Esercizi di Styling: Trovare la Palette del Salotto in 7 Mosse
Abbinare i colori di tutti gli elementi in una stanza può essere un’impresa. Semplifichiamola seguendo questi 7 passaggi
C’è chi ha un talento innato nell’accostare i colori, chi invece ha difficoltà ad abbinare camicia e pantaloni. La verità è che per armonizzare gli elementi di un interno è fondamentale trovare un punto di partenza, una sfumatura da cui iniziare proseguendo per tentativi, prove ed errori. Si tratta di un vero e proprio esercizio e dopo un po’ di pratica, seguendo questi suggerimenti, l’impresa non sembrerà più così difficile.
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2. Il living: trovare un punto di partenza
Già, ma da dove si comincia? Una strategia vincente è partire dal living, ambiente “pubblico” della casa, il cui stile abbiamo particolarmente a cuore. Poi troviamo un elemento già in nostro possesso da usare come punto di riferimento iniziale. Se ad esempio abbiamo un bel tappeto che sarà al centro del salotto, partiamo dai suoi colori e proseguiamo dal basso verso l’alto, quindi arredi e pareti. Un altro punto di partenza può essere il colore delle mura, nel caso in cui non intendiamo modificarlo.
Già, ma da dove si comincia? Una strategia vincente è partire dal living, ambiente “pubblico” della casa, il cui stile abbiamo particolarmente a cuore. Poi troviamo un elemento già in nostro possesso da usare come punto di riferimento iniziale. Se ad esempio abbiamo un bel tappeto che sarà al centro del salotto, partiamo dai suoi colori e proseguiamo dal basso verso l’alto, quindi arredi e pareti. Un altro punto di partenza può essere il colore delle mura, nel caso in cui non intendiamo modificarlo.
3. Proseguire per contrasti
La logica è: iniziare da ciò che non si vuole cambiare. Fissato l’elemento di partenza si può proseguire scegliendo approcci diversi. Se l’obiettivo è un living dalla forte personalità optiamo per un accostamento di colori in contrasto, che farà risaltare bene ciascun elemento.
La logica è: iniziare da ciò che non si vuole cambiare. Fissato l’elemento di partenza si può proseguire scegliendo approcci diversi. Se l’obiettivo è un living dalla forte personalità optiamo per un accostamento di colori in contrasto, che farà risaltare bene ciascun elemento.
4. Oppure tono su tono
Attenersi a un colore – ad esempio il blu – muovendosi su tonalità più e meno intense genera invece un effetto rassicurante. L’occhio non riceve stimoli molto diversi fra loro e trasmette alla mente distensione e sicurezza.
Attenersi a un colore – ad esempio il blu – muovendosi su tonalità più e meno intense genera invece un effetto rassicurante. L’occhio non riceve stimoli molto diversi fra loro e trasmette alla mente distensione e sicurezza.
5. Gli strumenti che possono aiutarci sono due: la ruota dei colori e la moodboard
La ruota funziona come una mappa per orientarsi più facilmente nel mondo dei colori. Semplificando all’estremo possiamo dire che le tinte adiacenti si abbinano facilmente e in modo discreto, mentre quelle lontane – ad esempio opposte – difficilmente vanno d’accordo. La moodboard invece è un pannello (reale o digitale) in cui annotare colori e pattern per testarne gli accostamenti.
La ruota funziona come una mappa per orientarsi più facilmente nel mondo dei colori. Semplificando all’estremo possiamo dire che le tinte adiacenti si abbinano facilmente e in modo discreto, mentre quelle lontane – ad esempio opposte – difficilmente vanno d’accordo. La moodboard invece è un pannello (reale o digitale) in cui annotare colori e pattern per testarne gli accostamenti.
6. Come dosare i colori secondo la regola 60:30:10
Per andare sul sicuro ci si può addirittura affidare a una formula matematica secondo cui individuare una tinta dominante che occupi il 60% della stanza (tipicamente sulle pareti), un colore secondario presente sul 30% della stanza (ad esempio sugli arredi tessili) e un colore carico per dare, nella misura del 10% qualche accento qui e là.
Per andare sul sicuro ci si può addirittura affidare a una formula matematica secondo cui individuare una tinta dominante che occupi il 60% della stanza (tipicamente sulle pareti), un colore secondario presente sul 30% della stanza (ad esempio sugli arredi tessili) e un colore carico per dare, nella misura del 10% qualche accento qui e là.
7. Per finire, divertiamoci ad abbinare anche gli oggetti
A questo punto il nostro occhio sarà ben allenato e inizieremo a guardare in modo diverso anche i dettagli più specifici e gli accessori: dai cuscini ai vasi di vetro fino ad arrivare alle copertine dei libri.
Raccontaci: e tu, che metodo usi per decidere la palette di una stanza? Segui un processo logico come questo o ti affidi all’istinto?
Altro
Scopri Tutte le Nostre Guide Colore
A questo punto il nostro occhio sarà ben allenato e inizieremo a guardare in modo diverso anche i dettagli più specifici e gli accessori: dai cuscini ai vasi di vetro fino ad arrivare alle copertine dei libri.
Raccontaci: e tu, che metodo usi per decidere la palette di una stanza? Segui un processo logico come questo o ti affidi all’istinto?
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Per cominciare a prendere confidenza con il tema, può aiutarci sapere che la traduzione letterale del termine dal francese è “tavolozza”. E quindi subito ci viene in mente una gamma di colori che nel nostro caso deve seguire una logica. Pianificare la palette vuol dire individuare un filo conduttore tra i colori di un ambiente (e magari di tutta la casa) che sarà un punto di riferimento utile per ottenere un’armonia complessiva.