Come Chiedere un Preventivo a un Falegname (ed Essere Felice)
Vorresti un mobile su misura? Un tavolo? Una scala ad hoc? Come chiedere e leggere un preventivo in 9 punti
Ci sono diversi fattori che compongono un preventivo. Tra questi alcuni elementi classici standard, come le misure, i materiali, le finiture, i dettagli decorativi, il trasporto e il montaggio sono presenza costante nei preventivi, ma ci sono anche altre voce a cui fare attenzione. Ad esempio la durata di validità del preventivo, le condizioni di pagamento o fino a che punto di dettaglio il preventivo è da considerarsi gratuito. Queste variabili dipendono più da consuetudini di lavoro che da normative, e qui entra in gioco il rapporto artigiano-committente. Segui questi punti per imparare a capire come dialogare al meglio con un professionista e fargli capire quello di cui hai bisogno. Più ne sai, migliore sarà il rapporto professionale e di fiducia che si potrà instaurare.
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2. Stabilisci i tuoi tempi
Capire quali limiti di tempo hai è importante per diversi motivi. Ad esempio, per cominciare, per permettere al falegname di capire se ha modo di organizzarsi per eseguire il lavoro rispettando le tue date anche perché nel caso di lavori su misura, in cui le variabili sono numerose visto che non si “sceglie da catalogo” ma si spazia fra un range molto più ampio di essenze, finiture, lavorazioni, dettagli, è necessario prevedere un percorso ampio.
Un altro buon motivo perché tu abbia una data bene in mente è legato alla durata di validità del preventivo.
Nella maggior parte dei casi, confermano Agostino Tanzi di Aurora Creative Home Solution e Alessandro Musilli di La Bottega del Legno, un preventivo standard ha la durata di 60 giorni; 30 – dichiara Alessandro Musilli – se si tratta della fornitura di porte e finestre.
In altri casi, come in quello della Fonte del Rustico di Piero Boella, «Il preventivo talvolta dura anche un anno, senza alcun ritocco economico».
Capire quali limiti di tempo hai è importante per diversi motivi. Ad esempio, per cominciare, per permettere al falegname di capire se ha modo di organizzarsi per eseguire il lavoro rispettando le tue date anche perché nel caso di lavori su misura, in cui le variabili sono numerose visto che non si “sceglie da catalogo” ma si spazia fra un range molto più ampio di essenze, finiture, lavorazioni, dettagli, è necessario prevedere un percorso ampio.
Un altro buon motivo perché tu abbia una data bene in mente è legato alla durata di validità del preventivo.
Nella maggior parte dei casi, confermano Agostino Tanzi di Aurora Creative Home Solution e Alessandro Musilli di La Bottega del Legno, un preventivo standard ha la durata di 60 giorni; 30 – dichiara Alessandro Musilli – se si tratta della fornitura di porte e finestre.
In altri casi, come in quello della Fonte del Rustico di Piero Boella, «Il preventivo talvolta dura anche un anno, senza alcun ritocco economico».
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«Da considerare anche la possibilità che alcune voci vengano scorporate – racconta Agostino Tanzi – perché può succedere che il cliente scelga di portare a termine solo una parte del lavoro, in un primo momento, e di concluderlo più avanti. Allo stesso modo sarà possibile togliere o aggiungere specifiche voci».
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3. Cerca il professionista più adatto a te
Come succede con la maggior parte dei professionisti e, forse ancora più spesso, degli artigiani, anche il rapporto di empatia fra cliente e fornitore ha un ruolo nel riuscire a portare a termine un lavoro e, quindi, un preventivo.
Ne dà conferma Alessandro Musilli: «C’è una voce fondamentale in un preventivo, che è la prima ma non scritta: ascoltare il cliente, ascoltare le sue esigenze e capire di quale natura esse siano, capire se gli serve un mobile salva-spazio, oppure un elemento che rappresenta il suo riscatto dopo anni di sacrifici, o una pietra miliare che segni la fase della vita, ad esempio come quando i figli crescono e cambia la composizione della casa. Ascoltare è fondamentale».
Stesso parere anche da parte di Nicola Volpi di La Linea di Castello: «Il contatto diretto è fondamentale per trovarsi d’accordo, tanto che in questo caso, cioè quando vediamo i nostri clienti e riusciamo a stabilire un rapporto personale, il 70% dei preventivi va in porto».
Come succede con la maggior parte dei professionisti e, forse ancora più spesso, degli artigiani, anche il rapporto di empatia fra cliente e fornitore ha un ruolo nel riuscire a portare a termine un lavoro e, quindi, un preventivo.
Ne dà conferma Alessandro Musilli: «C’è una voce fondamentale in un preventivo, che è la prima ma non scritta: ascoltare il cliente, ascoltare le sue esigenze e capire di quale natura esse siano, capire se gli serve un mobile salva-spazio, oppure un elemento che rappresenta il suo riscatto dopo anni di sacrifici, o una pietra miliare che segni la fase della vita, ad esempio come quando i figli crescono e cambia la composizione della casa. Ascoltare è fondamentale».
Stesso parere anche da parte di Nicola Volpi di La Linea di Castello: «Il contatto diretto è fondamentale per trovarsi d’accordo, tanto che in questo caso, cioè quando vediamo i nostri clienti e riusciamo a stabilire un rapporto personale, il 70% dei preventivi va in porto».
4. Controlla le voci del preventivo
Una volta stabiliti i cardini fondamentali e scelto il progettista, si arriva al preventivo vero e proprio. Ma quali sono le voci che non mancano mai, quando si tratta di un lavoro di falegnameria? Risponde Agostino Tanzi: «Riguardo al mobile, si indica sempre quale tipo di ferramenta si utilizza; quale vernice verrà applicata, se ad acqua o a con solventi; il dettaglio sulla struttura del mobile, con specifica sul tipo di supporto (listellare, multistrato o con struttura tamburata in abete/pioppo, che successivamente sarà impiallacciato nell’essenza richiesta».
Una volta stabiliti i cardini fondamentali e scelto il progettista, si arriva al preventivo vero e proprio. Ma quali sono le voci che non mancano mai, quando si tratta di un lavoro di falegnameria? Risponde Agostino Tanzi: «Riguardo al mobile, si indica sempre quale tipo di ferramenta si utilizza; quale vernice verrà applicata, se ad acqua o a con solventi; il dettaglio sulla struttura del mobile, con specifica sul tipo di supporto (listellare, multistrato o con struttura tamburata in abete/pioppo, che successivamente sarà impiallacciato nell’essenza richiesta».
5. Chiedi spiegazioni sui dettagli
Se le voci principali riguardano il tipo di materiali della struttura e le finiture, ci sono una serie di voci accessorie nei preventivi, tanto più numerose quanto più particolare è il progetto.
Se, per esempio, un arredo ospiterà elementi in ferro battuto, in vetro, maniglie particolari o altri elementi decorativi, il preventivo dovrà comprenderli in ogni dettaglio, avendo la stessa cura usata per descrivere le parti strutturali. Ed è nell’approfondire i dettagli che qualche volta i committenti cominciano ad avere difficoltà nel leggere il preventivo.
Se le voci principali riguardano il tipo di materiali della struttura e le finiture, ci sono una serie di voci accessorie nei preventivi, tanto più numerose quanto più particolare è il progetto.
Se, per esempio, un arredo ospiterà elementi in ferro battuto, in vetro, maniglie particolari o altri elementi decorativi, il preventivo dovrà comprenderli in ogni dettaglio, avendo la stessa cura usata per descrivere le parti strutturali. Ed è nell’approfondire i dettagli che qualche volta i committenti cominciano ad avere difficoltà nel leggere il preventivo.
Ma un professionista meticoloso saprà come spiegarsi: «Alcune difficoltà ci possono essere nel far comprendere finiture, metodo di lavorazione, colori, o nel far immaginare come verrà il lavoro finito – spiega Alessandro Musilli, ma qui entra in gioco la nostra professionalità e con ausilio di campioni, disegni o foto di
lavori già effettuati cerchiamo di eliminare tutti i dubbi. Il dedicare tempo al cliente fino a che il tutto gli sia chiaro è fondamentale».
lavori già effettuati cerchiamo di eliminare tutti i dubbi. Il dedicare tempo al cliente fino a che il tutto gli sia chiaro è fondamentale».
6. Puoi vedere dei campioni?
Citati nel paragrafo precedente, i campioni, in realtà, hanno un ruolo fondamentale per farti comprendere come verrà il tuo mobile.
Dall’esperienza di Nicola Volpi, una conferma: «Spesso è molto difficile trattare con privati che magari non riescono a immaginarsi il risultato finale senza vedere un campione, quindi noi tendiamo a fare anche campioni su misura oltre agli arredi su misura. Per noi questa disponibilità corrisponde a una spesa e a un investimento, ma proporre campioni diversi ci permette di interpretare più correttamente i desideri dei committenti e, quindi, di proporre risultati soddisfacenti per entrambe le parti. E, nonostante un numero di campioni variabile, il prezzo del preventivo non cambia».
Citati nel paragrafo precedente, i campioni, in realtà, hanno un ruolo fondamentale per farti comprendere come verrà il tuo mobile.
Dall’esperienza di Nicola Volpi, una conferma: «Spesso è molto difficile trattare con privati che magari non riescono a immaginarsi il risultato finale senza vedere un campione, quindi noi tendiamo a fare anche campioni su misura oltre agli arredi su misura. Per noi questa disponibilità corrisponde a una spesa e a un investimento, ma proporre campioni diversi ci permette di interpretare più correttamente i desideri dei committenti e, quindi, di proporre risultati soddisfacenti per entrambe le parti. E, nonostante un numero di campioni variabile, il prezzo del preventivo non cambia».
7. Trasporto e consegna: come vengono conteggiati?
Ci sono altre due voci presenti nei preventivi particolareggiati e riguardano le modalità di trasporto e di consegna degli arredi realizzati su misura. Spesso si tratta di voci compilate in un secondo momento e dopo aver visitato la destinazione finale del mobile, come racconta Nicola Volpi: «Trasporto e montaggio vengono quantificati successivamente alla prima verifica sul luogo, perché bisogna controllare se servono eventuali permessi per accedere a zone di traffico limitato o se c’è bisogno di un trasportatore verticale, ad esempio, per portare i prodotti ad un piano alto. Di solito non ne parliamo finché non arrivano alla fase definitiva di “prese misura”, direttamente a casa dei clienti».
Ci sono altre due voci presenti nei preventivi particolareggiati e riguardano le modalità di trasporto e di consegna degli arredi realizzati su misura. Spesso si tratta di voci compilate in un secondo momento e dopo aver visitato la destinazione finale del mobile, come racconta Nicola Volpi: «Trasporto e montaggio vengono quantificati successivamente alla prima verifica sul luogo, perché bisogna controllare se servono eventuali permessi per accedere a zone di traffico limitato o se c’è bisogno di un trasportatore verticale, ad esempio, per portare i prodotti ad un piano alto. Di solito non ne parliamo finché non arrivano alla fase definitiva di “prese misura”, direttamente a casa dei clienti».
8. Metodo di pagamento
Per quanto riguarda il pagamento ci sono delle consuetudini ricorrenti; nella maggior parte dei casi, infatti, i professionisti chiedono un anticipo del 30%-40% alla firma del preventivo e il saldo alla consegna.
Ci sono casi in cui si stabilisce una tappa intermedia, in cui il cliente va in falegnameria a vedere il prodotto in lavorazione, «Per controllare se ci sono modifiche da fare o incomprensioni da correggere, e lì solitamente ci dovrebbe essere un secondo 30% da saldare come tappa di avanzamento lavori», racconta Nicola Volpi, che ammette però di chiederlo raramente. (non lo direi, userei l’ipotetica e basta, la treza persona. tipo “potrebbe essere richiesto questo” >lau)
A questo punto, infatti, entrano in gioco diverse variabili, legate alle politiche di lavoro e alle scelte diplomatiche e amministrative di ciascun artigiano.
Per quanto riguarda il pagamento ci sono delle consuetudini ricorrenti; nella maggior parte dei casi, infatti, i professionisti chiedono un anticipo del 30%-40% alla firma del preventivo e il saldo alla consegna.
Ci sono casi in cui si stabilisce una tappa intermedia, in cui il cliente va in falegnameria a vedere il prodotto in lavorazione, «Per controllare se ci sono modifiche da fare o incomprensioni da correggere, e lì solitamente ci dovrebbe essere un secondo 30% da saldare come tappa di avanzamento lavori», racconta Nicola Volpi, che ammette però di chiederlo raramente. (non lo direi, userei l’ipotetica e basta, la treza persona. tipo “potrebbe essere richiesto questo” >lau)
A questo punto, infatti, entrano in gioco diverse variabili, legate alle politiche di lavoro e alle scelte diplomatiche e amministrative di ciascun artigiano.
9. Fino a che punto il preventivo è gratuito
Ma considerando la mole di lavoro che sta alle spalle di ciascun preventivo, dalla definizione del progetto alla proposta di campioni, ad esempio, si può comunque considerare che i preventivi sono gratuiti? Fino a che punto?
Risponde Alessandro Musilli: «Il preventivo è sempre gratuito, tenendo conto che il cliente è vicino o nel raggio di 200 km al massimo; quando vengo contattato da un cliente che non conosco e distante da me chiedo appuntamento in ufficio, con una bozza di misure e qualche foto, e in sede facciamo un preventivo di riferimento. Se poi il cliente è deciso inizio con una serie di sopralluoghi. Di base, cerco di scremare le chiamate per curiosità e alcuni preventivi di riferimento li preparo anche solo per email; il preventivo approfondito deve seguire un interesse altrettanto approfondito».
Ma considerando la mole di lavoro che sta alle spalle di ciascun preventivo, dalla definizione del progetto alla proposta di campioni, ad esempio, si può comunque considerare che i preventivi sono gratuiti? Fino a che punto?
Risponde Alessandro Musilli: «Il preventivo è sempre gratuito, tenendo conto che il cliente è vicino o nel raggio di 200 km al massimo; quando vengo contattato da un cliente che non conosco e distante da me chiedo appuntamento in ufficio, con una bozza di misure e qualche foto, e in sede facciamo un preventivo di riferimento. Se poi il cliente è deciso inizio con una serie di sopralluoghi. Di base, cerco di scremare le chiamate per curiosità e alcuni preventivi di riferimento li preparo anche solo per email; il preventivo approfondito deve seguire un interesse altrettanto approfondito».
Ci sono poi dei casi in cui è gratuito solo un primo preventivo superficiale e solo dopo una prima accettazione verranno forniti campioni e dettagli particolareggiati, cioè il vero e proprio progetto. Anche in questo caso, quindi, si tratta spesso di consuetudini diverse per ciascun falegname e, quindi, di una delle domande da fare al primo incontro. Perché più si è chiari, fin dall’inizio, più la strada si semplifica e il progetto seguirà fluido.
Questa storia è stata pubblicata il 4 ottobre 2018 e poi aggiornata
Hai esperienza di preventivi in falegnameria? Raccontaci nei Commenti come è andata e, se ti serve un professionista, prova a trovarlo qui su Houzz.
Questa storia è stata pubblicata il 4 ottobre 2018 e poi aggiornata
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È chiaro che si tratta della prima cosa da fare, ma non sempre ci si rivolge all’artigiano già con le misure scritte e con la pianta dell’ambiente che dovrà contenere il nuovo arredo. Eppure, senza queste, il falegname non potrà comprendere il calibro del proprio intervento né, quindi, cominciare a redigere il tuo preventivo.