Come Progettare la Tua Nuova Aiola, in 10 Passi
Da uno schema al lavoro finito: come si costruisce una composizione di piante con le regole giuste?
Progettare una aiola rimane una delle attività più gradite al giardiniere, carica di promesse e anche di sorprese.
All’inizio però si rimane interdetti: le piante sono così tante, e le variabili da considerare praticamente infinite. Come partire nel modo giusto, come evitare gli errori più banali, che piante scegliere e come disporle?
Ecco una breve guida che potrebbe esserti d’aiuto nei tuoi futuri progetti.
All’inizio però si rimane interdetti: le piante sono così tante, e le variabili da considerare praticamente infinite. Come partire nel modo giusto, come evitare gli errori più banali, che piante scegliere e come disporle?
Ecco una breve guida che potrebbe esserti d’aiuto nei tuoi futuri progetti.
2. Fare uno schemino
La prima cosa da fare è un piccolo schema su un foglio di carta. Lasciate stare la comune millimetrata rosa e usate invece della carta quadrettata da scuola, le righe vi aiuteranno.
Lo schema non deve essere un quadro per il museo, e deve servirvi più che altro per capire quante e quali piante collocare nell’area destinata. Perciò “tenetevi larghi” con le misure e considerate la dimensione finale delle piante. Segnate gli ingombri con dei cerchi, i nomi botanici potete appuntarli sia dentro che fuori lo schema, oppure fare un semplice schizzo con dei numeri e una legenda.
Se siete più pratici con il computer esistono molti programmi per eseguire rendering o disegni in 3D, ma potete fare lo schemino anche con Photoshop usando segmenti, cerchi ed ellissi.
Il tutto deve servirvi come guida alla visualizzazione del risultato finale a maturazione delle piante.
La prima cosa da fare è un piccolo schema su un foglio di carta. Lasciate stare la comune millimetrata rosa e usate invece della carta quadrettata da scuola, le righe vi aiuteranno.
Lo schema non deve essere un quadro per il museo, e deve servirvi più che altro per capire quante e quali piante collocare nell’area destinata. Perciò “tenetevi larghi” con le misure e considerate la dimensione finale delle piante. Segnate gli ingombri con dei cerchi, i nomi botanici potete appuntarli sia dentro che fuori lo schema, oppure fare un semplice schizzo con dei numeri e una legenda.
Se siete più pratici con il computer esistono molti programmi per eseguire rendering o disegni in 3D, ma potete fare lo schemino anche con Photoshop usando segmenti, cerchi ed ellissi.
Il tutto deve servirvi come guida alla visualizzazione del risultato finale a maturazione delle piante.
3. Considerare il tragitto del sole
Il fattore decisivo nella scelta delle piante è la luce, perciò nel disporle ricordate che le piante più grandi vanno collocate in modo da non rubare troppa luce. Disegnate un arco con il tragitto del sole in modo da capire quale punto dell’aiola prenderà più luce e quale sarà più in ombra, per scegliere con più cognizione di causa e meno fatica.
Il fattore decisivo nella scelta delle piante è la luce, perciò nel disporle ricordate che le piante più grandi vanno collocate in modo da non rubare troppa luce. Disegnate un arco con il tragitto del sole in modo da capire quale punto dell’aiola prenderà più luce e quale sarà più in ombra, per scegliere con più cognizione di causa e meno fatica.
4. Individuare le piante focali
Le prime piante che dovete scegliere saranno quelle su cui vorrete che si soffermi l’occhio, le piante strategiche o “focali”. Devono essere scelte in funzione del risultato che si vuole ottenere e dei propri gusti, del rapporto tra l’aiola e il giardino e tra il giardino e il paesaggio (non spaventatevi: se siete portati vi verrà istintivo).
Segnate i punti sul vostro schizzo e datevi due o tre possibilità (ad esempio due o tre specie, o più cultivar di una stessa specie), perché non sempre si riesce a trovare tutto nei tempi che ci occorrerebbero e tenersi delle opzioni di riserva è comodo.
Procedete per gerarchie sceniche: dalle piante protagoniste a quelle compagne, fino alle annuali e alle piante temporanee.
Le prime piante che dovete scegliere saranno quelle su cui vorrete che si soffermi l’occhio, le piante strategiche o “focali”. Devono essere scelte in funzione del risultato che si vuole ottenere e dei propri gusti, del rapporto tra l’aiola e il giardino e tra il giardino e il paesaggio (non spaventatevi: se siete portati vi verrà istintivo).
Segnate i punti sul vostro schizzo e datevi due o tre possibilità (ad esempio due o tre specie, o più cultivar di una stessa specie), perché non sempre si riesce a trovare tutto nei tempi che ci occorrerebbero e tenersi delle opzioni di riserva è comodo.
Procedete per gerarchie sceniche: dalle piante protagoniste a quelle compagne, fino alle annuali e alle piante temporanee.
5. Accomunare le piante per esigenze di coltivazione
Un errore gravissimo – purtroppo uno dei più ripetuti – è quello di affiancare piante che starebbero benissimo insieme se non fosse che hanno esigenze colturali completamente diverse, specie per quanto riguarda l’irrigazione. Un altro errore è collocare piante che hanno bisogno di avere le radici libere in spazi ristretti (è l’errore tipico con le rose) o troppo vicine tra loro.
Altrettanto grave è combinare piante che necessitano di un pH diverso: camelie, rododendri e ortensie richiedono attenzioni in più. Mescolare piante che gradiscono poca luce in un’aiola molto esposta non è mai una buona idea, a meno che non ci siano angoli un po’ ombrosi.
Un errore gravissimo – purtroppo uno dei più ripetuti – è quello di affiancare piante che starebbero benissimo insieme se non fosse che hanno esigenze colturali completamente diverse, specie per quanto riguarda l’irrigazione. Un altro errore è collocare piante che hanno bisogno di avere le radici libere in spazi ristretti (è l’errore tipico con le rose) o troppo vicine tra loro.
Altrettanto grave è combinare piante che necessitano di un pH diverso: camelie, rododendri e ortensie richiedono attenzioni in più. Mescolare piante che gradiscono poca luce in un’aiola molto esposta non è mai una buona idea, a meno che non ci siano angoli un po’ ombrosi.
6. Bilanciare le piante da foglia
Una composizione di piante non è fatta solo da fiori, ma soprattutto da rami e foglie! Perciò bilanciare bene i verdi è indispensabile. Le foglie possono avere sfumature che vanno dal bianco grigiastro al rosso bronzo, fino al porpora nerastro, con tutto quello che c’è in mezzo, comprese variegature, macchie e marmorizzazioni.
Tecnicamente è una delle cose più complesse dell’accostamento tra piante, e l’esperienza aiuta tanto. Considerate elementi come luminosità delle foglie, grandezza, densità, ecc. Lo stesso verde apparirà più scuro su una pianta con foglie piccole e dense, rispetto a una con foglie più grandi ma con portamento aperto.
Una composizione di piante non è fatta solo da fiori, ma soprattutto da rami e foglie! Perciò bilanciare bene i verdi è indispensabile. Le foglie possono avere sfumature che vanno dal bianco grigiastro al rosso bronzo, fino al porpora nerastro, con tutto quello che c’è in mezzo, comprese variegature, macchie e marmorizzazioni.
Tecnicamente è una delle cose più complesse dell’accostamento tra piante, e l’esperienza aiuta tanto. Considerate elementi come luminosità delle foglie, grandezza, densità, ecc. Lo stesso verde apparirà più scuro su una pianta con foglie piccole e dense, rispetto a una con foglie più grandi ma con portamento aperto.
7. Non dimenticare le piante “riempitive”
Sembra quasi fare un torto a tante bellissime piante, considerandole delle tappabuchi. In realtà queste piante fungono da collegamento ottico e cromatico tra le principali, e vanno scelte con molta cura. Anzi, sono proprio queste a fare molto spesso la differenza tra un’aiola di belle intenzioni e una ben realizzata o addirittura raffinata e “tecnica”.
La scelta non deve solo appagare il nostro gusto, ma rimanere focalizzata sui rapporti tra le piante, a come esaltarle reciprocamente.
Sembra quasi fare un torto a tante bellissime piante, considerandole delle tappabuchi. In realtà queste piante fungono da collegamento ottico e cromatico tra le principali, e vanno scelte con molta cura. Anzi, sono proprio queste a fare molto spesso la differenza tra un’aiola di belle intenzioni e una ben realizzata o addirittura raffinata e “tecnica”.
La scelta non deve solo appagare il nostro gusto, ma rimanere focalizzata sui rapporti tra le piante, a come esaltarle reciprocamente.
8. Inserire gli elementi verticali
Se ne avete la possibilità e la bordura si presta, inserire qualche elemento verticale o qualche pianta con portamento “a pennellata”, è una buona idea perché dà grazia e movimento.
Spesso sono le alte bulbose a venirci in aiuto, come i gigli o le iris. Le svettanti piante con fiore a spiga si addicono ottimamente a un giardino in stile cottage.
Se ne avete la possibilità e la bordura si presta, inserire qualche elemento verticale o qualche pianta con portamento “a pennellata”, è una buona idea perché dà grazia e movimento.
Spesso sono le alte bulbose a venirci in aiuto, come i gigli o le iris. Le svettanti piante con fiore a spiga si addicono ottimamente a un giardino in stile cottage.
9. Visualizzare il risultato finale
Per aiutarvi a stabilire i rapporti tra le piante, i colori e i verdi del fogliame, è molto utile prendere dei ritagli dai cataloghi (o stampare foto prese dal web) e incollarle su un foglio di carta su cui potete prendere degli appunti, come altezza, periodo di fioritura, esposizione, irrigazione, ecc.
Contestualmente potete segnare delle scelte da mettere in panchina in caso le piante che cercate non siano disponibili. Moltissimi grandi paesaggisti contemporanei usano questo sistema per i loro visual (ma lo fanno in digitale).
Per aiutarvi a stabilire i rapporti tra le piante, i colori e i verdi del fogliame, è molto utile prendere dei ritagli dai cataloghi (o stampare foto prese dal web) e incollarle su un foglio di carta su cui potete prendere degli appunti, come altezza, periodo di fioritura, esposizione, irrigazione, ecc.
Contestualmente potete segnare delle scelte da mettere in panchina in caso le piante che cercate non siano disponibili. Moltissimi grandi paesaggisti contemporanei usano questo sistema per i loro visual (ma lo fanno in digitale).
10. Pronti, via!
Una volta stabilito numero e tipo di piante, dovrete trovarle e piantarle: nel frattempo ammendate bene il terriccio perché le accolga nel modo migliore.
E tu? Hai un metodo particolare per progettare le tue aiuole? Quali sono per te le piante focali e quali effetti vuoi ottenere nel tuo giardino? Se vuoi caricare delle foto basta trascionarle nella finestra di dialogo!
Una volta stabilito numero e tipo di piante, dovrete trovarle e piantarle: nel frattempo ammendate bene il terriccio perché le accolga nel modo migliore.
E tu? Hai un metodo particolare per progettare le tue aiuole? Quali sono per te le piante focali e quali effetti vuoi ottenere nel tuo giardino? Se vuoi caricare delle foto basta trascionarle nella finestra di dialogo!
Il motore numero uno per il giardiniere è l’osservazione sul campo, quindi le visite ai vivai, al mercatino rionale, alle fiere specializzate, ai giardini.
I libri – che siano guide, manuali, saggi tecnici o poetici – sono un vero e proprio fertilizzante per le idee, e i cataloghi rendono molte cose più facili e a volte possibili alcune piccole magie.