Bagno: Pavimenti e Rivestimenti in Ardesia, Sì o No?
Scoprite come e perché scegliere questo rivestimento autentico e naturale per il vostro bagno
L’ardesia ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella protezione delle nostre case: infatti la si può trovare ovunque, dai tetti delle abitazioni, alle facciate delle ville in riva al mare. E poiché questa pietra naturale non possiede solo delle eccellenti proprietà fisiche, ma anche delle ottime qualità estetiche, non ci è voluto molto prima di vederla rivestire e decorare anche i nostri interni. Che sia originaria della Francia, della Spagna o ancora del Québec, questa pietra dalla grana fine, vellutata al tatto e dalle venature quasi poetiche è caratterizzata anche da una grande solidità ed è in grado di soddisfare al contempo esigenze funzionali ed estetiche, in particolare nel locale bagno.
Per le sue sfumature color antracite, l’ardesia presenta numerose altre tonalità di colore. Da quelle più chiare, come il bianco, il beige o il grigio chiaro, a quelle meno comuni, quali l’ocra, il carminio o il verde. Questo materiale è così poliedrico che da solo basterebbe a decorare un’intera stanza. Grazie alle sue venature, che si fondono in un gioco di gradazioni cromatiche, l’ardesia rivela inaspettati effetti metallici.
Pietra multicolore e multiforme, l’ardesia è oggi in grado di adattarsi praticamente a ogni tipo di superficie. Non è raro, infatti, trovarla sotto forma di piccole tessere quadrate o di “bollicine” a comporre un mosaico.
Siamo soliti vedere l’ardesia in formato rettangolare o quadrato, ma non stupitevi di trovarla sotto forma di listelli ornamentali a rivestire intere pareti del bagno.
Meglio per pavimento o pareti?
Entrambe le soluzioni sono possibili: cambiano solo le finiture.
Se l’ardesia viene usata per ricoprire il pavimento, le lastre devono essere levigate –salvaguardando ovviamente le caratteristiche venature – innanzitutto per far sì che la sensazione al tatto risulti gradevole e in secondo luogo per renderne più facile la pulizia.
Entrambe le soluzioni sono possibili: cambiano solo le finiture.
Se l’ardesia viene usata per ricoprire il pavimento, le lastre devono essere levigate –salvaguardando ovviamente le caratteristiche venature – innanzitutto per far sì che la sensazione al tatto risulti gradevole e in secondo luogo per renderne più facile la pulizia.
Se invece desiderate utilizzarla per rivestire le pareti, privilegiate un aspetto più naturale, meno lavorato. Sarà comunque necessario trattare la pietra, ma potrete poi associarla a materiali più “contemporanei”, meno elaborati.
E cosa dire degli arredi?
Senz’altro anche loro fanno parte degli elementi che l’ardesia è in grado di esaltare. Non è perciò inusuale decidere di arredare il bagno con una vasca o un lavabo in questo materiale. Sapientemente abbinata agli arredi circostanti, la vasca apparirà come il pezzo forte del bagno. Il lavabo, messo elegantemente in risalto, spiccherà sul resto della stanza.
Senz’altro anche loro fanno parte degli elementi che l’ardesia è in grado di esaltare. Non è perciò inusuale decidere di arredare il bagno con una vasca o un lavabo in questo materiale. Sapientemente abbinata agli arredi circostanti, la vasca apparirà come il pezzo forte del bagno. Il lavabo, messo elegantemente in risalto, spiccherà sul resto della stanza.
Quali cure riservare all’ardesia?
Dovete sapere che, in bagno, l’ardesia si trova nel suo elemento naturale: l’acqua.
Non crediate perciò di lanciarvi in un’impresa impossibile se decidete di posare l’ardesia in questa stanza: anzi, sarà proprio il contrario. Tuttavia, occorre tenere a mente alcune cose: al momento di scegliere il tipo di rivestimento, è importante – anzi fondamentale – che vi informiate sulle caratteristiche della piastrelle o delle lastre. Infatti, se è vero che al giorno d’oggi, quando escono dalla fabbrica, quasi tutte la piastrelle hanno subìto il trattamento impermeabilizzante (mi riferisco in particolare a quelle per il pavimento), ve ne sono ancora alcune che non sono state trattate. Per quanto l’ardesia sia un materiale senz’altro impermeabile, non è comunque una pietra molto porosa. Perciò si raccomanda vivamente di sottoporre piastrelle, mattonelle e mosaici a questo trattamento subito dopo la posa, soprattutto se anche voi, come me, abitate in una zona ricca di calcare.
La pulizia quotidiana è poi molto semplice. Senza dubbio l’ardesia dona un tocco naturale al vostro bagno grazie a quel suo aspetto “eco-chic”; non serve quindi andare alla ricerca di prodotti troppo sofisticati. L’ideale resta il panno in microfibra inumidito con acqua tiepida. Per una pulizia più profonda, usate il bicarbonato di sodio e risciacquate con acqua e aceto. In linea di massima, evitate i prodotti abrasivi che alla lunga intaccheranno le fughe e l’ardesia.
Dovete sapere che, in bagno, l’ardesia si trova nel suo elemento naturale: l’acqua.
Non crediate perciò di lanciarvi in un’impresa impossibile se decidete di posare l’ardesia in questa stanza: anzi, sarà proprio il contrario. Tuttavia, occorre tenere a mente alcune cose: al momento di scegliere il tipo di rivestimento, è importante – anzi fondamentale – che vi informiate sulle caratteristiche della piastrelle o delle lastre. Infatti, se è vero che al giorno d’oggi, quando escono dalla fabbrica, quasi tutte la piastrelle hanno subìto il trattamento impermeabilizzante (mi riferisco in particolare a quelle per il pavimento), ve ne sono ancora alcune che non sono state trattate. Per quanto l’ardesia sia un materiale senz’altro impermeabile, non è comunque una pietra molto porosa. Perciò si raccomanda vivamente di sottoporre piastrelle, mattonelle e mosaici a questo trattamento subito dopo la posa, soprattutto se anche voi, come me, abitate in una zona ricca di calcare.
La pulizia quotidiana è poi molto semplice. Senza dubbio l’ardesia dona un tocco naturale al vostro bagno grazie a quel suo aspetto “eco-chic”; non serve quindi andare alla ricerca di prodotti troppo sofisticati. L’ideale resta il panno in microfibra inumidito con acqua tiepida. Per una pulizia più profonda, usate il bicarbonato di sodio e risciacquate con acqua e aceto. In linea di massima, evitate i prodotti abrasivi che alla lunga intaccheranno le fughe e l’ardesia.
Affidarsi a un professionista
A meno che non siate dei piastrellisti esperti, vi consiglio di ricorrere all’aiuto di un professionista per la posa dell’ardesia. Nonostante sia un materiale resistente, al momento del taglio potrebbe risultare friabile; inoltre richiede particolare attenzione, soprattutto in fase di riempimento delle fughe. Per di più, se le piastrelle non hanno subìto il processo di impermeabilizzazione, hanno bisogno di un trattamento specifico.
Resistente, impermeabile, elegante, l’ardesia offre soluzioni molteplici, in grado di soddisfare tutti i gusti. Potrà adattarsi con facilità alle ambientazioni in stile contemporaneo o zen, agli arredi raffinati o di tendenza, oppure – perché no? – potreste abbinarla a dei mobili in massello.
Le possibilità sono infinite, gli stili innumerevoli… Largo spazio alla creatività!
Cosa ne pensi? Hai scelto l’ardesia per il tuo bagno? Sei soddisfatto? Mostraci il risultato e condividi con noi la tua esperienza nello spazio sottostante dedicato ai Commenti.
A meno che non siate dei piastrellisti esperti, vi consiglio di ricorrere all’aiuto di un professionista per la posa dell’ardesia. Nonostante sia un materiale resistente, al momento del taglio potrebbe risultare friabile; inoltre richiede particolare attenzione, soprattutto in fase di riempimento delle fughe. Per di più, se le piastrelle non hanno subìto il processo di impermeabilizzazione, hanno bisogno di un trattamento specifico.
Resistente, impermeabile, elegante, l’ardesia offre soluzioni molteplici, in grado di soddisfare tutti i gusti. Potrà adattarsi con facilità alle ambientazioni in stile contemporaneo o zen, agli arredi raffinati o di tendenza, oppure – perché no? – potreste abbinarla a dei mobili in massello.
Le possibilità sono infinite, gli stili innumerevoli… Largo spazio alla creatività!
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