Esistono Diversi Stili di Shabby Chic? 4 Esperti Rispondono
Sapevate che lo stile shabby chic può essere declinato in diversi modi? Scopriamo quali sono e come si realizzano
Se ne parla tanto dello stile shabby chic, ma in realtà cos’è? Mobili e accessori trovano nuova vita grazie all’uso di particolari tecniche che sanno renderli invecchiati in modo “chic”, quindi con eleganza e buon gusto. L’effetto che si può ottenere, secondo le differenti tecniche usate, classifica diversi stili shabby: ad esempio, se si usano arredi chiari colori pastello in stile classico l’atmosfera diventa piuttosto femminile, se invece si associano arredi rustici o industriali con l’abbinamento di colori decisi e scuri il sapore è maschile.
Trova ispirazione tra le foto di ambienti Shabby Chic.
Se desideri realizzare anche tu uno stile shabby chic adatto al tuo gusto non devi far altro che leggere i consigli degli esperti che hanno risposto alle domande più frequenti.
Consigli professionali di:
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Se desideri realizzare anche tu uno stile shabby chic adatto al tuo gusto non devi far altro che leggere i consigli degli esperti che hanno risposto alle domande più frequenti.
Consigli professionali di:
- Lorella Dia designer di Milan Chic Chandeliers (Milano)
- Francesca Blasi architetto, autrice e interior design (prov. di Ravenna)
- Francesca Isacchi designer di Shabby Lab (prov. di Viterbo)
- Rachele Biancalani architetto e interior design (prov. di Arezzo)
In che cosa si differenziano le diverse correnti?
Il leitmotiv dello stile shabby chic è quello dell’oggetto vecchio, usurato ma rivalutato proprio per la sua natura vintage. Nelle varie declinazioni può assumere connotati più marcati a seconda del trattamento che viene usato per realizzarlo. «Anche i colori hanno una loro valenza, per esempio nello stile romantic chic sono preferiti i colori tenui dove il bianco domina ma convivono colori pastello come rosa, avorio, viola lavanda, grigio chiaro», spiega Lorella Dia.
Il leitmotiv dello stile shabby chic è quello dell’oggetto vecchio, usurato ma rivalutato proprio per la sua natura vintage. Nelle varie declinazioni può assumere connotati più marcati a seconda del trattamento che viene usato per realizzarlo. «Anche i colori hanno una loro valenza, per esempio nello stile romantic chic sono preferiti i colori tenui dove il bianco domina ma convivono colori pastello come rosa, avorio, viola lavanda, grigio chiaro», spiega Lorella Dia.
Quali sono le varie correnti shabby?
Lo shabby chic classico è una rivisitazione in chiave old fashioned di un mobile, complemento d’arredo o lampadario vintage, un vero e proprio stile con oggetti d’epoca ma non di antiquariato che hanno un sapore vissuto. Si può avere un oggetto di arredamento shabby chic in cui le tracce del tempo sono autentiche e un altro in cui l’effetto shabby è creato “ad arte” con varie tecniche.
Ci sono poi varie declinazioni dello stile shabby: country chic, rustic chic, decapato, total white, ecc.
«Per i miei lampadari utilizzo sia la tecnica del total white, magari arricchita con perle per un look più romantico, che quella del rustic worn (effetto rustico-vissuto). Inoltre ho introdotto una tecnica molto particolare che ho rinominato antique chic in quanto i lampadari vintage vengono decorati con un effetto che li fa apparire antichi ma non rovinati, nel senso classico dello shabby: un’evoluzione dello shabby finora conosciuto. Si tratta di una base avorio o bianco con una patina antichizzante che dona loro un effetto quasi scultoreo», dice Lorella Dia.
Lo shabby chic classico è una rivisitazione in chiave old fashioned di un mobile, complemento d’arredo o lampadario vintage, un vero e proprio stile con oggetti d’epoca ma non di antiquariato che hanno un sapore vissuto. Si può avere un oggetto di arredamento shabby chic in cui le tracce del tempo sono autentiche e un altro in cui l’effetto shabby è creato “ad arte” con varie tecniche.
Ci sono poi varie declinazioni dello stile shabby: country chic, rustic chic, decapato, total white, ecc.
«Per i miei lampadari utilizzo sia la tecnica del total white, magari arricchita con perle per un look più romantico, che quella del rustic worn (effetto rustico-vissuto). Inoltre ho introdotto una tecnica molto particolare che ho rinominato antique chic in quanto i lampadari vintage vengono decorati con un effetto che li fa apparire antichi ma non rovinati, nel senso classico dello shabby: un’evoluzione dello shabby finora conosciuto. Si tratta di una base avorio o bianco con una patina antichizzante che dona loro un effetto quasi scultoreo», dice Lorella Dia.
Cos’è lo shabby chic economico?
Francesca Isacchi ci spiega che «se parliamo di mobili datati risalenti alla fine dell’Ottocento, magari mobili rustici dei nostri nonni, su cui è necessario un intervento di restauro, è giusto che lo shabby faccia pagare l‘enorme lavoro necessario per il recupero del mobile. Stiamo parlando di mobili che diventano sempre più rari che aumenteranno di valore con il passare del tempo. Se parliamo di mobili più recenti, in buone condizioni, si può parlare anche di uno shabby chic più economico senza mai rinunciare però alla qualità delle vernici».
Francesca Isacchi ci spiega che «se parliamo di mobili datati risalenti alla fine dell’Ottocento, magari mobili rustici dei nostri nonni, su cui è necessario un intervento di restauro, è giusto che lo shabby faccia pagare l‘enorme lavoro necessario per il recupero del mobile. Stiamo parlando di mobili che diventano sempre più rari che aumenteranno di valore con il passare del tempo. Se parliamo di mobili più recenti, in buone condizioni, si può parlare anche di uno shabby chic più economico senza mai rinunciare però alla qualità delle vernici».
Lo stile shabby dagli anni 80 ad oggi come è cambiato?
Lo stile shabby nasce dalla necessità di recuperare oggetti dimenticati in soffitta e donare loro nuova vita grazie alla tecnica del “trasandato elegante”, dove volutamente si vede l’ammaccatura e come per magia grazie ad una mano di pittura il difetto diventa pregio. Oggi è tornato di gran moda anche in Italia perché riesce a coniugare bene uno stile di recupero di carattere e charme economizzando sui costi.
Francesca Blasi, l’ispirazione la trae «da tutti i posti che ho la fortuna di frequentare per lavoro come le fiere di settore e locali particolari. Anche Houzz è una fonte d’ispirazione importante».
Lo stile shabby nasce dalla necessità di recuperare oggetti dimenticati in soffitta e donare loro nuova vita grazie alla tecnica del “trasandato elegante”, dove volutamente si vede l’ammaccatura e come per magia grazie ad una mano di pittura il difetto diventa pregio. Oggi è tornato di gran moda anche in Italia perché riesce a coniugare bene uno stile di recupero di carattere e charme economizzando sui costi.
Francesca Blasi, l’ispirazione la trae «da tutti i posti che ho la fortuna di frequentare per lavoro come le fiere di settore e locali particolari. Anche Houzz è una fonte d’ispirazione importante».
Quali complementi d’arredo completano una stanza in stile shabby chic?
Certamente meritano una nota d’attenzione anche i complementi d’arredo che contribuiscono a completare uno spazio arredato in stile shabby chic: lampade, specchi, lanterne, candelabri, orologi, gabbiette, lampadari in ferro bianco a goccia, quadri, ghirlande, accessori in vimini spesso bianchi, busti in gesso patinato. Si possono esporre ceramiche bianche e accessori in vetro.
Francesca Isacchi evidenzia «come io dico spesso ai miei clienti, una stanza in stile shabby richiede anche pareti, pavimenti ecc. fatti in un certo modo altrimenti gli arredi non possono esprimere al 100% la loro bellezza».Per il settore tessile la designer ci fornisce delle precise indicazioni evidenziando che «lo stile shabby vuole le sue stoffe per essere valorizzato: quelle più belle sono di Kate Forman, Rachel Ashwell, Sanderson 1860, Cabbages & Roses, però se non si vuole spendere troppo se ne possono trovare anche a prezzi più accessibili cercando sempre di seguire le linee di questo stile».
Certamente meritano una nota d’attenzione anche i complementi d’arredo che contribuiscono a completare uno spazio arredato in stile shabby chic: lampade, specchi, lanterne, candelabri, orologi, gabbiette, lampadari in ferro bianco a goccia, quadri, ghirlande, accessori in vimini spesso bianchi, busti in gesso patinato. Si possono esporre ceramiche bianche e accessori in vetro.
Francesca Isacchi evidenzia «come io dico spesso ai miei clienti, una stanza in stile shabby richiede anche pareti, pavimenti ecc. fatti in un certo modo altrimenti gli arredi non possono esprimere al 100% la loro bellezza».Per il settore tessile la designer ci fornisce delle precise indicazioni evidenziando che «lo stile shabby vuole le sue stoffe per essere valorizzato: quelle più belle sono di Kate Forman, Rachel Ashwell, Sanderson 1860, Cabbages & Roses, però se non si vuole spendere troppo se ne possono trovare anche a prezzi più accessibili cercando sempre di seguire le linee di questo stile».
Che prodotti si usano per creare un effetto shabby?
Per creare un effetto shabby si usano principalmente tre prodotti:
Per creare un effetto shabby si usano principalmente tre prodotti:
- il gesso liquido (shabby chalk) che dà una consistenza gessosa al tatto (l’effetto gessoso è una caratteristica propria degli arredi in stile shabby chic);
- la paraffina, la cui funzione è quella di non far aggrappare la vernice sugli spigoli, sulle sporgenze o lì dove si vuole creare un effetto scrostato;
- la carta vetrata per scostare.
Qual è lo stile shabby italiano?
Per Rachele Biancalani lo stile shabby italiano trova origini nelle nostre radici, col mobile tradizionale della nonna color noce sbiancato o ridipinto, non necessariamente bianco e decapato, magari abbinato a qualche elemento tipico del nostro artigianato o della tradizione contadina: un vecchio attrezzo agricolo, un tavolo da falegname, una tramoggia.
Le sfumature che si possono ricreare partendo dallo stile shabby sono molteplici: dal country chic al rustic chic, dipende dai complementi che si utilizzano, dai colori, dall’ambientazione e dall’architettura agli spazi che andiamo ad arredare. «Nell’arredamento non devono esistere delle rigide regole da seguire: dobbiamo aprire il nostro cuore e ascoltarlo, magari facendosi consigliare da un esperto del settore e qui su Houzz c’è solo l’imbarazzo della scelta!», commenta ancora l’architetto.
Per Rachele Biancalani lo stile shabby italiano trova origini nelle nostre radici, col mobile tradizionale della nonna color noce sbiancato o ridipinto, non necessariamente bianco e decapato, magari abbinato a qualche elemento tipico del nostro artigianato o della tradizione contadina: un vecchio attrezzo agricolo, un tavolo da falegname, una tramoggia.
Le sfumature che si possono ricreare partendo dallo stile shabby sono molteplici: dal country chic al rustic chic, dipende dai complementi che si utilizzano, dai colori, dall’ambientazione e dall’architettura agli spazi che andiamo ad arredare. «Nell’arredamento non devono esistere delle rigide regole da seguire: dobbiamo aprire il nostro cuore e ascoltarlo, magari facendosi consigliare da un esperto del settore e qui su Houzz c’è solo l’imbarazzo della scelta!», commenta ancora l’architetto.
Lo stile shabby può essere definito funzionale?
Certamente poiché restituisce, in molti casi, nuova vita a complementi ed oggetti in disuso. «Spesso spiego ai miei clienti – dice Rachele Biancalani – che arredare con questo stile può essere una trovata molto intelligente specie per chi ha animali domestici o bambini piccoli: è risaputo che questi piccoli deliziosi abitanti della casa possono a volte rovinare o danneggiare i nostri arredi, ecco che se gli arredi sono già sciupati il graffietto non si noterà. La mia passione per il recupero degli oggetti dismessi mi ha spinto in più di un occasione a raccogliere oggetti da buttare e trasformarli in tavolini, lampade e sculture».
Certamente poiché restituisce, in molti casi, nuova vita a complementi ed oggetti in disuso. «Spesso spiego ai miei clienti – dice Rachele Biancalani – che arredare con questo stile può essere una trovata molto intelligente specie per chi ha animali domestici o bambini piccoli: è risaputo che questi piccoli deliziosi abitanti della casa possono a volte rovinare o danneggiare i nostri arredi, ecco che se gli arredi sono già sciupati il graffietto non si noterà. La mia passione per il recupero degli oggetti dismessi mi ha spinto in più di un occasione a raccogliere oggetti da buttare e trasformarli in tavolini, lampade e sculture».
Questo stile passerà di moda?
Francesca Blasi risponde con una citazione di Chanel: «“La moda passa, lo stile resta”. Se lo si plasma secondo la propria personalità e non secondo le mode temporanee del momento può diventare qualcosa di unico e atemporale».
E aggiunge: «Ad esempio, ciò che caratterizza il mio stile definito shabby fusion, è quello di riuscire a creare armonia attraverso l’uso del colore in ambienti già vissuti da tempo e che possono trovare nuova vita proprio ridipingendo mobili e complementi, fondendo così fra loro stili molto diversi che per gusto o caso sono all’interno della nostra abitazione».
Può capitare per esempio che ci venga regalato un mobile vecchio e che non si adatti al resto della casa. Di cosa bisogna armarsi? «Immaginazione, coraggio, un barattolo di vernice, un pennello e voglia di trasformazione, il resto verrà da sé!», conclude Francesca Blasi.
Raccontaci: ti piace questo stile? Che mobili arredano il tuo spazio in stile shabby chic? Inviaci le foto nei Commenti.
Altro
Lo Shabby Chic Piace Anche agli Uomini?
Francesca Blasi risponde con una citazione di Chanel: «“La moda passa, lo stile resta”. Se lo si plasma secondo la propria personalità e non secondo le mode temporanee del momento può diventare qualcosa di unico e atemporale».
E aggiunge: «Ad esempio, ciò che caratterizza il mio stile definito shabby fusion, è quello di riuscire a creare armonia attraverso l’uso del colore in ambienti già vissuti da tempo e che possono trovare nuova vita proprio ridipingendo mobili e complementi, fondendo così fra loro stili molto diversi che per gusto o caso sono all’interno della nostra abitazione».
Può capitare per esempio che ci venga regalato un mobile vecchio e che non si adatti al resto della casa. Di cosa bisogna armarsi? «Immaginazione, coraggio, un barattolo di vernice, un pennello e voglia di trasformazione, il resto verrà da sé!», conclude Francesca Blasi.
Raccontaci: ti piace questo stile? Che mobili arredano il tuo spazio in stile shabby chic? Inviaci le foto nei Commenti.
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Lo Shabby Chic Piace Anche agli Uomini?
Lo stile shabby chic nasce in Inghilterra e diventa famoso fin dagli anni 80 con questo nome grazie alla designer Rachel Ashwell che lo ha esportato con successo negli Stati Uniti. Uno stile che si presta a riutilizzare i vecchi mobili della nonna e permette di ereditare gli arredi di famiglia rinnovandoli e adattandoli alle esigenze abitative odierne. Assume differenti sfumature a seconda che si utilizzino arredi in stile francese e colori chiari oppure arredi più rustici dalle linee rigorose e colori più scuri.
«Ci permette di guardare al passato con occhi nuovi e di associare a “vecchio” e “logoro” il concetto di “bello” e “recupero”. In origine sembri derivi dallo stile Gustaviano più tradizionale con arredi francesi di fine Settecento realizzati con legnami non particolarmente pregiati e solitamente dipinti con colori chiari o bianchi. Il motivo della scelta era dettato anche dalla collocazione geografica: è risaputo ad esempio che in Svezia la luce del sole non abbonda in tutti i mesi dell’anno, quindi i colori chiari erano usati per dare maggiore luminosità agli ambienti», spiega l’architetto Rachele Biancalani.