Guida Houzz per Esperti: Come Creare un Giardino Roccioso Asciutto
È tra gli elementi più belli e decorativi che ogni giardino possa annoverare, ma le insidie estetiche e progettuali sono ovunque!
Considerato da molti un non plus ultra del giardino, un vero e proprio status symbol, del roccioso si è molto abusato per un paio di decenni, a partire dagli anni Ottanta. Solo ora ci si assume una maggiore responsabilità nella scelta delle piante e dell’armonia con il genius loci, prendendosi cura di tutto quello che circonda il giardino.
Pochi sono a conoscenza del fatto che il vero giardino roccioso nasce per consentire la coltivazione delle piante alpine, cioè quelle che vivono in montagna, oltre il limite di rusticità degli alberi. L’habitat di tali piante è molto particolare e delicato: in inverno riposano sotto un’asciutta coltre di neve, mentre in estate ricevono l’insolazione diretta, ma le temperature sono basse, e ovviamente il terreno garantisce uno sgrondo massimo.
Sfatiamo un mito: i rocciosi non sono adatti a tutti giardini, diffidate da chi vi dirà il contrario. Non è un segno di eleganza o di esperienza del proprietario, il roccioso è per la maggior parte delle volte, una necessità: cioè far fronte ad una pendenza ripida avendo a disposizione delle rocce per contenere il terreno.
Pochi sono a conoscenza del fatto che il vero giardino roccioso nasce per consentire la coltivazione delle piante alpine, cioè quelle che vivono in montagna, oltre il limite di rusticità degli alberi. L’habitat di tali piante è molto particolare e delicato: in inverno riposano sotto un’asciutta coltre di neve, mentre in estate ricevono l’insolazione diretta, ma le temperature sono basse, e ovviamente il terreno garantisce uno sgrondo massimo.
Sfatiamo un mito: i rocciosi non sono adatti a tutti giardini, diffidate da chi vi dirà il contrario. Non è un segno di eleganza o di esperienza del proprietario, il roccioso è per la maggior parte delle volte, una necessità: cioè far fronte ad una pendenza ripida avendo a disposizione delle rocce per contenere il terreno.
Gradoni di roccia
Per contenere i dislivelli, l’essere umano ha concepito una gran quantità di tecniche: dai terrazzamenti ai muri di contenimento. Il roccioso è una via di mezzo che non prevede opere edilizie (fondazioni, gettate di calcestruzzo), e solo scavi parziali, specie se il dislivello è solo su un fianco.
Grossi massi di roccia grigia fungono da gradoni. Negli interstizi si possono piantare dei piccoli cespugli decombenti oppure anche piante ascendenti o arbusti, se lo spazio lo permette.
Annaffiare un giardino roccioso di queste dimensioni è quasi impossibile, perciò se vivete in clima con estati asciutte considerate che potrebbe esserci qualche perdita. Per minimizzare questi problemi scegliete piante a bassa richiesta d’acqua.
Per contenere i dislivelli, l’essere umano ha concepito una gran quantità di tecniche: dai terrazzamenti ai muri di contenimento. Il roccioso è una via di mezzo che non prevede opere edilizie (fondazioni, gettate di calcestruzzo), e solo scavi parziali, specie se il dislivello è solo su un fianco.
Grossi massi di roccia grigia fungono da gradoni. Negli interstizi si possono piantare dei piccoli cespugli decombenti oppure anche piante ascendenti o arbusti, se lo spazio lo permette.
Annaffiare un giardino roccioso di queste dimensioni è quasi impossibile, perciò se vivete in clima con estati asciutte considerate che potrebbe esserci qualche perdita. Per minimizzare questi problemi scegliete piante a bassa richiesta d’acqua.
Piante decombenti o pulvinate
Molto spesso i piccoli rocciosi, come scale o bassi terrazzamenti, sono una buona scusa per coltivare le piante decombenti, molto amate da tutti i giardinieri.
In questa foto vi è una Lysimachia nummularia ‘Aurea’, che predilige un ambiente non troppo esposto al sole e gradisce una certa umidità estiva.
Se il vostro roccioso non è molto illuminato, non disperate: smentiamo subito l’idea che il roccioso sia il luogo dove vengono coltivate le cactacee! Un roccioso ombroso può ospitare un gran numero di piante: Alchemilla, Lobelia, origano comune, alcuni tipi di menta, primule, violette, narcisi, tulipani, hosta, muscari, Lamium, Aegopodium podagraria, Trillium, mughetti, Aster, Geranium, ecc.
Potrebbe interessarti leggere anche Il Fascino dell’Ombra: Piante e Fiori per Giardini Senza Sole
Molto spesso i piccoli rocciosi, come scale o bassi terrazzamenti, sono una buona scusa per coltivare le piante decombenti, molto amate da tutti i giardinieri.
In questa foto vi è una Lysimachia nummularia ‘Aurea’, che predilige un ambiente non troppo esposto al sole e gradisce una certa umidità estiva.
Se il vostro roccioso non è molto illuminato, non disperate: smentiamo subito l’idea che il roccioso sia il luogo dove vengono coltivate le cactacee! Un roccioso ombroso può ospitare un gran numero di piante: Alchemilla, Lobelia, origano comune, alcuni tipi di menta, primule, violette, narcisi, tulipani, hosta, muscari, Lamium, Aegopodium podagraria, Trillium, mughetti, Aster, Geranium, ecc.
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Muretti a secco
I muri a secco, quando ben fatti, possono rappresentare una vera e propria risorsa in più per il giardiniere, quasi come se fosse un’aiuola verticale. Sarebbe opportuno inserire le piante negli interstizi durante la costruzione del muretto, ma non sempre questo è possibile.
Nel caso in cui vogliate inserire una pianta in una fessura, ma vi accorgete che il pane di terra è troppo grande, non cercate di spostare le pietre, fate bensì una talea o riproducete per seme. Otterrete così una piantina appena nata, di piccole dimensioni. Una volta germinata o attecchita, trasferitela in un vasetto minuscolo, di circa 2 cm di diametro. Lasciate che si accresca tenendola all’ombra e annaffiandola poco.
Quando sarà perfettamente affrancata, rimuovete il pane di terra, scrollatelo, accorciate le radici e ricollocate in terriccio nuovo, sempre all’ombra in un luogo asciutto.
La piantina avrà così un apparato radicale piccolo, ma rafforzato e in grado di cercare acqua.
I muri a secco, quando ben fatti, possono rappresentare una vera e propria risorsa in più per il giardiniere, quasi come se fosse un’aiuola verticale. Sarebbe opportuno inserire le piante negli interstizi durante la costruzione del muretto, ma non sempre questo è possibile.
Nel caso in cui vogliate inserire una pianta in una fessura, ma vi accorgete che il pane di terra è troppo grande, non cercate di spostare le pietre, fate bensì una talea o riproducete per seme. Otterrete così una piantina appena nata, di piccole dimensioni. Una volta germinata o attecchita, trasferitela in un vasetto minuscolo, di circa 2 cm di diametro. Lasciate che si accresca tenendola all’ombra e annaffiandola poco.
Quando sarà perfettamente affrancata, rimuovete il pane di terra, scrollatelo, accorciate le radici e ricollocate in terriccio nuovo, sempre all’ombra in un luogo asciutto.
La piantina avrà così un apparato radicale piccolo, ma rafforzato e in grado di cercare acqua.
Roccia ovunque
Muretti di contenimento, sentiero ghiaioso e bordo della piscina, fino al piccolo arco che delimita una “stanza”, la roccia è ampiamente usata in questo giardino dall’allure mediterranea.
La composizione trae un fascino senza tempo dall’accostamento tra verdi forti e intensi, alcuni dati da fogliami molto vistosi, accompagnati da pochi fiori, sparpagliati e poco visibili, e la roccia, di colore chiaro. Tutti gli elementi sono fusi dal colore morbido della ghiaia. Un insieme decisamente complesso da organizzare, ma dall’apparenza ingannevolmente semplice.
Muretti di contenimento, sentiero ghiaioso e bordo della piscina, fino al piccolo arco che delimita una “stanza”, la roccia è ampiamente usata in questo giardino dall’allure mediterranea.
La composizione trae un fascino senza tempo dall’accostamento tra verdi forti e intensi, alcuni dati da fogliami molto vistosi, accompagnati da pochi fiori, sparpagliati e poco visibili, e la roccia, di colore chiaro. Tutti gli elementi sono fusi dal colore morbido della ghiaia. Un insieme decisamente complesso da organizzare, ma dall’apparenza ingannevolmente semplice.
Il roccioso con le piante grasse
A cavallo del millennio, il roccioso con le grasse è stato una sorta di must per i giardini che ambivano dichiarare una certa superiorità, se non estetica, quantomeno economica.
Purtroppo l’uso è dilagato in modo incontrollato, grazie alla forte tolleranza delle piante grasse a maltrattamenti e siccità. Ad accompagnare tale congerie di piante, non sempre ben tenute, l’onnipresente roccia da acquario, molto apprezzata perché leggera e facilmente trasportabile, ma dall’aspetto poco solido e indefinito.
Un buon roccioso secco è composto sempre da pietra locale, disposta secondo dei dislivelli tali da consentire la piantagione di crassule e altre succulente. Le agavi e le Aloesono molto apprezzate, ma ricordate di lasciare un ampio margine per il passaggio, perché molte di esse pungono. Evitate invece le comuni cactacee di taglia ridotta, che assumerebbero l’aria di un piccolo presepe. Optate per piante di taglia piuttosto ampia, come Kalanchoe beharensis, Aeonium, Sedum, Lampranthus,Crassula ecc.
Se volete inserire dei cactus tondeggianti, tipo Echinocactus, piantatene uno di dimensioni ragguardevoli e comunque in proporzione alle altre piante.Per collegare il roccioso al resto del giardino, usate la ghiaia o dei piastrelloni irregolari.
A cavallo del millennio, il roccioso con le grasse è stato una sorta di must per i giardini che ambivano dichiarare una certa superiorità, se non estetica, quantomeno economica.
Purtroppo l’uso è dilagato in modo incontrollato, grazie alla forte tolleranza delle piante grasse a maltrattamenti e siccità. Ad accompagnare tale congerie di piante, non sempre ben tenute, l’onnipresente roccia da acquario, molto apprezzata perché leggera e facilmente trasportabile, ma dall’aspetto poco solido e indefinito.
Un buon roccioso secco è composto sempre da pietra locale, disposta secondo dei dislivelli tali da consentire la piantagione di crassule e altre succulente. Le agavi e le Aloesono molto apprezzate, ma ricordate di lasciare un ampio margine per il passaggio, perché molte di esse pungono. Evitate invece le comuni cactacee di taglia ridotta, che assumerebbero l’aria di un piccolo presepe. Optate per piante di taglia piuttosto ampia, come Kalanchoe beharensis, Aeonium, Sedum, Lampranthus,Crassula ecc.
Se volete inserire dei cactus tondeggianti, tipo Echinocactus, piantatene uno di dimensioni ragguardevoli e comunque in proporzione alle altre piante.Per collegare il roccioso al resto del giardino, usate la ghiaia o dei piastrelloni irregolari.
Vediamo ora quali sono i passi principali per la creazione di un giardino roccioso.
1. Disporre il drenaggio
Nella zona che avete individuato mettete del drenaggio grossolano, come pezzi di mattoni, sassi di una certa grandezza, misto a ghiaia da costruzione di pezzatura medio-grossa (si trova nei negozi di materiali edili). Fate uno strato piuttosto alto: per un giardino roccioso di un metro di altezza disponete almeno 40 cm di drenaggio.
1. Disporre il drenaggio
Nella zona che avete individuato mettete del drenaggio grossolano, come pezzi di mattoni, sassi di una certa grandezza, misto a ghiaia da costruzione di pezzatura medio-grossa (si trova nei negozi di materiali edili). Fate uno strato piuttosto alto: per un giardino roccioso di un metro di altezza disponete almeno 40 cm di drenaggio.
2. Creare uno strato permeabile
Con sfalcio d’erba o piote di prato, create uno strato permeabile, che servirà a evitare che il terriccio percoli nello strato di drenaggio troppo velocemente. Il prato deve essere sistemato con la parte erbosa verso il basso, lo strato di sfalcio d’erba deve essere molto alto.
Con sfalcio d’erba o piote di prato, create uno strato permeabile, che servirà a evitare che il terriccio percoli nello strato di drenaggio troppo velocemente. Il prato deve essere sistemato con la parte erbosa verso il basso, lo strato di sfalcio d’erba deve essere molto alto.
3. Aggiungere il terriccio e delimitare l’area
Con dei picchetti delimitate l’area dove volete intervenire, e iniziate ad aggiungere terriccio, partendo dal centro verso i bordi.
Con dei picchetti delimitate l’area dove volete intervenire, e iniziate ad aggiungere terriccio, partendo dal centro verso i bordi.
4. Disporre le rocce più grandi
Iniziate dai blocchi più grandi (vale anche per la disposizione del lastricato e per la posa dell’opus incertum) e metteteli in modo che siano decorativi, esponendone i lati più belli, ma anche in modo che contengano il terreno.
Iniziate dai blocchi più grandi (vale anche per la disposizione del lastricato e per la posa dell’opus incertum) e metteteli in modo che siano decorativi, esponendone i lati più belli, ma anche in modo che contengano il terreno.
5. Compattare
Le sacche d’aria sono pericolosissime per le radici delle piante, perciò compattate bene con i piedi proprio negli interstizi più piccoli.
Le sacche d’aria sono pericolosissime per le radici delle piante, perciò compattate bene con i piedi proprio negli interstizi più piccoli.
6. Disporre le piante
Iniziate a sistemare le piante. Con il metodo illustrato prima, partite da quelle più grandi (non solo come pane di terra, ma anche come accrescimento), e passate a quelle più piccole.
Per evitare che i massi schiaccino le giovani piante, utilizzate due assi di legno. Meglio farvi aiutare da qualcuno, poiché potrebbe scivolarvi un masso e potreste farvi seriamente male.
Iniziate a sistemare le piante. Con il metodo illustrato prima, partite da quelle più grandi (non solo come pane di terra, ma anche come accrescimento), e passate a quelle più piccole.
Per evitare che i massi schiaccino le giovani piante, utilizzate due assi di legno. Meglio farvi aiutare da qualcuno, poiché potrebbe scivolarvi un masso e potreste farvi seriamente male.
7. Tocchi finali
Una volta finito, bagnate a pioggia e abbondantemente, procedete allo stesso modo anche il giorno successivo. Controllate il livello della terra e le radici delle piante: se qualcuna è scoperta provvedete a rincalzarla. Inserite le piante più piccole e coprite tutto con uno strato di ghiaia alto almeno 10 cm.
Una volta finito, bagnate a pioggia e abbondantemente, procedete allo stesso modo anche il giorno successivo. Controllate il livello della terra e le radici delle piante: se qualcuna è scoperta provvedete a rincalzarla. Inserite le piante più piccole e coprite tutto con uno strato di ghiaia alto almeno 10 cm.
Reginald Farrer, uno dei massimi studiosi del giardino roccioso, sostenne in modo caustico che le persone conoscevano solo tre tipi di giardino roccioso:
- a “torta di mandorle”: un rialzo del terreno, di forma circolare, con le rocce attorno al perimetro, come le mandorle attorno al bordo di un pan di Spagna;
- a “tomba di cane”: una piccola piramide di rocce dentro le quali infilare delle piante;
- a “grembiule di diavolo”: rocce gettate alla rinfusa, con le piante disposte in modo disomogeneo.
La trovata umoristica di Farrer ha fatto storia, ma è servita anche di lezione a molti giardinieri inglesi che da quel momento hanno cercato una maggiore omogeneità delle loro realizzazioni nei confronti del paesaggio.Quindi è indispensabile che la roccia che sceglierete sia locale, o in tono con il paesaggio: evitate dunque le rocce da acquario, molto leggere, comunemente vendute nei “garden center”. Pianificate il vostro roccioso per la quantità d’acqua che siete sicuri di poter dare nei mesi estivi, e in base a questo scegliete le piante.