Case Piccolissime: Tutto Quello che Serve in 9 mq su Ruote
Mini casa in legno come alternativa all’hotel: un architetto ha costruito una casa mobile di 9 metri quadrati assaporando la nuova libertà
Nicola Enderle
15 aprile 2016
Il Tiny House Movement (un movimento internazionale che propone il ritorno a una vita semplice in case minuscole, ndr.) ha riscosso un grande successo non solo in America. Anche in Europa un numero crescente di persone vuole vivere – o magari solo trascorrere le ferie – occupando meno spazio possibile. Tra queste l’architetto bulgaro Hristina Hristova, che assieme al marito ha costruito una casa vacanze mobile su ruote. «Non avevamo più voglia di soggiornare in hotel o in appartamenti costosi. Anche in vacanza volevamo, però, avere un vero tetto sopra la testa, e soprattutto essere liberi di muoverci», spiega l’architetto. In soli 9 m², la coppia viaggia ora per tutto il Paese a bordo della casetta – denominata “Koleliba” – realizzata in pino. E se lo spazio all’interno diventa troppo stretto, lo può ampliare grazie a una tenda da sole aggiuntiva in lino impermeabile.
Colpo d’occhio
Chi ci trascorre le vacanze: l’architetto Hristina Hristova e il marito
Dove: Bulgaria – e ovunque li portino le ruote
Superficie: circa 9 m², 2,40 metri di altezza
Budget: 8.500€
Colpo d’occhio
Chi ci trascorre le vacanze: l’architetto Hristina Hristova e il marito
Dove: Bulgaria – e ovunque li portino le ruote
Superficie: circa 9 m², 2,40 metri di altezza
Budget: 8.500€
Foto di Deyan Tomov
«Mi ha sempre affascinato pensare in piccolo. Quando lavoravo per uno studio di architettura londinese che è specializzato in spazi abitativi di piccole dimensioni, ho imparato a sfruttare ogni centimetro», racconta Hristova. «E poi in Bulgaria sta nascendo una vera e propria gara tra chi ha la casa di proprietà più grande. Da quando sempre meno persone vogliono vivere in questo paese e ampie superfici restano inutilizzate, molti pensano: più grande è, meglio è!».
Con il suo progetto Hristova vuole dimostrare che si può trovare la bellezza anche nelle piccole cose e nei dettagli «ma anche che si possono passare dei momenti fantastici in spazi più ristretti».
«Mi ha sempre affascinato pensare in piccolo. Quando lavoravo per uno studio di architettura londinese che è specializzato in spazi abitativi di piccole dimensioni, ho imparato a sfruttare ogni centimetro», racconta Hristova. «E poi in Bulgaria sta nascendo una vera e propria gara tra chi ha la casa di proprietà più grande. Da quando sempre meno persone vogliono vivere in questo paese e ampie superfici restano inutilizzate, molti pensano: più grande è, meglio è!».
Con il suo progetto Hristova vuole dimostrare che si può trovare la bellezza anche nelle piccole cose e nei dettagli «ma anche che si possono passare dei momenti fantastici in spazi più ristretti».
Ciò che caratterizza il progetto, lo si deduce già dal nome: «Koleliba è l’unione delle parole bulgare che significano ruota, колело, e capanna, колиба», spiega Hristova.
Camera da letto, cucina e gabinetto – tutto in 9 m² – una sfida per la progettazione. «Il nostro rimorchio non può portare più di due tonnellate, perciò abbiamo dovuto scegliere una materiale leggero. Sia la facciata sia gli interni sono realizzati in pino, che, trattato ad olio, tollera bene anche un tempo variabile».
Camera da letto, cucina e gabinetto – tutto in 9 m² – una sfida per la progettazione. «Il nostro rimorchio non può portare più di due tonnellate, perciò abbiamo dovuto scegliere una materiale leggero. Sia la facciata sia gli interni sono realizzati in pino, che, trattato ad olio, tollera bene anche un tempo variabile».
La facciata in legno è completata da un’ampia vetrata. «È come una portafinestra che permette di uscire all’esterno e fa apparire più grande lo spazio interno».
Il vetro di sicurezza impiegato non si rompe neanche con la caduta di eventuali massi per strada. «Dovesse rompersi, si frantuma in molti piccoli pezzi che non tagliano, così nessuno all’interno si ferisce», afferma Hristova.
Il vetro di sicurezza impiegato non si rompe neanche con la caduta di eventuali massi per strada. «Dovesse rompersi, si frantuma in molti piccoli pezzi che non tagliano, così nessuno all’interno si ferisce», afferma Hristova.
Affinché fosse possibile sedersi all’esterno con il bello o il cattivo tempo, l’architetto ha installato una tenda parasole in lino impermeabile. «Quando non serve, basta richiuderla», spiega.
Sulla lunga panca, che può essere attaccata agli appositi cardini con facilità, c’è posto per la coppia e le persone che conoscono durante le ferie. «La nostra casa mobile attira naturalmente molti sguardi. E allora ci sediamo con le persone incuriosite qua fuori all’aria aperta e beviamo un bicchiere di vino. A volte già dal pomeriggio, poi prepariamo la cena e mettiamo un po’ di musica fino a tarda notte – come vuole la tradizione bulgara», dice ridendo l’architetto.
Poi, quando la coppia prosegue il viaggio, carica in poche mosse la panca all’interno.
Sulla lunga panca, che può essere attaccata agli appositi cardini con facilità, c’è posto per la coppia e le persone che conoscono durante le ferie. «La nostra casa mobile attira naturalmente molti sguardi. E allora ci sediamo con le persone incuriosite qua fuori all’aria aperta e beviamo un bicchiere di vino. A volte già dal pomeriggio, poi prepariamo la cena e mettiamo un po’ di musica fino a tarda notte – come vuole la tradizione bulgara», dice ridendo l’architetto.
Poi, quando la coppia prosegue il viaggio, carica in poche mosse la panca all’interno.
Anche lo spazio interno nella parte superiore è realizzato in pino. «Oltre a essere un legno molto caldo e resistente, ha anche un buonissimo odore. Non lo abbiamo verniciato, ma abbiamo usato soltanto un apposito olio che permette al legno di diffondere i suoi aromi naturali – spiega l’architetto – in modo da avere sempre, anche in pochi metri quadrati, un ambiente accogliente».
Il pavimento e parte delle pareti sono in compensato di betulla, un altro materiale leggero. «Grazie all’altezza standard di 2,40 metri si ha quasi l’impressione di trovarsi in una vera casa».
La cucina è semplice: «è composta soltanto da un singolo piano di lavoro, un lavello, un frigorifero e un forno elettrico. Fuori c’è un fornello a gas ribaltabile».
«La casa mobile ha anche un quadro elettrico – come le case normali. Nei campeggi possiamo attaccarci alla rete elettrica semplicemente con un cavo. Le lampadine a basso consumo che abbiamo aggiunto durano un’eternità», spiega l’architetto.
Il pavimento e parte delle pareti sono in compensato di betulla, un altro materiale leggero. «Grazie all’altezza standard di 2,40 metri si ha quasi l’impressione di trovarsi in una vera casa».
La cucina è semplice: «è composta soltanto da un singolo piano di lavoro, un lavello, un frigorifero e un forno elettrico. Fuori c’è un fornello a gas ribaltabile».
«La casa mobile ha anche un quadro elettrico – come le case normali. Nei campeggi possiamo attaccarci alla rete elettrica semplicemente con un cavo. Le lampadine a basso consumo che abbiamo aggiunto durano un’eternità», spiega l’architetto.
Questo divano realizzato su misura è al tempo stesso il letto. Tirando la seduta, il telaio del letto con la rete a doghe si apre. «Poi non si deve far altro che ribaltare lo schienale del divano e mettersi a dormire profondamente».
I vestiti e gli oggetti che servono durante la vacanza possono essere riposti negli armadietti e nei cassetti sopra e sotto il letto.
E Tu, ti Sei Mai Chiesto se Potresti Vivere in una Casa Minuscola?
I vestiti e gli oggetti che servono durante la vacanza possono essere riposti negli armadietti e nei cassetti sopra e sotto il letto.
E Tu, ti Sei Mai Chiesto se Potresti Vivere in una Casa Minuscola?
Nella parte posteriore si trova il bagno, che ora può essere separato dal resto della struttura con una porta. «Quando abbiamo scattato le foto, la porta in compensato di betulla non era ancora stata montata». L’acqua, proprio come la corrente elettrica, arriva dalla rete pubblica.
Nel complesso la casa vacanze su ruote è costata circa 8.500 euro. Il fatto che la coppia si sia occupata del progetto e della costruzione in prima persona ha permesso di ridurre al minimo i costi. «In fin dei conti, la nostra casetta mobile ci è costata non più di una roulotte usata. Grazie al materiale impiegato per la costruzione e ai mobili su misura la sentiamo come una casa; le dimensioni, però, rendono Koleliba in un certo senso una tenda su ruote, con cui ogni estate possiamo vivere appassionanti avventure».
L’architetto continua a ricevere una grande quantità di richieste per avere una riproduzione della casa vacanze mobile. «Non abbiamo ancora accettato nessuna concreta ordinazione. Siamo però discutendo con i clienti sulla possibilità di ricreare Koleliba tenendo conto delle loro esigenze specifiche».
L’architetto continua a ricevere una grande quantità di richieste per avere una riproduzione della casa vacanze mobile. «Non abbiamo ancora accettato nessuna concreta ordinazione. Siamo però discutendo con i clienti sulla possibilità di ricreare Koleliba tenendo conto delle loro esigenze specifiche».
Raccontaci: ti piacerebbe una casa piccola piccola come questa, per il fine settimana, il giardinaggio o addirittura per viverci? Oppure hai già una casa minuscola e vuoi mostrarcela?
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ANGE TUCCI ... io abito sul Lago di Como e si potrebbe valutare terreni in zona da Como verso Brianza ... tu dove ti trovi?
Buongiorno Angie,
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