Appendiabiti, Conosci Questi 7 Pezzi di Design?
Una selezione di attaccapanni capolavoro per riordinare con gusto il nostro guardaroba all’ingresso (e non solo)
Si può rimediare all’accumulo di giacche, cappotti e borse con un pezzo di arredo celebre? Dai pezzi storici realizzati agli albori del design industriale, agli oggetti icona degli anni Cinquanta e Settanta, fino alle ultime proposte del design contemporaneo, una piccola guida per scegliere tra gli attaccapanni più significativi della storia del design.
Sciangai
In produzione dal 1973, Sciangai è senz’altro il più celebre appendiabiti del design italiano. Progettato dal trio De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Zanotta, si ispira al celebre gioco con gli stecchini di cui Sciangai riproduce l’avvitamento poco prima che i bastoncini siano rilasciati sul tavolo.
Sciangai ha vinto il Compasso d’Oro nel 1979 ed è stato inserito nelle collezioni dei principali musei di design del mondo. Nota a margine non del tutto trascurabile: la sua struttura può essere “riavvitata” e richiusa, così da liberare lo spazio all’occorrenza o quando, magari in estate, non abbiamo bisogno di un attaccapanni per i nostri soprabiti.
In produzione dal 1973, Sciangai è senz’altro il più celebre appendiabiti del design italiano. Progettato dal trio De Pas, D’Urbino, Lomazzi per Zanotta, si ispira al celebre gioco con gli stecchini di cui Sciangai riproduce l’avvitamento poco prima che i bastoncini siano rilasciati sul tavolo.
Sciangai ha vinto il Compasso d’Oro nel 1979 ed è stato inserito nelle collezioni dei principali musei di design del mondo. Nota a margine non del tutto trascurabile: la sua struttura può essere “riavvitata” e richiusa, così da liberare lo spazio all’occorrenza o quando, magari in estate, non abbiamo bisogno di un attaccapanni per i nostri soprabiti.
Cactus
Icona domestica o attaccapanni fuori dalle righe? Il celebre Cactus progettato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello gioca a fare entrambi, mettendo a nudo quell’anima pop che l’ha trasformato in una delle grandi icone del design radicale italiano. In questi ultimi anni, Gufram ha riproposto il pezzo in edizione limitata e in una nuova cartella colori, ribattezzando l’appendiabiti Rossocactus, Nerocactus e, infine, Psychedelic Cactus, nato quest’ultimo dalla collaborazione con lo stilista inglese Paul Smith.
Icona domestica o attaccapanni fuori dalle righe? Il celebre Cactus progettato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello gioca a fare entrambi, mettendo a nudo quell’anima pop che l’ha trasformato in una delle grandi icone del design radicale italiano. In questi ultimi anni, Gufram ha riproposto il pezzo in edizione limitata e in una nuova cartella colori, ribattezzando l’appendiabiti Rossocactus, Nerocactus e, infine, Psychedelic Cactus, nato quest’ultimo dalla collaborazione con lo stilista inglese Paul Smith.
Rokumaru
Rokumaru
Un albero a cui appendere le proprie giacche e cappotti. Questa la visione che ha ispirato la rivisitazione del classico appendiabiti da terra del grande designer giapponese Nendo, che firma Rokumaru per lo storico marchio italiano De Padova. Elegante ed essenziale, Rokumaru si presta ad essere inserito in ogni contesto, da quello eclettico al contemporaneo minimalista.
Un albero a cui appendere le proprie giacche e cappotti. Questa la visione che ha ispirato la rivisitazione del classico appendiabiti da terra del grande designer giapponese Nendo, che firma Rokumaru per lo storico marchio italiano De Padova. Elegante ed essenziale, Rokumaru si presta ad essere inserito in ogni contesto, da quello eclettico al contemporaneo minimalista.
Patère Latva - Design Mikko Laakkonen pour Covo :
Latva
Sempre ispirato a un albero e alle sue proliferazioni, l’attaccapanni in metallo verniciato a polvere Latva progettato dal finlandese Mikko Laakkonen per il marchio italiano Covo riproduce le fronde delle betulle in inverno e la loro asciutta carica decorativa. Disponibile nella versione a parete e da terra e in diversi colori, può essere combinato in più elementi così da ricreare una vera e propria cortina divisoria.
Sempre ispirato a un albero e alle sue proliferazioni, l’attaccapanni in metallo verniciato a polvere Latva progettato dal finlandese Mikko Laakkonen per il marchio italiano Covo riproduce le fronde delle betulle in inverno e la loro asciutta carica decorativa. Disponibile nella versione a parete e da terra e in diversi colori, può essere combinato in più elementi così da ricreare una vera e propria cortina divisoria.
The Dots
Tra le proposte più accessibili e contemporanee, ha già fatto parlare molto di sé The Dots dell’azienda danese Muuto. Progettato da Lars Tornøe, è un gancio in legno di quercia e frassino la cui rotondità permette non solo di inserire un segno morbido, ma anche di trattare con la massima cura i capi che vi appendiamo. Differenti nelle dimensioni e nei colori, questi “punti” si prestano bene ad assecondare le esigenze personali e le specifiche dimensioni dell’ambiente in cui vengono inseriti, favorendo una combinazione personale.
Tra le proposte più accessibili e contemporanee, ha già fatto parlare molto di sé The Dots dell’azienda danese Muuto. Progettato da Lars Tornøe, è un gancio in legno di quercia e frassino la cui rotondità permette non solo di inserire un segno morbido, ma anche di trattare con la massima cura i capi che vi appendiamo. Differenti nelle dimensioni e nei colori, questi “punti” si prestano bene ad assecondare le esigenze personali e le specifiche dimensioni dell’ambiente in cui vengono inseriti, favorendo una combinazione personale.
Hang on
Hang on
Sempre in questo filone, da segnalare anche l’ironico Hang On progettato dalla giovane designer Jade Barnes-Richardson e messo in produzione da Normann Copenhagen dopo aver avvistato le potenzialità di questo oggetto alla fiera LaunchPad Pulse nel 2009. A caratterizzarlo è l’idea di un groviglio di grucce incastrate, che una volta appese al muro offrono moltissimi ganci a cui appendere le proprie cose.
Altro
Consigli di Stile: Organizzare un Bell’Ingresso
Sempre in questo filone, da segnalare anche l’ironico Hang On progettato dalla giovane designer Jade Barnes-Richardson e messo in produzione da Normann Copenhagen dopo aver avvistato le potenzialità di questo oggetto alla fiera LaunchPad Pulse nel 2009. A caratterizzarlo è l’idea di un groviglio di grucce incastrate, che una volta appese al muro offrono moltissimi ganci a cui appendere le proprie cose.
Altro
Consigli di Stile: Organizzare un Bell’Ingresso
È forse l’attaccapanni più conosciuto e iconico per tutti gli appassionati di design, quello che più ha rivoluzionato questa tipologia di oggetti e che si è distinto per il proprio carattere informale. Progettato dai coniugi Eames nel 1953, quando ancora gli appendiabiti erano di gran lunga più tradizionali nella forma e nell’uso dei materiali, Hang It All è un attaccapanni universale in tondino metallico e legno, dove appendere in maniera indiscriminata – come già il nome stesso suggerisce – tutti gli oggetti personali che accumuliamo nel nostro guardaroba.
Nel 2012, anniversario dei 100 anni dalla nascita di Ray Eames, Hang It All è stato riproposto da Vitra in nuove versioni colore, nello specifico in verde, bianco e rosso.