Crowdfunding: 4 Progetti Italiani Intelligenti Conquistano il Mondo
4 prodotti italiani dal design intelligente si impongono in tutto il mondo grazie al crowdfunding. Come? Con innovazione e nessuna paura
Le piattaforme di crowdfunding sono un fondamentale strumento di successo. Permettono di raccogliere fondi per finanziare lo sviluppo di un’idea imprenditoriale e sostenere la nascita di un prodotto originale che prima non esisteva. Una formula che, unita ad una solida preparazione e ad un piano imprenditoriale, può diventare un trampolino di lancio per prodotti innovativi, che vanno dai condizionatori dai minimi consumi fino a lampade componibili.
Scoprite queste invenzioni nate nel futuro prossimo: 4 progetti dal design curato e intelligente, ideati nel 2016 da giovani italiani che si sono messi alla prova nel mercato internazionale. E hanno vinto.
Scoprite queste invenzioni nate nel futuro prossimo: 4 progetti dal design curato e intelligente, ideati nel 2016 da giovani italiani che si sono messi alla prova nel mercato internazionale. E hanno vinto.
Lucy in Esterno pt.3
La storia: i fondatori di Solenica, la startup alle spalle di Lucy, sono gli italiani Diva Tommei, 32 anni e Mattia Di Stasi, 24. L’idea di Lucy è nata per rispondere ad un problema reale. «Ero a Cambridge dove stavo svolgendo il dottorato in Bioinformatica», racconta Tommei. «Spesso accendevo la luce artificiale per illuminare gli spazi dove vivevo. Volevo trovare una tecnologia tale da potere ridirezionare il sole che vedevo sul davanzale nella mia stanza. Durante un periodo alla Singularity University della Nasa, mi sono resa conto che la tecnologia a base degli eliostati sarebbe stata perfetta per lo scopo». Successivamente all’aggiunta di Di Stasi al team, per curare gli sforzi di business e marketing, la società ha ricevuto l’investimento in California da parte di Techstars e Qualcomm per 120.000 dollari. Dopo svariati prototipi e tentativi sono arrivati all’attuale versione di Lucy.
Lucy a casa dei Betatester
Curiosità: «La cosa più bella è vedere come le persone vorrebbero utilizzarla», spiega Di Stasi. «Dal marito che vorrebbe aiutare la moglie che si deprime durante il grigiore invernale, agli appassionati di orchidee che la vorrebbero usare per i loro fiori, fino alla signora in Alaska per sfruttare al meglio le poche ore di luce giornaliere».
Il consiglio: avere competenze multiple, partire da una forte specializzazione ma essere aperti a mettersi alla prova su vari fronti. Solo così nasce una startup forte.
Il consiglio: avere competenze multiple, partire da una forte specializzazione ma essere aperti a mettersi alla prova su vari fronti. Solo così nasce una startup forte.
CLAIRY
Cos’è: un purificatore d’aria naturale per eliminare l’inquinamento dalle polveri dentro casa
La piattaforma: Indiegogo
Numeri: da giugno 2016 ha raccolto 280.000 dollari, ben oltre l’obiettivo iniziale. La campagna è ancora aperta.
La storia: Clairy è una società americana nata da una startup italiana, la Laboratori Fabrici. L’idea nasce da due giovani industrial designer, Alessio D’Andrea e Vincenzo Vitiello laureati in Design del prodotto per l’innovazione, presso il Politecnico di Milano, e Paolo Ganis, laureato in Management alla Bocconi di Milano. Il progetto mescola artigianato locale e nuove tecnologie, uno spirito green con una predilezione per l’arredo minimal scandinavo.
Cos’è: un purificatore d’aria naturale per eliminare l’inquinamento dalle polveri dentro casa
La piattaforma: Indiegogo
Numeri: da giugno 2016 ha raccolto 280.000 dollari, ben oltre l’obiettivo iniziale. La campagna è ancora aperta.
La storia: Clairy è una società americana nata da una startup italiana, la Laboratori Fabrici. L’idea nasce da due giovani industrial designer, Alessio D’Andrea e Vincenzo Vitiello laureati in Design del prodotto per l’innovazione, presso il Politecnico di Milano, e Paolo Ganis, laureato in Management alla Bocconi di Milano. Il progetto mescola artigianato locale e nuove tecnologie, uno spirito green con una predilezione per l’arredo minimal scandinavo.
Dentro al vaso si nasconde una tecnologia che sfrutta la potenza pulitrice delle radici della piante e la collega ad una ventola per migliorare l’aria dentro casa. Si tratta di un vaso smart, realizzato interamente in ceramica che si connette via wi-fi a smartphone e tablet e si gestisce attraverso un app che indica regolarmente la qualità dell’aria e l’umidità. Il sistema Clairy, è stato sottoposto a test scientifici che hanno provato il suo effettivo funzionamento.
Lampada D TWELVE
D-TWELVE
Cos’è: una lampada modulare magnetica
La piattaforma: Kickstarter e Indiegogo
Numeri: hanno raccolto circa 20.000 euro in 45 giorni. La campagna è ancora aperta.
La storia: Caterina Naglieri e Alessandro Mattei sono i fondatori della startup. Raccontano di non avere avuto capitali alle spalle prima di lanciare il prodotto. «Abbiamo vinto il Fondo per la Creatività della Regione Lazio, che ci ha offerto un finanziamento a fondo perduto. È stato in quel momento che abbiamo deciso di fondare la Plato Design srl e di mettere in commercio le nostre lampade».
Ci sono voluti due anni per arrivare alla campagna di crowdfunding.
Cos’è: una lampada modulare magnetica
La piattaforma: Kickstarter e Indiegogo
Numeri: hanno raccolto circa 20.000 euro in 45 giorni. La campagna è ancora aperta.
La storia: Caterina Naglieri e Alessandro Mattei sono i fondatori della startup. Raccontano di non avere avuto capitali alle spalle prima di lanciare il prodotto. «Abbiamo vinto il Fondo per la Creatività della Regione Lazio, che ci ha offerto un finanziamento a fondo perduto. È stato in quel momento che abbiamo deciso di fondare la Plato Design srl e di mettere in commercio le nostre lampade».
Ci sono voluti due anni per arrivare alla campagna di crowdfunding.
Strategia: «C’è stato un incredibile lavoro di creazione e sviluppo grazie ai social – soprattutto Instagram e Facebook. Per farci conoscere inoltre abbiamo puntato sulle riviste di settore, principalmente in lingua inglese, contattandole una ad una.
Con i soldi abbiamo allestito la sede, acquistato dei macchinari per la produzione e pagato i diversi fornitori. La difficoltà più grande è stata riuscire a costruire un processo produttivo con un prezzo concorrenziale avvalendosi di fornitori europei».
Il consiglio: «Una condicio sine qua non delle campagne di crowdfunding è la qualità. Chi naviga su siti come Kickstarter o Indiegogo è un utente istruito e informato, attratto dall’innovazione, sia essa tecnologica o culturale. Fare un bel video promozionale non basta».
Con i soldi abbiamo allestito la sede, acquistato dei macchinari per la produzione e pagato i diversi fornitori. La difficoltà più grande è stata riuscire a costruire un processo produttivo con un prezzo concorrenziale avvalendosi di fornitori europei».
Il consiglio: «Una condicio sine qua non delle campagne di crowdfunding è la qualità. Chi naviga su siti come Kickstarter o Indiegogo è un utente istruito e informato, attratto dall’innovazione, sia essa tecnologica o culturale. Fare un bel video promozionale non basta».
Eco-friendly ice cooler - Geizeer
GEIZEER
Cos’è: un refrigeratore. Composto da due scocche in legno lavorato artigianalmente contiene un ice pack che può essere congelato e serve a raffreddare l’aria che passa dalla griglia superiore del cubo e viene spinta fuori da una ventola a 12V a 360 gradi. Sull’ice pack possono essere inserite delle essenze per diffondere il profumo nell’ambiente. Il consumo è quello di una batteria da 3,7 V ricaricabile tramite mico-usb.
La piattaforma: Kickstarter e Indiegogo
Numeri: in un mese sono stati raccolti 277.000 euro su Kickstarter. Successivamente hanno usato anche la piattaforma Indiegogo per poter ingrandire la produzione e migliorare il prodotto. In due mesi hanno raccolto 400.000 dollari e tutt’ora la campagna continua.
La storia: Ferdinando Petrella e Damiano Iannini raccontano l’inizio della loro avventura imprenditoriale, nata per sconfiggere l’afa romana consumando circa 1 centesimo al giorno. Geeizer è un ice-pack precedentemente congelato contenente una miscela refrigerante che ha una durata di circa 4 ore e può essere riutilizzato. Può abbassare la temperatura di 3 gradi. Il ghiaccio è inserto in un contenitore di legno. «La spesa iniziale è stata affrontata investendo i nostri risparmi, ma non essendo sufficienti a sostenere l’intera realizzazione del progetto e la seguente produzione, abbiamo vagliato diverse ipotesi, tra cui prestiti e finanziamenti, utilizzo di incentivi statali ed europei, ma ogni volta ci si trovava di fronte a situazioni farraginose. Per questo abbiamo scommesso sul crowdfunding».
Cos’è: un refrigeratore. Composto da due scocche in legno lavorato artigianalmente contiene un ice pack che può essere congelato e serve a raffreddare l’aria che passa dalla griglia superiore del cubo e viene spinta fuori da una ventola a 12V a 360 gradi. Sull’ice pack possono essere inserite delle essenze per diffondere il profumo nell’ambiente. Il consumo è quello di una batteria da 3,7 V ricaricabile tramite mico-usb.
La piattaforma: Kickstarter e Indiegogo
Numeri: in un mese sono stati raccolti 277.000 euro su Kickstarter. Successivamente hanno usato anche la piattaforma Indiegogo per poter ingrandire la produzione e migliorare il prodotto. In due mesi hanno raccolto 400.000 dollari e tutt’ora la campagna continua.
La storia: Ferdinando Petrella e Damiano Iannini raccontano l’inizio della loro avventura imprenditoriale, nata per sconfiggere l’afa romana consumando circa 1 centesimo al giorno. Geeizer è un ice-pack precedentemente congelato contenente una miscela refrigerante che ha una durata di circa 4 ore e può essere riutilizzato. Può abbassare la temperatura di 3 gradi. Il ghiaccio è inserto in un contenitore di legno. «La spesa iniziale è stata affrontata investendo i nostri risparmi, ma non essendo sufficienti a sostenere l’intera realizzazione del progetto e la seguente produzione, abbiamo vagliato diverse ipotesi, tra cui prestiti e finanziamenti, utilizzo di incentivi statali ed europei, ma ogni volta ci si trovava di fronte a situazioni farraginose. Per questo abbiamo scommesso sul crowdfunding».
Cos’è: un design-robot che porta la luce del sole in casa. In termini tecnici Lucy è un eliostato, un dispositivo in grado di riflettere il sole, che si muove, sempre nello stesso punto. Si tratta di uno specchio intelligente, inserito all’interno di una sfera e dotato di un’elettromeccanica alimentata da energia solare.
La piattaforma: Indiegogo
Numeri: solo nelle prime 24 ore ha raccolto più di 140.000 dollari, da oltre 35 paesi. La campagna è aperta fino al 12 ottobre! Fino al 16 ottobre la campagna sarà prolungata per chi visiterà lo stand di Solenica alla Maker Faire di Roma, dove si potrà vedere e ordinare Lucy.