Ristrutturare
Guida Houzz: La Posa delle Piastrelle a Pavimento
I professionisti di Houzz spiegano agevolazioni fiscali, tipologie e tendenze delle piastrelle
La posa delle piastrelle a pavimento, affinché durino nel tempo e non abbiano bisogno di manutenzione, deve seguire tappe ben precise. Come orientarsi tra materiali, dimensioni, tipi di posa e finiture? Per scegliere in modo consapevole, meglio seguire qualche dritta degli esperti del settore. Ad esempio, rivolgersi a chi si occupa sia di fornitura, sia di posa, può essere utile per ottenere agevolazioni fiscali e avere garanzie legate alle normative e sull’intero processo.
Oltre ai dettagli tecnici, abbiamo chiesto ad alcuni professionisti iscritti su Houzz quali sono le tendenze stilistiche del momento, quali sono i tipi di posa più diffusi e i materiali più utilizzati.
Consigli professionali di:
Oltre ai dettagli tecnici, abbiamo chiesto ad alcuni professionisti iscritti su Houzz quali sono le tendenze stilistiche del momento, quali sono i tipi di posa più diffusi e i materiali più utilizzati.
Consigli professionali di:
- Lorenzo Polvani di Pietre di Rapolano (Firenze), architetto e direttore reparto tecnico
- Sabrina Santelli di Santelli Casa (Pergola, PU)
- Paolo Trabatti di Salaroli (Cesena, FC), consulente tecnico
Conosci le tecniche di posa?
Cambiano i materiali, dal gres alla pietra o al marmo, e cambiano le tecniche di posa. A questo punto l’intervento dei professionisti è necessario e cominciamo da Lorenzo Polvani, di Pietre di Rapolano: «La posa dei pavimenti in marmo e pietra può essere eseguita a colla o su letto di malta. Sostanzialmente si usa la posa a colla quando i pavimenti sono calibrati (cioè quando lo spessore è costante e la sua variazione ha una tolleranza di circa 1 mm). Si tratta di una posa semplice, efficiente ed economica.
La posa su letto di malta avviene quando i pavimenti sono ricavati da lastra. Le lastre hanno una tolleranza di variazione di spessore maggiore, circa 2 mm, ed è necessario prevedere una base di malta cementizia su cui verranno posati gli elementi. Mediante livellamento puntuale dei singoli pezzi, grazie allo strato di supporto più spesso, si riescono a livellare perfettamente le varie mattonelle che compongono il pavimento. Si tratta di una posa più complessa e costosa».
Cambiano i materiali, dal gres alla pietra o al marmo, e cambiano le tecniche di posa. A questo punto l’intervento dei professionisti è necessario e cominciamo da Lorenzo Polvani, di Pietre di Rapolano: «La posa dei pavimenti in marmo e pietra può essere eseguita a colla o su letto di malta. Sostanzialmente si usa la posa a colla quando i pavimenti sono calibrati (cioè quando lo spessore è costante e la sua variazione ha una tolleranza di circa 1 mm). Si tratta di una posa semplice, efficiente ed economica.
La posa su letto di malta avviene quando i pavimenti sono ricavati da lastra. Le lastre hanno una tolleranza di variazione di spessore maggiore, circa 2 mm, ed è necessario prevedere una base di malta cementizia su cui verranno posati gli elementi. Mediante livellamento puntuale dei singoli pezzi, grazie allo strato di supporto più spesso, si riescono a livellare perfettamente le varie mattonelle che compongono il pavimento. Si tratta di una posa più complessa e costosa».
Quando si tratta di gres, invece, la posa avviene utilizzando collanti, oggi sempre più performanti e che permettono sovrapposizioni su pavimenti preesistenti oppure l’incollaggio di lastre che possono arrivare anche a dimensioni di 160x320 cm.
Attenti a…?
In generale, la posa del gres porcellanato non si presenta come particolarmente problematica, anzi. Proprio la sua semplicità viene spesso evidenziata coma uno dei punti di forza del materiale. «È però importante valutare attentamente il sottofondo, che deve essere asciutto, compatto, stabile e planare. E, soprattutto in caso di grandi formati, deve essere pulito e privo di polveri, vernici, cere e grassi che possano compromettere una buona adesione da parte dei collanti», spiega Sabrina Santelli.
Di primaria importanza l’attenzione ai dettagli e la preparazione dei posatori, due aspetti che vanno di pari passo, come conferma anche Paolo Trabatti di Salaroli: «Gli ostacoli potrebbero derivare dalla mancanza dei giunti, dallo stato del massetto o dall’umidità. È fondamentale che i posatori siano qualificati e formati e che il materiale posato sia di prima qualità».
In generale, la posa del gres porcellanato non si presenta come particolarmente problematica, anzi. Proprio la sua semplicità viene spesso evidenziata coma uno dei punti di forza del materiale. «È però importante valutare attentamente il sottofondo, che deve essere asciutto, compatto, stabile e planare. E, soprattutto in caso di grandi formati, deve essere pulito e privo di polveri, vernici, cere e grassi che possano compromettere una buona adesione da parte dei collanti», spiega Sabrina Santelli.
Di primaria importanza l’attenzione ai dettagli e la preparazione dei posatori, due aspetti che vanno di pari passo, come conferma anche Paolo Trabatti di Salaroli: «Gli ostacoli potrebbero derivare dalla mancanza dei giunti, dallo stato del massetto o dall’umidità. È fondamentale che i posatori siano qualificati e formati e che il materiale posato sia di prima qualità».
Serve più attenzione, invece, nel caso della posa di pavimenti in marmo o pietra, materiali di origine naturale e, in quanto tali, molto variabili. «Nel caso di pavimenti in marmo o pietra, il posatore deve compiere una preselezione del materiale al fine di armonizzare al meglio i toni dei singoli pezzi, che in un materiale naturale avranno comunque delle variazioni. Lo stesso vale per le venature. La scelta dei pezzi sarà fondamentale per la miglior resa possibile del pavimento finito», racconta Lorenzo Polvani.
Anche per quanto riguarda la posa di piastrelle o lastre in gres, Sabrina Santelli consiglia la massima attenzione nella selezione del materiale, anche delle colle: «La qualità degli adesivi utilizzati è fondamentale; devono avere caratteristiche e prestazioni adeguate al tipo di situazione analizzata e alla temperatura d’esercizio. Non posso posare all’esterno con il sole a picco e 40 °C all’ombra!».
Anche per quanto riguarda la posa di piastrelle o lastre in gres, Sabrina Santelli consiglia la massima attenzione nella selezione del materiale, anche delle colle: «La qualità degli adesivi utilizzati è fondamentale; devono avere caratteristiche e prestazioni adeguate al tipo di situazione analizzata e alla temperatura d’esercizio. Non posso posare all’esterno con il sole a picco e 40 °C all’ombra!».
Piastrelle e riscaldamento
Spesso la climatizzazione degli ambienti avviene attraverso pannelli radianti, a pavimento, sia per quanto riguarda il riscaldamento sia per il raffrescamento. In questo caso quali sono le eventuali difficoltà da affrontare nel momento della posa delle piastrelle?
L’intervento di Sabrina Santelli: «Il gres porcellanato è un materiale che può essere utilizzato in presenza di un impianto di riscaldamento a pavimento. In questo caso prima di procedere alla posa occorre attendere i tempi di stagionatura naturale del massetto e procedere poi all’accensione dell’impianto che deve raggiungere la temperatura massima d’esercizio per poi ridurre gradualmente fino allo spegnimento».
Spesso la climatizzazione degli ambienti avviene attraverso pannelli radianti, a pavimento, sia per quanto riguarda il riscaldamento sia per il raffrescamento. In questo caso quali sono le eventuali difficoltà da affrontare nel momento della posa delle piastrelle?
L’intervento di Sabrina Santelli: «Il gres porcellanato è un materiale che può essere utilizzato in presenza di un impianto di riscaldamento a pavimento. In questo caso prima di procedere alla posa occorre attendere i tempi di stagionatura naturale del massetto e procedere poi all’accensione dell’impianto che deve raggiungere la temperatura massima d’esercizio per poi ridurre gradualmente fino allo spegnimento».
Le detrazioni
Nel caso in cui la posa di un pavimento sia legata alla fornitura del materiale e quindi la figura del rivenditore e del posatore coincidano, i committenti usufruiscono di particolari agevolazioni, come racconta Paolo Trabatti: «Per noi la posa è legata alla fornitura, questo agevola il cliente perché l’Iva è al 10% anziché al 22%, e, oltretutto, si offre la garanzia di legge sul lavoro completo».
Raccontaci: hai un pavimento in piastrelle? Sei soddisfatto? Scrivilo nei Commenti qui sotto!
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Nel caso in cui la posa di un pavimento sia legata alla fornitura del materiale e quindi la figura del rivenditore e del posatore coincidano, i committenti usufruiscono di particolari agevolazioni, come racconta Paolo Trabatti: «Per noi la posa è legata alla fornitura, questo agevola il cliente perché l’Iva è al 10% anziché al 22%, e, oltretutto, si offre la garanzia di legge sul lavoro completo».
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La scena è ancora dominata dai grandi formati: hanno successo già da qualche tempo, ma il boom non si affievolisce e la loro posa viene richiesta tanto in bagno e cucina quanto negli altri ambienti della casa. Ne dà conferma Sabrina Santelli di Santelli Casa: «Se si utilizza gres che imita la resina, oppure marmi o pietre, la tendenza oggi è quella di usare grandi formati sia a pavimento che a rivestimento, optando per una posa allineata, sicuramente più contemporanea e idonea.
Quindi proprio per questo motivo la posa in diagonale dei pavimenti e rivestimenti, molto comune in passato, oggi è pressoché inutilizzata. Ultimamente, anche per le piastrelle, si è aggiunta la posa a spina di pesce o a spina ungherese così come avviene per il parquet».