Le Case di Houzz
Houzz in Spagna: Come Rendere Una Casa Accogliente e Accessibile
L’attenta ristrutturazione di un elegante appartamento ha reso possibile abbatterne tutte le barriere architettoniche
Celia Mateo e Luis Miguel González, i proprietari di questo appartamento nel cuore di Barcellona, a un certo punto della loro vita si sono trovati di fronte a un bivio e hanno dovuto prendere una decisione: ristrutturare la propria casa, che non era più adatta a loro, o trasferirsi altrove. Dopo averci riflettuto, la coppia ha deciso per un intervento di rinnovamento che avrebbe dato loro ciò di cui avevano bisogno: un’abitazione ritagliata sulle nuove esigenze di Celia, alla quale 14 anni fa è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Celia racconta con un sorriso che, in seguito alla ristrutturazione, la qualità della sua vita è cambiata completamente: «Ho la sensazione di vivere in un’altra casa e mi sento più felice. Io e mio marito a volte, senza rendercene conto, ci ritroviamo a dire “Ti ricordi di quando vivevamo in Gran Vía? Aspetta un attimo… ma noi abitiamo in Gran Vía!”».
I due padroni di casa hanno trovato il loro team di professionisti della ristrutturazione su Houzz. «Ho cercato persone nella nostra zona, nella sezione dei professionisti sul sito di Houzz. Ho guardato le loro foto e ho escluso quelli che non soddisfacevano i nostri gusti. Infine, dopo aver letto le recensioni, abbiamo scelto questi due architetti», ricorda Luis Miguel, riferendosi a Bettina Koroluk e Claudio González, i due fondatori del gokostudio.
Bettina Koroluk racconta che i proprietari hanno impiegato diversi mesi per decidersi a intervenire: «Avevano dubbi sul fatto che una ristrutturazione completa dell’appartamento sarebbe stata in grado di renderlo più funzionale e soddisfare le loro esigenze».
Bettina Koroluk racconta che i proprietari hanno impiegato diversi mesi per decidersi a intervenire: «Avevano dubbi sul fatto che una ristrutturazione completa dell’appartamento sarebbe stata in grado di renderlo più funzionale e soddisfare le loro esigenze».
«Senza toccare nessuno dei muri portanti, abbiamo redistribuito tutti gli spazi in modo che la zona giorno fosse rivolta verso la strada e ricevesse tutta la luce naturale. Volevamo creare uno spazio ampio e fluido, dove la famiglia potesse condividere la vita quotidiana», spiega la progettista.
Il grande tavolo da pranzo adiacente all’isola della cucina (ritratta qui nella foto) crea una zona confortevole per i pasti, lasciando sufficiente spazio per muoversi. Inoltre, quando è aperto, può ospitare fino a 14 persone.
La cucina conduce anche a un’ampia zona dispensa (qui non ritratta, vedi la planimetria di seguito).
Il grande tavolo da pranzo adiacente all’isola della cucina (ritratta qui nella foto) crea una zona confortevole per i pasti, lasciando sufficiente spazio per muoversi. Inoltre, quando è aperto, può ospitare fino a 14 persone.
La cucina conduce anche a un’ampia zona dispensa (qui non ritratta, vedi la planimetria di seguito).
Il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina formano ora un unico ambiente con molta luce naturale. Anche l’ufficio di Celia nell’angolo (ritratto sullo sfondo in questa foto) è molto luminoso, grazie a una fila di grandi finestre. «Mi piace molto la fotografia digitale. La stanza dove tenevo il mio ufficio era assai buia, aveva solo una finestra su un cortile interno. Ora, invece, vedo gli alberi, la Gran Vía… La vista è totalmente cambiata», spiega.
L’obiettivo principale della ristrutturazione – migliorare la qualità della vita per tutta la famiglia, specialmente per Celia – è stato raggiunto. «Ho sempre detto ai progettisti che la ristrutturazione era un piccolo atto d’amore per mia moglie», dice Luis Miguel.
Gli architetti hanno progettato praticamente tutti i mobili della casa per adattarsi alla famiglia. Gli arredi sono stati poi realizzati da Interarmaris.
L’obiettivo principale della ristrutturazione – migliorare la qualità della vita per tutta la famiglia, specialmente per Celia – è stato raggiunto. «Ho sempre detto ai progettisti che la ristrutturazione era un piccolo atto d’amore per mia moglie», dice Luis Miguel.
Gli architetti hanno progettato praticamente tutti i mobili della casa per adattarsi alla famiglia. Gli arredi sono stati poi realizzati da Interarmaris.
Planimetria della zona giorno. In alto a sinistra vediamo la disposizione originale, in alto a destra la disposizione proposta. Lo schema in basso a sinistra mostra i muri portanti, quello a destra la soluzione definitiva
Nella planimetria originale, vediamo, in senso orario, dall’alto: il cortile interno, la cucina, lo studio, il cavedio, il soggiorno affacciato su strada, la sala da pranzo
Nella planimetria proposta, vediamo, in senso orario, dall’alto: il cortile interno, la dispensa, il cavedio, la cucina, la sala da pranzo affacciata su strada, il soggiorno, lo studio
I professionisti di gokostudio e i clienti hanno utilizzato un Ideabook di Houzz per collaborare. In esso hanno raccolto fotografie di soluzioni architettoniche e idee di decorazione che hanno ispirato gli interni minimalisti e contemporanei della casa.
Queste planimetrie mostrano come la disposizione della zona giorno sia cambiata nella ristrutturazione, con la cucina e lo studio che sono stati girati sul lato strada per catturare la luce naturale.
Nella planimetria originale, vediamo, in senso orario, dall’alto: il cortile interno, la cucina, lo studio, il cavedio, il soggiorno affacciato su strada, la sala da pranzo
Nella planimetria proposta, vediamo, in senso orario, dall’alto: il cortile interno, la dispensa, il cavedio, la cucina, la sala da pranzo affacciata su strada, il soggiorno, lo studio
I professionisti di gokostudio e i clienti hanno utilizzato un Ideabook di Houzz per collaborare. In esso hanno raccolto fotografie di soluzioni architettoniche e idee di decorazione che hanno ispirato gli interni minimalisti e contemporanei della casa.
Queste planimetrie mostrano come la disposizione della zona giorno sia cambiata nella ristrutturazione, con la cucina e lo studio che sono stati girati sul lato strada per catturare la luce naturale.
Come tutta la casa, l’ingresso è minimalista, elegante e privo di ostacoli.
Il morbo di Parkinson è una malattia neurologica degenerativa, il che significa che Celia potrebbe avere un giorno bisogno di usare una sedia a rotelle. Per questo, gli spazi dovevano essere sufficientemente ampi per essere accessibili anche a un dispositivo mobile di questo tipo.
Luis Miguel racconta che una delle richieste fondamentali che lui e la moglie hanno fatto agli architetti è stata proprio di fare in modo che tutto il pavimento fosse a livello, anche nel bagno, per prevenire le cadute e permettere l’uso di una sedia a rotelle.
Il morbo di Parkinson è una malattia neurologica degenerativa, il che significa che Celia potrebbe avere un giorno bisogno di usare una sedia a rotelle. Per questo, gli spazi dovevano essere sufficientemente ampi per essere accessibili anche a un dispositivo mobile di questo tipo.
Luis Miguel racconta che una delle richieste fondamentali che lui e la moglie hanno fatto agli architetti è stata proprio di fare in modo che tutto il pavimento fosse a livello, anche nel bagno, per prevenire le cadute e permettere l’uso di una sedia a rotelle.
Per il progetto gli architetti hanno scelto solo pochi materiali: per i pavimenti e le finiture di tutta la casa sono stati utilizzati legno, microcemento e porcellana.
Anche la palette ha toni che ricorrono in tutti gli ambienti. I grigi, i toni del legno e i dettagli in rame realizzano «un’estetica armoniosa che ispira calma», spiega Claudio González. «Gli architetti hanno ottenuto la tranquillità e le linee morbide che volevamo per la ristrutturazione dell’appartamento», commenta Luis Miguel.
Anche la palette ha toni che ricorrono in tutti gli ambienti. I grigi, i toni del legno e i dettagli in rame realizzano «un’estetica armoniosa che ispira calma», spiega Claudio González. «Gli architetti hanno ottenuto la tranquillità e le linee morbide che volevamo per la ristrutturazione dell’appartamento», commenta Luis Miguel.
Mario, il figlio della coppia, usa questo bagno, accanto all’ingresso dell’appartamento.
Come nella zona giorno, i professionisti hanno cercato di collegare il più possibile le varie zone della camera matrimoniale. Tra la camera, la cabina armadio e il bagno non ci sono quindi porte o barriere fisiche.
Il sistema di aria condizionata originale rendeva l’ambiente rumoroso e non molto confortevole. In estate, i proprietari dicono che a volte era impossibile addormentarsi. Il team di gokostudio ha risolto questi problemi con un nuovo impianto di aria condizionata che è stato inserito nelle pareti dell’appartamento e ha fornito all’abitazione il «comfort e l’usabilità necessari, in modo che tutti i sistemi possano essere gestiti da una persona con mobilità ridotta», come spiega l’architetto.
Il sistema di aria condizionata originale rendeva l’ambiente rumoroso e non molto confortevole. In estate, i proprietari dicono che a volte era impossibile addormentarsi. Il team di gokostudio ha risolto questi problemi con un nuovo impianto di aria condizionata che è stato inserito nelle pareti dell’appartamento e ha fornito all’abitazione il «comfort e l’usabilità necessari, in modo che tutti i sistemi possano essere gestiti da una persona con mobilità ridotta», come spiega l’architetto.
La parete della cabina armadio, progettata su misura da gokostudio, funge da testata.
L’illuminazione è un altro esempio dell’attenzione ai dettagli prestata in questo progetto. La coppia di proprietari ha spesso orari diversi, così gli architetti hanno installato luci Led dimmerabili nella zona inferiore degli armadi e nella testata del letto per illuminare delicatamente la strada verso l’armadio e il bagno anche di notte. A questo sistema hanno affiancato faretti per leggere e per vestirsi. Gli spazi sono ulteriormente illuminati con lampade a parete e a soffitto per creare un piacevole effetto di luce da ambiente.
L’illuminazione è un altro esempio dell’attenzione ai dettagli prestata in questo progetto. La coppia di proprietari ha spesso orari diversi, così gli architetti hanno installato luci Led dimmerabili nella zona inferiore degli armadi e nella testata del letto per illuminare delicatamente la strada verso l’armadio e il bagno anche di notte. A questo sistema hanno affiancato faretti per leggere e per vestirsi. Gli spazi sono ulteriormente illuminati con lampade a parete e a soffitto per creare un piacevole effetto di luce da ambiente.
Un altro dettaglio interessante: la maggior parte delle porte sono scorrevoli, in modo che sia facile aprirle.
«È stata una sfida stimolante progettare tutti i passaggi così da avere una larghezza minima di circa 90 centimetri e un raggio di rotazione di 120 centimetri per ospitare una sedia a rotelle, senza irregolarità, anche nel piatto doccia del bagno della camera matrimoniale», dice l’architetto.
«È stata una sfida stimolante progettare tutti i passaggi così da avere una larghezza minima di circa 90 centimetri e un raggio di rotazione di 120 centimetri per ospitare una sedia a rotelle, senza irregolarità, anche nel piatto doccia del bagno della camera matrimoniale», dice l’architetto.
Anche il mobile della toilette e lo specchio retroilluminato in bagno sono stati realizzati su misura.
Dettaglio dei miscelatori, di Icónico, e del lavabo, che è integrato nel piano ed è fatto dello stesso gres porcellanato che riveste la parete.
Planimetria della zona notte. In alto a sinistra vediamo la disposizione originale, in alto a destra la disposizione proposta. Lo schema in basso a sinistra mostra i muri portanti, quello a destra la soluzione definitiva.
Nella planimetria originale, vediamo, in senso orario, dall’alto: un primo bagno; un secondo bagno; la cabina armadio; la camera.
Nella planimetria proposta, vediamo, in senso orario, dall’alto: una prima cabina armadio; una seconda cabina armadio; il bagno; la camera.
Lo spazio preso a prestito da quella che originariamente era la cucina ha reso la zona notte più spaziosa e funzionale.
Nella planimetria originale, vediamo, in senso orario, dall’alto: un primo bagno; un secondo bagno; la cabina armadio; la camera.
Nella planimetria proposta, vediamo, in senso orario, dall’alto: una prima cabina armadio; una seconda cabina armadio; il bagno; la camera.
Lo spazio preso a prestito da quella che originariamente era la cucina ha reso la zona notte più spaziosa e funzionale.
La camera di Mario si affaccia sulla strada, e quindi riceve anche molta luce naturale.
La ristrutturazione ha anche riportato i soffitti alla loro altezza originale, dando a questo appartamento centenario l’eleganza che aveva perso negli interventi precedenti. Si è trattato di una sfida, tuttavia, poiché il progetto ha dovuto prevedere l’integrazione di molti sistemi: aria condizionata, riscaldamento, gruppo di continuità (UPS), addolcitore d’acqua a osmosi inversa, uno schermo, un proiettore 4K e un sistema audio. Questi impianti sono stati incorporati in un controsoffitto, che è stato posato sopra gli armadi e altri mobili, quando possibile. Questo ha permesso di conservare l’intera altezza del soffitto negli ambienti principali della casa.
La ristrutturazione ha anche riportato i soffitti alla loro altezza originale, dando a questo appartamento centenario l’eleganza che aveva perso negli interventi precedenti. Si è trattato di una sfida, tuttavia, poiché il progetto ha dovuto prevedere l’integrazione di molti sistemi: aria condizionata, riscaldamento, gruppo di continuità (UPS), addolcitore d’acqua a osmosi inversa, uno schermo, un proiettore 4K e un sistema audio. Questi impianti sono stati incorporati in un controsoffitto, che è stato posato sopra gli armadi e altri mobili, quando possibile. Questo ha permesso di conservare l’intera altezza del soffitto negli ambienti principali della casa.
Bettina Koroluk (a destra) posa con i due padroni di casa in cucina, l’ambiente più importante dell’appartamento. La collaborazione tra professionisti e proprietari è stata fluida e fruttuosa, grazie alla comunicazione tempestiva e alla stretta supervisione del progetto, dalle prime fasi fino al suo completamento.
«Ogni settimana compriamo dei fiori per la nostra casa. Questa ristrutturazione ci ha dato una grande gioia!», conclude Celia.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
«Ogni settimana compriamo dei fiori per la nostra casa. Questa ristrutturazione ci ha dato una grande gioia!», conclude Celia.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Celia Mateo, Luis Miguel González e il più piccolo dei loro figli, Mario González, di 18 anni.
Dove: Distretto dell’Eixample, Barcellona
Superficie: 130 m²
Progettazione: Bettina Koroluk e Claudio González di gokostudio
Originariamente lo spazio era suddiviso in molti ambienti, e la zona giorno si affacciava su un pozzo luce interno, risultando un po’ cupa. La posizione dell’appartamento al primo piano rappresentava un’ulteriore sfida: molte pareti sono muri portanti e non potevano essere spostate.