Come Fare: Scegliere la Lampadina LED Giusta (Dalla Scatola)
Cinque consigli pratici per scegliere correttamente la lampadina a Led
Le lampadine a Led sono oramai una realtà diffusa e in commercio se ne possono trovare di svariati modelli e costi ma, arrivati in negozio, come valutare, semplicemente leggendo la scatola, quale lampadina è quella giusta per la nostra lampada? In questa breve guida abbiamo pensato di condensare alcuni consigli pratici per guidare passo passo nell’acquisto della lampadina a Led ideale per ogni lampada della casa.
Se invece la lampada che ci occorre è un faretto a Led, con incastro a piedini anziché con filettatura, dovremmo valutare l’attacco in termini di distanza tra i piedini. In questo caso la sigla da leggere sulla scatola è composta da una o due lettere, che indicano il modello di attacco, seguite da un numero che indica la distanza in millimetri tra i piedini; i modelli più comuni in commercio sono GU10, GU5.3 e GU4. Si trovano spesso anche modelli con la sigla G senza la U, ad esempio G4 o G53, dove il numero indica sempre la distanza in millimetri tra i piedini ma l’assenza della lettera U ci dice che l’attacco è piatto anziché rotondo. Per capire quale faretto a Led fa il caso nostro, è bene controllare la sigla indicata sul portalampade prima di recarsi in negozio.
Passo 2: scegliere tra luce calda, naturale e fredda
Passo cruciale per il comfort visivo di ogni ambiente illuminato a Led è la scelta tra luce bianca calda, naturale o fredda, in relazione all’effetto che si vuole ottenere e in base all’ambiente che si desidera illuminare. In questo caso il parametro da leggere sulla scatola è la temperatura di colore, espressa in gradi Kelvin, e definita da un numero di quattro cifre seguito dalla lettera K. Maggiore è il numero di quattro cifre più fredda sarà la luce, per esemplificare:
Passo cruciale per il comfort visivo di ogni ambiente illuminato a Led è la scelta tra luce bianca calda, naturale o fredda, in relazione all’effetto che si vuole ottenere e in base all’ambiente che si desidera illuminare. In questo caso il parametro da leggere sulla scatola è la temperatura di colore, espressa in gradi Kelvin, e definita da un numero di quattro cifre seguito dalla lettera K. Maggiore è il numero di quattro cifre più fredda sarà la luce, per esemplificare:
- 2.700 K corrisponde alla luce gialla delle lampadine a incandescenza (luce calda)
- 4.100 K corrisponde alla luce bianca della luna piena (luce naturale),
- 5.000 K corrisponde alla luce bianca del sole a mezzogiorno (luce naturale),
- 8.000 K corrisponde alla luce blu del cielo azzurro intenso (luce fredda)
In commercio si trovano comunemente lampadine a Led tra i 2.700 K, a luce calda simile alle lampadine a incandescenza, e i 3.500 K, a luce naturale intensa simile alle lampadine alogene. Dovendo installare la lampada in un ambiente che necessita di luce diretta e intensa, senza ombre, come il piano di lavoro della cucina o la scrivania dello studio, è bene prevedere una luce naturale intensa, come 3.500-4.100 K; mentre in un ambiente come il salotto o la camera meglio prediligere toni più caldi attorno ai 2.700 K; sconsigliate in casa le luci fredde con temperatura di colore maggiore di 5.300 K.
Passo 3: valutare luminosità in lumen
L’errore più comune quando si sceglie la lampadina a Led è quello di pensare in termini di consumi in Watt, come faremmo con le vecchie lampade a incandescenza, per valutare l’intensità di luce che vorremmo. Per progettare la luce a Led ideale per ogni ambiente occorre invece considerare l’intensità del flusso luminoso, espresso il lumen (lm). Cercate quindi sulla scatola della lampadina a Led il numero dei lumen, tenendo presente, per comodità, che:
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L’errore più comune quando si sceglie la lampadina a Led è quello di pensare in termini di consumi in Watt, come faremmo con le vecchie lampade a incandescenza, per valutare l’intensità di luce che vorremmo. Per progettare la luce a Led ideale per ogni ambiente occorre invece considerare l’intensità del flusso luminoso, espresso il lumen (lm). Cercate quindi sulla scatola della lampadina a Led il numero dei lumen, tenendo presente, per comodità, che:
- 250 lm corrispondono al flusso di luce di una lampadina a incandescenza da 20 W
- 450 lm corrispondono al flusso di luce di una lampadina a incandescenza da 40 W
- 800 lm corrispondono al flusso di luce di una lampadina a incandescenza da 60 W
- 1.100 lm corrispondono al flusso di luce di una lampadina a incandescenza da 75 W
- 1.600 lm corrispondono al flusso di luce di una lampadina a incandescenza da 100 W.
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Passo 4: valutare i consumi in Watt
Sulla scatola di una lampadina a Led sono riportati anche in consumi di energia espressi, come per le lampade ad incandescenza, in Watt con la sigla W, utili per capire sia quando andrete a consumare di energia sia per capire se il lampadario sul quale andate a posizionare le nuove lampadine a Led può sopportare l’assorbimento.
Attenzione: sopra alcune scatole sono riportati due numeri diversi in Watt, distinti da icone grafiche differenti, il più piccolo indica, come di consueto, i consumi mentre il più grande è stato aggiunto per aiutare a capire (creando però un po’ di confusione) la corrispondenza tra il flusso luminoso della lampadina a Led e le vecchie lampadine a incandescenza.
Sulla scatola di una lampadina a Led sono riportati anche in consumi di energia espressi, come per le lampade ad incandescenza, in Watt con la sigla W, utili per capire sia quando andrete a consumare di energia sia per capire se il lampadario sul quale andate a posizionare le nuove lampadine a Led può sopportare l’assorbimento.
Attenzione: sopra alcune scatole sono riportati due numeri diversi in Watt, distinti da icone grafiche differenti, il più piccolo indica, come di consueto, i consumi mentre il più grande è stato aggiunto per aiutare a capire (creando però un po’ di confusione) la corrispondenza tra il flusso luminoso della lampadina a Led e le vecchie lampadine a incandescenza.
Giusto per capire meglio la differenza pratica tra lumen e Watt, riprendendo l’elenco dei flussi luminosi illustrato al passo 3, è possibile dire che: una lampadina a Led di 250 lumen consuma circa 3 W ed ha un flusso di luce paragonabile a quello di una lampada a incandescenza che consuma 20 W mentre una lampadina a Led da 1.500 lumen consuma circa 20 W e ha un flusso di luce paragonabile a quello di una lampada a incandescenza che consuma 100 W. In pratica, se avete un lampadario con 6 lampadine tradizionali da 20 W ciascuna, basteranno 6 lampadine a Led da 3 W ciascuna, di consumi, per avere la stessa intensità di luce di prima, circa 250 lumen, con evidenti risparmi in bolletta.
Passo 5: valutare il costo
Per concludere alcune considerazioni utili per valutare il costo della lampadina a Led. Due lampadine a Led con le stesse caratteristiche in termini di attacco, colore, intensità luminosa possono avere costi molto diversi e legati alla qualità del prodotto e al design estetico finale.
Per quanto riguarda la qualità del prodotto è bene considerare che una buona lampadina si accende, senza sfarfallio e al massimo dell’intensità, in meno di un secondo, ha una durata di almeno 10.000-15.000 ore di funzionamento con 100.000 cicli di accensione e ha una resa cromatica, ossia capacità di rendere i colori degli oggetto come sotto la luce naturale, di almeno il 90%.
Altro fattore che incide sul costo è il tipo di design della lampadina a Led, che di base è rotonda con vetro opaco, ma che può essere anche in altre forma (ad esempio a candela o spirale) oppure in vetro trasparente con filamenti e avere un prezzo maggiore.
Hai già installato le lampadine a Led? Raccontaci la tua esperienza nei commenti e se hai bisogno di un professionista dell’illuminazione cercalo su Houzz.
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Illuminazione: ABC della Luce a LED
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Per concludere alcune considerazioni utili per valutare il costo della lampadina a Led. Due lampadine a Led con le stesse caratteristiche in termini di attacco, colore, intensità luminosa possono avere costi molto diversi e legati alla qualità del prodotto e al design estetico finale.
Per quanto riguarda la qualità del prodotto è bene considerare che una buona lampadina si accende, senza sfarfallio e al massimo dell’intensità, in meno di un secondo, ha una durata di almeno 10.000-15.000 ore di funzionamento con 100.000 cicli di accensione e ha una resa cromatica, ossia capacità di rendere i colori degli oggetto come sotto la luce naturale, di almeno il 90%.
Altro fattore che incide sul costo è il tipo di design della lampadina a Led, che di base è rotonda con vetro opaco, ma che può essere anche in altre forma (ad esempio a candela o spirale) oppure in vetro trasparente con filamenti e avere un prezzo maggiore.
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Immaginiamo di essere in negozio e di tenere in mano la scatola di una lampadina a Led standard, ossia una lampadina con l’attacco filettato tipico anche delle lampadine a incandescenza; la prima cosa da valutare è se la dimensione della filettatura è giusta per il nostro porta lampada. Si tratta di confrontare le dimensioni dell’alloggiamento della lampadina, che avrete preventivamente misurato con un righello o letto sul porta lampada, con la lampadina a Led che state per acquistare.
L’informazione che ci interessa è riportata sulla scatola della lampadina con la lettera E seguita da un numero che indica il diametro in millimetri dell’attacco della lampadina; le sigle più comuni in commercio sono E27, che corrisponde ad un alloggiamento del porta lampada da 2,7 cm, ed E14, che corrisponde ad un alloggiamento da 1,4 cm.