Comfort ambientale
Come Arieggiare La Tua Casa Nei Mesi Freddi
Si può fare entrare aria fresca in casa senza raffreddare gli ambienti o sprecare energia? I consigli di un Pro tedesco
Ad alcune persone piace indossare abiti leggeri in casa anche in inverno, altre preferiscono temperature più fresche. In ogni caso è fondamentale arieggiare gli ambienti e garantire il corretto ricambio d’aria anche durante la stagione invernale.
In Germania e in altri paesi la ventilazione naturale delle stanze rientrava anche tra le misure del governo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Arieggiare mgiliora l’aria che respiriamo in casa. L’esperto tedesco Oliver Frank ci spiega come arieggiare correttamente la casa quando il riscaldamento è acceso.
In Germania e in altri paesi la ventilazione naturale delle stanze rientrava anche tra le misure del governo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Arieggiare mgiliora l’aria che respiriamo in casa. L’esperto tedesco Oliver Frank ci spiega come arieggiare correttamente la casa quando il riscaldamento è acceso.
Una corretta aerazione previene la formazione di muffe
L’esperto sottolinea due vantaggi principali di una corretta ventilazione della casa in inverno: «Prima di tutto, sostituire l’aria “viziata” con aria fresca e ricca di ossigeno è importante per il nostro benessere. In secondo luogo, un’aerazione sbagliata può causare l’accumulo di condensa e quindi la formazione di muffa, soprattutto in inverno», dice Frank.
Senza che ce ne accorgiamo le spore possono moltiplicarsi, soprattutto se accumulate in punti nascosti, come la parete dietro un armadio. «In casi estremi, la noncuranza può causare danni rilevanti», dice Frank.
È fondamentale arieggiare le camere da letto al mattino e i bagni subito dopo aver fatto la doccia, poiché in questi ambienti può formarsi facilmente molta umidità. È necessario spalancare completamente le finestre: aprirle a vasistas o tenerle socchiuse non è sufficiente. In un bagno cieco, si dovrebbe lasciare aperta la porta della stanza adiacente o del corridoio per cinque, o meglio ancora, dieci minuti. Nel frattempo le altre stanze dovrebbero rimanere chiuse.
Il tasso di umidità nell’aria aumenta non solo con il vapore della doccia, ma anche quando cuciniamo, stendiamo il bucato e persino quando respiriamo. In una famiglia di tre persone si possono produrre circa dieci litri di umidità al giorno. Secondo l’organizzazione di difesa dei consumatori tedesca Verbraucherzentrale, è ottimale un livello di umidità relativa del 40–60% e può essere misurata con un igrometro.
L’esperto sottolinea due vantaggi principali di una corretta ventilazione della casa in inverno: «Prima di tutto, sostituire l’aria “viziata” con aria fresca e ricca di ossigeno è importante per il nostro benessere. In secondo luogo, un’aerazione sbagliata può causare l’accumulo di condensa e quindi la formazione di muffa, soprattutto in inverno», dice Frank.
Senza che ce ne accorgiamo le spore possono moltiplicarsi, soprattutto se accumulate in punti nascosti, come la parete dietro un armadio. «In casi estremi, la noncuranza può causare danni rilevanti», dice Frank.
È fondamentale arieggiare le camere da letto al mattino e i bagni subito dopo aver fatto la doccia, poiché in questi ambienti può formarsi facilmente molta umidità. È necessario spalancare completamente le finestre: aprirle a vasistas o tenerle socchiuse non è sufficiente. In un bagno cieco, si dovrebbe lasciare aperta la porta della stanza adiacente o del corridoio per cinque, o meglio ancora, dieci minuti. Nel frattempo le altre stanze dovrebbero rimanere chiuse.
Il tasso di umidità nell’aria aumenta non solo con il vapore della doccia, ma anche quando cuciniamo, stendiamo il bucato e persino quando respiriamo. In una famiglia di tre persone si possono produrre circa dieci litri di umidità al giorno. Secondo l’organizzazione di difesa dei consumatori tedesca Verbraucherzentrale, è ottimale un livello di umidità relativa del 40–60% e può essere misurata con un igrometro.
Arieggiare con riscaldamento a convezione
Il riscaldamento a convezione può essere relativamente costoso, specialmente se si hanno stanze ampie e soffitti alti. È ancora più importante, quindi, arieggiare adeguatamente per risparmiare energia. «Ad ogni ciclo di ventilazione l’aria calda viene espulsa all’esterno, per riscaldare nuovamente la stanza è necessaria molta energia. inoltre l’aria immagazzina il calore in maniera poco efficiente», spiega l’esperto.
La soluzione giusta per arieggiare è quella conosciuta in Germania col termine Stoßlüften ovvero la ventilazione d’impatto, che implica brevi periodi di aerazione ad alto impatto. Ciò significa che è più utile spalancare completamente le finestre per brevi periodi, anziché lasciarle socchiuse per un periodo più lungo. Nel secondo caso la stanza potrebbe raffreddarsi eccessivamente, soprattutto se all’esterno fa molto freddo.
Inoltre è consigliabile la ventilazione incrociata: se possibile, aprire due finestre distanti l’una dall’altra. Ricordandosi che lasciare le porte aperte a lungo può far fuoriuscire l’aria calda.
È necessario arieggiare ogni due ore, lasciando le finestre aperte per un tempo variabile:
Il riscaldamento a convezione può essere relativamente costoso, specialmente se si hanno stanze ampie e soffitti alti. È ancora più importante, quindi, arieggiare adeguatamente per risparmiare energia. «Ad ogni ciclo di ventilazione l’aria calda viene espulsa all’esterno, per riscaldare nuovamente la stanza è necessaria molta energia. inoltre l’aria immagazzina il calore in maniera poco efficiente», spiega l’esperto.
La soluzione giusta per arieggiare è quella conosciuta in Germania col termine Stoßlüften ovvero la ventilazione d’impatto, che implica brevi periodi di aerazione ad alto impatto. Ciò significa che è più utile spalancare completamente le finestre per brevi periodi, anziché lasciarle socchiuse per un periodo più lungo. Nel secondo caso la stanza potrebbe raffreddarsi eccessivamente, soprattutto se all’esterno fa molto freddo.
Inoltre è consigliabile la ventilazione incrociata: se possibile, aprire due finestre distanti l’una dall’altra. Ricordandosi che lasciare le porte aperte a lungo può far fuoriuscire l’aria calda.
È necessario arieggiare ogni due ore, lasciando le finestre aperte per un tempo variabile:
- dicembre, gennaio, febbraio: da 4 a 6 minuti
- marzo, novembre: da 8 a 10 minuti
- aprile, ottobre: da 12 a 15 minuti
- maggio, settembre: da 16 a 20 minuti
- giugno, luglio, agosto : da 25 a 30 minuti
I vantaggi del riscaldamento radiante
Il riscaldamento radiante, invece, utilizza la luce a infrarossi per riscaldare le superfici anziché l’aria, sia che si tratti di sistemi a pannelli che di intere pareti o pavimenti. «Il risultato è una piacevole atmosfera, che a sua volta migliora il benessere e il comfort. Il riscaldamento a infrarossi è molto salutare e particolarmente adatto a chi soffre di allergie, poiché non provoca circolazione d’aria e di polveri. In secondo luogo, il riscaldamento radiante ha un migliore equilibrio energetico», dice Frank. In questo caso arieggiare gli interni non comporta consumi significativi, poiché il calore non viene immagazzinato nell’aria.
Il riscaldamento radiante, invece, utilizza la luce a infrarossi per riscaldare le superfici anziché l’aria, sia che si tratti di sistemi a pannelli che di intere pareti o pavimenti. «Il risultato è una piacevole atmosfera, che a sua volta migliora il benessere e il comfort. Il riscaldamento a infrarossi è molto salutare e particolarmente adatto a chi soffre di allergie, poiché non provoca circolazione d’aria e di polveri. In secondo luogo, il riscaldamento radiante ha un migliore equilibrio energetico», dice Frank. In questo caso arieggiare gli interni non comporta consumi significativi, poiché il calore non viene immagazzinato nell’aria.
Non siate troppo parsimoniosi sul riscaldamento
Si cerca di risparmiare sui costi di riscaldamento, ma una scarsa ventilazione e uno scarso riscaldamento non sono affatto utili. «Sappiamo, ad esempio, che un livello di umidità residua sulle pareti anche solo del 4% può ridurre le prestazioni termiche di un immobile di oltre il 50%. Quindi riscaldando e mantenendo asciutte le pareti è possibile migliorare attivamente le prestazioni termiche dell’edificio», spiega Frank.
Si cerca di risparmiare sui costi di riscaldamento, ma una scarsa ventilazione e uno scarso riscaldamento non sono affatto utili. «Sappiamo, ad esempio, che un livello di umidità residua sulle pareti anche solo del 4% può ridurre le prestazioni termiche di un immobile di oltre il 50%. Quindi riscaldando e mantenendo asciutte le pareti è possibile migliorare attivamente le prestazioni termiche dell’edificio», spiega Frank.
Termostati per la regolazione intelligente del riscaldamento
«I termostati servono a regolare l’impianto di riscaldamento, sia che funzioni a olio combustibile, gas o elettricità», dice Frank. Questi apparecchi permettono di impostare la temperatura desiderata e garantiscono la regolazione automatica del calore ottimizzando il risparmio energetico. «I termostati moderni riconoscono anche quando si sta arieggiando la casa. Ad esempio, se la temperatura scende di due gradi entro cinque minuti, rilevano un ciclo di ventilazione e si fermano per un periodo di tempo, senza che il calore aumenti bruscamente».
«I termostati servono a regolare l’impianto di riscaldamento, sia che funzioni a olio combustibile, gas o elettricità», dice Frank. Questi apparecchi permettono di impostare la temperatura desiderata e garantiscono la regolazione automatica del calore ottimizzando il risparmio energetico. «I termostati moderni riconoscono anche quando si sta arieggiando la casa. Ad esempio, se la temperatura scende di due gradi entro cinque minuti, rilevano un ciclo di ventilazione e si fermano per un periodo di tempo, senza che il calore aumenti bruscamente».
Alcuni termostati moderni permettono di programmare le temperature in base agli ambienti e al loro utilizzo. «Perché riscaldare una stanza tutto il giorno, se non viene utilizzata per la maggior parte del tempo?», continua Frank.
D’altra parte, anche la temperatura della stanza non dovrebbe scendere troppo: «L’idea peggiore in assoluto è lasciare che la temperatura si abbassi troppo, ad esempio di notte, durante il giorno o durante una lunga assenza. Il risultato potrebbe provocare un accumulo di condensa e muffa», avverte l’esperto.
D’altra parte, anche la temperatura della stanza non dovrebbe scendere troppo: «L’idea peggiore in assoluto è lasciare che la temperatura si abbassi troppo, ad esempio di notte, durante il giorno o durante una lunga assenza. Il risultato potrebbe provocare un accumulo di condensa e muffa», avverte l’esperto.
L’aerazione nella lotta al Covid-19
Il mantenimento della buona qualità dell’aria è oggi più che mai una questione di salute pubblica, poiché diversi studi parlando del rischio di contagio Covid-19 per via aerea. Le goccioline di aerosol – minuscole particelle in grado di rimanere a lungo sospese nell’aria – possano avere un ruolo importante nella trasmissione del coronavirus, in particolare in luoghi chiusi, affollati e poco ventilati in cui le persone infette trascorrono lunghi periodi di tempo con gli altri.
Pertanto si raccomanda di arieggiare frequentemente gli ambienti – in particolare attraverso la ventilazione d’impatto e incrociata per garantire un buon ricambio d’aria – insieme al rispetto delle altre indicazioni per proteggersi dal coronavirus come il distanziamento fisico, lavarsi regolarmente le mani e indossare la mascherina.
È importante ricordare che, così come le altre misure di protezione, l’aerazione può solo ridurre, non eliminare il rischio di esposizione al virus, per questo è importante seguire tutte le indicazioni nel sito tematico del Ministero della Salute dedicato al Nuovo coronavirus.
Questa storia è stata pubblicata il 7 dicembre 2020 e poi aggiornata
Tocca a te! Riesci ad arieggiare gli ambienti in cui vivi in modo sufficiente? Come fai? Scrivici nei Commenti!
Altro
Riscaldamento a Pavimento: 10 Domande agli Esperti30 Minuti per Far Ordine in Casa Partendo dalle Pulizie Mattutine
Il mantenimento della buona qualità dell’aria è oggi più che mai una questione di salute pubblica, poiché diversi studi parlando del rischio di contagio Covid-19 per via aerea. Le goccioline di aerosol – minuscole particelle in grado di rimanere a lungo sospese nell’aria – possano avere un ruolo importante nella trasmissione del coronavirus, in particolare in luoghi chiusi, affollati e poco ventilati in cui le persone infette trascorrono lunghi periodi di tempo con gli altri.
Pertanto si raccomanda di arieggiare frequentemente gli ambienti – in particolare attraverso la ventilazione d’impatto e incrociata per garantire un buon ricambio d’aria – insieme al rispetto delle altre indicazioni per proteggersi dal coronavirus come il distanziamento fisico, lavarsi regolarmente le mani e indossare la mascherina.
È importante ricordare che, così come le altre misure di protezione, l’aerazione può solo ridurre, non eliminare il rischio di esposizione al virus, per questo è importante seguire tutte le indicazioni nel sito tematico del Ministero della Salute dedicato al Nuovo coronavirus.
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Ci vuole un po’ di coraggio per aprire le finestre in inverno, ma è vitale. «Non esiste l’aerazione ideale o il riscaldamento perfetto. Il modo migliore per avere una casa sana è la combinazione intelligente delle due operazioni, considerarle come indipendenti è il primo grande errore», spiega Oliver Frank, titolare di Innovation to Reality.