Due Ristrutturazioni Sorprendenti Nate su Houzz
Un duplex e una villa anni 40 cambiano volto grazie a un forte sintonia tra professionisti e proprietari di casa
Clara Carreras
23 dicembre 2021
Redazione Houzz Italia. Psicologa specializzata in psicologia ambientale e architettonica.
Redazione Houzz Italia. Psicologa specializzata in psicologia ambientale e architettonica.... Altro
1. Progettazione a quattro mani per una villa anni 40
Chi ci abita: l’interior designer Barbara Bottazzini con la sua famiglia
Dove: Bernareggio (MB)
Superficie: 180 m²
Professionisti: l’architetta Alessandra Parolini di Archimentelab e l’interior designer Barbara Bottazzini di HORA
Questa abitazione bianca, moderna e minimalista è il frutto di una collaborazione tra due professioniste nata su Houzz. «Sono stata contattata da Barbara e suo marito Gianluca in quanto avevano deciso di acquistare una casa del 1939, ormai in disuso da qualche anno», racconta l’architetta Alessandra Parolini. «Si sono innamorati grazie al grande giardino e ai locali molto ampi, ma volevano capire le potenzialità e indicativamente i costi di una ristrutturazione di tale portata».
«La ricerca della casa della vita spesso mette in luce tanti desideri ma anche tanti limiti. Nel nostro caso non è stato facile trovare la soluzione che potesse davvero rispondere a questo magico incastro dei ‘vorrei’ e ‘non vorrei’», racconta Barbara Bottazzini, la proprietaria di casa. «Ma dopo quattro anni di ricerche abbiamo trovato la casa che ci ha fatto innamorare, per la sua personalità e per il suo potenziale».
Chi ci abita: l’interior designer Barbara Bottazzini con la sua famiglia
Dove: Bernareggio (MB)
Superficie: 180 m²
Professionisti: l’architetta Alessandra Parolini di Archimentelab e l’interior designer Barbara Bottazzini di HORA
Questa abitazione bianca, moderna e minimalista è il frutto di una collaborazione tra due professioniste nata su Houzz. «Sono stata contattata da Barbara e suo marito Gianluca in quanto avevano deciso di acquistare una casa del 1939, ormai in disuso da qualche anno», racconta l’architetta Alessandra Parolini. «Si sono innamorati grazie al grande giardino e ai locali molto ampi, ma volevano capire le potenzialità e indicativamente i costi di una ristrutturazione di tale portata».
«La ricerca della casa della vita spesso mette in luce tanti desideri ma anche tanti limiti. Nel nostro caso non è stato facile trovare la soluzione che potesse davvero rispondere a questo magico incastro dei ‘vorrei’ e ‘non vorrei’», racconta Barbara Bottazzini, la proprietaria di casa. «Ma dopo quattro anni di ricerche abbiamo trovato la casa che ci ha fatto innamorare, per la sua personalità e per il suo potenziale».
I proprietari avevano le idee molto chiare: cercare di ampliare il più possibile gli ambienti al piano terra, eliminare la scala all’ingresso e mantenere il parquet del primo piano.
«È stata una ristrutturazione radicale, comprensiva della realizzazione di un nuovo volume per il vano scala nella parte retrostante l’edificio e di un nuovo box seminterrato. È stato eliminato il tetto a falde per ottenere una facciata più moderna e lineare», racconta l’architetta Parolini. «La casa è stata inoltre riqualificata a livello energetico, portando un immobile vecchio di classe G a una moderna abitazione in classe A4. È stata una bella sfida, ma possiamo certamente dire che è stata vinta».
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«È stata una ristrutturazione radicale, comprensiva della realizzazione di un nuovo volume per il vano scala nella parte retrostante l’edificio e di un nuovo box seminterrato. È stato eliminato il tetto a falde per ottenere una facciata più moderna e lineare», racconta l’architetta Parolini. «La casa è stata inoltre riqualificata a livello energetico, portando un immobile vecchio di classe G a una moderna abitazione in classe A4. È stata una bella sfida, ma possiamo certamente dire che è stata vinta».
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Barbara Bottazzini (seduta in basso), la proprietaria di casa, è una interior designer pertanto si è occupata lei stessa del progetto degli interni, mentre l’architetta Alessandra Parolini (in alto) si è occupata del progetto architettonico e ha gestito la ristrutturazione. «Il mio lavoro è stato di agire sugli aspetti strutturali ed energetici dell’abitazione. Per lo stile degli interni ho seguito le indicazioni di Barbara, garantendole la fattibilità normativa e pratica», precisa l’architetta. «È stata una bella collaborazione che ha dato molte soddisfazioni ad entrambe; come sempre il lavoro di squadra vince sempre!».
«La casa presentava una struttura divisoria ormai molto desueta ma ancora tanti dettagli originali del tempo. Entrando si poteva fare un tuffo nel passato, tra mobili, cimeli e atmosfere più che retrò», racconta Barbara Bottazzini. «Il mio progetto sugli interni infatti è stato proprio nello spirito di portare nel 2020 questa casa, conservandone alcuni particolari originali, per non dimenticare la storia di questa “signora di 80 anni"».
Nello sviluppo del progetto la proprietaria ha voluto tenere ben saldi alcuni must che si erano prefissati: «Spazi aperti e accoglienti, tanta luce naturale, funzionalità degli spazi, continuità tra dentro e fuori e uno stile contemporaneo sposato agli elementi originali del passato».
Il piano terra è stato completamente ridisegnato per creare una ampia zona giorno, ariosa e inondata dalla luce che filtra dalle vetrate a tutta altezza.
Nello sviluppo del progetto la proprietaria ha voluto tenere ben saldi alcuni must che si erano prefissati: «Spazi aperti e accoglienti, tanta luce naturale, funzionalità degli spazi, continuità tra dentro e fuori e uno stile contemporaneo sposato agli elementi originali del passato».
Il piano terra è stato completamente ridisegnato per creare una ampia zona giorno, ariosa e inondata dalla luce che filtra dalle vetrate a tutta altezza.
La scala è stata spostata al centro della casa per poter creare un ingresso più accogliente e ricavare spazio per uno studio al primo piano. Grazie alla sua struttura particolarmente scenografica è diventata protagonista della zona giorno. «La struttura è stata pensata con l’obiettivo di portare leggerezza, anche se realizzata in ferro e abbinata al legno dei primi gradini», dice Barbara Bottazzini. «Il legno è stato recuperato dalle travi del tetto smontato durante la ristrutturazione».
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2. Un duplex moderno nei toni del grigio
Chi ci abita: una famiglia con due figli grandi
Dove: Bovisio Masciago (MB)
Superficie: 130 m²
Professionisti: l’architetta Marzia Basilico e l’interior designer Stefania Rizzetto di Harmony Home
I proprietari di questo duplex desideravano dare alla loro abitazione un aspetto moderno sia per quanto riguarda lo stile di arredamento che per la disposizione degli spazi. Hanno cercato su Houzz e dopo aver valutato alcuni professionisti della zona, incuriositi da immagini e recensioni, sono arrivati a Harmony Home.
«Abbiamo conosciuto Marzia e Stefania dapprima vedendo i loro lavori pubblicati su Houzz e poi di persona recandoci nel loro studio e ci siamo subito innamorati del loro stile», raccontano Debora e Alessandro, i proprietari di casa.
Chi ci abita: una famiglia con due figli grandi
Dove: Bovisio Masciago (MB)
Superficie: 130 m²
Professionisti: l’architetta Marzia Basilico e l’interior designer Stefania Rizzetto di Harmony Home
I proprietari di questo duplex desideravano dare alla loro abitazione un aspetto moderno sia per quanto riguarda lo stile di arredamento che per la disposizione degli spazi. Hanno cercato su Houzz e dopo aver valutato alcuni professionisti della zona, incuriositi da immagini e recensioni, sono arrivati a Harmony Home.
«Abbiamo conosciuto Marzia e Stefania dapprima vedendo i loro lavori pubblicati su Houzz e poi di persona recandoci nel loro studio e ci siamo subito innamorati del loro stile», raccontano Debora e Alessandro, i proprietari di casa.
«La sintonia con i clienti è scattata al primo incontro», dice l’architetta Marzia Basilico. «Ci hanno consegnato la loro casa di famiglia per qualche mese, purtroppo con tempi leggermente dilatati per l’arrivo del Covid, e l’abbiamo trasformata nella casa dei loro sogni».
«Abbiamo realizzato il nostro sogno ma non saremmo mai stati in grado di farlo da soli», dicono i proprietari. «Marzia e Stefania hanno fatto un ottimo lavoro dalla progettazione al coordinamento alla realizzazione, e non è stato facile, i lavori sono stati molti, complicati, lunghi e resi ancora più duri dalla pandemia».
«Abbiamo realizzato il nostro sogno ma non saremmo mai stati in grado di farlo da soli», dicono i proprietari. «Marzia e Stefania hanno fatto un ottimo lavoro dalla progettazione al coordinamento alla realizzazione, e non è stato facile, i lavori sono stati molti, complicati, lunghi e resi ancora più duri dalla pandemia».
La ristrutturazione integrale ha previsto l’apertura della cucina sul living e sull’ingresso creando una zona giorno aperta, fluida e molto luminosa. «Fulcro della zona giorno è un pilastro strutturale attorno al quale abbiamo progettato gli arredi cucina e tutti i controsoffitti con incasso/appoggio luci», racconta l’architetta Basilico. «Alla cucina a vista con isola abbiamo aggiunto uno spazio dispensa operativo e ben studiato negli arredi, arricchito da una porta di falegnameria scorrevole esterno muro in legno massello e ferro che valorizza e ben si integra con lo stile della cucina e del living».
La luce è una componente importante del progetto: «È pensata con un’intensità di 3000k che consente di apprezzare tutte le sfumature cromatiche e materiche senza appiattirle».
La luce è una componente importante del progetto: «È pensata con un’intensità di 3000k che consente di apprezzare tutte le sfumature cromatiche e materiche senza appiattirle».
Se per la zona giorno la priorità è stata favorire la vita familiare, nella zona notte, invece, le stanze sono state disposte in modo da garantire privacy a genitori e figli. Due aree della casa nettamente distinte collocate ciascuna su un livello diverso.
«I genitori sono stati sistemati al piano mansardato dove abbiamo creato loro una mini-suite con cabina armadio, bagno privato con vasca freestanding e doccia grande in nicchia, un’area ufficio e un’ampia camera matrimoniale con camino e accesso esclusivo al solarium di circa 30 metri quadrati».
Leggi la recensione e Guarda tutte le foto
E ora, a te la parola: cosa ti ha colpito maggiormente di queste due ristrutturazioni? Hai anche tu un progetto nato su Houzz da raccontarci?
«I genitori sono stati sistemati al piano mansardato dove abbiamo creato loro una mini-suite con cabina armadio, bagno privato con vasca freestanding e doccia grande in nicchia, un’area ufficio e un’ampia camera matrimoniale con camino e accesso esclusivo al solarium di circa 30 metri quadrati».
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Comunque complimenti per il lavoro svolto! Davvero bello!
Buon pomeriggio @Maria Luisa Palma , grazie! Nella ristrutturazione siamo intervenuti su tavolati interni e rifacimento completo impianti, la scala non è stata toccata o meglio abbiamo aggiunto solo una pedata aggiustandone le proporzioni perchè prima aveva delle alzate molto alte e scomode! La posizione della scala è invariata. Confermo che una eventuale demolizione avrebbe compromesso la staticità dell'edificio.
Grazie per la gentilezza e le delucidazioni date. Auguro progetti sempre creativi e funzionali!