Ristrutturare
Guida Houzz: 10 Pavimentazioni che i Pro Usano in Giardino
Le pavimentazioni per esterni tra cui scegliere per rendere molto più bello e funzionale il tuo giardino
Il progetto di un’abitazione parte dall’esterno, che parla della casa e di chi ci vive, ed è la prima presentazione per chi ci viene a trovare. Colori, materiali e finiture sono gli elementi per caratterizzare e differenziare non solo i prospetti, ma anche recinzioni, cortili e giardini.
Le pavimentazioni da giardino rappresentano dunque un elemento importante e vanno scelte con attenzione dovendosi sia armonizzare con lo stile della casa che possedere peculiarità tecniche da cui non possono prescindere. Impariamo a conoscerne oggi le caratteristiche principali e a scegliere la pavimentazione per giardino, fra tradizione e innovazione, che fa al caso nostro.
Le pavimentazioni da giardino rappresentano dunque un elemento importante e vanno scelte con attenzione dovendosi sia armonizzare con lo stile della casa che possedere peculiarità tecniche da cui non possono prescindere. Impariamo a conoscerne oggi le caratteristiche principali e a scegliere la pavimentazione per giardino, fra tradizione e innovazione, che fa al caso nostro.
Possiamo affermare che una buona pavimentazione da esterni è quella capace di coniugare la migliore resa estetica con le più idonee caratteristiche tecniche per l’uso cui è destinata. Se, infatti, differenti materiali e metodi di posa hanno lo scopo di legare visivamente lo spazio outdoor con il resto della casa, la loro scelta deve però partire dallo studio dell’utilizzo che se ne farà. Innanzitutto se è carrabile o meno, ma anche in considerazione del clima del posto che può comprometterne la sicurezza o la durata.
Robustezza meccanica e resistenza alle intemperie
Le pavimentazioni da giardino sono esposte agli agenti atmosferici che le sottopongono a prove importanti. Gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, la presenza di abbondanti rovesci piovaschi nelle stagioni fredde, o la possibilità di gelate, rendono inadatti all’uso esterno una moltitudine di materiali.
Devono inoltre resistere alle abrasioni, essere antiscivolo e, se posati in località piovose e a certe altitudini, impermeabili all’acqua. Se, infatti, parleremo di pavimentazioni drenanti, è pure vero che un piano di calpestio che assorbe acqua si predispone alla formazione di muffe o licheni che lo renderebbero scivoloso, quindi pericoloso.
Le pavimentazioni da giardino sono esposte agli agenti atmosferici che le sottopongono a prove importanti. Gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, la presenza di abbondanti rovesci piovaschi nelle stagioni fredde, o la possibilità di gelate, rendono inadatti all’uso esterno una moltitudine di materiali.
Devono inoltre resistere alle abrasioni, essere antiscivolo e, se posati in località piovose e a certe altitudini, impermeabili all’acqua. Se, infatti, parleremo di pavimentazioni drenanti, è pure vero che un piano di calpestio che assorbe acqua si predispone alla formazione di muffe o licheni che lo renderebbero scivoloso, quindi pericoloso.
Una spiccata robustezza meccanica renderà la pavimentazione esterna resistente alle abrasioni e all’usura ma anche alle gelate invernali o ai raggi solari durante le lunghe esposizioni estive. A tal fine lo spessore di tali pavimentazioni è solitamente maggiore rispetto ai prodotti usati per l’interno. E ciò è ancora più evidente se la superficie è destinata a fungere anche da vialetto carrabile. In tal caso la resistenza a carichi importanti è fondamentale e bisogna valutare se la pavimentazione sarà sottoposta a un traffico occasionale o “pesante”.
Vediamo assieme le specificità di alcune tra le soluzioni in uso, a partire da quelle più note.
Vediamo assieme le specificità di alcune tra le soluzioni in uso, a partire da quelle più note.
1. Pavimentazione in pietra
La pietra è il pavimento da esterno per antonomasia, a partire dalla pavimentazione per il cortile. È spesso utilizzata per realizzare pavimentazioni carrabili, quindi molto resistenti, ed è tra i materiali più amati anche per le sue peculiarità estetiche. Ogni territorio produce pietre con caratteristiche fisiche ed estetiche originali ed è possibile reperirle in differenti formati, forme e finiture. Tuttavia, la pietra è spesso anche fragile e non sempre si presta a pavimentazioni destinate a sopportare continue aggressioni meccaniche o ambientali.
La pietra è il pavimento da esterno per antonomasia, a partire dalla pavimentazione per il cortile. È spesso utilizzata per realizzare pavimentazioni carrabili, quindi molto resistenti, ed è tra i materiali più amati anche per le sue peculiarità estetiche. Ogni territorio produce pietre con caratteristiche fisiche ed estetiche originali ed è possibile reperirle in differenti formati, forme e finiture. Tuttavia, la pietra è spesso anche fragile e non sempre si presta a pavimentazioni destinate a sopportare continue aggressioni meccaniche o ambientali.
Le pietre tenere andranno scelte solo per realizzare cortili o sentieri non carrabili, avendo anche cura di utilizzare dei protettivi per difenderle dagli effetti delle intemperie.
Al contrario i porfidi, in lastre irregolari o cubetti squadrati, rappresentano un’ottima soluzione per pavimentazioni carrabili essendo resistenti ai carichi e alle condizioni climatiche più aggressive.
Al contrario i porfidi, in lastre irregolari o cubetti squadrati, rappresentano un’ottima soluzione per pavimentazioni carrabili essendo resistenti ai carichi e alle condizioni climatiche più aggressive.
2. Pavimentazione in cotto
Il cotto è presente nella nostra tradizione sia nell’originaria versione grezza, da trattare dopo la posa, che nelle varianti moderne, ancora più resistenti e che non necessitano di accorgimenti protettivi. Il cotto non teme il gelo, ha buona resistenza meccanica e viene utilizzato per creare spazi esterni caldi e accoglienti. Le produzioni artigianali, caratterizzate da forme non perfettamente regolari e colori sfumati, sono le più apprezzate in ambientazioni rustiche. Ben si difende dal passare degli anni ma, come accennato, deve essere trattato con prodotti idrorepellenti e oleoresistenti per proteggerlo dagli effetti della sua peculiare porosità.
Il cotto è presente nella nostra tradizione sia nell’originaria versione grezza, da trattare dopo la posa, che nelle varianti moderne, ancora più resistenti e che non necessitano di accorgimenti protettivi. Il cotto non teme il gelo, ha buona resistenza meccanica e viene utilizzato per creare spazi esterni caldi e accoglienti. Le produzioni artigianali, caratterizzate da forme non perfettamente regolari e colori sfumati, sono le più apprezzate in ambientazioni rustiche. Ben si difende dal passare degli anni ma, come accennato, deve essere trattato con prodotti idrorepellenti e oleoresistenti per proteggerlo dagli effetti della sua peculiare porosità.
3. Pavimentazione in gres porcellanato
Il gres porcellanato è il tra le pavimentazioni esterne più versatile e, per questo, tra le più usate. Il gres è infatti capace di riprodurre l’aspetto di materiali come la pietra, il legno e le resine, adattandosi a contesti classici, rustici e moderni. La pasta di cui è costituito è impermeabile all’acqua e resistente agli agenti chimici. Ha un’ottima resistenza alle abrasioni e ai carichi e può essere impiegato nei percorsi carrabili. Tra i tratti che ne descrivono le peculiarità tecniche vanno sottolineate la resistenza al calpestio (indice PEI) e la resistenza allo scivolamento (indice R).
Il gres porcellanato è il tra le pavimentazioni esterne più versatile e, per questo, tra le più usate. Il gres è infatti capace di riprodurre l’aspetto di materiali come la pietra, il legno e le resine, adattandosi a contesti classici, rustici e moderni. La pasta di cui è costituito è impermeabile all’acqua e resistente agli agenti chimici. Ha un’ottima resistenza alle abrasioni e ai carichi e può essere impiegato nei percorsi carrabili. Tra i tratti che ne descrivono le peculiarità tecniche vanno sottolineate la resistenza al calpestio (indice PEI) e la resistenza allo scivolamento (indice R).
4. Il gres spessorato
Il gres porcellanato può essere incollato su massetto cementizio, come un normale pavimento da interni, o posato a secco su sabbia o erba nei vialetti su prato. In questi casi è caratterizzato da spessori maggiori, anche superiori a 2 centimetri, e spesso pure da dimensioni particolarmente grandi. Le piastrelle disposte con libertà realizzano composizioni di grande impatto visivo.
Il gres porcellanato può essere incollato su massetto cementizio, come un normale pavimento da interni, o posato a secco su sabbia o erba nei vialetti su prato. In questi casi è caratterizzato da spessori maggiori, anche superiori a 2 centimetri, e spesso pure da dimensioni particolarmente grandi. Le piastrelle disposte con libertà realizzano composizioni di grande impatto visivo.
5. Pavimentazione autobloccante
I masselli autobloccanti, comunemente noti col nome di betonelle, sono realizzati in calcestruzzo e inerti molto resistenti. Questo li rende ideali per pavimentazioni carrabili, anche in pendenza vista la superficie ruvida spiccatamente antislittamento. Sono venduti in ampie varietà di forme e colori, così da adattarsi ai contesti più differenti. Non temono l’usura e le gelate, sono solitamente filtranti o drenanti, caratteristica che impedisce il pericoloso fenomeno del ruscellamento dovuto alle piogge. La lunga durata di una pavimentazione in masselli è però legata alla sua realizzazione a regola d’arte. I masselli vanno posati a secco su un letto di sabbia, dopo avere adeguatamente preparato il sottofondo, e poi stabilizzati meccanicamente. Ogni fase del procedimento va effettuata con cura.
I masselli autobloccanti, comunemente noti col nome di betonelle, sono realizzati in calcestruzzo e inerti molto resistenti. Questo li rende ideali per pavimentazioni carrabili, anche in pendenza vista la superficie ruvida spiccatamente antislittamento. Sono venduti in ampie varietà di forme e colori, così da adattarsi ai contesti più differenti. Non temono l’usura e le gelate, sono solitamente filtranti o drenanti, caratteristica che impedisce il pericoloso fenomeno del ruscellamento dovuto alle piogge. La lunga durata di una pavimentazione in masselli è però legata alla sua realizzazione a regola d’arte. I masselli vanno posati a secco su un letto di sabbia, dopo avere adeguatamente preparato il sottofondo, e poi stabilizzati meccanicamente. Ogni fase del procedimento va effettuata con cura.
6. Decking
Decking è un termine inglese usato per indicare i ponti delle imbarcazioni, ma si riferisce anche alle pavimentazioni in legno da esterni. Il legno continua a essere preferito in ambienti outdoor con piscina o prato, e non solo per il suo impatto estetico. È infatti molto robusto ai carichi, flessibile, resistente agli agenti esterni e, quindi duraturo nel tempo.
Il teak è – assieme all’Ipe Lapacho – l’essenza più usata, ma vanno pure bene quelle più comuni, come il larice o il pino. Il listone e i quadrotti preassemblati sono i formati più diffusi e vanno montati su una sottostruttura in legno, ferro zincato o alluminio.
Decking è un termine inglese usato per indicare i ponti delle imbarcazioni, ma si riferisce anche alle pavimentazioni in legno da esterni. Il legno continua a essere preferito in ambienti outdoor con piscina o prato, e non solo per il suo impatto estetico. È infatti molto robusto ai carichi, flessibile, resistente agli agenti esterni e, quindi duraturo nel tempo.
Il teak è – assieme all’Ipe Lapacho – l’essenza più usata, ma vanno pure bene quelle più comuni, come il larice o il pino. Il listone e i quadrotti preassemblati sono i formati più diffusi e vanno montati su una sottostruttura in legno, ferro zincato o alluminio.
Come accennato, il parquet da esterno non è delicato ma è comunque un pavimento vivo che invecchia negli anni e ha bisogno di alcuni accorgimenti. Innanzitutto deve essere montato da professionisti così da predisporre un efficiente sistema di allontanamento delle acque meteoriche. I listelli vanno trattati con olio protettivo su tutte le facce ancora prima di essere posati. Alla fine di ogni stagione invernale, inoltre, bisogna detergerli e stendere sulle superfici a vista un’ulteriore mano di olio protettivo.
7. Pavimentazione Wpc
Un’alternativa al legno naturale è rappresentata dal legno composito (wood plastic composite). È un materiale ecologico costituito principalmente da farina di legno e componenti plastici come il polietilene, che fungono da collante. A questi due elementi si aggiungono additivi che ne definiscono l’aspetto e le ottime prestazioni. È proposto in listoni e pannelli a sezione cava/alveolare o piena, a seconda delle sollecitazioni cui verrà sottoposto. Le sue principali caratteristiche sono, oltre alla robustezza, la resistenza all’acqua e all’umidità, ai raggi UV (non scolorisce) e alle alte temperature e non necessita di manutenzione. Anche per quest’ultimo aspetto è spesso utilizzato per pavimentazioni pubbliche. Infine è un materiale amico dell’ambiente, perché nasce dal riciclo ed è esso stesso riciclabile al 100%.
Un’alternativa al legno naturale è rappresentata dal legno composito (wood plastic composite). È un materiale ecologico costituito principalmente da farina di legno e componenti plastici come il polietilene, che fungono da collante. A questi due elementi si aggiungono additivi che ne definiscono l’aspetto e le ottime prestazioni. È proposto in listoni e pannelli a sezione cava/alveolare o piena, a seconda delle sollecitazioni cui verrà sottoposto. Le sue principali caratteristiche sono, oltre alla robustezza, la resistenza all’acqua e all’umidità, ai raggi UV (non scolorisce) e alle alte temperature e non necessita di manutenzione. Anche per quest’ultimo aspetto è spesso utilizzato per pavimentazioni pubbliche. Infine è un materiale amico dell’ambiente, perché nasce dal riciclo ed è esso stesso riciclabile al 100%.
8. Inerti naturali e cemento
Vediamo adesso alcune pavimentazioni continue, soluzioni sempre più in voga per la velocità di realizzazione, le alte prestazioni tecniche ed il forte impatto visivo.
Partiamo con le pavimentazioni effetto “sasso lavato”, realizzate con inerti naturali e cemento. Utilizzando ghiaino, sassi o graniglie di varia granulometria, si dà forma a tappeti dallo spessore di pochi centimetri in cui colore e trame si declinano con massima libertà secondo il risultato che si vuole ottenere.
Vediamo adesso alcune pavimentazioni continue, soluzioni sempre più in voga per la velocità di realizzazione, le alte prestazioni tecniche ed il forte impatto visivo.
Partiamo con le pavimentazioni effetto “sasso lavato”, realizzate con inerti naturali e cemento. Utilizzando ghiaino, sassi o graniglie di varia granulometria, si dà forma a tappeti dallo spessore di pochi centimetri in cui colore e trame si declinano con massima libertà secondo il risultato che si vuole ottenere.
La presenza di inerti resistenti rende carrabili queste pavimentazioni, che risultano anche facili da pulire, ingelive e durature. Inoltre sono drenanti ed evitano il formarsi di pozzanghere, risultando antiscivolo anche quando bagnate. Nelle varianti più moderne si aggiungono resine e additivi grazie ai quali tali pavimentazioni diventano ancora più performanti ed esteticamente perfette anche in contesti moderni.
9. Pavimentazione in cemento stampato
Un altro modo per avere superfici continue all’esterno delle nostre abitazioni è dato dal cemento stampato. In pratica è un comune massetto armato a cui si aggiungono in superficie pigmenti coloranti e corazzanti che daranno il colore finale e garantiranno un’importante resistenza nel tempo. Ma l’originalità del cemento stampato è data dall’uso di stampi che pressati sul calcestruzzo ancora fresco trasferiscono l’immagine di pietre naturali, piastrellature o anche pavimentazioni in legno. Si tratta una soluzione carrabile, con qualche accorgimento non teme il gelo, e personalizzabile per adattarsi ad ogni contesto. La manutenzione è minima e consiste nel ripetere la resinatura protettiva superficiale dopo qualche anno.
Un altro modo per avere superfici continue all’esterno delle nostre abitazioni è dato dal cemento stampato. In pratica è un comune massetto armato a cui si aggiungono in superficie pigmenti coloranti e corazzanti che daranno il colore finale e garantiranno un’importante resistenza nel tempo. Ma l’originalità del cemento stampato è data dall’uso di stampi che pressati sul calcestruzzo ancora fresco trasferiscono l’immagine di pietre naturali, piastrellature o anche pavimentazioni in legno. Si tratta una soluzione carrabile, con qualche accorgimento non teme il gelo, e personalizzabile per adattarsi ad ogni contesto. La manutenzione è minima e consiste nel ripetere la resinatura protettiva superficiale dopo qualche anno.
10. Resine, microcemento e altre soluzioni coprenti
Chiudiamo infine questa rassegna con le soluzioni che permettono di rinnovare una vecchia superficie esterna senza demolirla, come un pavimento in microcemento o resina. Capita infatti di rinnovare casa e così come ci si occupa degli gli interni e dei prospetti bisogna pure mettere mano agli spazi esterni.
Oggi sono disponibili soluzioni in pasta con spessori che vanno dai tre millimetri a poco più di un centimetro e che permettono di recuperare le pavimentazioni esistenti trasformandole.
Chiudiamo infine questa rassegna con le soluzioni che permettono di rinnovare una vecchia superficie esterna senza demolirla, come un pavimento in microcemento o resina. Capita infatti di rinnovare casa e così come ci si occupa degli gli interni e dei prospetti bisogna pure mettere mano agli spazi esterni.
Oggi sono disponibili soluzioni in pasta con spessori che vanno dai tre millimetri a poco più di un centimetro e che permettono di recuperare le pavimentazioni esistenti trasformandole.
È possibile scegliere tra un ampio ventaglio di opzioni. Normalmente si tratta di prodotti a base di resine poliuretaniche o cementi additivati che – stesi sul fondo esistente, preventivamente preparato – danno vita a superfici monolitiche di forte impatto visivo. Queste pavimentazioni nascono dalla continua ricerca tesa a migliorarne le prestazioni e ad oggi si dimostrano resistenti alle abrasioni, agli urti, agli agenti atmosferici, inclusi gelate e forti sbalzi termici. Alcune soluzioni hanno prezzi contenuti mentre altre presuppongono un budget più alto. Tuttavia anche in questo caso, se si considera che non dovranno essere demoliti i pavimenti esistenti e che la manutenzione nel tempo è limitata, possono dimostrarsi la scelta più conveniente.
Hai trovato la soluzione più adatta ai tuoi esterni? Cerca su Houzz un professionista che ti guidi nella scelta e nella posa!
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