Casa Profumata o No? 9 Idee Scelte da Voi
Candele profumate, incensi, oli essenziali o semplice profumo di pulito? Tu quale preferisci?
Antonella Natalis
10 agosto 2021
Houzz Italia Contributor | Communication Consultant | Docente di Visual Design | Pittrice
Houzz Italia Contributor | Communication Consultant | Docente di Visual Design |... Altro
Da un recente sondaggio di Houzz è emerso che l’ambiente in cui viviamo ci piace…profumato. Ma in che modo portare il profumo in casa? Su cosa orientarsi? Profumatori d’ambiente che troviamo in vendita anche al supermercato, profumi naturali di fiori recisi o piantine aromatiche, oppure proviamo a sperimentare il palo santo e lo smudge? La scelta è davvero ampia.
1. Il caldo profumo di una candela aromatica
Piacciono e per qualcuno è proprio impossibile resistere all’istinto di acquistarne di nuove; piacciono per le loro forme, piccole o grandi che siano, ma piacciono soprattutto per le loro profumazioni: lavanda, vaniglia, arancio o le più nuove al cioccolato, borotalco, cannella.
Le candele di qualità create con olii essenziali puri hanno anche proprietà terapeutiche. Se utilizziamo, per esempio, candele che contengono gli oli essenziali degli agrumi (arancio, mandarino, limone, etc) aumenteremo la concentrazione e ci sentiremo più energici; se vogliamo rilassarci, alleviare il mal di testa o favorire il sonno ci servirà la lavanda, mentre l’eucalipto è un decongestionante naturale delle vie respiratorie.
La Pro Dianne Drew, candelaia artigiana, sostiene che sostanze naturali come la soia o le combinazioni soia-cocco per creare le candele sono da preferire per molti motivi a quelle in paraffina. Le cere che derivano da un prodotto vegetale (come i fagioli di soia) e sono una risorsa naturale, rinnovabile e hanno anche un punto di fusione più basso, bruciano più a lungo e sono alla fine anche più “pulite” perché bruciano senza creare fuliggine (classico delle candele a paraffina). Il tutto significa sostenibilità. Dianne Drew consiglia anche di fare attenzione alla candele economiche creano, con il tempo, creano uno strato di fuliggine su muri, tessuti e mobili.
Fai da Te: Cialde di Cera Riciclata per Profumare l’Ambiente
Piacciono e per qualcuno è proprio impossibile resistere all’istinto di acquistarne di nuove; piacciono per le loro forme, piccole o grandi che siano, ma piacciono soprattutto per le loro profumazioni: lavanda, vaniglia, arancio o le più nuove al cioccolato, borotalco, cannella.
Le candele di qualità create con olii essenziali puri hanno anche proprietà terapeutiche. Se utilizziamo, per esempio, candele che contengono gli oli essenziali degli agrumi (arancio, mandarino, limone, etc) aumenteremo la concentrazione e ci sentiremo più energici; se vogliamo rilassarci, alleviare il mal di testa o favorire il sonno ci servirà la lavanda, mentre l’eucalipto è un decongestionante naturale delle vie respiratorie.
La Pro Dianne Drew, candelaia artigiana, sostiene che sostanze naturali come la soia o le combinazioni soia-cocco per creare le candele sono da preferire per molti motivi a quelle in paraffina. Le cere che derivano da un prodotto vegetale (come i fagioli di soia) e sono una risorsa naturale, rinnovabile e hanno anche un punto di fusione più basso, bruciano più a lungo e sono alla fine anche più “pulite” perché bruciano senza creare fuliggine (classico delle candele a paraffina). Il tutto significa sostenibilità. Dianne Drew consiglia anche di fare attenzione alla candele economiche creano, con il tempo, creano uno strato di fuliggine su muri, tessuti e mobili.
Fai da Te: Cialde di Cera Riciclata per Profumare l’Ambiente
2. Incensi o bastoncini in legno immersi nel profumo?
Anche gli incensi hanno i loro fan, forse, di recente, sostituiti da altri tipi di profumatori più “alla moda”, sono utilizzati anche per favorire la meditazione e il rilassamento o durante le pratiche come lo yoga.
I bastoncini di legno, invece, sono perfetti per diffondere il profumo costantemente e hanno una buona durata. Più bastoncini userete più sarà facile mantenere viva all’interno della vostra stanza la vostra fragranza preferita.
Anche gli incensi hanno i loro fan, forse, di recente, sostituiti da altri tipi di profumatori più “alla moda”, sono utilizzati anche per favorire la meditazione e il rilassamento o durante le pratiche come lo yoga.
I bastoncini di legno, invece, sono perfetti per diffondere il profumo costantemente e hanno una buona durata. Più bastoncini userete più sarà facile mantenere viva all’interno della vostra stanza la vostra fragranza preferita.
3. Oli essenziali: un mondo di emozioni tutte da scoprire
Gli oli essenziali puri (e quindi spesso anche pregiati e costosi), se ben dosati (e scelti con cura) sul cuscino su cui dormiamo, poche gocce nel diffusore oppure nell’umidificatore sul calorifero in inverno possono fare davvero miracoli. Ce lo racconta bene la Pro Raffaella Bonelli di Aromalchemia: «Ci sono odori che sono così evocativi da risvegliare ricordi forti, vivi, quasi tangibili. È l’effetto madeleine, che per chi ha letto “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust non è più un mistero. Di cosa si tratta esattamente? È un’esperienza olfattiva che riporta improvvisamente a un ricordo di vita vissuta, è il fenomeno della memoria involontaria sollecitata dall’olfatto.
L’olfatto è collegato direttamente al nostro sistema limbico, che è la parte del cervello dove si attivano i nostri istinti (il centro che gestisce il piacere, l’allerta, l’intuizione), ma è anche e soprattutto la sede della memoria e delle nostre emozioni. L’aria che respiriamo contiene, tra le altre cose, anche svariate molecole odorose che vengono catturate dalle ciglia olfattive, sulle quali si trovano dei ricettori che inviano un messaggio elettrico al bulbo olfattivo e al cervello. Questo messaggio provoca subito una reazione che rimanda ad un’emozione o a una memoria. Solo successivamente il messaggio verrà analizzato in modo “razionale”, classificandolo e immagazzinandolo.
Va da sé che se l’olfatto ha questo “potere” sulla nostra sfera emotiva, possiamo affermare che l’utilizzo di profumi e fragranze può diventare un modo estremamente piacevole di prendersi cura di noi stessi.
Ecco allora che quello che viene definito arredo olfattivo (ovvero l’utilizzo di fragranze ed essenze negli spazi domestici, lavorativi, commerciali e pubblici) non è più soltanto un arricchimento estetico dello spazio stesso, ma, se utilizzato in modo appropriato, può diventare un vero e proprio supporto psico-emotivo».
Gli oli essenziali puri (e quindi spesso anche pregiati e costosi), se ben dosati (e scelti con cura) sul cuscino su cui dormiamo, poche gocce nel diffusore oppure nell’umidificatore sul calorifero in inverno possono fare davvero miracoli. Ce lo racconta bene la Pro Raffaella Bonelli di Aromalchemia: «Ci sono odori che sono così evocativi da risvegliare ricordi forti, vivi, quasi tangibili. È l’effetto madeleine, che per chi ha letto “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust non è più un mistero. Di cosa si tratta esattamente? È un’esperienza olfattiva che riporta improvvisamente a un ricordo di vita vissuta, è il fenomeno della memoria involontaria sollecitata dall’olfatto.
L’olfatto è collegato direttamente al nostro sistema limbico, che è la parte del cervello dove si attivano i nostri istinti (il centro che gestisce il piacere, l’allerta, l’intuizione), ma è anche e soprattutto la sede della memoria e delle nostre emozioni. L’aria che respiriamo contiene, tra le altre cose, anche svariate molecole odorose che vengono catturate dalle ciglia olfattive, sulle quali si trovano dei ricettori che inviano un messaggio elettrico al bulbo olfattivo e al cervello. Questo messaggio provoca subito una reazione che rimanda ad un’emozione o a una memoria. Solo successivamente il messaggio verrà analizzato in modo “razionale”, classificandolo e immagazzinandolo.
Va da sé che se l’olfatto ha questo “potere” sulla nostra sfera emotiva, possiamo affermare che l’utilizzo di profumi e fragranze può diventare un modo estremamente piacevole di prendersi cura di noi stessi.
Ecco allora che quello che viene definito arredo olfattivo (ovvero l’utilizzo di fragranze ed essenze negli spazi domestici, lavorativi, commerciali e pubblici) non è più soltanto un arricchimento estetico dello spazio stesso, ma, se utilizzato in modo appropriato, può diventare un vero e proprio supporto psico-emotivo».
4. Piante aromatiche fresche
Una buona parte delle risposte al sondaggio di Houzz su che cosa scegliere per profumare la casa ci indica che, forse complice anche il lockdown, le erbe aromatiche sono utilizzate non solo nei piatti ma anche per avvolgersi nei profumi della natura.
Per chi ha voglia di conoscere meglio le piante aromatiche può seguire la Pro Lidia Zitara che offre molti consigli in merito e oggi ci racconta: «Io non amo molto gli odori in casa, neanche i profumi. Preferisco che i profumi esterni entrino dentro, quando possibile, e in genere non userei le officinali più classiche, che danno tanto l’idea di qualcosa nel forno, quanto quelle un po’ più esotiche e speziate.
Quindi non solo foglie, ma anche cortecce, legni, resine. In generale per profumare un interno che non abbia cani o altri animali, o in cui non ci siano odori molto penetranti, userei un fascio di fiori di stagione presi dal giardino o dal balcone, magari con l’aiuto del fioraio. Tra le erbe personalmente ho un debole per i profumi agrumati, quindi menta, limone, mandarino, arancio. Ma in molti li trovano sgradevoli e simili agli odori chimici dei prodotti per lavare i pavimenti. Un po’ come è successo alla lavanda, ormai confinata nel regno del bucato e dei disinfettanti veterinari.
Grazie anche alle mie origini calabresi, potrei dire che un bergamotto da solo riesce ad assorbire e profumare con delicatezza per mesi, anche quando è avvizzito e duro come un sasso, ma è un frutto raro da trovare se non lo si coltiva o non si hanno amici generosi.
Un altro odore che a me piace molto è quello dell’alloro, che tende all’amarognolo e al boscato».
Una buona parte delle risposte al sondaggio di Houzz su che cosa scegliere per profumare la casa ci indica che, forse complice anche il lockdown, le erbe aromatiche sono utilizzate non solo nei piatti ma anche per avvolgersi nei profumi della natura.
Per chi ha voglia di conoscere meglio le piante aromatiche può seguire la Pro Lidia Zitara che offre molti consigli in merito e oggi ci racconta: «Io non amo molto gli odori in casa, neanche i profumi. Preferisco che i profumi esterni entrino dentro, quando possibile, e in genere non userei le officinali più classiche, che danno tanto l’idea di qualcosa nel forno, quanto quelle un po’ più esotiche e speziate.
Quindi non solo foglie, ma anche cortecce, legni, resine. In generale per profumare un interno che non abbia cani o altri animali, o in cui non ci siano odori molto penetranti, userei un fascio di fiori di stagione presi dal giardino o dal balcone, magari con l’aiuto del fioraio. Tra le erbe personalmente ho un debole per i profumi agrumati, quindi menta, limone, mandarino, arancio. Ma in molti li trovano sgradevoli e simili agli odori chimici dei prodotti per lavare i pavimenti. Un po’ come è successo alla lavanda, ormai confinata nel regno del bucato e dei disinfettanti veterinari.
Grazie anche alle mie origini calabresi, potrei dire che un bergamotto da solo riesce ad assorbire e profumare con delicatezza per mesi, anche quando è avvizzito e duro come un sasso, ma è un frutto raro da trovare se non lo si coltiva o non si hanno amici generosi.
Un altro odore che a me piace molto è quello dell’alloro, che tende all’amarognolo e al boscato».
5. Fiori recisi recisi o essiccati?
Fiori recisi e poi essiccati per mantenere profumo e ricordo, perché no?
Le rose e la lavanda sono fiori profumati e perfetti anche per essere essiccati; vi lasceranno un ricordo della bella stagione per diverso tempo.
Fai da Te: Come Essiccare i Fiori
Fiori recisi e poi essiccati per mantenere profumo e ricordo, perché no?
Le rose e la lavanda sono fiori profumati e perfetti anche per essere essiccati; vi lasceranno un ricordo della bella stagione per diverso tempo.
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6. Pot-pourri, un classico
Miscele di fiori secchi, erbe aromatiche, spezie ed essenze naturali possono essere creati e mixati anche in casa: un momento creativo in cui coinvolgere grandi e piccini. Per ravvivare il profumo, che tenderà a smorzarsi nel tempo, gli esperti consigliano di utilizzare gocce di oli essenziali. Esistono pot-pourri preziosi e avvolgenti, in erboristeria, veri angoli di paradiso per chi ama fragranze e colori.
Miscele di fiori secchi, erbe aromatiche, spezie ed essenze naturali possono essere creati e mixati anche in casa: un momento creativo in cui coinvolgere grandi e piccini. Per ravvivare il profumo, che tenderà a smorzarsi nel tempo, gli esperti consigliano di utilizzare gocce di oli essenziali. Esistono pot-pourri preziosi e avvolgenti, in erboristeria, veri angoli di paradiso per chi ama fragranze e colori.
7. Lo smudge stick contro la negatività
Rametti di salvia, rosmarino, timo, menta, ginepro o lavanda, se essiccati vengono trasformati in smudge.
Li conoscete? Qualcuno pensa che bruciando le foglie di salvia bianca si allontanino negatività e energie maligne dalle stanze.
Lo smudge è sempre più di moda e piace anche come regalo abbinato a pietre dure o minerali.
Se volete creare il vostro smudge provate seguendo questi suggerimenti.
Rametti di salvia, rosmarino, timo, menta, ginepro o lavanda, se essiccati vengono trasformati in smudge.
Li conoscete? Qualcuno pensa che bruciando le foglie di salvia bianca si allontanino negatività e energie maligne dalle stanze.
Lo smudge è sempre più di moda e piace anche come regalo abbinato a pietre dure o minerali.
Se volete creare il vostro smudge provate seguendo questi suggerimenti.
8. Il profumo di pulito piace a tutti
Nel sondaggio apparso a maggio su Houzz una delle voci più cliccate è stato il profumo di pulito. Ma come crearlo?
Vi lasciamo un paio di post che sicuramente vi piaceranno: il primo è relativo ai rimedi della nonna per pulire casa e poi ne abbiamo uno che ci insegna come utilizzare l’acido citrico. Provate a curiosare!
Nel sondaggio apparso a maggio su Houzz una delle voci più cliccate è stato il profumo di pulito. Ma come crearlo?
Vi lasciamo un paio di post che sicuramente vi piaceranno: il primo è relativo ai rimedi della nonna per pulire casa e poi ne abbiamo uno che ci insegna come utilizzare l’acido citrico. Provate a curiosare!
9. E se invece fosse solo il profumo di un buon caffé?
Il primo profumo che sentiamo la mattina e che piace a tanti perché rassicura e sa di casa!
Tocca a voi! Quale profumo preferite in casa?
Il primo profumo che sentiamo la mattina e che piace a tanti perché rassicura e sa di casa!
Tocca a voi! Quale profumo preferite in casa?
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Bell'articolo! Grazie