Come Aggiungere un Tocco di Magia al Tuo Giardino
Suoni, sfere, specchi, sculture ed elementi decorativi insoliti per un giardino magico, sospeso tra sogno e realtà
Il vostro giardino è noioso? Provate a introdurre con intelligenza qualche elemento decorativo insolito. Tra incontri inaspettati con figure antropomorfe, sfere con poteri magici (così narra la leggenda), animali in pietra o ferro, illusioni ottiche, suoni insoliti e labirinti, ecco qualche idea per personalizzare e creare sorpresa nel vostro spazio verde esclusivo. Proprio come nelle fiabe…
Inseriteli lungo i sentieri di passaggio o in posizioni particolari, come ad esempio vicino a un gruppo di alberi; la compresenza di elementi vegetali e decorativi alzerà il livello di attenzione su entrambi.
I globi decorativi
Introdotti per la prima volta nella Venezia del Duecento dai mastri vetrai, i globi decorativi – detti gazing balls nel mondo anglosassone – sono ancora oggi un elemento visibile nei giardini. Nel corso dei secoli sono stati usati per diversi scopi: come portafortuna, come specchio di controllo per malintenzionati e passeggiate di innamorati, come ostentazione di ricchezza; nell’Inghilterra vittoriana venivano usate dalla servitù anche all’interno delle case, in modo da poter vedere cosa succedeva nella sala da pranzo dei signori e decidere di intervenire al momento giusto, pur non essendo presenti nella stanza.
Introdotti per la prima volta nella Venezia del Duecento dai mastri vetrai, i globi decorativi – detti gazing balls nel mondo anglosassone – sono ancora oggi un elemento visibile nei giardini. Nel corso dei secoli sono stati usati per diversi scopi: come portafortuna, come specchio di controllo per malintenzionati e passeggiate di innamorati, come ostentazione di ricchezza; nell’Inghilterra vittoriana venivano usate dalla servitù anche all’interno delle case, in modo da poter vedere cosa succedeva nella sala da pranzo dei signori e decidere di intervenire al momento giusto, pur non essendo presenti nella stanza.
Il folklore narra che i globi delle streghe fossero usati anche come protezione dagli spiriti maligni, poiché le fattucchiere, vedendosi riflesse sulla loro superficie, sarebbero fuggite via dallo spavento o sarebbero state catturate all’interno del globo stesso, secondo le diverse versioni della leggenda.
Oggi, le sfere più usate sono fatte non più di vetro ma di materiali riflettenti e lucidi, come acciaio o altri metalli. Meglio posizionarle in gruppi di diversa grandezza, in luoghi di rado passaggio e riporle al chiuso durante l’inverno, per meglio conservarle.
Specchi e illusioni ottiche
Giardino piccolo? Mettiamo uno specchio! L’idea alla base è quella di creare un’illusione ottica in grado di dilatare lo spazio del giardino e di farlo sembrare più grande e interessante, fornendo degli scorci inaspettati.
Con la tecnica della finestra si vanno a creare delle false aperture e feritoie che grazie alla superficie specchiante daranno l’impressione che dall’altra parte ci sia un proseguimento del giardino.
Giardino piccolo? Mettiamo uno specchio! L’idea alla base è quella di creare un’illusione ottica in grado di dilatare lo spazio del giardino e di farlo sembrare più grande e interessante, fornendo degli scorci inaspettati.
Con la tecnica della finestra si vanno a creare delle false aperture e feritoie che grazie alla superficie specchiante daranno l’impressione che dall’altra parte ci sia un proseguimento del giardino.
Per farlo basterà utilizzare una vecchia cornice, oppure ante di porte o finestre dismesse, o recinzioni in ferro battuto; equipaggiandole di specchi, nuovi o di recupero, si disporrà velocemente di un pezzo d’arredo insolito e dall’indubbio effetto estetico.
Nel posizionarli, scegliete solo una parete tra quelle che contornano lo spazio verde, preferendo quelle laterali. Per ottenere l’effetto illusorio migliore, studiate la posizione dello specchio con un’altra persona; nel riflesso dovrebbe vedersi un elemento vegetale o comunque non facilmente riconoscibile. Per porre invece al centro della scena un elemento decorativo o vegetale particolare, posizionate lo specchio in modo da raddoppiarne la superficie: invece di un albero, ne vedrete due! Con le soluzioni a tutta altezza, attenzione ad animali e bambini, che potrebbero confondersi.
Nel posizionarli, scegliete solo una parete tra quelle che contornano lo spazio verde, preferendo quelle laterali. Per ottenere l’effetto illusorio migliore, studiate la posizione dello specchio con un’altra persona; nel riflesso dovrebbe vedersi un elemento vegetale o comunque non facilmente riconoscibile. Per porre invece al centro della scena un elemento decorativo o vegetale particolare, posizionate lo specchio in modo da raddoppiarne la superficie: invece di un albero, ne vedrete due! Con le soluzioni a tutta altezza, attenzione ad animali e bambini, che potrebbero confondersi.
I suoni del giardino: le campane a vento
Passeggiando in giardino l’esperienza non è solo visiva, ma plurisensoriale: se chiudete gli occhi, vi accorgerete delle spighe di lavanda che vi toccano, del profumo di una rosa portato dal vento e dei suoni naturali o artificiali.
Provate a inserire delle campane a vento nei punti in cui sono presenti delle sedute o aree relax, aggiungeranno benessere a chi riposa nelle vicinanze. Divertitevi a creare le vostre campane: cocci di terracotta o vecchie tazze, conchiglie o tubi metallici, ogni materiale crea un effetto diverso.
Passeggiando in giardino l’esperienza non è solo visiva, ma plurisensoriale: se chiudete gli occhi, vi accorgerete delle spighe di lavanda che vi toccano, del profumo di una rosa portato dal vento e dei suoni naturali o artificiali.
Provate a inserire delle campane a vento nei punti in cui sono presenti delle sedute o aree relax, aggiungeranno benessere a chi riposa nelle vicinanze. Divertitevi a creare le vostre campane: cocci di terracotta o vecchie tazze, conchiglie o tubi metallici, ogni materiale crea un effetto diverso.
Sculture classiche, antropomorfe o di animali
Molto usate nei giardini delle grandi ville patrizie, a scopo celebrativo o poetico, sono un’esclusiva per spazi grandiosi e altisonanti, a corredo di un’abitazione all’altezza, dotata di adeguato valore architettonico o storico; inserite in un contesto diverso rischiano di sforare nel ridicolo. Bellissime quando poste in un giardino chiuso da muri, dove possono fornire un punto di interesse e di sorpresa, con l’aiuto di qualche stratagemma architettonico.
Molto usate nei giardini delle grandi ville patrizie, a scopo celebrativo o poetico, sono un’esclusiva per spazi grandiosi e altisonanti, a corredo di un’abitazione all’altezza, dotata di adeguato valore architettonico o storico; inserite in un contesto diverso rischiano di sforare nel ridicolo. Bellissime quando poste in un giardino chiuso da muri, dove possono fornire un punto di interesse e di sorpresa, con l’aiuto di qualche stratagemma architettonico.
Create piccoli percorsi obbligati usando delle siepi, proprio come in un labirinto, alternando elementi a tutta altezza a cespugli più bassi. Al termine del percorso, posizionate un elemento decorativo, verde o artificiale, oppure una sedia o una panca da cui godere di una vista particolare.
L’effetto sarà maggiormente elegante e scenico se le piante sullo sfondo si manterranno su due, massimo tre toni di colore, ad esempio una quinta sempreverde e scura, degli arbusti a foglia grigia e delle piante a fiore bianco o rosa pallido, oppure di tono scuro o vivace a contrasto.
Per dare un tocco di ironia al giardino, le sculture scelte possono ispirarsi ad animali o a personaggi fantastici: un elemento qua e là, disposto in modo discreto e senza esagerare, darà l’effetto voluto senza scadere nell’eccentrico.
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Senza riferirsi alle grandi sculture, vere e proprie opere d’arte che richiedono spazi (e mezzi) adeguati e una scelta più che meditata, l’inserimento di elementi decorativi più discreti apporta interesse al giardino e lo dota di carattere personale, rivelatorio di chi lo vive. Solitamente si tratta di figure geometriche, o meridiane, in rame, in metallo più o meno invecchiato, o in Corten. Chi ci si imbatte si chiederà: “E questo?”, diventando subito spunto per racconti e aneddoti…