Le Case di Houzz
Dagli Anni 20 al Futuro Elegante Grazie alla Resina (e a Houzz!)
Scopri perché il proprietario ha scelto questo Pro, fra altri, per modernizzare il suo appartamento
Il committente di questa ristrutturazione desiderava intervenire sull’appartamento di sua proprietà rendendolo più attuale nello stile, ottenendo un open space per la zona giorno che includesse cucina, zona pranzo e living. Per individuare il progettista a cui affidare il progetto, non si è accontentato del passaparola ma ha preferito cercare su Houzz, lasciandosi ispirare e convincere dalle immagini delle realizzazioni di Eugadesign Studio.
Questa storia dimostra anche come alla basa di un progetto di successo ci sia sempre innanzitutto la fiducia e un buon rapporto tra professionista e cliente. L’architetto ha voluto voler vedere l’immobile di persona e questo atteggiamento interessato e solerte ha convinto il proprietario.
Questa storia dimostra anche come alla basa di un progetto di successo ci sia sempre innanzitutto la fiducia e un buon rapporto tra professionista e cliente. L’architetto ha voluto voler vedere l’immobile di persona e questo atteggiamento interessato e solerte ha convinto il proprietario.
Una foto del prima, in cui si vedono gli spazi divisi da un corridoio
I committenti hanno individuato lo studio di progettazione su Houzz e tramite un messaggio dal loro profilo hanno preso i primi contatti, seguiti da un incontro. «In particolare – racconta il committente – mi avevano colpito le immagini di alcuni bagni ristrutturati dallo studio e per questo ho deciso di contattarlo. Avevo interpellato anche altri architetti, ma ho scelto Eugenio Gargioni e Paola Traversa di Eugadesign perché – al contrario degli altri – hanno voluto vedere lo spazio di persona (non solo le piante) prima di formulare un preventivo».
In questa immagine del “prima”, si vede chiaramente il corridoio cieco su cui affacciavano le porte di accesso al salotto e al bagno sulla sinistra, alla cucina di fronte e alle camere da letto sulla destra.
Hai un immobile e vorresti ripensarlo? Nella pagina di Houzz dedicata ai professionisti trovi i migliori della tua zona e leggi le recensioni degli altri utenti
I committenti hanno individuato lo studio di progettazione su Houzz e tramite un messaggio dal loro profilo hanno preso i primi contatti, seguiti da un incontro. «In particolare – racconta il committente – mi avevano colpito le immagini di alcuni bagni ristrutturati dallo studio e per questo ho deciso di contattarlo. Avevo interpellato anche altri architetti, ma ho scelto Eugenio Gargioni e Paola Traversa di Eugadesign perché – al contrario degli altri – hanno voluto vedere lo spazio di persona (non solo le piante) prima di formulare un preventivo».
In questa immagine del “prima”, si vede chiaramente il corridoio cieco su cui affacciavano le porte di accesso al salotto e al bagno sulla sinistra, alla cucina di fronte e alle camere da letto sulla destra.
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Dietro le quinte: un disegno preparatorio condiviso con la coppia dei committenti con le annotazioni dei professionisti
Parquet Tabacco di Bassano Parquet
Il tramezzo di sinistra è stato abbattuto, in questo modo lo spazio del corridoio è stato recuperato e attribuito alla zona giorno. Anche la parete che separava il salotto dalla cucina è stata eliminata. Ed è nato un ampio e luminoso open space.
L’ingresso è schermato dalla struttura in legno a griglia che si intravede a destra, a cui segue il pannello dipinto dallo zio, pittore, del proprietario.
«Il committente aveva due grandi tele dipinte da suo zio e desiderava inserirle nell’ambiente. Così abbiamo pensato di utilizzarle come grandi pannelli, uno fisso e l’altro mobile che decorano e dialogano con lo spazio» spiega Gargioni.
Nell’angolo alle spalle di questo pannello è nascosto l’impianto di condizionamento ad acqua, la cui caratteristica è l’assenza di corpi di macchina all’esterno, indispensabile quando non sia consentito o non possibile installarli in facciata.
Il tramezzo di sinistra è stato abbattuto, in questo modo lo spazio del corridoio è stato recuperato e attribuito alla zona giorno. Anche la parete che separava il salotto dalla cucina è stata eliminata. Ed è nato un ampio e luminoso open space.
L’ingresso è schermato dalla struttura in legno a griglia che si intravede a destra, a cui segue il pannello dipinto dallo zio, pittore, del proprietario.
«Il committente aveva due grandi tele dipinte da suo zio e desiderava inserirle nell’ambiente. Così abbiamo pensato di utilizzarle come grandi pannelli, uno fisso e l’altro mobile che decorano e dialogano con lo spazio» spiega Gargioni.
Nell’angolo alle spalle di questo pannello è nascosto l’impianto di condizionamento ad acqua, la cui caratteristica è l’assenza di corpi di macchina all’esterno, indispensabile quando non sia consentito o non possibile installarli in facciata.
Questa è la pianta dell’appartamento prima dei lavori. Nella parte bassa vediamo la zona giorno ancora suddivisa e nella parte alta la zona notte.
Qui invece abbiamo la pianta del progetto di ristrutturazione. Anche nella zona notte i due tramezzi originari sono stati abbattuti e poi ricostruiti per creare i due bagni, uno con accesso dalla camera da letto e un altro con accesso dal living.
Cucina: Binova; tavolo: Rock Table di MDF Italia; sedie: Achille di Jean Marie Massaud per MDF Italia
Dopo aver analizzato gli interventi strutturali, passiamo agli interni. C’è un filo conduttore che unisce tutti gli ambienti ed è la resina, stesa su tutte le pareti.
«Il punto di partenza è la zona cucina – spiega l’architetto – che essendo a vista sul living doveva essere discreta e ordinata, integrarsi adeguatamente con il resto dell’ambiente».
La scelta è caduta su un modello Binova rivestito, appunto, in resina cementizia. E il resinatore di riferimento dell’azienda si è poi occupato anche della posa della resina nel resto della casa: non solo le pareti, ma anche la griglia che funge da separé tra salotto e ingresso e il lavabo del bagno padronale, come vedremo più avanti.
La resina è stata dunque posata su superfici diverse, con l’accorgimento fondamentale di prepararle e renderle uniformi prima della posa.
Dopo aver analizzato gli interventi strutturali, passiamo agli interni. C’è un filo conduttore che unisce tutti gli ambienti ed è la resina, stesa su tutte le pareti.
«Il punto di partenza è la zona cucina – spiega l’architetto – che essendo a vista sul living doveva essere discreta e ordinata, integrarsi adeguatamente con il resto dell’ambiente».
La scelta è caduta su un modello Binova rivestito, appunto, in resina cementizia. E il resinatore di riferimento dell’azienda si è poi occupato anche della posa della resina nel resto della casa: non solo le pareti, ma anche la griglia che funge da separé tra salotto e ingresso e il lavabo del bagno padronale, come vedremo più avanti.
La resina è stata dunque posata su superfici diverse, con l’accorgimento fondamentale di prepararle e renderle uniformi prima della posa.
Il piano cottura è a induzione, con cappa integrata. Nell’armadio/credenza sono state inserite luci e prese elettriche per la postazione caffé.
Divano: Zanzibar di Linea Italia; tappeto: Mark di Kasthall; pouf: Fuji di Francesco Rota per MDF Italia; chaise longue: L4 di Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand per Cassina
Nella zona living, il perimetro irregolare è seguito dagli elementi in MDF laccato realizzati dalla Falegnameria Gattoni di Bolzano Novarese (Novara): il pensile in alto e la panca/contenitore in basso, che proseguendo diventa alloggiamento per il termosifone, schermato da una griglia che evoca quella utilizzata, di fronte, per celare il salotto dall’ingresso.
La televisione è stata scelta per il suo design essenziale, ed è stata installata a parete, come un quadro.
Nella zona living, il perimetro irregolare è seguito dagli elementi in MDF laccato realizzati dalla Falegnameria Gattoni di Bolzano Novarese (Novara): il pensile in alto e la panca/contenitore in basso, che proseguendo diventa alloggiamento per il termosifone, schermato da una griglia che evoca quella utilizzata, di fronte, per celare il salotto dall’ingresso.
La televisione è stata scelta per il suo design essenziale, ed è stata installata a parete, come un quadro.
Applique: Lamp de Marseille di Le Corbusier per Nemo; termoarredo: Soho di Ludovica+Roberto Palomba per Tubes
Le tre porte che dal living conducono alla camera da letto, al bagno ospiti e allo studio (non visibile in questa immagine) sono quelle originarie, che sono state rilaccate. Presentavano un pannello a vetro che è stato opacizzato.
Le tre porte che dal living conducono alla camera da letto, al bagno ospiti e allo studio (non visibile in questa immagine) sono quelle originarie, che sono state rilaccate. Presentavano un pannello a vetro che è stato opacizzato.
Ecco come si presentava la camera da letto prima dei lavori
Letto: Fluff di Mauro Lipparini per Bonaldo; luci sospese: 365 di Le Corbusier per Nemo; luci cabina armadio: Tru di Roberto Paoli per Nemo; tappeto: Esther di Kasthall; arredo cabina armadio: Storage di Porro
La posizione del letto è stata invertita e alle sue spalle è stato alzato un tramezzo dietro il quale è collocata la cabina armadio. Al posto delle classiche applique o luci da comodino, sono state scelte due luci sospese che ben si integrano con lo stile industriale della parete resinata.
La posizione del letto è stata invertita e alle sue spalle è stato alzato un tramezzo dietro il quale è collocata la cabina armadio. Al posto delle classiche applique o luci da comodino, sono state scelte due luci sospese che ben si integrano con lo stile industriale della parete resinata.
Luce specchio: Linescapes System di Nemo; termoarredo: Relax Power di Irsap
Anche il bagno è rivestito in resina, in particolare il lavabo è realizzato in un poliuretano espanso, specifico per essere rivestito in resina.
Ti è piaciuta questa casa? Lascia un commento qui sotto e salva le foto più belle in un Ideabook!
Anche il bagno è rivestito in resina, in particolare il lavabo è realizzato in un poliuretano espanso, specifico per essere rivestito in resina.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia
Dove: Milano
Anno di ristrutturazione: 2018
Architetto: Eugadesign Studio
Superficie: 110 m² con una camera da letto, uno studio, due bagni e un open space con living, pranzo e cucina
Costo: circa 80.000 euro, arredi esclusi
La priorità dei proprietari di questo appartamento, situato in un edificio milanese degli anni ‘20, era dare respiro alla zona giorno creando uno spazio unico, dallo stile minimale, con cucina a vista e a isola.
Si tratta di un intervento molto frequente: da un appartamento scandito da corridoi e ambienti chiusi, si vogliono ricavare ambienti ampi, funzionali e fluidi, con un grande open space in cui convivano living, zona pranzo e cucina.