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Fotografare i Progetti d'Interni: Cosa Fare e Cosa Evitare
I segreti di uno shooting immobiliare impeccabile? Ecco come prepararsi a fotografare un progetto appena concluso
Lo scopo di un servizio fotografico di interni è quello di raccontare la storia del progetto e mostrare l’estro creativo e il talento dei progettisti. Può essere finalizzato alla vendita dell’immobile, all’affitto a breve termine oppure alla pubblicazione su riviste di settore. In ognuno di questi casi i consigli che abbiamo raccolto potranno essere utili a tutti gli attori coinvolti: l’architetto o l’interior designer e il fotografo, talvolta pure l’home stager, che lavoreranno in stretta sinergia. Se infatti il fotografo è responsabile della parte tecnico-creativa, il progettista evidenzia gli aspetti salienti del progetto e lo affianca nelle scelte stilistiche finalizzate a valorizzare gli ambienti.
«Inoltre, conoscere l’orientamento degli ambienti in base all’asse eliotermico e il contesto che circonda l’edificio, aiuterà il fotografo a programmare al meglio la sessione fotografica, avendo già precedentemente valutato la luce migliore per ogni ambiente durante la giornata» continua Andrea Folignoli.
- Fare un sopralluogo preliminare. «Un sopralluogo dell’oggetto da fotografare in previsione del servizio fotografico risulta fondamentale, poiché il fotografo può valutare con anticipo gli ambienti oggetto del suo lavoro. Questo passaggio permette di valutare la luce, decidere in anteprima la composizione di alcuni scatti e di esaminare l’arredamento e l’oggettistica presenti o assenti così da ottimizzare l’allestimento degli spazi da fotografare».
2. L’allestimento della casa: i trucchi delle home stager
Questa è la fase di cui tipicamente si occupa chi ha una spiccata maestria nel perfezionare l’immagine della casa e prepararla per la vendita. Così, abbiamo chiesto come allestire al meglio la casa per un servizio fotografico con le home stager Ilaria Falciola di Milky Project e Lidia Roscelli di Maisons Fatales.
Questa è la fase di cui tipicamente si occupa chi ha una spiccata maestria nel perfezionare l’immagine della casa e prepararla per la vendita. Così, abbiamo chiesto come allestire al meglio la casa per un servizio fotografico con le home stager Ilaria Falciola di Milky Project e Lidia Roscelli di Maisons Fatales.
- Eliminare il superfluo. «La scenografia è un buon 50% del risultato. Nella maggior parte dei casi la parola d’ordine è togliere, togliere, togliere. Togliere i troppi libri dalla libreria del living, togliere i piccoli soprammobili sparsi ovunque, togliere quei quadri che disturbano l’armonia dell’inquadratura, perché appesi nella posizione sbagliata, o accostati male tra di loro», dice Lidia Roscelli. «In campo devono rimanere pochi oggetti sufficientemente grandi per essere visibili e magari diventare il punto focale dell’inquadratura: un bel vaso, un bel quadro, una bella composizione di cuscini».
«Gli ambienti sembreranno più grandi e freschi, le persone vedranno una casa organizzata e ordinata come un’indicazione che il proprietario se ne sta prendendo cura perché la ama ed è un bel posto per viverci. Al contrario, la vista di una casa in disordine svaluterà gli ambienti», aggiunge Ilaria Falciola. «Tutto ciò che è superfluo e personale va eliminato. In modo che [se si tratta di un immobile destinato alla vendita] gli interessati possano immaginarsi subito a vivere quegli spazi e a modificarli a loro piacimento. Anche troppi mobili e accessori possono far sembrare la casa più piccola e soffocante. È bene ridurre al minimo il numero di mobili e oggetti negli spazi abitativi e tenere solo l’essenziale».
Lidia Roscelli sottolinea l’importanza del sopralluogo: «Quando faccio il sopralluogo per il servizio fotografico, spesso chiedo al committente un minimo di “decluttering“ (cioè eliminare il superfluo e fare ordine). Preferisco lavorare su una scenografia pulita, a cui eventualmente aggiungo io qualche complemento d’arredo».
Lidia Roscelli sottolinea l’importanza del sopralluogo: «Quando faccio il sopralluogo per il servizio fotografico, spesso chiedo al committente un minimo di “decluttering“ (cioè eliminare il superfluo e fare ordine). Preferisco lavorare su una scenografia pulita, a cui eventualmente aggiungo io qualche complemento d’arredo».
3. Durante il servizio fotografico: le regole d’oro
Ecco un breve riassunto dei consigli di base da tenere a mente mentre si sta scattando:
Ecco un breve riassunto dei consigli di base da tenere a mente mentre si sta scattando:
- Massimizzare la luce naturale. «Nessuno troverà attraente una stanza buia. Bisogna lasciare che la luce naturale fluisca al massimo attraverso gli ambienti, assicurarsi che le persiane e le tende siano aperte, se non è sufficiente, accendere tutte le luci», dice Ilaria Falciola.
- Mostrare i locali nella loro interezza, facendo in modo che nelle foto ci sia un po’ di soffitto e un po’ di pavimento.
- No ai controluce. «Per facilitarsi il compito, scattare spalle alla finestra», consiglia Ilaria Falciola.
- Cosa escludere dalle foto. Animali, cucce, giocattoli, seggioloni, stendini, bagnoschiuma, dentifrici, spazzolini, secchi della spazzatura, ecc. A qualcuno sembrerà scontato, ma in realtà notiamo tantissime foto con questi elementi disturbanti e “antiestetici”.
- Attenzione agli specchi. Idem come sopra, potrebbe sembrare ovvia la regola ‘Se è presente uno specchio bisogna sempre controllare qual è l’immagine che riflette!’, ma le foto dove vediamo il riflesso del fotografo o di un’altra persona presente durante lo shooting sono – inspiegabilmente – numerose.
- Domanda frequente. ‘È meglio scattare in orizzontale o verticale?’ La risposta è dipende. I portali e le riviste di settore hanno specifiche richieste sia per quanto riguarda l’orientamento che la risoluzione dell’immagine digitale.
4. Dopo il servizio fotografico: la magia della post-produzione
Premessa: se la foto di partenza è venuta male, la post-produzione può fare ben poco!
L’avvento del digitale ha rivoluzionato anche il mondo della post-produzione e del ritocco, rendendoli molto più user-friendly e offrendo delle opportunità di ritocco inimmaginabili, anche se è importante non stravolgere le immagini. Lidia Roscelli ci ha indicato tre vantaggi essenziali della post-produzione:
Premessa: se la foto di partenza è venuta male, la post-produzione può fare ben poco!
L’avvento del digitale ha rivoluzionato anche il mondo della post-produzione e del ritocco, rendendoli molto più user-friendly e offrendo delle opportunità di ritocco inimmaginabili, anche se è importante non stravolgere le immagini. Lidia Roscelli ci ha indicato tre vantaggi essenziali della post-produzione:
- La gestione dell’esposizione, della temperatura e dei colori. «È possibile abbinare un interno e un esterno – ad esempio il living e il suo terrazzo – rendendo omogenea la loro esposizione e visibili i dettagli di entrambi».
- Il taglio della foto. «In post-produzione posso decidere di modificare il taglio dell’inquadratura: ad esempio, posso tagliare in parte un tavolino che compare in primo piano sul lato destro dell’inquadratura perché risulta più attraente».
- L’eliminazione delle imperfezioni. Un cavo della TV spunta da sotto un mobile? Un fotografo esperto nella post-produzione riuscirà a rimuovere tutti quei piccoli elementi di disturbo che non ci piacciono e che non è stato possibile rimuovere manualmente sul posto (cavi, interruttori, segni di usura sulle superfici, ecc.).
Ricordiamo che la scelta in assoluto migliore è quella di rivolgersi a un fotografo professionista, perché come sottolinea Lidia Roscelli: «La fotografia d’interni ha tecniche che non si improvvisano, né sono aggirabili con le funzionalità sempre più sofisticate dei cellulari».
…E una volta che il servizio è pronto, non ti resta che promuovere le tue foto con Houzz Pro!
Raccontaci: quali sono i tuoi consigli per un servizio fotografico di successo? Condividi i tuoi aneddoti e suggerimenti qui sotto.
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Quando si effettua un servizio fotografico di interni, ci sono dei passaggi da seguire per assicurarsi di ottenere un risultato ottimale. Secondo Andrea Folignoli, architetto e fotografo d’interni, le fasi fondamentali da seguire sono sostanzialmente tre: