Houzz a Parigi: Può un Appartamento di 18mq Diventare Funzionale?
Una ristrutturazione di soli tre mesi ha reso possibile sfruttare al meglio tutti gli spazi di una minuscola abitazione
Agnès Carpentier
14 settembre 2019
Siamo a Parigi. Nell’acquistare questo piccolo monolocale di 18 metri quadrati, situato al terzo piano di un elegante palazzo degli inizi del Novecento, il proprietario ha fatto la prima operazione immobiliare della sua vita. L’appartamento è particolarmente luminoso, grazie alla presenza di due grandi finestre che affacciano sul cortile interno dell’edificio. Al momento dell’acquisto, tuttavia, l’abitazione richiedeva un massiccio intervento di ristrutturazione.
Di fronte al difficile compito di intervenire sulla superficie a disposizione, il proprietario si è rivolto a Lara Grand, un’interior designer. La progettista è riuscita a trasformare uno spazio vecchio e stanco in un grazioso ed elegante mini-appartamento, ottimizzando la superficie a disposizione per i contenitori e sfruttando al meglio ogni singolo centimetro quadrato. Il tutto con un budget di 30mila euro e in soli tre mesi.
Di fronte al difficile compito di intervenire sulla superficie a disposizione, il proprietario si è rivolto a Lara Grand, un’interior designer. La progettista è riuscita a trasformare uno spazio vecchio e stanco in un grazioso ed elegante mini-appartamento, ottimizzando la superficie a disposizione per i contenitori e sfruttando al meglio ogni singolo centimetro quadrato. Il tutto con un budget di 30mila euro e in soli tre mesi.
Foto di Lara Grand Studio
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Un giovane
Dove: Parigi
Superficie: 18 m²
Anno dei lavori: 2017 (durata: 3 mesi)
Interior designer: Lara Grand
Budget: Circa 25mila euro per la ristrutturazione + circa 5000 euro per gli arredi
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Un giovane
Dove: Parigi
Superficie: 18 m²
Anno dei lavori: 2017 (durata: 3 mesi)
Interior designer: Lara Grand
Budget: Circa 25mila euro per la ristrutturazione + circa 5000 euro per gli arredi
La planimetria originale
«Il proprietario non riusciva a immaginare come sfruttare al meglio il potenziale di questa casa. L’appartamento dava la sensazione di essere minuscolo perché era suddiviso in due zone, separate nell’area di ingresso da un bagnetto senza finestre e un cucinotto sbilenco, a causa dei quali non si riusciva a godere appieno della grande finestra presente nella stanza», spiega Lara Grand.
«Questa disposizione includeva un ingresso che, da solo, occupava quasi 3 metri quadrati: un vero spreco di spazio, su una superficie totale di 18 metri quadrati. Il giovane neo-proprietario desiderava creare una netta separazione tra le aree funzionali dell’abitazione (cucina, bagno, soggiorno e camera), ma non riusciva a individuare una soluzione fattibile, e, alla fine, si è rivolto a me».
«Il proprietario non riusciva a immaginare come sfruttare al meglio il potenziale di questa casa. L’appartamento dava la sensazione di essere minuscolo perché era suddiviso in due zone, separate nell’area di ingresso da un bagnetto senza finestre e un cucinotto sbilenco, a causa dei quali non si riusciva a godere appieno della grande finestra presente nella stanza», spiega Lara Grand.
«Questa disposizione includeva un ingresso che, da solo, occupava quasi 3 metri quadrati: un vero spreco di spazio, su una superficie totale di 18 metri quadrati. Il giovane neo-proprietario desiderava creare una netta separazione tra le aree funzionali dell’abitazione (cucina, bagno, soggiorno e camera), ma non riusciva a individuare una soluzione fattibile, e, alla fine, si è rivolto a me».
La nuova planimetria
«Quando mi sono messa a esaminare gli spazi, ho notato subito l’impianto delle acque di scarico. Era stato sistemato in una posizione non usuale, in pratica al centro dell’appartamento, e da questo elemento dipendeva la posizione anche del bagno e della cucina», spiega la progettista.
«Il mio progetto prevedeva di sistemare l’area living sul lato più luminoso della casa, e tenere la zona notte lontano dalla luce diretta del sole. Non era semplice immaginare come far stare tubi ed elementi tecnici vari in questo spazio senza dover creare un corridoio o andare a toccare le finestre.
Ho optato per un volume centrale dentro il quale sistemare il bagno e attorno al quale organizzare la cucina. Il “corridoio” che è venuto a crearsi dietro questo corpo è situato nella parte posteriore e più scura dell’appartamento. In questa zona, abbiamo sfruttato al massimo lo spazio a disposizione, creando due grandi armadi, accessibili da tre lati (dall’ingresso, dal bagno e dalla camera)».
«Quando mi sono messa a esaminare gli spazi, ho notato subito l’impianto delle acque di scarico. Era stato sistemato in una posizione non usuale, in pratica al centro dell’appartamento, e da questo elemento dipendeva la posizione anche del bagno e della cucina», spiega la progettista.
«Il mio progetto prevedeva di sistemare l’area living sul lato più luminoso della casa, e tenere la zona notte lontano dalla luce diretta del sole. Non era semplice immaginare come far stare tubi ed elementi tecnici vari in questo spazio senza dover creare un corridoio o andare a toccare le finestre.
Ho optato per un volume centrale dentro il quale sistemare il bagno e attorno al quale organizzare la cucina. Il “corridoio” che è venuto a crearsi dietro questo corpo è situato nella parte posteriore e più scura dell’appartamento. In questa zona, abbiamo sfruttato al massimo lo spazio a disposizione, creando due grandi armadi, accessibili da tre lati (dall’ingresso, dal bagno e dalla camera)».
Prima
Varcato l’ingresso, si scorgeva la zona giorno (con il suo pavimento in laminato dotato di sistema ad incastro click-lock e rivestito con una logora moquette), un camino nella zona posteriore della stanza, e una grande finestra.
«Originariamente lo spazio era organizzato attorno a un’unica zona adibita a soggiorno, ma il mio cliente voleva evitare di usare il letto come divano o, comunque avere un letto visibile anche dalla cucina», spiega Lara Grand.
Varcato l’ingresso, si scorgeva la zona giorno (con il suo pavimento in laminato dotato di sistema ad incastro click-lock e rivestito con una logora moquette), un camino nella zona posteriore della stanza, e una grande finestra.
«Originariamente lo spazio era organizzato attorno a un’unica zona adibita a soggiorno, ma il mio cliente voleva evitare di usare il letto come divano o, comunque avere un letto visibile anche dalla cucina», spiega Lara Grand.
Accessori in ottone e lampada a sospensione: Maisons du Monde
Dopo
Ora la cucina funge anche da accogliente ingresso. L’armadiatura è stata montata su una parete centrale, al di là della quale è stato sistemato il bagno. La finitura in laminato bianco rende l’ambiente molto luminoso e fa da contrappunto al pannello della parete a effetto marmo. Il bancone della cucina si estende anche dietro l’angolo, dove può essere utilizzato come tavolo da pranzo, scrivania e piano lavoro.
«Il mio cliente sognava un appartamento dalla forte personalità, così, nonostante un budget ristretto da “prima casa”, abbiamo lavorato molto sul progetto», dice Grand. «In cucina ci siamo concentrati su dettagli minimi: piastrelle 60x60 di ceramica a effetto marmo per il paraspruzzi, il lavandino rotondo che ammorbidisce gli angoli, la barra per gli utensili in acciaio, il cestello in ottone spazzolato, e la lampada a sospensione che, alla sera, crea piacevoli giochi di luce sulla parete».
La foto mostra la nuova distribuzione degli spazi e la separazione in zone ben definite. Sul lato destro dell’ingresso troviamo un armadio 60x60 cm, dove il padrone di casa conserva aspirapolvere, scarpe (in basso) e cappotti (in alto). Procedendo a sinistra dall’ingresso, troviamo la zona adibita a soggiorno.
Dopo
Ora la cucina funge anche da accogliente ingresso. L’armadiatura è stata montata su una parete centrale, al di là della quale è stato sistemato il bagno. La finitura in laminato bianco rende l’ambiente molto luminoso e fa da contrappunto al pannello della parete a effetto marmo. Il bancone della cucina si estende anche dietro l’angolo, dove può essere utilizzato come tavolo da pranzo, scrivania e piano lavoro.
«Il mio cliente sognava un appartamento dalla forte personalità, così, nonostante un budget ristretto da “prima casa”, abbiamo lavorato molto sul progetto», dice Grand. «In cucina ci siamo concentrati su dettagli minimi: piastrelle 60x60 di ceramica a effetto marmo per il paraspruzzi, il lavandino rotondo che ammorbidisce gli angoli, la barra per gli utensili in acciaio, il cestello in ottone spazzolato, e la lampada a sospensione che, alla sera, crea piacevoli giochi di luce sulla parete».
La foto mostra la nuova distribuzione degli spazi e la separazione in zone ben definite. Sul lato destro dell’ingresso troviamo un armadio 60x60 cm, dove il padrone di casa conserva aspirapolvere, scarpe (in basso) e cappotti (in alto). Procedendo a sinistra dall’ingresso, troviamo la zona adibita a soggiorno.
Vernice verde: Green Blue di Farrow & Ball; pavimento: laminato rovere chiaro
Il bancone della cucina termina con una parete divisoria “tecnica”, dietro la quale si cela un tubo di smaltimento delle acque reflue. La partizione serve anche a delimitare la zona adibita a soggiorno, illuminata da due grandi finestre che affacciano sul cortile del palazzo.
La parete di fronte alle finestre – volutamente lasciata bianca dalla progettista in modo che sia riflessa la maggior quantità di luce possibile – è decorata con due mensole in rovere che richiamano il parquet della casa. Qui trovano posto anche un radiatore e dei piccoli pomelli che fungono da attaccapanni.
La parete in fondo verde chiaro dà al piccolo ambiente un tocco di personalità e crea un piacevole effetto di contrasto.
Il bancone della cucina termina con una parete divisoria “tecnica”, dietro la quale si cela un tubo di smaltimento delle acque reflue. La partizione serve anche a delimitare la zona adibita a soggiorno, illuminata da due grandi finestre che affacciano sul cortile del palazzo.
La parete di fronte alle finestre – volutamente lasciata bianca dalla progettista in modo che sia riflessa la maggior quantità di luce possibile – è decorata con due mensole in rovere che richiamano il parquet della casa. Qui trovano posto anche un radiatore e dei piccoli pomelli che fungono da attaccapanni.
La parete in fondo verde chiaro dà al piccolo ambiente un tocco di personalità e crea un piacevole effetto di contrasto.
Il soggiorno ricorda i piccoli ambienti delle case per le bambole, eppure ha tutto quello che una zona giorno deve avere. L’interior designer stessa è rimasta piacevolmente sorpresa dall’effetto ottenuto in uno spazio tanto ristretto: «Ho giocato sia con il colore che con gli effetti grafici, mettendo una carta da parati Art Déco, una parete in vetro con linee verticali, una cassapanca e una piccola libreria-piano tv, e, per finire, delle bellissime tende doppie», spiega Grand.
La panca è stata realizzata su misura, in MDF, e verniciata in un secondo momento. La corretta pianificazione dei lavori ha consentito un’ottimizzazione dei costi: «Per la seduta, ho utilizzato un materasso 130x60 da bebè», spiega sorridendo la progettista.
Per guardare la televisione bisogna estrarre il televisore usando l’apposito braccio, perché, nella normale posizione mostrata nella foto, ovviamente l’apparecchio non è utilizzabile.
La panca è stata realizzata su misura, in MDF, e verniciata in un secondo momento. La corretta pianificazione dei lavori ha consentito un’ottimizzazione dei costi: «Per la seduta, ho utilizzato un materasso 130x60 da bebè», spiega sorridendo la progettista.
Per guardare la televisione bisogna estrarre il televisore usando l’apposito braccio, perché, nella normale posizione mostrata nella foto, ovviamente l’apparecchio non è utilizzabile.
Carta da parati: Arch Mint di Ferm Living; lampadario in ottone: Maisons du Monde
Lara Grand ha progettato anche l’illuminazione, un elemento che, a suo avviso, è essenziale in ogni progetto.
Una serie di faretti da incasso si alterna a lampade più decorative: all’ingresso e tra le due finestre, un’applique proietta luce verso l’alto e verso il basso; in cucina, una lampada a sospensione diffonde luce sul bancone; due lampade orientabili illuminano la testata del letto, e qui, in soggiorno, un grazioso lampadario in ottone vivacizza l’angolo della panca.
Lara Grand ha progettato anche l’illuminazione, un elemento che, a suo avviso, è essenziale in ogni progetto.
Una serie di faretti da incasso si alterna a lampade più decorative: all’ingresso e tra le due finestre, un’applique proietta luce verso l’alto e verso il basso; in cucina, una lampada a sospensione diffonde luce sul bancone; due lampade orientabili illuminano la testata del letto, e qui, in soggiorno, un grazioso lampadario in ottone vivacizza l’angolo della panca.
Nella parte posteriore del soggiorno, dietro una parete in vetro, è stata organizzata una zona notte di 200x200 centimetri. L’intervento è costato meno di quanto si potrebbe pensare: per la parete divisoria sono stati spesi circa 500 euro.
Se anche tu devi ristrutturare l’appartamento e ottimizzare una superficie mini, clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della costruzione di saune e bagni turchi della tua zona.
Se anche tu devi ristrutturare l’appartamento e ottimizzare una superficie mini, clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della costruzione di saune e bagni turchi della tua zona.
Porta a scomparsa: Scrigno; vernice della testata del letto: Oval Room Blue di Farrow & Ball
La progettista ha voluto mettere il letto qui, anche se questo ha significato rubare un po’ di spazio al soggiorno: «Questa sistemazione offre la vista della finestra e ci ha consentito di creare una biblioteca accanto al letto servendoci del camino. Inoltre, qui siamo riusciti a ricavare anche un passaggio al bagno e all’armadio di 60 centimetri».
Sul lato destro della foto vediamo l’armadio che è anche accessibile dall’ingresso. Davanti al contenitore, troviamo una porta a scomparsa che dà accesso al nuovo bagno.
La progettista ha voluto mettere il letto qui, anche se questo ha significato rubare un po’ di spazio al soggiorno: «Questa sistemazione offre la vista della finestra e ci ha consentito di creare una biblioteca accanto al letto servendoci del camino. Inoltre, qui siamo riusciti a ricavare anche un passaggio al bagno e all’armadio di 60 centimetri».
Sul lato destro della foto vediamo l’armadio che è anche accessibile dall’ingresso. Davanti al contenitore, troviamo una porta a scomparsa che dà accesso al nuovo bagno.
Prima
Il bagno originale era minuscolo. «Per entrare nella doccia si batteva sempre contro i sanitari, e bisognava sempre appoggiare i vestiti sul wc!», racconta Grand.
Il bagno originale era minuscolo. «Per entrare nella doccia si batteva sempre contro i sanitari, e bisognava sempre appoggiare i vestiti sul wc!», racconta Grand.
Scaldabagno da 40 litri ultrapiatto con sistema intelligente per il controllo elettronico dei consumi: Ariston; piastrelle simil ceramica:Leroy Merlin; wc sospeso: Geberit
Dopo
L’interior designer ha sfruttato al meglio lo spazio che aveva disposizione creando una pianta a L che comprende una cabina doccia 80x80, un mobiletto poco profondo e un wc sospeso, sormontato da uno scaldabagno da 40 litri.
Il giovane padrone di casa ha scelto piastrelle bianche del tipo metropolitana di Parigi per le pareti e piastrelle in gres porcellanato bianche e nere per il pavimento. Un luminoso specchio rotondo ammorbidisce piacevolmente tutti gli angoli della stanza.
La ciliegina sulla torta, però, è questa… nel piccolo bagno, Lara Grand è riuscita a ricavare un armadietto per gli asciugamani, dove trova posto anche una nicchia 60x60 per la lavatrice.
Dopo
L’interior designer ha sfruttato al meglio lo spazio che aveva disposizione creando una pianta a L che comprende una cabina doccia 80x80, un mobiletto poco profondo e un wc sospeso, sormontato da uno scaldabagno da 40 litri.
Il giovane padrone di casa ha scelto piastrelle bianche del tipo metropolitana di Parigi per le pareti e piastrelle in gres porcellanato bianche e nere per il pavimento. Un luminoso specchio rotondo ammorbidisce piacevolmente tutti gli angoli della stanza.
La ciliegina sulla torta, però, è questa… nel piccolo bagno, Lara Grand è riuscita a ricavare un armadietto per gli asciugamani, dove trova posto anche una nicchia 60x60 per la lavatrice.
Il progetto ha previsto anche tre armadi 60x60 a tutta altezza (2,74 metri), così come una cassa panca e un letto utilizzabile anche come contenitore.
Lara Grand conclude la visita descrivendo in sintesi il valore aggiunto che un architetto può dare a un progetto di ristrutturazione: «Fin dai primi schizzi, prendiamo sempre in considerazione i desideri e i gusti dei nostri clienti, e, nel mettere mano al progetto, continuiamo a rifinirli. Questo ci permette di ottenere il miglior risultato finale possibile. Spesso mi dicono che un intervento completo comporta costi più alti, ma questo non è vero, perché, in realtà, io negozio sempre le tariffe con gli artigiani, facendo risparmiare il cliente anche in termini di tempo. È proprio quello che è successo nel caso di questo cantiere, che è durato soltanto tre mesi ed è proceduto nel migliore dei modi».
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Lara Grand conclude la visita descrivendo in sintesi il valore aggiunto che un architetto può dare a un progetto di ristrutturazione: «Fin dai primi schizzi, prendiamo sempre in considerazione i desideri e i gusti dei nostri clienti, e, nel mettere mano al progetto, continuiamo a rifinirli. Questo ci permette di ottenere il miglior risultato finale possibile. Spesso mi dicono che un intervento completo comporta costi più alti, ma questo non è vero, perché, in realtà, io negozio sempre le tariffe con gli artigiani, facendo risparmiare il cliente anche in termini di tempo. È proprio quello che è successo nel caso di questo cantiere, che è durato soltanto tre mesi ed è proceduto nel migliore dei modi».
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Capirete che, anche in Italia, in un appartamento di 18m2 il bidet diventa superfluo. Detto questo esistono i water con le doccette, a volte bisogna scendere a compromessi. Son d'accordo però che la tv nn è posizionata bene, ci voleva un mobile snodabile dove all'occorrenza si potesse aprire e girare.
@info59934 @butterflyf nell'articolo c'è scritto che per posizionare il televisore c'è un braccio estraibile.
Soluzione esteticamente bellissima; non vedo però un adeguato spazio per gli armadi... comunque tutto molto bello! Complimenti