Due Piante Perfette per i Giardini in Ombra
Begonie e Impatiens sono spesso coltivate vicine per le loro simili esigenze: terreno moderatamente umido, luce filtrata e fioritura estiva
Lidia Zitara
5 maggio 2016
Giornalista
L’Impatiens e la Begonia sono tra le piante più diffuse nei giardini durante il periodo caldo. Vengono utilizzate come piante temporanee per i mesi estivi e per le composizioni in vaso, essendo in genere di taglia piuttosto ridotta.
Se è vero che la maggior parte delle specie di Impatiens oggi coltivate sono annuali, non è così per le begonie, che potrebbero essere facilmente ricoverate in casa o in serra fredda durante l’inverno. Sono cariche di pregi sia per la coltivazione in giardino, in terrazzo che indoor.
Se è vero che la maggior parte delle specie di Impatiens oggi coltivate sono annuali, non è così per le begonie, che potrebbero essere facilmente ricoverate in casa o in serra fredda durante l’inverno. Sono cariche di pregi sia per la coltivazione in giardino, in terrazzo che indoor.
Impatiens: specie e coltivazione
Partiamo dalle Impatiens, un genere che vanta ben 850 specie! Purtroppo in coltivazione sono molte di meno, attualmente ci sono le specie walleriana, balsamina, e qualche specie esotica in genere richiesta solo dagli amatori. Più facilmente si trovano ibridi oriticoli, in particolare la serie ‘Nuova Guinea’, a fogliame lungo e lanceolato, con fiori più grandi. Molto bella e poco conosciuta in Italia è l’Impatiens balsamina (detta “begliuomini”) le cui forme a fiore doppio assomigliano a delle rose o a delle camelie di piccola taglia.
L’importante con questi fiori è non utilizzarli come riempitivo, come macchia di colore da sostituire al bisogno. Il loro aspetto un po’ statico deve essere smorzato con giochi di tessiture e di fogliami, con accostamenti cromatici un po’ ardimentosi (magari monocolore, o contrasti accesi). Se la composizione sarà armonica e ben studiata, con il giusto mix di colori e foglie, l’Impatiens risalterà come protagonista.
Partiamo dalle Impatiens, un genere che vanta ben 850 specie! Purtroppo in coltivazione sono molte di meno, attualmente ci sono le specie walleriana, balsamina, e qualche specie esotica in genere richiesta solo dagli amatori. Più facilmente si trovano ibridi oriticoli, in particolare la serie ‘Nuova Guinea’, a fogliame lungo e lanceolato, con fiori più grandi. Molto bella e poco conosciuta in Italia è l’Impatiens balsamina (detta “begliuomini”) le cui forme a fiore doppio assomigliano a delle rose o a delle camelie di piccola taglia.
L’importante con questi fiori è non utilizzarli come riempitivo, come macchia di colore da sostituire al bisogno. Il loro aspetto un po’ statico deve essere smorzato con giochi di tessiture e di fogliami, con accostamenti cromatici un po’ ardimentosi (magari monocolore, o contrasti accesi). Se la composizione sarà armonica e ben studiata, con il giusto mix di colori e foglie, l’Impatiens risalterà come protagonista.
La più diffusa è la I. walleriana (quella che viene chiamata “fior di vetro” per la luminescenza dei petali), adattissima alla coltivazione in vaso, sia dentro che fuori casa, per via della taglia ridotta e della varietà di colori esistenti. Sarebbe in realtà una perenne, ma molto delicata e non resistente nei nostri climi. Seminandola in anticipo, o preparando delle talee e tenendole in serra riscaldata in inverno (o semplicemente acquistando giovani piantine in un buon vivaio), cresce rapidamente nel corso di poche settimane, diventando un cespuglio basso. Accostando i colori, come in foto, si ottengono giochi di prospettiva ed effetti cromatici per tutta la stagione.
Il segreto è nel prenderle piccole e dargli nutrimento continuo, in un terriccio che non tenda al secco e che sia piuttosto carico di humus e ben lavorato con ammendanti e concimi. Se poi sceglierete ammendanti di origine animale o sfaticcio di foglie, compost, concime chimico granulare o macerato di ortica, tutto dipenderà dal vostro punto di vista, l’importante è che le piante abbiano nutrimento.
Il segreto è nel prenderle piccole e dargli nutrimento continuo, in un terriccio che non tenda al secco e che sia piuttosto carico di humus e ben lavorato con ammendanti e concimi. Se poi sceglierete ammendanti di origine animale o sfaticcio di foglie, compost, concime chimico granulare o macerato di ortica, tutto dipenderà dal vostro punto di vista, l’importante è che le piante abbiano nutrimento.
L’esposizione per l’Impatiens è importante. Può benissimo sopportare un’esposizione in pieno sole, purché il terreno sia sempre umido. Ma il meglio lo dà in quei punti del giardino che sono al sole diretto solo per un paio d’ore al giorno, o in mezz’ombra, cioè all’ombra di una parete o di un altro edificio. L’ombra filtrata o a chiazze è ottima, sono infatti splendide compagne delle camelie, dei rododendri, delle fucsie, delle ortensie, e di tutte quelle piante che non amano l’insolazione diretta.
In balcone o terrazzo potreste provarle nei punti dove il sole scarseggia: mal che vada qualche fiorellino lo daranno sempre. In sole pieno tendono a “spennarsi”, cioè a perdere il fogliame, riducendo la taglia e mantenendo solo qualche fiorellino.
In balcone o terrazzo potreste provarle nei punti dove il sole scarseggia: mal che vada qualche fiorellino lo daranno sempre. In sole pieno tendono a “spennarsi”, cioè a perdere il fogliame, riducendo la taglia e mantenendo solo qualche fiorellino.
Impatiens e begonie, compagne di vaso
Questi due generi gradiscono lo stesso tipo di terreno e di insolazione, perciò spesso Impatiens e begonie vengono poste in vasi vicini, o nello stesso vaso.
Compagno altrettanto frequente è il Solenostemon (il ciuffo color bronzo, nel vaso a sinistra), per le medesime preferenze.
Questi due generi gradiscono lo stesso tipo di terreno e di insolazione, perciò spesso Impatiens e begonie vengono poste in vasi vicini, o nello stesso vaso.
Compagno altrettanto frequente è il Solenostemon (il ciuffo color bronzo, nel vaso a sinistra), per le medesime preferenze.
Begonia: specie e coltivazione
La Begonia ha mille volti, e a differenza dell’Impatiens, di cui poche specie sono coltivate in Italia, numerose sono quelle di Begonia conosciute e diffuse, sia tra gli dilettanti che tra gli amatori. Finora si aggirano attorno a 900, un numero incredibile, a cui si aggiungono i numerosissimi ibridi.
La versatilità è una delle caratteristiche che rende così amata questa pianta. Ne esistono così tanti tipi che i giardinieri, per comodità, le hanno divise in gruppi: a fusto alto, arbustive, semperflorens (detta “begonietta”), a fioritura invernale, rizomatose, tuberose, tuberose pendenti e Rex-cultorum, queste ultime note per la bellezza del fogliame.
La Begonia ha mille volti, e a differenza dell’Impatiens, di cui poche specie sono coltivate in Italia, numerose sono quelle di Begonia conosciute e diffuse, sia tra gli dilettanti che tra gli amatori. Finora si aggirano attorno a 900, un numero incredibile, a cui si aggiungono i numerosissimi ibridi.
La versatilità è una delle caratteristiche che rende così amata questa pianta. Ne esistono così tanti tipi che i giardinieri, per comodità, le hanno divise in gruppi: a fusto alto, arbustive, semperflorens (detta “begonietta”), a fioritura invernale, rizomatose, tuberose, tuberose pendenti e Rex-cultorum, queste ultime note per la bellezza del fogliame.
La coltivazione delle begonie è semplicissima: basta un buon terriccio ben lavorato (come per le Impatiens), non troppo sole e una buona quantità d’acqua, benché alcune varietà siano a richiesta idrica relativamente limitata. La raccomandazione è quella di non fermarsi alle varietà che vedete al mercato o al garden center, ma di consultare un buon manuale di giardinaggio.
Il mondo delle begonie è immenso, tanto che gli amatori soffrono spesso di collezionismo verso questo genere. Una volta preso il via, si vorrebbe averle tutte! Tale è l’interesse per queste piante che ne esistono delle società orticole dedicate. Questo è il sito britannico dell’Associazione della Begonia, mentre qui c’è quello USA.
Le due specie più comuni sono la begonia tuberosa e la Begonietta, conosciamole meglio.
Il mondo delle begonie è immenso, tanto che gli amatori soffrono spesso di collezionismo verso questo genere. Una volta preso il via, si vorrebbe averle tutte! Tale è l’interesse per queste piante che ne esistono delle società orticole dedicate. Questo è il sito britannico dell’Associazione della Begonia, mentre qui c’è quello USA.
Le due specie più comuni sono la begonia tuberosa e la Begonietta, conosciamole meglio.
La begonia tuberosa (B. x tuberhybrida)
Questa pianta (in foto, a fiori color arancio), si pianta in primavera, con incavo rivolto verso l’alto. Non si deve coprire di terra, ma attendere che siano spuntati i primi germogli, che devono essere coperti man mano con poco terriccio, fino a coprire il tubero con circa 5-7 cm di terra (è un po’ lo stesso sistema che si usa per le patate in contenitore). Durante tutta questa operazione il vaso va tenuto in luogo ombreggiato e moderatamente umido; dopo potrà essere spostato in luogo più aperto.
Ha fiori semplici o doppi, anche penduli, simili a delle rose. Se volete preservarle da un anno all’altro, estraete i tuberi dalla terra e cospargeteli di fungicida o estratto di equiseto, e poneteli in luogo fresco e asciutto, come un capanno per attrezzi. Alcuni non li tolgono dalla terra, ma in quel caso il vaso va tenuto in casa e annaffiato solo se il terriccio mostra di essere diventato estremamente secco.
Questa pianta (in foto, a fiori color arancio), si pianta in primavera, con incavo rivolto verso l’alto. Non si deve coprire di terra, ma attendere che siano spuntati i primi germogli, che devono essere coperti man mano con poco terriccio, fino a coprire il tubero con circa 5-7 cm di terra (è un po’ lo stesso sistema che si usa per le patate in contenitore). Durante tutta questa operazione il vaso va tenuto in luogo ombreggiato e moderatamente umido; dopo potrà essere spostato in luogo più aperto.
Ha fiori semplici o doppi, anche penduli, simili a delle rose. Se volete preservarle da un anno all’altro, estraete i tuberi dalla terra e cospargeteli di fungicida o estratto di equiseto, e poneteli in luogo fresco e asciutto, come un capanno per attrezzi. Alcuni non li tolgono dalla terra, ma in quel caso il vaso va tenuto in casa e annaffiato solo se il terriccio mostra di essere diventato estremamente secco.
La begonietta (B. semperflorens)
Non c’è giardino italiano che d’estate non abbia la sua begonietta: sul balcone, in una ciotola, o in filari nel giardino. Usarla male è fin troppo facile, come una sorta di tappabuchi nelle composizioni, o di fiore “gettato a caso” e poi trascurato.
Invece la Begonia ha bisogno di concimazioni e annaffiature costanti durante tutto l’arco delle fioritura per non presentare macchie e “vuoti”, e sprigionare così la sua carica vitale, come nella composizione, tutta bianca, della foto. Non sottovalutatela, quindi, ma usatela come una vera protagonista nelle composizioni. Se poi vi piace il giardino naturale e non amate i parterre colorati, la begonia è insuperabile per illuminare certi angoli nascosti del giardino. L’importante è che l’erba non la copra e che sia raggiunta da un po’ d’acqua.
Non c’è giardino italiano che d’estate non abbia la sua begonietta: sul balcone, in una ciotola, o in filari nel giardino. Usarla male è fin troppo facile, come una sorta di tappabuchi nelle composizioni, o di fiore “gettato a caso” e poi trascurato.
Invece la Begonia ha bisogno di concimazioni e annaffiature costanti durante tutto l’arco delle fioritura per non presentare macchie e “vuoti”, e sprigionare così la sua carica vitale, come nella composizione, tutta bianca, della foto. Non sottovalutatela, quindi, ma usatela come una vera protagonista nelle composizioni. Se poi vi piace il giardino naturale e non amate i parterre colorati, la begonia è insuperabile per illuminare certi angoli nascosti del giardino. L’importante è che l’erba non la copra e che sia raggiunta da un po’ d’acqua.
Begonie a fioritura invernale e begonie da foglia
Le prime sono sempreverdi, dalle radici fibrose. Sono cespugli compatti e densi, con bel portamento e bei fiori. Ne esistono di diversi tipi, in genere a fiore singolo. A differenza delle altre begonie, queste preferiscono la coltivazione all’interno con il massimo della luce possibile, diretta. Il terreno non deve essere troppo umido, anzi, tendente ad un asciutto morbido (annaffiate solo quando la superficie è secca), evitando ristagni d’acqua dovuti ai sottovasi. Se proprio non potete fare a meno del sottovaso, svuotatelo regolarmente o riempitelo di argilla espansa, in modo che l’acqua non tocchi il fondo del vaso.
Begonie da foglia: sono forse le begonie in assoluto più belle, con fogliame esotico e grande, di tinte cupe come il porpora nerastro o squillanti come il verde giallastro. Non mancano venature, marmorizzazioni, variegature, macchie e arricciature più o meno profonde dei margini delle foglie. Tra le più belle segnaliamo le cultivar: ‘Orpha C. Fox’, ‘Norah Bedson’, B. metallica, ‘Merry Christmas’ con foglie dal cuore rosa, B. pustulata ‘Argentea’, B. masoniana, B. serratipetala. Ce ne sarebbero tantissime altre e molto nella scelta dipenderà dai vostri gusti personali.
Le prime sono sempreverdi, dalle radici fibrose. Sono cespugli compatti e densi, con bel portamento e bei fiori. Ne esistono di diversi tipi, in genere a fiore singolo. A differenza delle altre begonie, queste preferiscono la coltivazione all’interno con il massimo della luce possibile, diretta. Il terreno non deve essere troppo umido, anzi, tendente ad un asciutto morbido (annaffiate solo quando la superficie è secca), evitando ristagni d’acqua dovuti ai sottovasi. Se proprio non potete fare a meno del sottovaso, svuotatelo regolarmente o riempitelo di argilla espansa, in modo che l’acqua non tocchi il fondo del vaso.
Begonie da foglia: sono forse le begonie in assoluto più belle, con fogliame esotico e grande, di tinte cupe come il porpora nerastro o squillanti come il verde giallastro. Non mancano venature, marmorizzazioni, variegature, macchie e arricciature più o meno profonde dei margini delle foglie. Tra le più belle segnaliamo le cultivar: ‘Orpha C. Fox’, ‘Norah Bedson’, B. metallica, ‘Merry Christmas’ con foglie dal cuore rosa, B. pustulata ‘Argentea’, B. masoniana, B. serratipetala. Ce ne sarebbero tantissime altre e molto nella scelta dipenderà dai vostri gusti personali.
In estate, anche dentro casa, con Ipomoea batatas e Phormium x cookianum otterrete un gran contrasto di colori accesi e vivaci.
Altre guide e consigli su Fiori e Piante
Piante per Giardini in Ombra
E ora, a te la parola! Ti piacciono le begonie e le Impatiens? Quali accorgimenti consiglieresti per la loro coltivazione?
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