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Ristrutturare
Houzz&Home 2020: Come, Quanto e Perché Ristrutturano gli Italiani
La Generazione X è la più attiva, ma i Millennial spendono di più per ristrutturare. I risultati del nuovo report Houzz
Houzz ha pubblicato i risultati della ricerca Houzz&Home 2020: uno studio sull’andamento delle tendenze nelle ristrutturazioni residenziali nel 2019. Ogni anno viene interpellata l’intera community internazionale, coinvolgendo 15 paesi, per esplorare come evolvono le necessità, quali sono le spese da sostenere e le principali difficoltà da affrontare quando si ristruttura casa.
Il questionario di questa edizione è stato proposto tra febbraio e marzo 2020*, i rispondenti italiani sono circa 7mila. Scopriamo nel dettaglio cosa è emerso dall’analisi dei dati raccolti.
*In tale periodo gli interventi pianificati risultavano invariati rispetto all’anno precedente, tuttavia è ancora da verificare l’impatto che la pandemia di COVID-19 avrà sui progetti di ristrutturazione.
Il questionario di questa edizione è stato proposto tra febbraio e marzo 2020*, i rispondenti italiani sono circa 7mila. Scopriamo nel dettaglio cosa è emerso dall’analisi dei dati raccolti.
*In tale periodo gli interventi pianificati risultavano invariati rispetto all’anno precedente, tuttavia è ancora da verificare l’impatto che la pandemia di COVID-19 avrà sui progetti di ristrutturazione.
«Dopo la significativa crescita dell’attività di ristrutturazione degli ultimi anni, stiamo ora assistendo allo stabilizzarsi del mercato, sia in termini di portata che di spesa», dichiara Marine Sargsyan, Senior Economist di Houzz. «Continuano ad essere le giovani generazioni a guidare il mercato della ristrutturazione e a spendere cifre maggiori, mentre perseguono progetti che permettono loro di personalizzare le abitazioni recentemente acquistate».
Anagrafica delle case ristrutturate nel 2019
Età. La maggior parte delle case ristrutturate nel 2019 sono state costruite tra il 1961 e il 2000: nello specifico il 30% tra il 1961 e il 1980 e il 20% nel periodo 1981-2000.
Un terzo degli immobili è antecedente al 1960 (32%), mentre comprensibilmente gli edifici di nuova o recente costruzione sono un numero esiguo: solamente il 2% delle case ristrutturate ha meno di due anni e il 5% risale al 2011-2017.
Tipologia. La metà sono appartamenti (50%), poco più di un quarto case indipendenti/unifamiliari (27%).
Abitanti. La maggior parte sono abitate da coppie sposate (54%) o conviventi (18%). Nella metà delle case ristrutturate ci vivono anche dei bambini (51%).
Età. La maggior parte delle case ristrutturate nel 2019 sono state costruite tra il 1961 e il 2000: nello specifico il 30% tra il 1961 e il 1980 e il 20% nel periodo 1981-2000.
Un terzo degli immobili è antecedente al 1960 (32%), mentre comprensibilmente gli edifici di nuova o recente costruzione sono un numero esiguo: solamente il 2% delle case ristrutturate ha meno di due anni e il 5% risale al 2011-2017.
Tipologia. La metà sono appartamenti (50%), poco più di un quarto case indipendenti/unifamiliari (27%).
Abitanti. La maggior parte sono abitate da coppie sposate (54%) o conviventi (18%). Nella metà delle case ristrutturate ci vivono anche dei bambini (51%).
La Generazione X è la più attiva ma i Millennial spendono di più
Tra gli italiani che hanno ristrutturato casa nel 2019, quasi la metà (46%) appartiene alla Generazione X (40-54 anni), l’altra metà è spartita equamente tra i Baby Boomers (55-74 anni) e i Millennial (25-39 anni) – (rispettivamente 27% e 26%).
Ciò significa che la Generazione X è più attiva nelle ristrutturazioni, ma probabilmente si tratta di tanti interventi di piccola portata. Perché incrociando un altro dato, quello relativo alla spesa, risulta che l’investimento annuale dedicato alle ristrutturazioni è più alto per i Millennial con una spesa di 30.000€ mentre la Generazione X spende in media 25.000€.
Nuovi Modi di Abitare: I Millennial e la Casa
Tra gli italiani che hanno ristrutturato casa nel 2019, quasi la metà (46%) appartiene alla Generazione X (40-54 anni), l’altra metà è spartita equamente tra i Baby Boomers (55-74 anni) e i Millennial (25-39 anni) – (rispettivamente 27% e 26%).
Ciò significa che la Generazione X è più attiva nelle ristrutturazioni, ma probabilmente si tratta di tanti interventi di piccola portata. Perché incrociando un altro dato, quello relativo alla spesa, risulta che l’investimento annuale dedicato alle ristrutturazioni è più alto per i Millennial con una spesa di 30.000€ mentre la Generazione X spende in media 25.000€.
Nuovi Modi di Abitare: I Millennial e la Casa
I Baby Boomers agli antipodi
Per i Baby Boomers la spesa media annuale destinata alla ristrutturazione è leggermente diminuita passando da 16.000€ nel 2018 a 15.000€ nel 2019. Allo stesso tempo, però, sono aumentati tra i Baby Boomers gli investimenti per i progetti di alto livello (oltre i 100.000€).
Ristrutturare Over 60: Come Sta Cambiando la Casa dei Babyboomer?
Per i Baby Boomers la spesa media annuale destinata alla ristrutturazione è leggermente diminuita passando da 16.000€ nel 2018 a 15.000€ nel 2019. Allo stesso tempo, però, sono aumentati tra i Baby Boomers gli investimenti per i progetti di alto livello (oltre i 100.000€).
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Cucina e bagno sovrani indiscussi delle ristrutturazioni
Considerando la portata degli interventi, un italiano su tre (35%) ha completato una ristrutturazione integrale di tutto l’immobile. Mediamente sono state rinnovate due stanze per abitazione, con una predominanza di bagni (25%) e cucine (20%), seguono camere da letto (16%) e zone living (15%).
Per quanto riguarda le spese, lo spazio domestico dove si investe di più è la cucina, con una spesa annua di circa 6.000€. A seguire la ristrutturazione dei bagni con 5.000€.
Spostare la Posizione e gli Scarichi della Cucina
Considerando la portata degli interventi, un italiano su tre (35%) ha completato una ristrutturazione integrale di tutto l’immobile. Mediamente sono state rinnovate due stanze per abitazione, con una predominanza di bagni (25%) e cucine (20%), seguono camere da letto (16%) e zone living (15%).
Per quanto riguarda le spese, lo spazio domestico dove si investe di più è la cucina, con una spesa annua di circa 6.000€. A seguire la ristrutturazione dei bagni con 5.000€.
Spostare la Posizione e gli Scarichi della Cucina
La pianificazione richiede più tempo del cantiere
Una delle prime domande che ci poniamo quando decidiamo di ristrutturare riguarda la durata dell’intervento. Ci vorranno settimane, mesi, o anni?
Dalla ricerca emerge che i preparativi richiedono più tempo di quanto non sia effettivamente necessario per i lavori veri e propri. Mentre il cantiere è durato in media tra i 2,6 e gli 8,9 mesi, la fase di pianificazione ha richiesto circa il doppio di tempo: da 5,7 a 12,4 mesi.
Una delle prime domande che ci poniamo quando decidiamo di ristrutturare riguarda la durata dell’intervento. Ci vorranno settimane, mesi, o anni?
Dalla ricerca emerge che i preparativi richiedono più tempo di quanto non sia effettivamente necessario per i lavori veri e propri. Mentre il cantiere è durato in media tra i 2,6 e gli 8,9 mesi, la fase di pianificazione ha richiesto circa il doppio di tempo: da 5,7 a 12,4 mesi.
Interessante notare che le cucine richiedono una pianificazione più lunga rispetto ai bagni (7,8 versus 6,7 mesi) e sorprendentemente, l’ingresso, l’atrio o l’anticamera, che di solito occupano una superficie minore, necessitano di circa 6 mesi per la pianificazione.
Chiaramente si parla di medie. È tutto sempre relativo e in funzione della tipologia del progetto, influiscono questioni burocratiche, tempistiche dei professionisti, nonché la disponibilità e la posa dei materiali scelti.
Si Può Ristrutturare il Bagno Rimanendo in Casa?
Chiaramente si parla di medie. È tutto sempre relativo e in funzione della tipologia del progetto, influiscono questioni burocratiche, tempistiche dei professionisti, nonché la disponibilità e la posa dei materiali scelti.
Si Può Ristrutturare il Bagno Rimanendo in Casa?
Cosa ci spinge a ristrutturare casa?
Per le generazioni più giovani la ragione principale che porta a ristrutturare è il desiderio di personalizzare un immobile appena acquistato (51% Millennials e 34% Generazione X), mentre i Baby Boomer sono più propensi ad avviare un intervento di ristrutturazione per risolvere problemi di danneggiamento o deterioramento (32%).
In ogni caso, indipendentemente dalla motivazione a ristrutturare, i proprietari non hanno in programma di abbandonare le loro case (41%).
Le 7 Motivazioni Che Ci Spingono a Rinnovare Casa Nostra
Per le generazioni più giovani la ragione principale che porta a ristrutturare è il desiderio di personalizzare un immobile appena acquistato (51% Millennials e 34% Generazione X), mentre i Baby Boomer sono più propensi ad avviare un intervento di ristrutturazione per risolvere problemi di danneggiamento o deterioramento (32%).
In ogni caso, indipendentemente dalla motivazione a ristrutturare, i proprietari non hanno in programma di abbandonare le loro case (41%).
Le 7 Motivazioni Che Ci Spingono a Rinnovare Casa Nostra
Budget che lievitano oltre le previsioni
La spesa media per la ristrutturazione è stata di circa 20.000€ nel 2019, cifra rimasta invariata rispetto al 2018.
Stabilire un budget iniziale è fondamentale, tant’è che l’84% degli italiani dichiara di aver fissato dei limiti economici prima di procedere con la ristrutturazione. In barba ai buoni propositi e alle aspettative però, analizzando il rapporto tra budget previsto e spese effettive, la maggior parte degli intervistati (51%) ha speso più di quanto avesse preventivato. E per un italiano su quattro tali costi sono stati sorprendentemente eccessivi, portando a sforare di oltre il 25% il budget iniziale.
D’altro canto se quasi la metà ha rispettato il budget previsto (46%), solo un parsimonioso 3% è riuscito a risparmiare.
La spesa media per la ristrutturazione è stata di circa 20.000€ nel 2019, cifra rimasta invariata rispetto al 2018.
Stabilire un budget iniziale è fondamentale, tant’è che l’84% degli italiani dichiara di aver fissato dei limiti economici prima di procedere con la ristrutturazione. In barba ai buoni propositi e alle aspettative però, analizzando il rapporto tra budget previsto e spese effettive, la maggior parte degli intervistati (51%) ha speso più di quanto avesse preventivato. E per un italiano su quattro tali costi sono stati sorprendentemente eccessivi, portando a sforare di oltre il 25% il budget iniziale.
D’altro canto se quasi la metà ha rispettato il budget previsto (46%), solo un parsimonioso 3% è riuscito a risparmiare.
Ma da cosa dipende il gap che si crea tra previsioni e realtà? Se da un lato le spese extra derivano dall’imprevedibilità – prodotti e servizi più costosi di quanto ci si aspettava (37%) e problemi legati alla costruzione che non si erano considerati (31%) – vi è anche la scelta consapevole di investire nell’acquisto di prodotti o materiali più costosi (35%) maturata in fase d’acquisto, magari quando ci si trova di fronte a una finitura pregiata o a un elettrodomestico di ultima generazione.
L’aiuto professionale è imprescindibile
Quasi la totalità degli intervistati (89%) si è rivolto a un Pro per ristrutturare casa. Anche in questo caso sono le generazioni più giovani le più attive: il 90% dei Millennial contatta un Pro versus l’89% della Generazione X e l’87% dei Baby Boomers. Si parla di variazioni lievi ma interessanti e coerenti con gli altri risultati della ricerca.
La metà degli intervistati si è occupata del rifacimento dell’impianto idraulico ed elettrico (rispettivamente 46% e 45%) e un terzo del riscaldamento (33%). Tant’è che in cima alla classifica dei principali professionisti consultati nel 2019 ci sono gli idraulici (consultati dal 53% degli intervistati) e gli elettricisti (49%).
Molto richieste anche le imprese edili (48%) e gli architetti (31%), il cui supporto è essenziale per il buon esito dei lavori.
Raccontaci: hai ristrutturato casa nel 2019 o lo farai nel 2020? Condividi con noi la tua esperienza e i tuoi consigli nei Commenti.
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Quasi la totalità degli intervistati (89%) si è rivolto a un Pro per ristrutturare casa. Anche in questo caso sono le generazioni più giovani le più attive: il 90% dei Millennial contatta un Pro versus l’89% della Generazione X e l’87% dei Baby Boomers. Si parla di variazioni lievi ma interessanti e coerenti con gli altri risultati della ricerca.
La metà degli intervistati si è occupata del rifacimento dell’impianto idraulico ed elettrico (rispettivamente 46% e 45%) e un terzo del riscaldamento (33%). Tant’è che in cima alla classifica dei principali professionisti consultati nel 2019 ci sono gli idraulici (consultati dal 53% degli intervistati) e gli elettricisti (49%).
Molto richieste anche le imprese edili (48%) e gli architetti (31%), il cui supporto è essenziale per il buon esito dei lavori.
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