Da Pro a Pro: le Tendenze 2020 per la Cucina
Invisibile, compatta, neutra e funzionale: è la cucina del 2020 secondo i professionisti del settore
Quali sono le tendenze nella progettazione della cucina previste per il 2020? Lo abbiamo chiesto a quattro professionisti del settore che ci hanno spiegato quali sono le esigenze e le richieste attuali dei committenti e come la progettazione può soddisfarle. Con qualche dritta sui colori e sui materiali più gettonati.
Le previsioni sui trend della cucina sono di:
Paolo Balzanelli, architetto di Arkispazio, Milano
Roberta Mari, interior designer, Milano
Andrea Vigorita, art director di Gallery Home, Torino
Chiara Pellegrini, architetto di Iori Arredamenti, Reggio Emilia
Le previsioni sui trend della cucina sono di:
Paolo Balzanelli, architetto di Arkispazio, Milano
Roberta Mari, interior designer, Milano
Andrea Vigorita, art director di Gallery Home, Torino
Chiara Pellegrini, architetto di Iori Arredamenti, Reggio Emilia
2. Colori neutri
Come fare in modo che la cucina non si faccia notare? La scelta di optare per colori neutri è sicuramente un buon punto di partenza ed è infatti ricorrente: «Le cucine continuano a essere maggiormente richieste in colori neutri, quali i toni dei bianchi, beige e tonalità di marroni», conferma Roberta Mari.
Andrea Vigorita aggiunge che «Per le parti voluminose spesso si sceglie la stessa tinta delle pareti, per poi inserire una nota di colore, oppure di materiale, a un dettaglio»
Come fare in modo che la cucina non si faccia notare? La scelta di optare per colori neutri è sicuramente un buon punto di partenza ed è infatti ricorrente: «Le cucine continuano a essere maggiormente richieste in colori neutri, quali i toni dei bianchi, beige e tonalità di marroni», conferma Roberta Mari.
Andrea Vigorita aggiunge che «Per le parti voluminose spesso si sceglie la stessa tinta delle pareti, per poi inserire una nota di colore, oppure di materiale, a un dettaglio»
3. Legno, pietra e accenti metallici
I materiali di rivestimento sono scelti in base al loro potenziale decorativo. «In tema di materiali, ci sono tre tendenze dominanti – prosegue Andrea Vigorita – la prima è il legno in essenze come il noce canaletto, l’eucalipto e l’ebano che hanno sostituito il rovere; la seconda è il metallo, in particolare ottone e titanio; la terza è la pietra, non solo per il top ma anche sulle ante».
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto nella ristrutturazione di cucine della tua zona
I materiali di rivestimento sono scelti in base al loro potenziale decorativo. «In tema di materiali, ci sono tre tendenze dominanti – prosegue Andrea Vigorita – la prima è il legno in essenze come il noce canaletto, l’eucalipto e l’ebano che hanno sostituito il rovere; la seconda è il metallo, in particolare ottone e titanio; la terza è la pietra, non solo per il top ma anche sulle ante».
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto nella ristrutturazione di cucine della tua zona
4. Il mix di materiali
«La tendenza è anche quella di utilizzare più materiali mixati tra loro: laccati, legni, piastrelle colorate o grafiche, che permettono di creare giochi tridimensionali anche se si utilizza lo stesso tono di colore», spiega Roberta Mari. Materiali diversi ma nella stessa tonalità consentono di creare una cucina interessante ma discreta e facilmente integrata in un soggiorno.
«La tendenza è anche quella di utilizzare più materiali mixati tra loro: laccati, legni, piastrelle colorate o grafiche, che permettono di creare giochi tridimensionali anche se si utilizza lo stesso tono di colore», spiega Roberta Mari. Materiali diversi ma nella stessa tonalità consentono di creare una cucina interessante ma discreta e facilmente integrata in un soggiorno.
5. Cucina a scomparsa
«Oggi le case tendono ad avere metrature mediamente più contenute rispetto al passato, per questo motivo spesso la prima esigenza dei nostri clienti è di ottimizzare gli spazi in modo funzionale, senza rinunciare a bellezza e design. In alcuni casi, per celare la zona operativa, si può ricorrere a colonne attrezzate con ante rientranti, da chiudere quando non si sta utilizzando la cucina», spiega Chiara Pellegrini.
«Oggi le case tendono ad avere metrature mediamente più contenute rispetto al passato, per questo motivo spesso la prima esigenza dei nostri clienti è di ottimizzare gli spazi in modo funzionale, senza rinunciare a bellezza e design. In alcuni casi, per celare la zona operativa, si può ricorrere a colonne attrezzate con ante rientranti, da chiudere quando non si sta utilizzando la cucina», spiega Chiara Pellegrini.
6. Niente tavolo in cucina
Il tavolo da cucina è sempre meno utilzzato: se siamo in un open space si usa il tavolo da pranzo, se invece la cucina è in un ambiente a sé stante, si fa piuttosto ricorso a un bancone snack. In questo secondo caso, è molto gettonato lo stile industriale, come ci fa notare Chiara Pellegrini, che si traduce in colori scuri, legni dall’effetto naturale e vissuto, effetti metallici o di cemento/resina e top in acciaio.
Il tavolo da cucina è sempre meno utilzzato: se siamo in un open space si usa il tavolo da pranzo, se invece la cucina è in un ambiente a sé stante, si fa piuttosto ricorso a un bancone snack. In questo secondo caso, è molto gettonato lo stile industriale, come ci fa notare Chiara Pellegrini, che si traduce in colori scuri, legni dall’effetto naturale e vissuto, effetti metallici o di cemento/resina e top in acciaio.
7. Piano cottura a induzione e lavabo sottopiano
Se la tendenza, dunque, è quella di una cucina che non sembri una cucina, elementi come piano cottura e lavello si fanno necessariamente più discreti. In che modo? «Piano cottura a induzione, che quando non viene utilizzato è praticamente invisibile, e lavabo sottopiano, che dunque non presenta bordi a sporgenza», spiega Paolo Balzanelli che aggiunge: «Stiamo iniziando anche a installare cappe integrate nel piano e nei prossimi anni vedremo se e quanto si diffonderanno. Mentre una richiesta frequente è quella per la cantinetta dei vini».
Se la tendenza, dunque, è quella di una cucina che non sembri una cucina, elementi come piano cottura e lavello si fanno necessariamente più discreti. In che modo? «Piano cottura a induzione, che quando non viene utilizzato è praticamente invisibile, e lavabo sottopiano, che dunque non presenta bordi a sporgenza», spiega Paolo Balzanelli che aggiunge: «Stiamo iniziando anche a installare cappe integrate nel piano e nei prossimi anni vedremo se e quanto si diffonderanno. Mentre una richiesta frequente è quella per la cantinetta dei vini».
8. Funzionalità su misura
Come ricorda Roberta Mari, la cucina non deve essere solo bella e in armonia con il contesto, ma anche pratica e funzionale, e questa caratteristica è attuale più che mai oggi, in cui c’è meno tempo da dedicare alla preparazione dei pasti e alla pulizia della cucina stessa. Del resto, ciascun committente ha le proprie abitudini e i propri desideri, ci fa notare Balzanelli, ed ecco perché anche la personalizzazione della cucina diventa una tendenza.
Riconosci queste tendenze? Raccontaci le tue preferenze nei Commenti.
Altro
Cosa Accadrà in Cucina? Il Nostro Reportage dal Salone del Mobile
8 Tendenze d’Arredo che Cambieranno le Nostre Cucine
Come ricorda Roberta Mari, la cucina non deve essere solo bella e in armonia con il contesto, ma anche pratica e funzionale, e questa caratteristica è attuale più che mai oggi, in cui c’è meno tempo da dedicare alla preparazione dei pasti e alla pulizia della cucina stessa. Del resto, ciascun committente ha le proprie abitudini e i propri desideri, ci fa notare Balzanelli, ed ecco perché anche la personalizzazione della cucina diventa una tendenza.
Riconosci queste tendenze? Raccontaci le tue preferenze nei Commenti.
Altro
Cosa Accadrà in Cucina? Il Nostro Reportage dal Salone del Mobile
8 Tendenze d’Arredo che Cambieranno le Nostre Cucine
Più che una tendenza, sembra un dato definitivo: la cucina ormai fa parte della zona living e sono sempre più rari i casi in cui sia chiusa in un ambiente a sé stante. L’open space è la regola e lo confermano tutti i professionisti coinvolti.
Le ragioni principali sono due: spazio insufficiente per ricavare un ambiente a parte, oppure l’abitudine a condividere la cucina con i familiari e gli amici. Da qui la richiesta di rendere la zona operativa discreta, quasi invisibile dalla zona soggiorno. «E l’importanza di dare alla cucina uno stile coerente con il resto della casa», fa notare Paolo Balzanelli.