Che Cos’è l’Overplanting e Perché È Difficile (Ma Bellissimo)
Richiede cure assidue, concimazioni frequenti e l’acqua non deve mai mancare. L’overplantig ripaga con fioriture ravvicinate e abbondanti
Per gli sperimentatori, gli amanti del giardino straripante di fiori, i collezionisti e per chi non sa frenarsi negli acquisti, l’overplanting è più una necessità che una tecnica di giardinaggio. Attenzione: richiede conoscenze, cure, tempo. Ma uno dei suoi pregi è che si può fare anche in spazi ridotti.
Horror vacui
In una bordura o un’aiola concepita con l’overplanting, non c’è spazio… per gli spazi! Il terreno non deve assolutamente essere visibile. Occorre quindi ravvicinare le piante e preferibilmente piantarle a gruppi di tre, in modo che disegnino un triangolo con il vertice verso l’osservatore. Questo dà un senso di pienezza e vale per tutte le piante, specialmente quelle più piccole e in prima fila della bordura.
Le rose possono essere piantate in gruppi di tre se volete un effetto piuttosto denso (ma dovrete essere esperti potatori per non creare grovigli di rami poco fioriferi), oppure in esemplari singoli se la varietà scelta è vigorosa con lunghi rami (ad esempio le Moschata sono piuttosto ingombranti, con lunghi rami curvi).
Altri arbusti possono essere piantati singolarmente, specie se hanno la base piuttosto piena. Con graminacee e piante trasparenti, effetto “filler”, abbondate nel numero e ravvicinate le piante, spingendole anche al limite del soffocamento. Si può sempre sfoltire in seguito.
In una bordura o un’aiola concepita con l’overplanting, non c’è spazio… per gli spazi! Il terreno non deve assolutamente essere visibile. Occorre quindi ravvicinare le piante e preferibilmente piantarle a gruppi di tre, in modo che disegnino un triangolo con il vertice verso l’osservatore. Questo dà un senso di pienezza e vale per tutte le piante, specialmente quelle più piccole e in prima fila della bordura.
Le rose possono essere piantate in gruppi di tre se volete un effetto piuttosto denso (ma dovrete essere esperti potatori per non creare grovigli di rami poco fioriferi), oppure in esemplari singoli se la varietà scelta è vigorosa con lunghi rami (ad esempio le Moschata sono piuttosto ingombranti, con lunghi rami curvi).
Altri arbusti possono essere piantati singolarmente, specie se hanno la base piuttosto piena. Con graminacee e piante trasparenti, effetto “filler”, abbondate nel numero e ravvicinate le piante, spingendole anche al limite del soffocamento. Si può sempre sfoltire in seguito.
Impegno costante
Come è facile capire, l’overplantig richiede non solo una gran manutenzione e una certa conoscenza delle piante, ma anche un ricambio di esemplari, che devono mantenersi giovani e accestiti alla base.
Per questo è importante conoscere la moltiplicazione delle piante a menadito, sia per seme, talea, margotta o innesto. In tal modo avrete sempre un ricambio senza dover correre al garden center a cercare di “riempire un vuoto”.
La programmazione dell’aiola è fondamentale. Create uno schema su carta e seguitelo, non improvvisate.
L’overplanting è particolarmente gradevole in spazi piccoli o racchiusi, come cortili o terrazzi, che godono di un rigoglio maggiore. Anche i vasi aiutano a dare una sensazione di pienezza.
Come è facile capire, l’overplantig richiede non solo una gran manutenzione e una certa conoscenza delle piante, ma anche un ricambio di esemplari, che devono mantenersi giovani e accestiti alla base.
Per questo è importante conoscere la moltiplicazione delle piante a menadito, sia per seme, talea, margotta o innesto. In tal modo avrete sempre un ricambio senza dover correre al garden center a cercare di “riempire un vuoto”.
La programmazione dell’aiola è fondamentale. Create uno schema su carta e seguitelo, non improvvisate.
L’overplanting è particolarmente gradevole in spazi piccoli o racchiusi, come cortili o terrazzi, che godono di un rigoglio maggiore. Anche i vasi aiutano a dare una sensazione di pienezza.
Forme e colori diversi
Alcuni giardinieri tendono in maniera naturale all’overplanting, senza averne mai neanche sentito parlare. Di solito sono accaniti sperimentatori di nuove piante o varietà, e coltivano sull’onda delle possibilità o sul filo del rasoio del loro clima. È naturale mettere in conto un certo numero di sconfitte, vuoi per una grandinata, per la siccità, per una patologia o un’avversità. Un giardino di questo genere sarà sempre un po’ mutevole, un po’ sperimentale, sempre fiorito e molto colorato.
Il rischio è il disordine, quindi il controllo della libertà di movimento è indispensabile, come anche la pulizia dei vialetti e la rimonda dello sfiorito. Tenete le piante sempre in bella forma e legatele se necessario. Create tutori invisibili e non esitate a dispensare qualche sforbiciata.
Alcuni giardinieri tendono in maniera naturale all’overplanting, senza averne mai neanche sentito parlare. Di solito sono accaniti sperimentatori di nuove piante o varietà, e coltivano sull’onda delle possibilità o sul filo del rasoio del loro clima. È naturale mettere in conto un certo numero di sconfitte, vuoi per una grandinata, per la siccità, per una patologia o un’avversità. Un giardino di questo genere sarà sempre un po’ mutevole, un po’ sperimentale, sempre fiorito e molto colorato.
Il rischio è il disordine, quindi il controllo della libertà di movimento è indispensabile, come anche la pulizia dei vialetti e la rimonda dello sfiorito. Tenete le piante sempre in bella forma e legatele se necessario. Create tutori invisibili e non esitate a dispensare qualche sforbiciata.
Disposizione delle masse
In molti avranno riconosciuto il celebre giardino di Monet, creato dal grande artista con l’intento di applicare al giardino la teoria dei colori. Sebbene oggi il giardino presenti notevoli variazioni rispetto all’impianto originario, possiamo vedere che le piante sono disposte in ampie masse in modo da creare punti cromatici intensi, che contrastano con altri colori.
La grande dame del giardinaggio inglese, Gertrude Jekyll, usava piantare a lunghe pennellate trasversali all’occhio dello spettatore. Questo consentiva un migliore mescolamento di forme e colori, oltre che una transizione più morbida da una massa cromatica a un’altra.
In molti avranno riconosciuto il celebre giardino di Monet, creato dal grande artista con l’intento di applicare al giardino la teoria dei colori. Sebbene oggi il giardino presenti notevoli variazioni rispetto all’impianto originario, possiamo vedere che le piante sono disposte in ampie masse in modo da creare punti cromatici intensi, che contrastano con altri colori.
La grande dame del giardinaggio inglese, Gertrude Jekyll, usava piantare a lunghe pennellate trasversali all’occhio dello spettatore. Questo consentiva un migliore mescolamento di forme e colori, oltre che una transizione più morbida da una massa cromatica a un’altra.
Turnover e annuali
Il ricambio di fioriture è un classico dell’overplanting. Le annuali, specie a spiga, sono indispensabili per coprire dei vuoti e riempire spazi che si creano in modo naturale.
Non seminate mai a dimora, perché le piantine tenderebbero ad essere soffocate, ma in vasetti molto piccoli o meglio in contenitori alveolari. Una volta che le plantule hanno due o tre palchi di foglie vere, potete metterle a dimora, annaffiando e iniziando una concimazione liquida blanda non prima di una settimana. Dopo una decina di giorni rafforzate fino a metà dose consigliata, e quando la pianta sarà accestita, passate alla dose intera, fino a raddoppiare la frequenza poco prima e durante la fioritura.
Un rapido turnover di piante richiede una concimazione liquida perché immediatamente disponibile, e una concimazione due volte a settimana (non raddoppiate la “dose”, ma ravvicinate le somministrazioni).
Il ricambio di fioriture è un classico dell’overplanting. Le annuali, specie a spiga, sono indispensabili per coprire dei vuoti e riempire spazi che si creano in modo naturale.
Non seminate mai a dimora, perché le piantine tenderebbero ad essere soffocate, ma in vasetti molto piccoli o meglio in contenitori alveolari. Una volta che le plantule hanno due o tre palchi di foglie vere, potete metterle a dimora, annaffiando e iniziando una concimazione liquida blanda non prima di una settimana. Dopo una decina di giorni rafforzate fino a metà dose consigliata, e quando la pianta sarà accestita, passate alla dose intera, fino a raddoppiare la frequenza poco prima e durante la fioritura.
Un rapido turnover di piante richiede una concimazione liquida perché immediatamente disponibile, e una concimazione due volte a settimana (non raddoppiate la “dose”, ma ravvicinate le somministrazioni).
Sostenibilità
Chi predilige un approccio più naturalistico probabilmente troverà questa tecnica poco sostenibile, sia per il consumo d’acqua che per la quantità di concime richiesto, gli antiparassitari che garantiscono integrità di fiori e fogliame, ecc. Non mentiremo: l’overplanting richiede tutto questo, specie se è mantenuto nel tempo, e in molti hanno scagliato dardi contro il mixed border di stile inglese che ne fa ampio uso.
Ma si sa che per rompere le regole bisogna prima conoscerle. Uan versione più adatta ad un giardinaggio laissez-faire consiste in un ottimo ammendamento del terreno prima delle piantagioni. Si possono usare ammendanti come letame o sovescio, se avete inclinazioni vegetariane. Così facendo si riduce la necessità di concime e quindi di acqua, inoltre bisognerà distanziare un po’ di più le piante, provvedendo ad una pacciamatura ben fitta, che sia anche gradevole alla vista, e che trattenga acqua e impedisca la crescita di infestanti.
Nell’orto l’overplanting ha una particolare gradevolezza, ma sarà indispensabile la rotazione della colture da consumatori forti a medi e infine deboli.
Chi predilige un approccio più naturalistico probabilmente troverà questa tecnica poco sostenibile, sia per il consumo d’acqua che per la quantità di concime richiesto, gli antiparassitari che garantiscono integrità di fiori e fogliame, ecc. Non mentiremo: l’overplanting richiede tutto questo, specie se è mantenuto nel tempo, e in molti hanno scagliato dardi contro il mixed border di stile inglese che ne fa ampio uso.
Ma si sa che per rompere le regole bisogna prima conoscerle. Uan versione più adatta ad un giardinaggio laissez-faire consiste in un ottimo ammendamento del terreno prima delle piantagioni. Si possono usare ammendanti come letame o sovescio, se avete inclinazioni vegetariane. Così facendo si riduce la necessità di concime e quindi di acqua, inoltre bisognerà distanziare un po’ di più le piante, provvedendo ad una pacciamatura ben fitta, che sia anche gradevole alla vista, e che trattenga acqua e impedisca la crescita di infestanti.
Nell’orto l’overplanting ha una particolare gradevolezza, ma sarà indispensabile la rotazione della colture da consumatori forti a medi e infine deboli.
Jungle fever
I tropicalisti sono tra i giardinieri overplanting per antonomasia, essendo l’ambiente tropicale ipertrofico per natura.
Attenzione però, perché le piante tropicali hanno forme e spesso anche dimensioni impegnative: occorrono grandi spazi.
I tropicalisti sono tra i giardinieri overplanting per antonomasia, essendo l’ambiente tropicale ipertrofico per natura.
Attenzione però, perché le piante tropicali hanno forme e spesso anche dimensioni impegnative: occorrono grandi spazi.
Anche sul balcone
L’overplanting funziona molto bene in spazi ridotti, che beneficiano della ricchezza di fiori e colori.
Balconcini, cortili, terrazzi, sono luoghi adattissimi per sperimentare questa tecnica, anche perché uno spazio piccolo prenderà in proporzione meno tempo.
Conoscevi questa tecnica? Ti piacerebbe sperimentarla? Hai dei suggerimenti basati sulla tua esperienza o delle foto da mostrare?
Altro
Square Foot Gardening: l’Orto in Trenta Centimetri
L’overplanting funziona molto bene in spazi ridotti, che beneficiano della ricchezza di fiori e colori.
Balconcini, cortili, terrazzi, sono luoghi adattissimi per sperimentare questa tecnica, anche perché uno spazio piccolo prenderà in proporzione meno tempo.
Conoscevi questa tecnica? Ti piacerebbe sperimentarla? Hai dei suggerimenti basati sulla tua esperienza o delle foto da mostrare?
Altro
Square Foot Gardening: l’Orto in Trenta Centimetri
Come il nome stesso suggerisce, si tratta di un modo di collocare le piante, a distanza ravvicinata e in gruppi numerosi, per ottenere ricchi cromatismi e fioriture traboccanti. Si evince chiaramente che è una tecnica praticabile da chi può dedicarsi al giardino ogni giorno o quasi, poiché questo necessita di acqua, concimazioni e attenzioni costanti, non c’è spazio per piante non in perfetta salute o con qualche difetto, che salterebbero subito all’occhio.
Vi spaventa? Per provare, un consiglio che toglie subito la paura: ritagliate un metro quadro in un’aiola o procuratevi una grossa ciotola e iniziate in spazi ridotti. Una volta presa la mano non riuscirete più a fermarvi.
Siete avvisati: l’overplanting può creare dipendenza!