Guida alle Piante e ai Fiori di Marzo
Tra poco è ufficialmente primavera: ecco i fiori e le piante da portare in casa o da piantare in giardino questo mese
Chiara Palombo
6 marzo 2019
Collaboratrice Houzz Magazine. Garden writer, fotografa e stylist per progetti editoriali legati al verde, al giardino e al country living.
Contributor for Houzz Magazine. Garden writer, content manager, photographer and stylist for projects concerning gardening, home and country lifestyle.
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Marzo, i rigori invernali sono archiviati, la primavera sta arrivando! Dopo il via dato dalle prime timide bulbose di febbraio, seguono le fioriture leggere di arbusti e piccole piante da fiore, leggiadre nell’aspetto ma anche robuste e affidabili per il giardino. Vediamo quali sono i fiori e gli alberi che fioriscono in marzo.
I narcisi
I narcisi danno ufficialmente il via alla primavera, con le loro grandi macchie in giallo e bianco; sono i daffodils inglesi, che, abilmente disposti in autunno, tappezzano i frutteti tra l’erba con un magnifico effetto naturale. Se ne contano diverse varietà, tutte ugualmente affascinanti e luminose. A differenza di quanto si crede, il nome narciso non rimanda al mito del giovane Narciso, ma al greco narké, che significa stordimento; infatti si credeva che il fiore e il suo profumo avessero proprietà narcotiche.
La bellezza del narciso sta nella leggerezza e trasparenza dei suoi petali, cioè il perigonio; il vero fiore è la corona, che può essere dello stesso colore del perigonio o di colore contrastante. Vale la pena cercare varietà meno comuni come il N. poeticus, o Narciso dei poeti, a fiore bianco, profumato, con corona marginata di giallo-arancio, che nella varietà recurvus assume un grazioso aspetto un po’ alieno; i N. tazetta, a fiori piccoli e raggruppati, profumatissimi; gli innumerevoli ibridi orticoli a fiore grande, i cosiddetti “tromboni”, in tutte le tonalità del giallo oppure bianchi con corona arancio o in un delicatissimo rosa.
I narcisi danno ufficialmente il via alla primavera, con le loro grandi macchie in giallo e bianco; sono i daffodils inglesi, che, abilmente disposti in autunno, tappezzano i frutteti tra l’erba con un magnifico effetto naturale. Se ne contano diverse varietà, tutte ugualmente affascinanti e luminose. A differenza di quanto si crede, il nome narciso non rimanda al mito del giovane Narciso, ma al greco narké, che significa stordimento; infatti si credeva che il fiore e il suo profumo avessero proprietà narcotiche.
La bellezza del narciso sta nella leggerezza e trasparenza dei suoi petali, cioè il perigonio; il vero fiore è la corona, che può essere dello stesso colore del perigonio o di colore contrastante. Vale la pena cercare varietà meno comuni come il N. poeticus, o Narciso dei poeti, a fiore bianco, profumato, con corona marginata di giallo-arancio, che nella varietà recurvus assume un grazioso aspetto un po’ alieno; i N. tazetta, a fiori piccoli e raggruppati, profumatissimi; gli innumerevoli ibridi orticoli a fiore grande, i cosiddetti “tromboni”, in tutte le tonalità del giallo oppure bianchi con corona arancio o in un delicatissimo rosa.
Se coltivati in giardino, i bulbi di narciso vanno interrati in autunno; sono rustici e non amano essere tenuti fuori dal terreno a lungo, quindi è meglio interrarli e dimenticarseli in terreno leggero, ma non umido; si possono moltiplicare ogni tre-quattro anni dividendo i bulbi. Ogni primavera la fioritura è strepitosa, se si ha cura di lasciare avvizzire le foglie in modo naturale e di distribuire qualche manciata di concime granulare per piante da fiore una volta terminata la fioritura.
Tra i fiori recisi di stagione, i narcisi sono perfetti per creare dei mazzi per decorare casa; sono così belli che qualsiasi contenitore va bene, ma raggiungono il massimo effetto in vasi trasparenti di forma sinuosa o sferica, o in contenitori dal sapore vintage, in zinco invecchiato o in ceramica.
Se avete dimenticato di interrare qualche bulbo in giardino o in casa per la forzatura in autunno, in questo periodo trovate in commercio vasi di bulbi pronti a fiorire; ricordate di interrarli a fioritura terminata, o regalateli a chi ha un giardino.
Se ami i bulbi leggi anche Bulbose Fiorite in Casa, D’Inverno: Ecco Quali Scegliere e Come Curarle
Se avete dimenticato di interrare qualche bulbo in giardino o in casa per la forzatura in autunno, in questo periodo trovate in commercio vasi di bulbi pronti a fiorire; ricordate di interrarli a fioritura terminata, o regalateli a chi ha un giardino.
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Il filadelfo
Presente molto spesso nei vecchi giardini, la pianta di filadelfo (Philadelphus) è un arbusto dalla fioritura eterea, bianco puro, dal profumo intensissimo simile a quello dei fiori d’arancio. Nel linguaggio dei fiori il filadelfo è il fiore della memoria, forse proprio perché i ricordi più vividi sono associati ai profumi.
Arbusto semplice, robusto e generoso, si pianta in giardino in marzo, si adatta a qualsiasi terreno, al sole o in mezz’ombra, resiste anche nei climi molto secchi ed è resistente ai parassiti. Il Philadelphus fiorisce sui rami dell’anno precedente, quindi dopo la fioritura è opportuno potare con decisione per stimolare l’emissione di nuovi rami che fioriranno la primavera successiva.
Presente molto spesso nei vecchi giardini, la pianta di filadelfo (Philadelphus) è un arbusto dalla fioritura eterea, bianco puro, dal profumo intensissimo simile a quello dei fiori d’arancio. Nel linguaggio dei fiori il filadelfo è il fiore della memoria, forse proprio perché i ricordi più vividi sono associati ai profumi.
Arbusto semplice, robusto e generoso, si pianta in giardino in marzo, si adatta a qualsiasi terreno, al sole o in mezz’ombra, resiste anche nei climi molto secchi ed è resistente ai parassiti. Il Philadelphus fiorisce sui rami dell’anno precedente, quindi dopo la fioritura è opportuno potare con decisione per stimolare l’emissione di nuovi rami che fioriranno la primavera successiva.
Mimosa
Acacia dealbata, ossia la mimosa che tutti conosciamo e venduta dai fioristi per la ricorrenza dell’8 marzo. Pianta per climi miti, vicino al mare, al Sud e in alcune zone dal clima dolce come sui laghi prealpini, diventa un vero e proprio albero, alto fino a 25-30 metri e con un tronco che può raggiungere i 2-3 metri di circonferenza.
Datele un ampio spazio, in terra da giardino ben drenata, annaffiate generosamente il primo anno, in cui cresce molto velocemente, e allargherà la sua chioma scapigliata, sempreverde e dalle foglie sottili simili a piume. Fiorisce profusamente con grappoli dorati, molto profumati. Dopo la fioritura va potata in modo deciso.
Acacia dealbata, ossia la mimosa che tutti conosciamo e venduta dai fioristi per la ricorrenza dell’8 marzo. Pianta per climi miti, vicino al mare, al Sud e in alcune zone dal clima dolce come sui laghi prealpini, diventa un vero e proprio albero, alto fino a 25-30 metri e con un tronco che può raggiungere i 2-3 metri di circonferenza.
Datele un ampio spazio, in terra da giardino ben drenata, annaffiate generosamente il primo anno, in cui cresce molto velocemente, e allargherà la sua chioma scapigliata, sempreverde e dalle foglie sottili simili a piume. Fiorisce profusamente con grappoli dorati, molto profumati. Dopo la fioritura va potata in modo deciso.
Chaenomeles o cotogno giapponese
Tra gli arbusti rustici e generosi da piantare in questo periodo, adatti a pressoché qualsiasi terreno, purché al sole, trova posto Chaenomeles japonica, o cotogno giapponese. Coltivato ad arbusto o anche piccolo rampicante, a marzo i rami nudi si ricoprono di fiori semplici o doppi, bianchi, rossi o rosati; seguono le foglie verde scuro, piccole e ovali.
La pianta è spinosa e si presta anche a realizzare siepi difensive miste, insieme a biancospino e rose canine.
Tra gli arbusti rustici e generosi da piantare in questo periodo, adatti a pressoché qualsiasi terreno, purché al sole, trova posto Chaenomeles japonica, o cotogno giapponese. Coltivato ad arbusto o anche piccolo rampicante, a marzo i rami nudi si ricoprono di fiori semplici o doppi, bianchi, rossi o rosati; seguono le foglie verde scuro, piccole e ovali.
La pianta è spinosa e si presta anche a realizzare siepi difensive miste, insieme a biancospino e rose canine.
Cogliete alcuni rami per portarli in casa in vaso, bellissimi ovunque con il loro aspetto di rose in miniatura. In autunno il Chaenomeles produce frutti giallo dorato di circa 5 cm di diametro, dalla forma simile a meline, profumati, capaci di profumare un’intera stanza se posti in una ciotola. I frutti, non edibili da crudi, si possono utilizzare per cotognate o come addensante per confetture fatte in casa.
Forsythia
Niente come i rami fioriti di Forsythia risalta di più nelle giornate ancora plumbee di inizio marzo: appaiono come nuvole dorate, a cui fanno seguito le foglie verde tenero.
Crescono facilmente in ogni tipo di terreno, al sole o a mezz’ombra, in estate gradiscono acqua. Si possono coltivare sia in piena terra che in vasche in terrazzo, dove è bello piantare la varietà suspensa, con rami sottili e pendenti, da far ricadere all’esterno; affascinante anche la varietà pallida, con fiori di un delicato giallo chiaro. La classica Forsythia con portamento eretto e fiori giallo dorato è invece la intermedia.
Niente come i rami fioriti di Forsythia risalta di più nelle giornate ancora plumbee di inizio marzo: appaiono come nuvole dorate, a cui fanno seguito le foglie verde tenero.
Crescono facilmente in ogni tipo di terreno, al sole o a mezz’ombra, in estate gradiscono acqua. Si possono coltivare sia in piena terra che in vasche in terrazzo, dove è bello piantare la varietà suspensa, con rami sottili e pendenti, da far ricadere all’esterno; affascinante anche la varietà pallida, con fiori di un delicato giallo chiaro. La classica Forsythia con portamento eretto e fiori giallo dorato è invece la intermedia.
La pianta va potata immediatamente dopo la fioritura, approfittatene per recidere qualche ramo pronto a fiorire da porre in vaso. I rami recisi durano a lungo in acqua. Lunghi e architettonici, sono molto decorativi; scegliete un contenitore abbastanza alto e cambiate l’acqua ogni due-tre giorni.
Spiraea
La spirea è un arbusto diffusissimo nei vecchi giardini e usato di frequente anche nelle aree verdi pubbliche, dal momento che resiste senza problemi al gelo invernale e all’inquinamento cittadino; preferisce un’esposizione a mezz’ombra. Il suo nome deriva dal greco speira, che significa legaccio, dall’usanza degli antichi di usare i suoi rami fioriti per farne corone e ghirlande; infatti i rami ricurvi della S. veitchii in primavera si ricoprono completamente di minuscoli fiori bianchi. Le foglie sono piccole, di circa 2 cm di lunghezza e 1 di larghezza.
Di grande effetto sia da sola che piantata in masse, si moltiplica facilmente dai polloni che nascono alla base dell’arbusto; poiché fiorisce sui rami dell’anno precedente, va potata dopo la fioritura.
Questo ideabook è stato pubblicato originariamente il 10 marzo 2016 e poi aggiornato
E ora, a te la parola: ti piacciono queste specie? Quali fiori arricchiranno la tua casa o il tuo giardino in questo periodo dell’anno?
Altro
Giardinaggio: I Lavori in Giardino e in Terrazzo, Mese per Mese
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Guardo con grande invidia fiori e piante.Mi piacciono ma..............mi vedono e muoiono.
In campagna ho una enorme spirea magnifica, grande forsizia e "roseto ardente" arbusto con magnifici fiori rosa...sapete dirmi il nome botanico??