerazione in qualità della loro fioritura continua ci sono le Polyantha, anch’esse ricche di geni orientali che donano il carattere della rifiorenza, con in più quello della statura ridotta.
Sono le rose più usate per la coltivazione in vaso e molte di quelle che chiamiamo “rose patio” appartengono a questo gruppo.
Hanno portamento ordinato e compatto, fogliame fine e interessante, altre tendono a allargarsi alla base e dopo qualche anno vanno divise o spostate in piena terra.
Rose a rifiorenza autunnale
Prima che le rose orientali arrivassero in Occidente, l’unica rosa rifiorente era la Rosa x damascena bifera, cioè “che porta i fiori due volte l’anno”. Le altre rose per le quali si può parlare di rifiorenza, cioè di due fioriture annuali, intervallate da periodi di dormienza più o meno intensa, sono alcune Tea che si distanziano molto dai caratteri genetici delle Cinesi (che invece sono più produttive), le Bourbon, le Rugosa, gli Ibridi Perpetui (antesignani delle HT, detti “perpetui” proprio per la capacità di rifiorire), le Portland, gli Ibridi di Moschata (quelli di Pemberton), alcuni ibridi di rose botaniche, e ovviamente le rose moderne.
Per molto tempo si è ritenuto che alcune classi di rose fossero incroci più o meno spontanei tra rose europee e rose orientali, ad esempio le Portland (in foto Jacques Cartier, che sarebbe più corretto denominare Marchesa Boccella). In seguito agli studi genetici è stato possibile confermare o smentire questo assunto. Nel caso delle Portland, una graziosissima tipologia di rose di dimensioni contenute adatte anche al vaso, è stata evidenziata una parentela con la R. x damascena bifera, e non con le Cinesi, il che spiega una fioritura primaverile abbondante seguita da dormienza o fiori sparsi, e una rifiorenza poco pronunciata.
La genetica delle rose è in via di studio da anni e rivela sorprese molto interessanti.
Prima che le rose orientali arrivassero in Occidente, l’unica rosa rifiorente era la Rosa x damascena bifera, cioè “che porta i fiori due volte l’anno”. Le altre rose per le quali si può parlare di rifiorenza, cioè di due fioriture annuali, intervallate da periodi di dormienza più o meno intensa, sono alcune Tea che si distanziano molto dai caratteri genetici delle Cinesi (che invece sono più produttive), le Bourbon, le Rugosa, gli Ibridi Perpetui (antesignani delle HT, detti “perpetui” proprio per la capacità di rifiorire), le Portland, gli Ibridi di Moschata (quelli di Pemberton), alcuni ibridi di rose botaniche, e ovviamente le rose moderne.
Per molto tempo si è ritenuto che alcune classi di rose fossero incroci più o meno spontanei tra rose europee e rose orientali, ad esempio le Portland (in foto Jacques Cartier, che sarebbe più corretto denominare Marchesa Boccella). In seguito agli studi genetici è stato possibile confermare o smentire questo assunto. Nel caso delle Portland, una graziosissima tipologia di rose di dimensioni contenute adatte anche al vaso, è stata evidenziata una parentela con la R. x damascena bifera, e non con le Cinesi, il che spiega una fioritura primaverile abbondante seguita da dormienza o fiori sparsi, e una rifiorenza poco pronunciata.
La genetica delle rose è in via di studio da anni e rivela sorprese molto interessanti.
Rugosa
Le Rugosa sono ampiamente coltivate e perfino sovraesposte da punto di vista estetico poiché molto adatte ai climi con inverni freddi e per la presenza di bacche molto grandi e decorative.
Sono perciò usate nei parchi pubblici e in giardini in cui la manutenzione è occasionale.
Non sopportano assolutamente climi salmastri e marini, caldi, neanche in esposizioni ombrose.
Sono rose che hanno una variabile adattabilità a macchie poco assolate (ma almeno quattro ore di sole diretto in inverno sono necessarie), che prosperano in terreni tendenti all’acido. In terreni calcarei tendono a ingiallire il fogliame e a dare tutti i segni della pianta acidofila in piena clorosi, il che le rende soggette anche a malattie.
Laddove invece le condizioni sono adatte, sono piante che richiedono ben poca cura.
Le Rugosa sono ampiamente coltivate e perfino sovraesposte da punto di vista estetico poiché molto adatte ai climi con inverni freddi e per la presenza di bacche molto grandi e decorative.
Sono perciò usate nei parchi pubblici e in giardini in cui la manutenzione è occasionale.
Non sopportano assolutamente climi salmastri e marini, caldi, neanche in esposizioni ombrose.
Sono rose che hanno una variabile adattabilità a macchie poco assolate (ma almeno quattro ore di sole diretto in inverno sono necessarie), che prosperano in terreni tendenti all’acido. In terreni calcarei tendono a ingiallire il fogliame e a dare tutti i segni della pianta acidofila in piena clorosi, il che le rende soggette anche a malattie.
Laddove invece le condizioni sono adatte, sono piante che richiedono ben poca cura.
Ibridi di Moschata
Tra gli Ibridi di Moschata, con riferimento a quelli creati da Pemberton, annoveriamo Buff Beauty, dalle sfumature color giallo camoscio, Prosperity, bianca con centro di stami gialli, Cornelia, colore da rosa intenso a quasi biancastro, e “Penelope"(in foto).
Molte d queste rose formano a fine fioritura una gran massa di grappoli di bacche, che oltre a essere graditi alla piccola fauna e agli uccelli, sono adatti a essere usati per ghirlande di e mazzi di fiori o per la cosmesi e la cucina.
Le rose di Pemberton sono tra le più affidabili e belle, tutte! Se siete inesperti e volete partire da una rosa di sicura riuscita, un ibrido di Pemberton non vi deluderà. Sono adattissime per le siepi miste e hanno un bel portamento arcuato, che si può incoraggiare con alcuni trattamenti come il pegging down, cioè l’attività di piegarne i rami per raggiungere la forma desiderata.
Tra gli Ibridi di Moschata, con riferimento a quelli creati da Pemberton, annoveriamo Buff Beauty, dalle sfumature color giallo camoscio, Prosperity, bianca con centro di stami gialli, Cornelia, colore da rosa intenso a quasi biancastro, e “Penelope"(in foto).
Molte d queste rose formano a fine fioritura una gran massa di grappoli di bacche, che oltre a essere graditi alla piccola fauna e agli uccelli, sono adatti a essere usati per ghirlande di e mazzi di fiori o per la cosmesi e la cucina.
Le rose di Pemberton sono tra le più affidabili e belle, tutte! Se siete inesperti e volete partire da una rosa di sicura riuscita, un ibrido di Pemberton non vi deluderà. Sono adattissime per le siepi miste e hanno un bel portamento arcuato, che si può incoraggiare con alcuni trattamenti come il pegging down, cioè l’attività di piegarne i rami per raggiungere la forma desiderata.
Ibridi di botaniche
Le specie botaniche sono un po’ una nuova frontiera della rodofilia, ma già secoli addietro se ne sono ottenuti degli ibridi bellissimi.
Stanwell Perpetual, un nome che è tutto un programma, Nevada, Sally Holmes (in foto), una rampicante molto vigorosa come Mermaid, tra le rose più ingombranti, veloci nella crescita e spinose che si conoscano, ma anche la nota Ghislaine de Féligonde, molto trendy in questi anni anche per essere quasi inerme.
L’esperienza su alcune rose ibridi di botaniche è variabile: a seconda della coltivazione, potatura o clima, molti giardinieri riscontrano una debole o mancata rifiorenza autunnale.
Le specie botaniche sono un po’ una nuova frontiera della rodofilia, ma già secoli addietro se ne sono ottenuti degli ibridi bellissimi.
Stanwell Perpetual, un nome che è tutto un programma, Nevada, Sally Holmes (in foto), una rampicante molto vigorosa come Mermaid, tra le rose più ingombranti, veloci nella crescita e spinose che si conoscano, ma anche la nota Ghislaine de Féligonde, molto trendy in questi anni anche per essere quasi inerme.
L’esperienza su alcune rose ibridi di botaniche è variabile: a seconda della coltivazione, potatura o clima, molti giardinieri riscontrano una debole o mancata rifiorenza autunnale.
Rose moderne
Sono innumerevoli le rose moderne che hanno conquistato i cuori dei giardinieri. Alcune considerate “antiche”, sono poi risultate moderne grazie allo studio genetico, ma ciò non toglie niente al languido fascino dei loro fiori (Fantin Latour su tutte).
Senza dubbio la rosa moderna più nota e coltivata al momento è Pierre de Ronsard (in USA conosciuta come Eden Rose), una rampicante che sa bene come farsi amare (o odiare, a seconda dei giardinieri).
Anche la maggior parte delle rose inglesi ha uno spiccato carattere rifiorente o a fioritura continua, un elemento che le ha rese estremamente popolari.
Sono innumerevoli le rose moderne che hanno conquistato i cuori dei giardinieri. Alcune considerate “antiche”, sono poi risultate moderne grazie allo studio genetico, ma ciò non toglie niente al languido fascino dei loro fiori (Fantin Latour su tutte).
Senza dubbio la rosa moderna più nota e coltivata al momento è Pierre de Ronsard (in USA conosciuta come Eden Rose), una rampicante che sa bene come farsi amare (o odiare, a seconda dei giardinieri).
Anche la maggior parte delle rose inglesi ha uno spiccato carattere rifiorente o a fioritura continua, un elemento che le ha rese estremamente popolari.
Per saperne di più
Oltre alla mia personale esperienza con le rose, ho utilizzato un importante testo di riferimento: Rose d’autunno. Fra notazioni botaniche e citazioni d’autore di Enza Torrenti, in collaborazione con Anna Maria Sgarabottolo, La Campanella Editrice, 2010.
Consiglio a tutti gli appassionati di rose la lettura di questo volumetto, che dà non solo preziose indicazioni sulle varietà da scegliere, ma informazioni botaniche e colturali, e un corredo fotografico degno di nota.
Altro
Potare le Rose, 11 Cose Indispensabili da Sapere
I 9 Errori da Non Commettere Mai Quando si Coltivano le Rose
Oltre alla mia personale esperienza con le rose, ho utilizzato un importante testo di riferimento: Rose d’autunno. Fra notazioni botaniche e citazioni d’autore di Enza Torrenti, in collaborazione con Anna Maria Sgarabottolo, La Campanella Editrice, 2010.
Consiglio a tutti gli appassionati di rose la lettura di questo volumetto, che dà non solo preziose indicazioni sulle varietà da scegliere, ma informazioni botaniche e colturali, e un corredo fotografico degno di nota.
Altro
Potare le Rose, 11 Cose Indispensabili da Sapere
I 9 Errori da Non Commettere Mai Quando si Coltivano le Rose
Tra le rose a fioritura autunnale le rose Tea sono considerate le più belle. Una notazione sulla terminologia: in Italia la grafia corrente è Rose Tè dal nome della bevanda, ma Rose Tea, all’inglese, è più immediato poiché usato dai botanici.
Furono i caratteri delle rose orientali, Cinesi e Tè, a dare alle rose moderne la rifiorenza, boccioli affusolati e appuntiti, nuovi getti rossastri.
Le forme sono in genere a coppa morbida, portate su rami che possono essere anche molto leggeri e sottili, che fanno reclinare i fiori carichi di petali.
La meraviglia di questa classe di rose, come in genere di tutte le orientali, è una differenza piuttosto marcata tra la fioritura primaverile e quella autunnale. In primavera in genere il fiore è più tondeggiante, mentre in autunno diventa più disordinato e aperto, con petali molto imbricati e ricurvi, e una colorazione che può essere così diversa da far pensare di aver sbagliato rosa!