Home-Office: l’Illuminazione Giusta per il Tuo Spazio di Lavoro
Consigli e suggerimenti per illuminare in modo corretto un ambiente piccolo, adibito a ufficio, grazie alla luce naturale e artificiale
Greta La Rocca
18 novembre 2020
Collaboratore Houzz Magazine. Giornalista, svolgo anche attività di Ufficio Stampa e mi occupo di tutto ciò che riguarda la Comunicazione, off e on line.
Curiosa e appassionata scrivo da sempre (anche) di architettura e design.
Affascinata dalla bellezza, cerco il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.
Collaboratior of Houzz Magazine. Journalist; I do PR activities also and in communication in general, both on and off line.
Curious and passionate, I write since ever (also) of Architecture and Design. Fascinated by beauty, I look for the right balance between esthetic and functionality.
Collaboratore Houzz Magazine. Giornalista, svolgo anche attività di Ufficio Stampa... Altro
Quando ricavi uno spazio per lavorare all’interno della tua abitazione, fai attenzione: è importante che l’ambiente sia illuminato al meglio, per poterti garantire massimo comfort e alto rendimento. Cerca di sfruttare la luce naturale che filtra dalle finestre. Anche la scelta delle lampade è importante: ti garantiscono una fonte di luce diretta proprio dove ne hai necessità. Studia l’illuminazione artificiale in modo che rafforzi la luce del sole al crepuscolo. Ricorda che anche gli arredi possono fare la differenza, cosi come il colore dei dettagli.
Luce naturale
Quando ricavi lo studio all’interno della tua abitazione, scegli uno spazio che abbia già una finestra: ti permette di sfruttare al meglio la luce naturale. La scrivania deve essere di fronte alla fonte di luce (o, ancora meglio, perpendicolare), non dare le spalle alla finestra. Questo è molto importante se lavori al computer: oltre a illuminare meglio l’ambiente di lavoro, in questo modo la luce non arriva direttamente sullo schermo, evitando così eventuali riflessi o ombre.
Quando ricavi lo studio all’interno della tua abitazione, scegli uno spazio che abbia già una finestra: ti permette di sfruttare al meglio la luce naturale. La scrivania deve essere di fronte alla fonte di luce (o, ancora meglio, perpendicolare), non dare le spalle alla finestra. Questo è molto importante se lavori al computer: oltre a illuminare meglio l’ambiente di lavoro, in questo modo la luce non arriva direttamente sullo schermo, evitando così eventuali riflessi o ombre.
Illumina la scrivania con la luce del sole
Se non hai la possibilità di collocare la scrivania sotto la finestra, valuta la posizione migliore affinché tu possa sfruttare la luce solare. Devi evitare che si rifletta, direttamente o indirettamente, sul monitor e sulla tastiera. Considera che, se sei mancino, la luce deve provenire da destra; diversamente, dovrà arrivare da sinistra. Così eviti di creare delle ombre sulla scrivania.
Se non hai la possibilità di collocare la scrivania sotto la finestra, valuta la posizione migliore affinché tu possa sfruttare la luce solare. Devi evitare che si rifletta, direttamente o indirettamente, sul monitor e sulla tastiera. Considera che, se sei mancino, la luce deve provenire da destra; diversamente, dovrà arrivare da sinistra. Così eviti di creare delle ombre sulla scrivania.
Ambienti senza finestra
Se non hai la possibilità di organizzare lo studio in un ambiente già dotato di finestre, sfrutta la luce naturale proveniente da altre stanze. Un’ottima idea potrebbe essere quella di inserire un materiale riflettente e trasparente nella parete che separa il tuo studio dall’ambiente vicino. Puoi optare per un pannello in vetro o vetro cemento: il vetro ti garantisce maggiore luminosità, ma non ti permette di avere alcuna privacy.
Ricorda di posizionare la scrivania o davanti alla fonte di luce o perpendicolare, in modo che la luce naturale provenga dalla giusta direzione.
Trova su Houzz un professionista dell’illuminazione
Se non hai la possibilità di organizzare lo studio in un ambiente già dotato di finestre, sfrutta la luce naturale proveniente da altre stanze. Un’ottima idea potrebbe essere quella di inserire un materiale riflettente e trasparente nella parete che separa il tuo studio dall’ambiente vicino. Puoi optare per un pannello in vetro o vetro cemento: il vetro ti garantisce maggiore luminosità, ma non ti permette di avere alcuna privacy.
Ricorda di posizionare la scrivania o davanti alla fonte di luce o perpendicolare, in modo che la luce naturale provenga dalla giusta direzione.
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Arredi chiari
Gli ambienti piccoli hanno problemi di illuminazione, ma gli arredi e i colori possono venire incontro a quest’esigenza. Le tonalità chiare non solo danno la percezione che l’ambiente sia più grande, ma lo rendono più luminoso. Tuttavia, fai attenzione: evita di arredare il tuo ufficio esclusivamente con tinte chiare, scegli oggetti colorati, come i soprammobili o la sedia della tua scrivania. Con il passare del tempo, infatti, i colori chiari creano affaticamento agli occhi.
Gli ambienti piccoli hanno problemi di illuminazione, ma gli arredi e i colori possono venire incontro a quest’esigenza. Le tonalità chiare non solo danno la percezione che l’ambiente sia più grande, ma lo rendono più luminoso. Tuttavia, fai attenzione: evita di arredare il tuo ufficio esclusivamente con tinte chiare, scegli oggetti colorati, come i soprammobili o la sedia della tua scrivania. Con il passare del tempo, infatti, i colori chiari creano affaticamento agli occhi.
Superfici riflettenti
Oltre ai colori, scegli con attenzione anche i dettagli. Per esempio, puoi appendere quadri con cornici in vetro sopra la scrivania. Il vetro è un materiale interessante da tenere presente quando parliamo di piccoli spazi: riflette sia la luce naturale che l’illuminazione artificiale, contribuendo così a rendere il tuo ambiente più luminoso. Considera anche che il riflesso della luce sul vetro può essere fastidioso quando guardi un quadro, se la sorgente di luce (finestra o lampada) è alle tue spalle, non se arriva lateralmente.
Oltre ai colori, scegli con attenzione anche i dettagli. Per esempio, puoi appendere quadri con cornici in vetro sopra la scrivania. Il vetro è un materiale interessante da tenere presente quando parliamo di piccoli spazi: riflette sia la luce naturale che l’illuminazione artificiale, contribuendo così a rendere il tuo ambiente più luminoso. Considera anche che il riflesso della luce sul vetro può essere fastidioso quando guardi un quadro, se la sorgente di luce (finestra o lampada) è alle tue spalle, non se arriva lateralmente.
Illuminazione artificiale: luce diretta
La luce naturale va privilegiata perché rappresenta la fonte di illuminazione ideale, tuttavia non è sufficiente. Deve essere integrata con la luce artificiale.
Per una giusta illuminazione d’ambiente, puoi scegliere fonti di luce diretta come corpi illuminanti a soffitto: monta un apparecchio sopra la postazione di lavoro. Questa soluzione garantisce la corretta luce nell’ambiente. Per avere anche un’adeguata illuminazione sulla postazione lavoro, serve però anche una lampada da scrivania.
La luce naturale va privilegiata perché rappresenta la fonte di illuminazione ideale, tuttavia non è sufficiente. Deve essere integrata con la luce artificiale.
Per una giusta illuminazione d’ambiente, puoi scegliere fonti di luce diretta come corpi illuminanti a soffitto: monta un apparecchio sopra la postazione di lavoro. Questa soluzione garantisce la corretta luce nell’ambiente. Per avere anche un’adeguata illuminazione sulla postazione lavoro, serve però anche una lampada da scrivania.
Luce orientabile
La lampada da tavolo deve essere orientabile per poter dirigere la luce verso alcuni punti, piuttosto che altri. Fai attenzione: scegli una lampada che sia anche poco ingombrante. Un modello troppo grande, con una base d’appoggio voluminosa, ti darebbe problemi nella gestione dello spazio.
Lampada da tavolo: Wood Lamp di Muuto, design Taf Architects
La lampada da tavolo deve essere orientabile per poter dirigere la luce verso alcuni punti, piuttosto che altri. Fai attenzione: scegli una lampada che sia anche poco ingombrante. Un modello troppo grande, con una base d’appoggio voluminosa, ti darebbe problemi nella gestione dello spazio.
Lampada da tavolo: Wood Lamp di Muuto, design Taf Architects
Luce dimmerabile
Ti consiglio di scegliere una lampada che abbia il dimmer, un regolatore che ti permette di aumentare o diminuire l’intensità della luce in base alle tue necessità. Puoi aumentare la luminosità man mano che si avvicina il crepuscolo e la luce del sole diminuisce. Questa soluzione ti garantisce anche maggior risparmio energetico, quindi consumi minori in bolletta.
Lampada da tavolo: Tolomeo Mini Led di Artemide, design Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina
Ti consiglio di scegliere una lampada che abbia il dimmer, un regolatore che ti permette di aumentare o diminuire l’intensità della luce in base alle tue necessità. Puoi aumentare la luminosità man mano che si avvicina il crepuscolo e la luce del sole diminuisce. Questa soluzione ti garantisce anche maggior risparmio energetico, quindi consumi minori in bolletta.
Lampada da tavolo: Tolomeo Mini Led di Artemide, design Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina
Luce artificiale indiretta frontale
Puoi scegliere anche un tipo di illuminazione indiretta, un apparecchio montato sul muro. Per esempio, puoi metterlo sulla parete dietro la scrivania. Opta sempre per un prodotto che ti permette di orientare il fascio luminoso dove ti serve.
Puoi scegliere anche un tipo di illuminazione indiretta, un apparecchio montato sul muro. Per esempio, puoi metterlo sulla parete dietro la scrivania. Opta sempre per un prodotto che ti permette di orientare il fascio luminoso dove ti serve.
Luce artificiale indiretta laterale
Se la parete dietro la scrivania è occupata, monta l’apparecchio sul muro lateralmente rispetto alla postazione di lavoro. Meglio a sinistra se non sei mancino, in caso contrario opta per la parete di destra. La luce artificiale indiretta ti permette di avere una luce più omogenea sulla postazione di lavoro, ma non sufficiente per illuminare il tuo ufficio.
Se la luce d’ambiente è debole, puoi integrarla o con un secondo apparecchio a muro o con faretti incassati nel soffitto: una soluzione meno invasiva, ma che richiede più tempo e maggiori costi perché devi realizzare un controsoffitto per poter incassare i faretti.
Questa storia è stata pubblicata il
22 giugno 2015 e poi aggiornata
Raccontaci: e tu, quale soluzione scegli? Ricorda che una buona illuminazione influisce anche sul tuo rendimento e sulle tue prestazioni!
Altro
22 Luci per la Scrivania che Ti Faranno Lavorare Meglio
Arredare con le Strisce Led
Se la parete dietro la scrivania è occupata, monta l’apparecchio sul muro lateralmente rispetto alla postazione di lavoro. Meglio a sinistra se non sei mancino, in caso contrario opta per la parete di destra. La luce artificiale indiretta ti permette di avere una luce più omogenea sulla postazione di lavoro, ma non sufficiente per illuminare il tuo ufficio.
Se la luce d’ambiente è debole, puoi integrarla o con un secondo apparecchio a muro o con faretti incassati nel soffitto: una soluzione meno invasiva, ma che richiede più tempo e maggiori costi perché devi realizzare un controsoffitto per poter incassare i faretti.
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Salve Greta, ho letto volentieri il Suo articolo e La ringrazio per lo spunto datomi.
Desidero fare due precisazioni.
La luce sulla postazione di lavoro, ovunque essa si trovi, non dovrebbe mai arrivare da dietro (come correttamente detto, per evitare fastidiosi riflessi sul monitor), ma neanche da davanti.
I nostri occhi infatti, in focus sul monitor e sulla sua luce, sarebbero costantemente "stressati" dalla comunque percepita (anche con sguardo basso, ancor più maggiormente alzandolo) differente luminosità (con conseguente abbigliamento) proveniente dalle finestre, finendo col siluppareviò che viene definito "astenopia" (conosciuto come "affaticamento oculare") che può essere momentaneo o divenire cronico se non adeguatamente curato.
I sintomi principali sono: la secchezza dell'occhio (dovuta al diminuito ammiccamento delle palpebre e la conseguente rottura del film lacrimale), la stanchezza, l'irritazione, l'arrossamento, il prurito, il gonfiore, ecc. (Se ne soffrite fatevi visitare dall'oculista che vi darà immediatamente la cura più adatta a Voi e, comunque, adottate comportamenti consapevoli e di prevenziine: ogni ora (anche se la legge prescriverbbe ogni 2 ore, fate una pausa di 15' e riposare gli occhi!).
Tornando alla posizione corretta della luce sulla postazione di lavoro, per comfort ambientale e personale, nonchè per prevenzione delle problematiche oculo-visive (le principali, insieme a quelle osteo-articolari e stress da lavoro correlato per cji lavora al computer"videoterminale" per la legge ormai datata (T.U. sulla Sicurezza sul lavoro L.81/08 e s.m.i.)
è perpendicolare con luce proveniente da destra per chi è mancino, altrimenti sempre da sinistra.
Altra cosa da precisare è che la luce da tavolo non dev'essere scelta "per fare scena", cioè prioritariamente di design o bella da vedersi, ma che supporti il nostro benessere,salute e performance psicofisiche.
Investire quindi , non solo per un'ottima seduta ergonomica (prevenendo le problematiche osteo-articolari), ma anche per dotarsi di una lampada (a piantana, a muro o da tavolo) a "luce biodinamica" (ovvero capace di autoregolamentazione in base alle variazioni della luce ambientale, alla presenza o meno della persona e soprattutto in base alle singole e personali caratteristiche, preferenze ed esigenze, è ormai fondamentale.
(se desiderate maggiori informazioni, scrivetemi pure, Ve le invio molto volentieri).
Tali prodotti di illuminotecnica, risultato di ricerche avanzate ed innovative, sono infatti dimmerabili sia in intensità luminosa che in temperatura colore (capaci cioè di ricreare artificialmente il ciclo giornaliero naturale della luce solare), supportando di conseguenza il nostro organismo a riequilibrare il ritmo circadiano interno (sonno-veglia, concentrazione-rilassamento), incredibile noh?!
Buon proseguimento e a presto bioArch.SilviaBrandano