Houzz per i Pro
Cari Giovani Architetti...Cosa Dovreste Sapere a Inizio Carriera
Inizio carriera: l'esperienza dei professionisti americani può far guadagnare ad un giovane architetto soldi e tempo
Stai per inaugurare la tua società di design, consulenza di interni o ristrutturazione? Ci sono diverse cose che è bene sapere prima di iniziare. Houzz.com ha chiesto ai professionisti statunitensi che hanno fondato un’impresa o una società cosa avrebbero voluto sapere all’inizio della loro carriera. Leggi e aggiungi i consigli che che hai raccolto tu nell’arco della tua carriera.
2. Scegli bene il nome della tua attività
Jared Lewis di Lewis Design-Build-Remodel lavora nella ristrutturazione di cucine e bagni nella Scotts Valley, in California. Il suo suggerimento riguarda la scelta del nome dell’impresa.
«Si tratta della prima cose che i tuoi clienti potenziali vedranno, quindi è importante che sia quello giusto», dice Jared. «Devi pensare a cosa trasmette il nome della tua azienda. Dice in cosa sei specializzato? Attira i clienti che cerchi?».
Jared Lewis spiega che all’inizio non aveva dato troppa importanza al nome quando avviò la sua attività. «Scelsi Jared Lewis Costruzioni (construction) quando presi la licenza. Solo in seguito pensai che non era stata una buona idea associare il nome dell’azienda a tutto il mio nome se volevo che si potesse ingrandire e che non fosse sempre e solo associato a me stesso. La gente pensa che Jared Lewis sia sempre la persona con cui hanno a che fare e che sia personalmente presente in studio quando il nome è parte del nome dell’azienda stessa».
Jared ha di recente cambiato il nome dell’azienda in Lewis Design-Build-Remodel (design-costruzione-ristrutturazione). «Ho pensato che ormai fosse troppo tardi per togliere il mio cognome perché ormai era conosciuto, ma il nuovo nome racconta meglio quello che facciamo e i progetti che ci interessa intraprendere».
Jared Lewis di Lewis Design-Build-Remodel lavora nella ristrutturazione di cucine e bagni nella Scotts Valley, in California. Il suo suggerimento riguarda la scelta del nome dell’impresa.
«Si tratta della prima cose che i tuoi clienti potenziali vedranno, quindi è importante che sia quello giusto», dice Jared. «Devi pensare a cosa trasmette il nome della tua azienda. Dice in cosa sei specializzato? Attira i clienti che cerchi?».
Jared Lewis spiega che all’inizio non aveva dato troppa importanza al nome quando avviò la sua attività. «Scelsi Jared Lewis Costruzioni (construction) quando presi la licenza. Solo in seguito pensai che non era stata una buona idea associare il nome dell’azienda a tutto il mio nome se volevo che si potesse ingrandire e che non fosse sempre e solo associato a me stesso. La gente pensa che Jared Lewis sia sempre la persona con cui hanno a che fare e che sia personalmente presente in studio quando il nome è parte del nome dell’azienda stessa».
Jared ha di recente cambiato il nome dell’azienda in Lewis Design-Build-Remodel (design-costruzione-ristrutturazione). «Ho pensato che ormai fosse troppo tardi per togliere il mio cognome perché ormai era conosciuto, ma il nuovo nome racconta meglio quello che facciamo e i progetti che ci interessa intraprendere».
3. Stilare un piano preciso per ogni progetto
Spesso ci si butta in un progetto senza sapere esattamente come proseguirà, soprattutto all’inizio, quando si ha più tempo e voglia di mettersi all’opera. Ma la designer Julia Mack di Brooklyn, New York, afferma che è davvero importante avere un piano dettagliato che arriva a definire tutto, colori, finiture e elettrodomestici: questa attenzione farà risparmiare tempo e energia sul lungo periodo.
Julia Mack passa molto tempo insieme ai clienti nella fase iniziale, per cercare di creare una visione comune. «Faccio mood-board, schizzi in 3D, stabilisco palette precise e, soprattutto, creo fiducia, che mi servirà durante il resto del percorso», dice.
Non definire alcuni dettagli – come lasciare aperta la decisione su quale lampada comprare o non pianificare il disegno della cucina – può sembrare poco importante all’inizio, ma alla fine significa solo allungare i tempi. «Ogni cosa rallenta se ci si ferma a ridiscutere un dettaglio in corso d’opera», dice. «Questo non significa che degli aggiustamenti non possano essere fatti, ma definire più dettagli possibile permette al progetto di andare avanti e conferisce un senso di fiducia al cliente».
Quando lavori con un nuovo cliente, Houzz Pro è uno strumento utile che aiuta a tenere traccia delle comunicazioni, così tu e il tuo cliente avrete un unico luogo in cui tornare per vedere lo storico e rivedere le decisioni prese. Puoi anche condividere foto e documenti con Houzz Pro, mandare proposte, preventivi. mood board e molto altro.
Spesso ci si butta in un progetto senza sapere esattamente come proseguirà, soprattutto all’inizio, quando si ha più tempo e voglia di mettersi all’opera. Ma la designer Julia Mack di Brooklyn, New York, afferma che è davvero importante avere un piano dettagliato che arriva a definire tutto, colori, finiture e elettrodomestici: questa attenzione farà risparmiare tempo e energia sul lungo periodo.
Julia Mack passa molto tempo insieme ai clienti nella fase iniziale, per cercare di creare una visione comune. «Faccio mood-board, schizzi in 3D, stabilisco palette precise e, soprattutto, creo fiducia, che mi servirà durante il resto del percorso», dice.
Non definire alcuni dettagli – come lasciare aperta la decisione su quale lampada comprare o non pianificare il disegno della cucina – può sembrare poco importante all’inizio, ma alla fine significa solo allungare i tempi. «Ogni cosa rallenta se ci si ferma a ridiscutere un dettaglio in corso d’opera», dice. «Questo non significa che degli aggiustamenti non possano essere fatti, ma definire più dettagli possibile permette al progetto di andare avanti e conferisce un senso di fiducia al cliente».
Quando lavori con un nuovo cliente, Houzz Pro è uno strumento utile che aiuta a tenere traccia delle comunicazioni, così tu e il tuo cliente avrete un unico luogo in cui tornare per vedere lo storico e rivedere le decisioni prese. Puoi anche condividere foto e documenti con Houzz Pro, mandare proposte, preventivi. mood board e molto altro.
4. Non accettare per forza tutti i clienti
All’inizio sembra impensabile non accettare un incarico. Ma non essere selettivi potrebbe pregiudicare il tuo business nel lungo periodo. «È importante imparare a dire di no se non è il cliente gusto per noi», dice Anne Higuera di Ventana Construction di Seattle. «Può succedere che tu investa molto tempo lavorando per clienti non adatti a te e nel frattempo, purtroppo, perdere altri progetti più in linea con la tua professionalità e che farebbero evolvere la tua carriera».
«All’inizio accettavamo ogni incarico, anche quelli per progetti molto piccoli, ad esempio», racconta Anne. «Ma poi, quando arrivava un progetto più importante, succedeva che non avevamo abbastanza persone per lavorarci, perché eravamo tutti impegnati sul progetto più piccolo».
Quando l’azienda cresce è importantissimo scegliere i progetti giusti. «Devi sempre cercare il giusto equilibrio», conferma Anne Higuera.
Tocca a te! Che consiglio ti senti di dare a un Pro in erba? Scrivici nei Commenti.
Altro
Quali Sono i Vantaggi di Lavorare con un Professionista su Houzz?
Perdere un Potenziale Cliente Può Diventare un’Opportunità?
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«All’inizio accettavamo ogni incarico, anche quelli per progetti molto piccoli, ad esempio», racconta Anne. «Ma poi, quando arrivava un progetto più importante, succedeva che non avevamo abbastanza persone per lavorarci, perché eravamo tutti impegnati sul progetto più piccolo».
Quando l’azienda cresce è importantissimo scegliere i progetti giusti. «Devi sempre cercare il giusto equilibrio», conferma Anne Higuera.
Tocca a te! Che consiglio ti senti di dare a un Pro in erba? Scrivici nei Commenti.
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Perdere un Potenziale Cliente Può Diventare un’Opportunità?
Se vuoi poggiare la tua azienda su basi solide e durature, senti un consulente finanziario, consiglia la designer Jena Bula di Delphinium Design a Charlotte, North Carolina. Meglio farlo il più presto possibile, meglio un aiuto part time che un dipendente a tempo pieno. «Può essere un contabile o un vero consulente, ma avere un esperto che controlli come vanno le finanze e dia consigli mensilmente è un aiuto di grandissimo valore», dice.
Quando Jena Bula iniziò la sua professione come designer di interni, teneva conto delle spese per gli spostamenti, gli acquisti e le altre uscite meglio che poteva, poi le mandava a un consulente una volta l’anno per compilare la dichiarazione dei redditi. Ma le mancava il quadro completo della sua situazione finanziaria, rendendo difficile fare programmi nel lungo periodo, come decidere se investire in marketing o assumere un aiutante.
«Devi conoscere i tuoi numeri a fondo», dice. «Oggi col mio consulente adotto strategie e capisco se ha senso intraprendere specifici progetti oppure no, quando spendere in pubblicità, promozione e fotografie e stabilisco dei target economici durante l’anno. Credo che sia davvero una giusta chiave per lavorare in modo professionale».